Chi sono?

Sono nato a Catania il 20 aprile 1986 e cresciuto a Mascalucia, una cittadina alle pendici dell’Etna.
Durante la mia adolescenza, ho maturato una spiccata dote nelle materie artistiche e, incoraggiato dai miei familiari, decido di frequentare un corso di studi specializzato in Arte Figurativa e Fotografia; la mia materia di specializzazione è il “Disegno Iperrealistico”. Dopo il diploma intraprendo gli studi in medicina nella branca della Massofisioterapia, svolgendo degli stage di formazione intensiva in Germania e lavorando anche per importanti società sportive (Calcio, Ciclismo, Pallavolo) come massaggiatore-terapista sportivo.
Ho conosciuto Yeshua nel 2003 durante un campeggio estivo; ma dopo una tragedia familiare decido di schierarmi contro al sistema di credenze nel quale ero stato educato e cresciuto. Perciò iniziai la mia “crociata” contro i credenti e la Bibbia. Tuttavia, con il passare degli anni, ho sentito la chiamata per ritornare (shuvu) tra le braccia di Dio e questa fu l’esperienza che davvero mi cambiò la vita per sempre.
Dopo un’intensa ricerca per risalire alle origini del mio cognome, ho scoperto l’esistenza di alcuni documenti risalenti ai primi secoli del millennio scorso (un atto notarile del 1300 circa), nei quali si attesta la presenza di un “Salamon” a Catania, un cittadino qualunque che si firmava in ebraico! Con la scoperta dell’esistenza di questo mio antenato ebreo, sento un’ulteriore spinta e motivazione per approfondire sia la storia che la cultura ebraica.
Da circa 10 anni, dunque, mi occupo attivamente e in qualità di ricercatore e studioso indipendente di Ebraismo, e solo da alcuni anni di Assiriologia e Storia del Vicino Oriente Antico, lingue semitiche, antiche civiltà e archeomisterica.
Nel 2013 fondo questo Blog che ad oggi è uno dei punti di riferimento in Italia per lo studio e approfondimento della Bibbia, il quale conta oltre 2 milioni di visite uniche l’anno. Nello stesso anno inizio la mia carriera di scrittore e saggista, pubblicando fino ad oggi una ventina di libri ed oltre 500 articoli. Sono stato e sono tutt’ora consulente biblico per non pochi “vertici” e ministri della fede, tra pastori, apostoli, vescovi, sacerdoti e cardinali.
All’inizio del 2020 fondo la rivista Archeologika, attraverso la quale intendo realizzare uno dei miei più grandi sogni: contribuire all’attuazione di un significativo risveglio del movimento messianico in Italia.

33 Risposte a “Chi sono?”

  1. Ciao Daniele,ho natato la somiglianza tra adamu ed adamà oltre oltre ad essere il primo uomo creato nella mitologia sumera,come hai detto anche tu ha anche lo stesso significato,ma non solo anche adapa babbilonese sia di storia e anche la fonetica sembra simile,non riesco a siegarmi la somiglianza tra questi tre,oviamente credo nell autenticità della bibbia però queste apparenti divergenti creano un po di conflitto….un caro saluto…

    1. Salve, le anticipo che questa è la sezione meno adatta per discuttere dell’argomento da te sollevato. Per cui la prossima volta ti chiedo la cortesia di inviarmi una email, oppure di attenerti all’argomento della pagina.
      Dunque, se la Bibbia lo chiama Adam, se i sumeri lo chiamavano Adamu e i babilonesi lo chiamavano Adapa, non c’è nessun errore. Ogni tradizione e civiltà ricordava i personaggi del passato con un nome attinente alla propria lingua. Adam, Adamu e Adapa sono lo stesso nome, ma in lingue diverse. Non vi è alcuna divergenza né conflitto.

      1. Le chiedo scusa e la ringrazio per la risposta…cmq la stimo tanto per il lavoro che fa continui. Il Signore ti benedità tanto…

  2. Carissimo Daniele, ho letto per puro caso alcuni tuoi articoli che a mio parere personale trovo interessanti. Sicuramente le tue ricerche nascono da una profonda passione, ma ancor di più dalla tua libertà interiore. Almeno questo è ciò che arriva a me. Ti auguro di proseguire il percorso di ricerca con la stessa passione e dedizione. Un uomo curioso che cerca la verità è un uomo libero e vivo. Ma nella ricerca della verità, bisogna essere capaci e lucidi di restare saldamente aggrappati ad una condizione universale ed imprescindibile: la verità assoluta non esiste. Per essere davvero un “libero pensatore” bisogna saper accettare il più grande dei limiti che tutti noi esseri umani portiamo dentro di noi. Mettere in dubbio ciò che noi stessi riteniamo verità. Qualche Maestro saggio lo chiama “lavoro a specchio”. Un Fraterno Saluto. Davide.

    1. Grazie per le tue parole e consigli, Davide.
      Il mio Maestro mi insegna che “la verità rende liberi” e questa verità è Cristo. Proprio perché mi definisco “libero pensatore” mi avvalgo della libertà di esternare questo mio pensiero. Gesù Cristo è l’unica verità.

      Shalom

  3. Domande:

    1) suo padre e sua madre sono pure loro diventati ebrei?

    2) suo fratello/sua sorella sono pure loro diventati ebrei?

    3) in caso di risposta negativa, come l’hanno presa questa sua conversione ebraica?

    4) Se fosse nato in un’epoca storica diversa dove essere ebreo non sarebbe stato così trendy come invece lo è in quella attuale, lei avrebbe fatto gli stessi sforzi per diventare ebreo?

    Ad esempio, bastava essere nato venti anni prima ( 1966 al posto di 1986 ) e avrebbe visssuto un’Italia moooolto più filo palestinese che mooolto filo israeliana come invece quella attuale!!!!

    Ci faccia sapere se ne ha voglia!

    Cordiali saluti.

    Fabrice

    1. Gentile Fabrice, grazie per questo suo commento che tuttavia avrei preferito fosse stato fatto in sede privata dato che riguarda la mia vita privata. Ma non ho nulla da nascondere, perciò le rispondo ugualmente volentieri, ma non replcherò più ad eventuali commenti aggiuntivi. Se vorrà continuare la conversazione potrà scrivermi per email dalla sezione contatti e sarò lieto di risponderle a tutte le domande che non vadano troppo oltre la mia privacy. Inoltre lei non si è neanche presentato, non so chi è, cosa fa. Perciò, si presenti, perché fossi stato un altro avrei cestinato il suo commento.
      Dunque:

      1-2) nessuno nella mia famiglia è “diventato” ebreo. Essere ebrei non significa esclusivamente appartenere alla religione ebraica, ma significa anche appartenere ad un popolo etnico.

      3-4) Queste sono domande a cui non so risponderle, perché ebreo lo sono dalla nascita, non lo sono diventato. Essere ebreo, tuttavia, non vuol dire non poter essere cristiano. Quindi, da dove evince lei che io sia “diventato” qualcosa che prima non ero?

      Riguardo alla fede ebraica penso che non ci si può definire cristiani di fede se non si è ebrei di fede. Gesù è ebreo, e da bravo ebreo è stato un perfetto osservatore dell’Antico Testamento, ma non alla maniera degli Scribi e Farisei.

      Ebbene, penso di non aver soddisfatto le sue domande, perché di fondo non possono avere da parte mia una risposta.

      Shalom

    2. Caro Daniele, se non pubblicherai questo mio commento andrà bene lo stesso, ma lasciami dire che hai fatto molto bene a pubblicare questa simpatica “richiesta di delucidazioni” del/della gentile Fabrice e la tua risposta, che – ne sono certo – non è stata per lui/lei esaustiva.
      Tuttavia, permettimi di fare un piccolo commento sulla quarta domanda. Intanto, chiedere a una persona, che per giunta non si conosce, “se fosse nato in un’altra epoca…” fa parte di quegli argomenti puerili da usare tanto per fantasticare e passare un po’ di tempo (con amici, fidanzato/a, però). Dunque, una domanda che qualifica, di per sé, chi l’ha posta (peraltro, già la prima e la seconda rivelano un sacco di cose…). Ma ciò che aggiunge dopo, con quell’ “ad esempio” introduttivo, mi induce a rivolgergli/le due domande a mia volta, se me lo consenti (e che ti pregherei di fargli comunque pervenire):
      1. E Lei, Fabrice, se fosse vissuto/a come adulto/a mentre in Italia vigevano le leggi razziali, le avrebbe contestate oppure avrebbe dato una mano a raggiungere gli scopi ultimi delle medesime?
      2. In base a che cosa Lei afferma che l’Italia di oggi sia come la descrive? Non Le risulta, forse, che il nostro Paese non vota mai a favore di Israele nelle risoluzioni ONU e UNESCO e che gli aiuti in denaro dell’Italia ai palestinesi sono quantificati in alcune decine di milioni di euro all’anno? Non sa che le associazioni pro-Palestina sono tutto fuorché poche e, soprattutto, che la maggior parte della gente, in Italia, sta dalla parte del “popolo palestinese” e vede Israele come probabilmente lo vede Lei grazie al contributo dei mass media prevalenti?
      Sì, lo so, ho fatto più di due domande. Ma l’aggettivo “trendy” mi impone di formularne un’ultima: non pensa, piuttosto, che esserlo oggi imponga di definirsi antisionisti e sostenitori del movimento BDS?

  4. Caro Daniele,

    trovo il tuo portale molto interessante.

    Interrogandomi anche io sull’origine del mio cognome (che trova le sue radici in sicilia, piemonte e liguria) vorrei chiederti se, e come, è possibile eventualmente verificare una sua eventuale origine ebraica. Il cognome è Musso.

    Ti ringrazio dell’attenzione e Ti porgo un cordiale saluto.

    Mason

    1. Salve, purtroppo non sono un esperto nella ricerca di cognomi. Ma quello che posso dirti è effettuare una cicerca presso gli archivi dell’anagrafe del tuo comune di residenza.
      La mia ricerca è stata facile perché il cognome che possiedo è di evidente origine ebraica, per cui mi sono limitato a ricercare le origini del mio cognome, non preoccupandomi di quello altrui.
      Qui nel Blog ho scritto un articolo ( http://danielesalamone.altervista.org/i-cognomi-degli-ebrei-ditalia/ ) dove ho alcuni dati sui cognomi di ebrei in Italia. Come fonte ho usato un testo che trovi nell’articolo. Dai un’occhiata.

      Daniele

  5. Ciao Fratello Daniele,

    Volevo scriverti in modo dedicato, per congratularmi con te e per dare una mia piccola testimonianza di quanto Dio e grande, e su come Lui mi ha portato alla conoscenza di te, ma non so se questa sezione “Contatti ” sia idonea, se preferisci posso scriverti anche qui, dimmi te.

    A presto

    Giuseppe

  6. ciao daniele prima di tutto scusi il mio italiano ecco per caso ho visto gli articoli scritti da te . resido in francia sono arrivato a lione a nove anni adesso ne ho molto di piu quando a 15 anni tutti i miei compagni erano ebrei e ancora oggi tutto questo per dirti che mia mdre si chiamava SALOMONE .fammi sapere cosa ne pensi grazzie

    1. Ciao Filippo,
      SALOMONE o SALAMONE ha poca importanza. La differenza calligrafica non mina l’origine ebraica del nome né della stessa famiglia di provenienza di tua madre.
      Sono flice di sapere che anche in Francia è presente una radice ebraica =)

      Shalom

  7. buonasera Daniele, non essendo molto pratica di wordpress, non riesco a capire cosa sia successo al mio post nella tua pagina http://danielesalamone.altervista.org/i-cognomi-degli-ebrei-ditalia/#comment-1369
    scusami per il fuori tema, dato che gli altri qui hanno postato su Biglino, solo che lì a quanto sembra non mi lascia postare o meglio, ho scritto e poi mi rimanda ad una pagina semivuota. per me quel post è importante perchè ci ho trovato un paio di cognomi della mia famiglia. spero non avere disturbato

    1. Ciao Ela. I commenti non si pubblicano automaticamente da soli, ma sono io che devo prima approvarli.
      Adesso è regolarmente visibile.

      Nessun disturbo, anzi è un piacere. Ti do il mio benvenuto

      Daniele

  8. Gentile Libero Pensatore Daniele Salamone

    Complimenti per la ricerca!
    Ho trovato nel suo blog molte risposte per me davvero interessanti ed entusiasmanti.
    Potrei avere la sua email per favore? Vorrei condividere con lei due spunti di riflessione, o al limite chiederle dove sarebbe opportuno scrivere tale spunti.

    Il primo spunto riguarda l’avvenimento del diluvio; prove a favore; sequenza di avvenimenti e come esso abbia causato fenomeni di vario tipo.

    Il secondo spunto riguarda un’osservazione sull’appellativo di “Eterno”.
    Anticipo il punto in questo post: Gesù Cristo è stato creato in cielo dal Dio Yahweh, ha dunque avuto un’origine cronologica (in realtà nella loro dimensione molto probabilmente il tempo non esiste, poiché in base alla scienza astrofisica esso apparve “dopo” un fenomeno definito come “Bing Bang” (cit. Margherita Hack) e riguarda soltanto la nostra dimensione, essendo tra l’altro relativo (cit. Albert Einstein).

    Ad ogni modo nella nostra realtà per capire tale concetto di “eterno”, ci viene incontro la geometria.
    La retta in geometria è infinita, non ha origine e non ha fine.
    Ma sempre in geometria è infinita anche la semiretta, la quale HA UN’ORIGINE, ma non ha una fine.
    Per questo motivo Gesù Cristo nella sua forma celeste si può definire ETERNO.
    In realtà… avrei circa un migliaio di argomenti che vorrei condividere con lei. Ma so anche stare zitto e ascoltare 🙂

    Un Caro Saluto
    Carlo

    1. Gentile Carlo, la ringrazio per la sua gradita visita nel blog.
      Gli argomenti da lei mossi sono molto interessanti, mi piacerebbe poterne parlare con la massima serenità.
      Tuttavia, siccome la sezione per parlare di queste cose non è la più adatta, mi riserverò di inviarle una mail con il mio contatto, dato che in qualità di amministratore riesco a visualizzare il suo indirizzo di registrazione.

      A presto,
      Daniele

  9. Gentile Daniele,ho letto con attenzione il suo libro “La Bibbia non è un mito”, confutazione delle tesi di Biglino.
    Premetto subito che non sono affatto un “fan” di questo signore, che ritengo abbia un approccio fondamentalmente adulterato dai pregiudizi e piuttosto arrogante. Gli riconosco però degli indubbi meriti, di cui magari parlerò.
    Io sono un ex -cristiano militante (31 anni in una comunità che a tutti gli effetti si può anche definire “setta”). Tramite una mia rivalutazione totale delle cose sono pervenuto ad un’altra visione della vita, alla luce di profondi studi e riflessioni su un po’ tutto il panorama delle correnti spirituali antiche e di tanti altri fattori che concorrono alla visione “spirituale” dell’esistenza, l’esoterismo in primis (da non confondersi con “occultismo”.
    Ritengo però ancora validissimi molti principi cristiani; o meglio, riconosco che nelle scritture cristiane vi sono passi illuminanti, di grande vastità e valore,principi di verità universale che non hanno a che vedere con nessuna fede in particolare ma che sono un retaggio di antiche fonti sapienziali (di cui abbiamo un’eco nel Taoismo, nel Buddhismo, nell’Induismo ma anche nei culti misterici ma soprattutto nello Gnosticismo)che hanno trovato voce “anche” nei vangeli -o meglio in alcuni passi – es. quelli di Matteo capitoli.5,6,7,ma anche altri- mentre altri passi, quelli dominati da un’impostazione teologica (Gesù è il Figlio di Dio, è morto per i nostri peccati, è risorto….) le ritengo un’invenzione pura e semplice, ingiustificata alla luce di qualsiasi altra tradizione spirituale, in funzione di strategie di dominio e manipolazione culturale e spirituale, di cui (S.) Paolo è largamente responsabile.
    Non è questo il soggetto del mio commento, e mi scuso se mi dilungo.Lei è libero ovviamente di non continuare a leggere!
    Il punto principale che volevo far risaltare, proprio in qualità di ex-credente (brutta parola, ma si usa…d’altronde il fatto di”credere” è un’impostazione comunque velleitaria)è che penso sia Biglino che lei partano da presupposti sbagliati: il primo perchè, cercando di smontare le Scritture ( e credo ci sia riuscito almeno nei fondamenti) vuole semplicemente affermare una posizione materialistica di cui è portatore, la piattezza e squallore della dimensione razionale. Il suo non è un lavoro fine a se stesso, ma – al di là del fatto che lo ha reso ricco – sembra quasi- almeno così mi pare-sia stato fatto “su commissione” da certi poteri dietro le quinte per de-spiritualizzare la visione della vita in generale, giacchè Biglino si basa sulla “spogliazione” della Bibbia per estendere il suo stigma a ogni e qualsiasi visione spirituale, mostrando chiaramente la sua malafede – che lei ha puntualizzato con molta efficacia – e che a un occhio neutro è lampante.L’impostazione di Biglino è viziata proprio perchè estende la presunzione di falsità ad ogni corrente spirituale,cioè ai Principi del Sacro di per sè – e naturalmente è una posizione che si rivelerà molto scomoda, giacchè non c’è molta convenienza a sfidare il “divino”- chiamiamolo così per convenzione, anche se ovviamente nonmi riferisco nè all’ebraismo nè al cristianesimo, ma appunto alla concezione del sacro in generale, nozione per cui vale la pena prendere posizione nei confronti dei “profani” dissacratori, che dall’infimo livello di comprensione a cui si trovano cercano di affrontare argomenti troppo grandi per la loro misera e limitata visione: che ,ripeto,ottiene il proprio “premio”.
    Se questo è quanto riguardo a Biglino, anche la sua, e le parlo con il rispetto dovuto a chiunque -anche a Biglino – anche la sua è viziata dallo sguardo del credente, che non può assolutamente partire da una posizione obiettiva, neutra, perchè non gli appartiene; dunque il discorso del pregiudizio, anche in senso contrario a quello esibito dal caro Mauro, è valido anche per lei. So bene, proprio per esperienza, che quando si crede fortemente in qualcosa è impossibile avere serenità di giudizio. Se le accordo il beneficio del dubbio per quanto riguarda l’interpretazione dell’ebraico – sul quale ovviamente non mi permetto di pronunciarmi, e sono senz’altro del parere che lei sia più autorevole di un non lingua-madre come Biglino, vi sono questioni che lei schiva abilmente,per non parlare poi delle fantastiche arrampicate sugli specchi che effettua- faccio solo l’esempio, su tutti -ma ce ne sono parecchi altri – della figlia di Iefte, dove è più che evidente che doveva essere sacrificata, nonostante tutte le sue argomentazioni davvero deboli in contrario.
    Ma la questione fondamentale- e Biglino ha pienamente ragione in questo perchè sta davanti agli occhi di tutti – è che questo YHWH è davvero un mostro sanguinario, un criminale maniaco e dispotico che oggi sarebbe processato per crimini contro l’umanità:è “l’arrogante demiurgo” della tradizione gnostica, un dio minore che ha imprigionato l’uomo di luce nel corpo materiale per poterlo schiavizzare meglio.Ritengo gli scritti gnostici molto illuminanti a riguardo, e il film Matrix non è fantascienza.
    Ecco, ciò è quello che ci tenevo a comunicarle, senza alcun rancore o risentimento, però la posizione del credente è assai pericolosa, perchè- e le ripeto che lo so per esperienza più che trentennale di attività cristiana a tempo pieno – rende il credente una persona sbilanciata nei suoi giudizi,e facile a prevaricare sulla verità obiettiva.La chiave – secondo il mio modesto parere – è attuare un confronto critico fra tutte le tradizioni spirituali (mi riferisco in particolare a quelle antiche- certo non new age) e lì trovare il punto di convergenza, che esiste, come esistono i Principi eterni del Sacro e, forse , un “Dio”…ma chi lo sa come stanno le cose “lassù”? Forse, dribblando le ottuse convenzioni, lo possiamo chiamare mente universale o come pare a lei, l’unica cosa certa è che possiamo solo dire quello che “Dio” non è.
    Un caro saluto.
    P.S. temo che la sua traduzione dell’espressione inglese ” a far cry from” lasci molto a desiderare…in italiano “un grido lontano da “, come lo rende lei, non significa assolutamente niente. La traduzione è “ben lungi da”

    1. Caro Italo, grazie del suo contributo.
      Sa, molti credenti che si definiscono ormai “ex”, lo sono diventati proprio a causa di Biglino e della sua ondata speculativa.
      Questa persona, dicendo anch’esso di essere un “ex” (della massoneria), continua comunque a giocare dentro quelle mura e ciò è evidente.
      Anche io oggi posso dire di essere un “ex”, ma “ex non credente”. La invito a prendere visione di questo video a partire dal 50mo minuto in poi https://www.youtube.com/watch?v=r7ZfYSy4v_4&index=1&list=PLJDi48rWCqMjaLl2WfdCWSTBB8YcYfqnt

      Ascoltare la testimonianza di una persona sincera vale più che conoscerne le referenze “intellettuali”, questo viene dopo.

      Cordialmente,
      Daniele

  10. Ho letto con interesse la tua traduzione del primo capitolo libro della Genesi ed ho apprezzato le note esplicative. In lingua italiana non sono molte le traduzioni interlineari in circolazione. Sarebbe bello avere una tua versione interlineare dell ‘intera Bibbia. Grazie per il tuo buon lavoro. Fausto

    1. Gentile Fausto, grazie per avermi scritto.
      Attualmente la traduzione è sospesa per via di molti impegni, fra cui la conferenaza della prossima settimana a Pistoia giorno 22-23.
      L’estratto di quella traduzione è solo una bozza; attualmente sono al capitolo 20, ma non appena mi libererò da alcuni impegni riprenderò con la traduzione.
      Ti ringrazio dell’interesse verso il mio lavoro, continua a seguirmi.

      Cordialmente,
      Daniele

  11. Salve, ho letto alcuni suoi articoli e li ho trovati interessanti.
    Dalla sua presentazione però non si capisce quali siano i suoi titoli, siano essi titoli accademici o di qualsiasi altro tipo. Anche perché il suo target – biglino, sebbene sia più o meno condivisibile, è un traduttore di fama internazionale assoldato dalla stessa autorità vaticana per tradurre a livello accademico dei testi sacri. Traduzioni che, a quanto ne posso sapere io, sono ancora in uso.

    Grazie

    1. Salve. Grazie per avermi scritto.
      A dire il vero non ho nessun titolo accademico, strano ma vero proprio come Biglino.
      Biglino ha solamente avuto l’opportunità di lavorare per le Ed. Sal Paolo da “non qualificato”, per cui, potenzialmente, fra me e Biglino non noto alcuna differenza in temini di “titoli”; l’unica cosa che ci tiene distanti sono gli anni di esperienza e anche il fatto che io non ho mai aderito alla Massoneria.
      Ciò significa che per 30 anni il Vaticano ha avuto fra i propri dipendenti una persona non qualificata a fare il lavoro di traduttore “ufficiale”; un pò come se in un ospedale di fama internazionale venissere assunto un medico chirurgo senza laurea e senza titoli per poter fare interventi chirurgici. Lei si farebbe mai operare da un “medico” di questo tipo? Io no, ho bisogno di referenze ben più alte, prima fra tutte una laurea e/o titoli specifici.

      Il mio lavoro può comunque essere una prova che CHIUNQUE può approcciarsi a questo genere di studi pur non avendo titoli accademici specifici. Non bisogna essere degli intellettuali per affrontare certe tematiche perché “intellettuali” lo si diventa quando si inizia a studiare e ad aprire i libri. Almeno io studio medicina e una laurea a tempo debito l’avrò. C’è invece chi non ha mai conseguito un percorso di studi universitario e ha solo la maturità, purtuttavia essendo chiamato e lasciandosi chiamare tranquillamente “professore” e “dottore” senza detenere alcuna autorità di questo genere.

      Da perfetto libero pensatore mi avvalgo della facoltà di usare le mie facoltà intellettuali senza pendere dalle labbra di nessuno. Non che io sia un “vero” intellettuale, ma quanto meno mi sforzo per esserlo.
      Adesso Biglino non traduce più per il Vaticano, e noti quanto questo personaggio da almeno 6 anni sputa sul piatto dalla quale ha mangiato per 30 lunghi anni.

      Cordialmente,
      Daniele

      1. Salve SLMN,
        sono approdato al suo blog dopo che in youtube ero casualmente incappato in una conferenza di Biglino che avevo cominciato ad ascoltare per pura curiosità e poi, catturato dalla novità, per me, del tema trattato ho ascoltato fino in fondo.

        Nella presentazione Biglino ha riferito che dopo il liceo, preso dalla curiosità e passione per le lingue antiche, ha studiato l’ebraico frequentando la comunità ebraica di Torino, dopo ha cominciato la sua collaborazione per le Edizioni San Paolo che ha pubblicato 17 libri tradotti dal Biglino dall’ebraico masoretico. Questa collaborazione ha avuto termine “giustamente”, come ha detto lo stesso Biglino, quando ha cominciato a girare per conferenze e dopo aver scritto il suo primo libro per esporre tutto quello aveva rilevato non corrispondente fra il testo masoretico e il contenuto delle bibbie in circolazione, che secondo Biglino sono tutte tradotte dal codice masoretico conservato a Leningrado. Ha spiegato inoltre che tale codice è il risultato della vocalizzazione del codice ebraico costituito da sole consonanti in sequenza continua senza soluzioni di continuità, effettuata dai masoreti per separare innanzitutto le parole fra di loro, fissare con le vocali una volta per tutte il significato delle parole e impedire che chiunque, vocalizzando a proprio piacimento, potesse attribuire un significato tutto suo.

        Ha riferito inoltre che è massacrato da un forum ebraico in cui dichiarano che Biglino non conosce l’ebraico e di essere però molto incazzato perché in tale forum dichiarano ignoranti e cretini i partecipanti alle sue conferenze. Si è dichiarato incazzato perché se proprio se la vogliono prendere se la prendano pure con lui che tanto ha ormai le spalle larghe a furia di prenderle, ma che lascino stare gli altri.

        Nella sua conferenza Biglino ha ripetuto fino alla noia che le cose che dice lui non c’è bisogno di andare a sentirle alle conferenze, basta leggere attentamente la bibbia, non una particolare tipo la masoretica o la Torah che richiederebbero la conoscenza della lingua ebraica, ma una qualsiasi, una di quelle che si hanno in casa. Lui personalmente applica il “facciamo finta che” ossia il fare finta che le regole, che, secondo chi l’attacca, lui non conoscerebbe sulla grammatica ebraica, siano giuste e vere e applicarle in vari passi della bibbia, facendo vedere che quanto scritto perde di senso. Ha esortato più volte a leggere la bibbia, di lasciare perdere quanto dice lui, di ragionare con la propria testa e analizzare di persona le cose scritte. Nel fare questo consiglia di sostituire nella bibbia di casa con Elohim la parola “Dio”, con Elyon la parola “Altissimo”, con kavod la parola “gloria” e con ruach la parola “spirito”. Di rileggerla dopo queste sostituzioni e vedere quello che ne viene fuori. Lascino pure stare e dimenticare quello che dice Biglino, constatino di persona.

        Per cercare conferme in quanto dichiarato da Biglino riguardo agli attacchi che subirebbe, in Google tramite la parola “kavod” sono approdato all’articolo che tratta della gloria (KVD) e da li poi, spaziando per il blog, sono giunto qui. Da quel poco che ho letto, ho visto che Biglino non dice il falso e personalmente sono stato colpito più di qualcosa che ora vado di seguito a riferire.

        Già mi aveva colpito il suo (di lei SLMN) tono bastonatore contro chiunque osasse contraddire le sue tesi, ora qui si è avventurato in dichiarazioni durissime anche contro il Vaticano che s’è tenuto alle dipendenze una persona non qualificata a fare il lavoro di traduttore “ufficiale”; un po’ come se in un ospedale di fama internazionale venisse assunto un medico chirurgo senza laurea e senza titoli per poter fare interventi chirurgici ed nel dire questo lei (SLMN) mi sembra di leggere uno degli articoli sui fascicoletti dei testimoni di Geova che per sostenere l’insostenibile se ne vengono fuori con paragoni che non stanno né in terra né in cielo. Ovviamente lei (SLMN) ha tutti i titoli per qualificare Biglino senza qualificazioni, perché a lei (SLMN) tali titoli sono stati riconosciuti dal mondo intero.
        Se il Vaticano s’è tenuto una persona come traduttore ufficiale, chi è lei SLMN che sentenzia ed etichetta come incompetenti i responsabili delle Edizioni San Paolo? E’ forse geloso (lei SLMN) che non abbiano preso lei dopo aver troncato il rapporto con Biglino nonostante lei sia molto più bravo e competente di lui?
        Poi aggiunge (lei SLMN) che non bisogna essere degli intellettuali per affrontare certe tematiche perché “intellettuali” lo si diventa quando si inizia a studiare e ad aprire i libri. Ovviamente queste considerazioni valgono per lei (SLMN), ma assolutamente non possono trovare applicazione per Biglino. Chissà perché!
        Ed ancora, il suo (di lei SLMN) lavoro può comunque essere una prova che CHIUNQUE può approcciarsi a questo genere di studi pur non avendo titoli accademici specifici.
        Chissà perché però fra questi CHIUNQUE ci può stare lei (SLMN) e non può trovare posto Biglino!

        Fa osservare (lei SLMN) che Biglino, che non traduce più per il Vaticano, ormai da 6 anni sputa nel piatto in cui ha mangiato per 30 anni e non considera (lei SLMN) che Biglino, pur sapendo che con le sue divulgazioni avrebbe perso il lavoro, ha avuto coraggio, s’è reso indipendente e s’è messo nelle condizioni di esprimere liberamente le sue idee senza condizionamenti e continua a farlo malgrado gli vengano attacchi da gente come lei (SLMN).

        Lei invece (SLMN), pur confessando di non essere un “vero” intellettuale ma comunque sforzandosi di esserlo, da perfetto libero pensatore si avvale di usare le sue (di lei SLMN) facoltà intellettuali senza pendere dalle labbra di nessuno. Sicuramente però dipende da quelli che lei (SLMN) non osa contraddire perché evidentemente qualche cosa gliene viene. Biglino al contrario ha dimostrato, sacrificando il suo sostentamento, di aver preferito essere indipendente. Per Biglino è dimostrato, per lei (SLMN) no.

        L’altra grande colpa di Biglino è che senza aver mai conseguito un percorso di studi universitario e avendo solo la maturità, purtuttavia è chiamato e si lascia chiamare tranquillamente “professore” e “dottore” senza detenere alcuna autorità di questo genere.

        Con questo deve ammettere (SLMN) che pur non avendo titoli, gli altri glieli riconoscono perché ha evidentemente professionalità e cultura e per questo lo chiamano “professore” e “dottore”. Non è Biglino che vuole essere chiamato così, sono gli altri che lo fanno, spontaneamente.

        E a lei (SLMN) che, al pari di Biglino, non ha titoli ufficiali, questi riconoscimenti, nonostante la sua supponente bravura e superiorità, non glieli riconoscono e continua ad essere solo il signor SLMN.
        Dichiara che lei un giorno (chissà quando) un titolo l’avrà, conseguirà la laurea in medicina. Lei (SLMN) oggi ha 33 anni e quella laurea ancora non ce l’ha e non ci è dato sapere quando l’avrà. Quando avverrà, se avverrà, sarà sempre molto tardi e lei ci avrà messo molto più del tempo strettamente necessario, dimostrando di non essere un fulmine di guerra in questi studi e, se tanto mi dà tanto, questa la dice lunga anche sulla sua professionalità come conoscitore e forse traduttore dell’ebraico del vecchio testamento, che a suo dire lei conosce bene, molto bene, molto meglio di Biglino, che invece a suo (di lei SLMN) dire non conosce affatto, e sa quando e dove mettere la vocale giusta perché la parola ebraica renda il significato desiderato.
        Biglino traduce dall’ebraico masoretico che è già vocalizzato e non si pone il problema di inserire le vocali, lui traduce quello che trova.

        Ritornando alla medicina, se mai un giorno lei (SLMN) sarà medico, Dio scampi colui o colei che le capiterà sotto come paziente.

        Ho usato sempre SLMN per riferirmi al suo cognome per non incorrere in errori di vocalizzazione ed essere tacciato di scarsa attenzione come ha fatto con Marco che nel post del 15 aprile 2016 sull’articolo relativo a KVD ha scritto più e più volte il suo cognome come “SalOmone”. Invece di apostrofarlo, avrebbe dovuto ringraziare Marco perché a nessuno, vedendo il cognome scritto in quel modo, verrebbe di estrapolare e interpretare come viene invece vedendo SALAMONE che richiama alla mente un “grande salame”; d’altronde è quello che fa lei salamone quando interpreta ed estrapola “soggettivamente”, come ’ha detto lei stesso in risposta a uno dei tanti post. Quando la traduzione, benché fatta con le sue (di lei SLMN) vocali, porta a una descrizione che è in contrasto con la spiritualità che la bibbia deve necessariamente emanare, deve essere interpretata e lei, a differenza dei poveri ignoranti che non riescono a vedere quello che non c’è, lei invece, da profondo conoscitore della bibbia, vede e vede bene e sa ben interpretare, anche se soggettivamente, come lei stesso riconosce, bontà sua.

        La saluto salamone
        Spillo

        PS
        Un’altra cosa che ha detto Biglino è che lui gli attacchi che riceve sul suo (di Biglino) blog non li censura, li lascia perché tutti possano vederli, a differenza di altri blog in cui i post di Biglino non vengono pubblicati, come farà lei (salamone) con questo mio post.
        M consola il fatto che, se è arrivato fin qua nella lettura, il messaggio le sia giunto e possa rendersi conto di cosa può recepire una persona facendo il parallelo e la differenza fra le sue (di lei salamone) verità e quelle di un altro.

        1. Contrariamente a quanto pensava, i commenti li pubblico. Ignoro e cestino solo quelli che insultano la mia persona.
          Tuttavia, avrei preferito rimuovere questo suo intervento, in quanto certe cose si sarebbero potute dire anche privatamente, via email. Ma lo pubblico affinché rimanga una testimonianza di questo nostro colloquio.
          Non era necessario specificare il curriculum di Biglino.
          Detto questo, ignorerò ogni altro suo commento, in quanto già questo risulta essere bislacco quanto la persona che dimostra di essere. Mi fa ridere soltanto che chi viene a commentare nel mio blog se ne stia sempre dietro ad un prifilo anonimo, io almeno mostro la faccia.

          Io non ho alcuna verità, per me la Verità è Cristo.

          Vada a disturbare qualcun altro, perché io devo lavorare.
          Saluti

  12. Dear Daniele SALAMONE,

    I am glad to inform you that I appreciate your job concerning jews in Sicilia. I present me: I am french and I was born on April 19th 1989 (smile).
    First I carried out many researches about my family which is SALOMON (before SALAMONE). She left Sicilia to France (Marcols – Ardèche). Please find a link, http://en.calameo.com/read/0003575502bd2d265fcc8 .
    Nowadays I consult an italian reference of Pasquale Salamone untittled “Shlomoh, la storia di un nome giunto en un’isola lontana” . The autor note Marcols (Ardèche – France). My grandmother was born in this city. This two books are linked.

    In your opinion my family was Hebraic?

    Best regards,

    E.G.

    1. Dear Erwin,
      I am happy to receive your email.
      I am also pleased to see that we were born the same month, but a day of difference. I was born on April 20, in 1986.

      Unfortunately I do not know the French language even though in some respects it is quite close to Italian. Some things I could sense them others do not, unfortunately.
      You told me that your family moved from Sicily to France. As a result, the Jews who were in Sicily had originated from Jewish roots, including our ancestors who bore the surname SHLOMO.
      This name has its origins ONLY in the Semitic ambient, and this name comes from the descendants of Shem(itic), son of Noah. We do not know how many “SHLOMO” we have been before, during and after the biblical king. The fact is that, according to information we have, the name must have originated precisely by King Shlomo.

      After the fall of Jerusalem in 70 A.D. (Predicted by Jesus), many Jews migrated almost everywhere, coming to Sicily. When in 1492 he was enshrined in an edict in which all Jews would have to convert to Catholicism, many of them changed their surname loses the original Jewish roots, while many others, like our ancestors, have left the root unchanged in order to maintain the “memory”. In Italy Shlomo became SALAMONE, SOLOMON, SALAMUNI, SALAMANCA, SALMONE (not the fish ) etc.
      The root SHLOMO remained unchanged. At least in Sicily it works in this way.
      Jews instead migrated to other nations not know what they did. The fact that the descendants SHLOMO are scattered almost all over the world. The ancestor SHLOMO must have been necessarily a jew because this is a typical Jewish name.

      The answer to your question is: yes, at least your family is Jewish blood.
      I myself call jew blood, but not of our faith, because I believe in Jesus.

      I hope to have responded adequately,
      cordially

      D.S.

  13. AFFANNANDOTI A SMENTIRE UN ALTRO AUTORE,MOLTO PIU CREDIBILE DI TE ,DIMOSTRI TOTALE ASSENZA DI ORIGINALITA E CONTEMPORANEAMENTE RAFFORZI LE SUE TESI

    1. Gentile sig.Oggiano, anzitutto le dico che il suo commento sull’articolo dei rotoli di Qumran l’ho cestinato per via della volgarità dei suoi contenuti. Tuttavia, se intende argomentare il tema in modo civile sarò lieto di approvare i suoi prossimi commenti.
      Detto questo, aggiungo che io non smentisco un “altro autore”, ma delle teorie che dicono vari autori. Se tuttavia questi autori si avvalgono della facoltà di dire quello che gli pare, anch’io allora faccio altrettanto.
      A me non interessa essere credibile. Si può essere credibili e dire tante scemenze, e si può essere emarginati nonostante si possano dire tante cose giuste. Se a lei piace andare dietro a chi sa essere convicente, si accomodi pure… è evidente che la gente crede a ciò che gli piace credere, a ciò che lo affascina e non a ciò che sarebbe pià giusto credere.
      Qui non dico che il mio dire sia pià giusto di un altro autore, ma se per lei non sono credibile, potrò esserlo per altri che non camminano coi paraocchi.

      Saluti

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