Riconoscere i falsi evangelisti e apostoli: distingui la verità dalla menzogna (parte 2)

I “falsi evangelisti” e i “falsi apostoli” sono individui che si presentano come rappresentanti del Cristianesimo ma che, in realtà, mirano solo a sfruttare gli altri per i propri interessi personali e accumulare gloria per sé stessi. Questi individui possono assumere diverse forme, ma hanno alcune caratteristiche comuni che li rendono facilmente riconoscibili.

Introduzione

I falsi evangelisti e i falsi apostoli spesso utilizzano un linguaggio accattivante, persuasivo e seducente per attirare seguaci. Essi promettono l’impossibile e facili soluzioni ai problemi della vita e si presentano come figure di autorità spirituale, ma spesso mancano della formazione e dell’integrità necessaria per sostenere tali affermazioni. In secondo luogo, i falsi evangelisti e i falsi apostoli spesso mettono l’accento sull’accumulazione di ricchezza e potere personali, ma anche su una vita di fede all’acqua di rose dove non si richiede il minimo sforzo da parte del fedele per compiacere a Dio, perché “a tutto questo ci ha pensato Cristo”; mentre in casi più estremi affermano che “i soldi non servono a niente” (eppure come fanno a pagarsi le bollette per la connessione internet?) “non si deve guardare la TV” (eppure come fanno a tenersi informati sui fatti di cronaca per rendere più efficace la loro opera evangelistica?) “non si deve andare al mare per non essere tentati dai corpi nudi delle altre persone”, (eppure raggiungono ugualmente le spiagge per evangelizzare), ecc. Essi utilizzano la religione come mezzo per puntare i riflettori sulla loro presunta santità. Non hanno altro interesse.

Infine, i falsi evangelisti e i falsi apostoli hanno un’influenza negativa sul vero Corpo di Cristo, poiché distorcono e confondono l’insegnamento del Vangelo e portano le persone che li seguono lontano dalla vera fede cristiana (cioè all’apostasia).

Il falso apostolo

Per capire chi è un falso apostolo, è importante esaminare gli elementi biblici che determinano chi è un vero apostolo. Per smascherare un falso, è necessario prima conoscere il vero. La brevità voluta dell’articolo non mi consente di scendere nei particolari, tuttavia:

  • Un segno evidente di un falso apostolo è quando si dichiara successore diretto di uno o dei dodici apostoli di Gesù. In realtà, non esistono più presunti successori degli apostoli di Gesù, ma solo “inviati” (discepoli degli apostoli) che hanno il compito di diffondere il messaggio di Gesù tra i vari popoli del mondo (Matteo 28:19).
  • Un altro segno che può smascherare un falso apostolo è la mancanza di azioni concrete per diffondere il suo apostolato/discepolato: un vero apostolo, come Paolo, viaggiava e fondava assemblee ovunque andasse, anche a costo di mettere a repentaglio la propria vita. “Aprire” una chiesa sono tutti capaci di farlo, aprirne tante sparpagliate un po’ ovunque no.
  • Infine, un falso apostolo è facilmente riconoscibile dalla mancanza di segni straordinari (miracoli, guarigioni, ecc.) che accompagnano il suo mandato apostolico. Tuttavia, molti falsi apostoli ricorrono a simulazioni di miracoli per essere riconosciuti dagli uomini. Purtroppo, in Italia questo problema è particolarmente diffuso.

Il falso evangelista

Il falso evangelista sembra essere un vero evangelista, ma il suo “iperzelo” è interpretato come il modo più corretto per esprimere la santità. Tuttavia, la Scrittura dice che lo zelo senza conoscenza è un male (Proverbi 19:2), e che essere troppo giusti è un eccesso che conduce alla rovina (Ecclesiaste 7:16). Anzitutto:

  • Il falso evangelista cerca di attirare l’attenzione su di sé invece di promuovere il Vangelo. Agisce come uno showman sempre con le telecamere e i riflettori puntati addosso per farsi vedere quanto si impegna nella predicazione del Vangelo.
  • Il falso evangelista urla perché rivendica una sorta di “autorità conferitagli dall’Alto” verso il suo uditorio, e inveisce selvaggiamente contro coloro che lo insultano per le strade invece di benedirli.
  • Il falso evangelista è incoerente con le cose che dice e che fa. Ad esempio, condanna l’uso di internet come strumento del diavolo, ma si serve di esso per lanciare accuse contro gli altri ministri (Romani 2:1). Gli piace fare il gioco del diavolo?
  • Un vero evangelista (e anche apostolo) diventa falso nel momento in cui tradisce Gesù (Mt 26:14-16; Mc 14:10-11; Lc 22:3-6).

Conclusione

I falsi evangelisti e i falsi apostoli possono avere diverse motivazioni, come la sete di attenzioni, potere o di denaro, e possono ingannare le persone e causare divisioni all’interno della comunità cristiana. E’ importante essere consapevoli dell’esistenza di questi individui e delle loro tecniche manipolative. E’ importante anche essere in grado di valutare la validità delle affermazioni e delle azioni di coloro che si presentano come rappresentanti del Cristianesimo. In questo modo possiamo proteggere noi stessi e gli altri dalle loro insidie ​​e sostenere il vero messaggio del Vangelo. Invito i lettori a essere vigili e a non esitare a chiedere consiglio a fonti affidabili, come pastori o insegnanti di fiducia, per valutare la validità delle affermazioni e delle azioni di coloro che si presentano come rappresentanti di Cristo.

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