Perchè Dio permette che milioni di bambini innocenti muoiano?

Una delle tattiche preferite dello scettico, nel tentativo di screditare il Dio della Bibbia, è quello di insistere sul fatto che Dio sia senza cuore, vendicativo, crudele e che manda distruzione a uomini, donne e bambini innocenti attraverso inondazioni e guerre spietate. In particolar modo, gli scettici amano concentrarsi sui bambini.

Come potrebbe un Dio amorevole inviare Saul e il suo esercito a distruggere tutti gli Amalechiti, tra cui «bambini e lattanti» (1Sam 15:3)?

Lo scettico Steve Wells afferma che «Dio voleva solo vedere gente innocente uccisa», come se ci provasse gusto e divertimento nel farlo. Oppure, come potrebbe un Dio amorevole inviare un Diluvio per distruggere tutti i popoli della Terra compresi bambini innocenti? L’argomento in questione viene strutturato più o meno in questo modo:

  1. Il Dio della Bibbia dovrebbe essere buono e amorevole;
  2. Il Dio della Bibbia uccide bambini innocenti;
  3. … quindi il Dio della Bibbia non può essere buono e amorevole.

A prima vista, onestamente, questa logica sembra avere molto senso perchè in questo caso abbiamo la prova che 2+2 fa realmente 4. Tuttavia, quando si esamina più da vicino la questione, ci si trova insieme a questo sillogismo in una difettosa costruzione. La difettosa ipotesi integrata a questa linea di ragionamento è che la morte è sempre, in ogni circostanza, una cosa negativa. Il ragionamento sarebbe quindi questo: «Il Dio della Bibbia uccide bambini innocenti e anche la morte di chi merita la morte è sempre una brutta cosa». L’ipotesi che la morte, in particolare quella di bambini innocenti, sia sempre cattiva, nasce dall’adesione al puro naturalismo dello scettico. Se questa vita fisica e il mondo materiale sono tutto ciò che realmente esiste, uccidere una persona innocente di questo mondo fisico è di per sé il male, secondo lo scettico.

Eppure, la stessa Bibbia che racconta di un Dio che prende vite fisiche di bambini innocenti, informa il lettore che questo mondo fisico non è tutto quello che c’è nell’esistenza. In realtà, la Bibbia spiega che ogni persona ha un’anima che vivrà per sempre [olàm], molto tempo dopo che la vita fisica sulla Terra sia finita (Matteo 25:46). La Bibbia sottolinea costantemente il fatto che l’anima immortale di ogni individuo ha molto più valore della vita fisica su questa Terra. Gesù disse infatti:

«Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua? O che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?» Mt 16:26

Anche se lo scettico potrebbe obiettare sostenendo che qualunque risposta possa offrire la Scrittura sia inaccettabile, una totale obiezione cade piatta per una ragione, ovvero che lo scettico sfrutta la Bibbia per formulare una propria tesi. Il che non è onesto né ragionevole.

  • Dove sta scritto che Dio è amore? Risposta: nella Bibbia, in passaggi come 1Gv 4:8.
  • Dove impariamo che Dio ha ucciso o ordinato di uccidere bambini? Ancora una volta, la risposta proviene dalla Bibbia.
  • Qualora, poi, dovessimo cercare una risposta a questa presunta contraddizione, dove bisogna cercarla? Sempre nella Bibbia qualora venga messa in ballo sempre e solo la Bibbia, naturalmente.

Se il presunto problema è formulato dalla testimonianza biblica, alla Bibbia dovrebbe essere data la possibilità di spiegare sé stessa (o giustificarsi) conferendogli il beneficio del dubbio. Finché lo scettico usa la Bibbia per formulare il problema, quest’ultimo dev’essere certamente in grado di servirsi della Bibbia per risolvere il problema che si è posto.

La soluzione biblica al presunto problema del caso che stiamo trattando è che ogni persona ha un’anima immortale il cui valore è inestimabile.

Tenendo bene in mente il valore di quest’anima, esaminiamo insieme alcuni passi che dimostrano che la morte fisica non necessariamente è il male. In una sua lettera, l’Apostolo Paolo scrisse ai Filippesi dal carcere in cui era rinchiuso per incoraggiarli. La sua lettera fu piena di speranza e incoraggiamento per loro, ma è anche stata colorata con alcuni commenti molto pertinenti sul modo in cui Paolo (e Dio) vedeva la morte. In Flp 1:21-23, Paolo scrive:

«Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno. Ma se il vivere nella carne porta frutto all’opera mia, non saprei che cosa preferire. Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio»

Secondo lo scettico, la morte di un innocente è sempre, in ogni caso, una cosa cattiva. In questi versi, però, Paolo stabilisce il presupposto per non rinnegare la morte e non temerla. Paolo, un cristiano fedelissimo, ha detto che la morte era un visitatore ben accolto. Infatti, egli sostiene che la fine della sua vita fisica sulla Terra era «molto meglio» rispetto alla sua continuazione. Per Paolo, nonché per qualiasi vero fedele che non teme la morte, la cessazione della vita fisica non è una perdita, ma un guadagno. Tale visione viene applicata anche per i bambini innocenti dal momento che sono in condizioni di sicurezza o “garanzia” di andare presso il Padre quando muoiono, per un motivo o per un altro.

Altri passi della Bibbia mostrano che la perdita della vita fisica non è di per sé il male. Il Profeta Isaia riassume sinteticamente la situazione quando fu ispirato a scivere che:

«Il giusto muore, e nessuno vi bada; gli uomini buoni sono tolti di mezzo, e nessuno considera che il giusto è tolto di mezzo per sottrarlo ai mali che sopraggiungono. Egli entra nella shalom; quelli che hanno camminato per la retta via riposano sui loro letti» Is 57:1-2

Isaia riconosce che la gente considera la morte dei giusti come una cosa ingiusta. Egli ha chiaramente affermanto che questa visione non corretta della morte era dovuta al fatto che la maggior parte della gente non pensa al fatto che quando una persona giusta o innocente muore sia una persona «sottratta ai mali» ed entra «nella pace». Quindi sorge spontaneo chiedersi: se Dio non sottrae me insieme ai bambini dalla sofferenza che scaturisce dalla vita, significa che anche io faccio forse parte di quel “male” verso il quale viene sottratto il giusto? Sono forse io il male per non meritare nemmeno la morte del giusto? Questo dovrebbe farci riflettere molto.

I salmista scrive: «Preziosa è agli occhi di Yahwéh la morte dei Suoi fedeli» (116:15). La morte non è intrinsecamente malvagia sebbene porti tristezza. In realtà la Bibbia indica che la morte può essere un grande guadagno in cui una persona retta viene tolta dal male a cui viene permesso di entrare nella pace e nel riposo. Dio considera la morte dei suoi fedeli seguaci come un qualcosa di altamente prezioso. Gli scettici che caricano di cattiveria Dio perchè ha posto fine alle vite fisiche di tantissimi bambini innocenti sono in grande errore. Rifiutando di riconoscere la realtà dell’anima immortale, gli scettici non considerano il fatto che la morte di bambini innocenti è per loro una benedizione, ovvero la benedizione di essere sottratti da una vita di stenti nelle mani di una società corrotta. Affinché uno scettico possa legittimamente criticare Dio di crudeltà, egli deve dimostrare che non c’è anima immortale, e che la vita fisica sia l’unica realtà. In Rm 3:9-19 si legge:

«Non c’è nessun giusto, neppure uno. Non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c’è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno. La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode. Sotto le loro labbra c’è un veleno di serpenti. La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza. I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace. Non c’è timor di Dio davanti ai loro occhi. Or noi sappiamo che tutto quel che la Legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la Legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; perché mediante le opere della Legge nessuno sarà giustificato davanti a Lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato»

La mancanza di riconoscere la realtà dell’anima e il regno spirituale si tradurrà sempre in una visione distorta della natura di Dio. Molte cose lo scettico non le capisce perché rifiuta l’idea che esista l’anima immortale e il regno spirituale. «Il giusto perisce» mentre «prospera la via degli empi» (Ger 12:1), e nessuno considera che non viene permessa la morte al giusto per arrecargli del male, ma per portarlo via proprio dalla prosperità terrena degli empi.

15 Risposte a “Perchè Dio permette che milioni di bambini innocenti muoiano?”

  1. Il libro della Sapienza afferma (cito a memoria) “Dice Dio: “Io non ho creato la morte e non voglio la morte di nessuno nemmeno del malvagio, anzi voglio che il malvagio si converta e viva. La morte è entrata nel monto per il peccato dell’uomo e per l’invidia di satana” E’ evidente che Dio non ha mai voluto o ordinato la morte di qualcuno tanto meno di un innocente. Per chi conosce l’esegesi biblica sa che in particolare l’A.T. non è tutto parola di Dio ma contiene la Parola di Dio. Ci vuole discernimento, buon senso e conoscenza.

    1. Nulla di nuovo sotto al sole, Mariod.

      «”Io provo forse piacere se l’empio muore?”, dice il Signore, DIO. “Non ne provo piuttosto quando egli si converte dalle sue vie e vive?”» (Ezechiele 18:23).

      Se avesse avuto davvero dicernimento, buon senso e conoscenza, non avrebbe usato neanche lontanamente un testo apocrifo per approcciarsi con le Scritture. E’ ovvio che Dio non ha creato la morte, essendo una conseguenza del peccato che l’uomo ha causato. Nulla di nuovo sotto al sole. Piuttosto, prima di commentare su un articolo del genere, il suddetto articolo va letto tutto, perché questo commento sembra essere scritto da qualcuno che si è soffermato solo sul titolo.
      Se mi parla di esgesi, discernimento, buon senso e conoscenza, lo dimostri non generando contraddizioni.

      Cordialmente,
      Daniele

  2. CITO QUALCHE PEZZO DEL TUO TESTO, E DI SEGUITO IN GRASSETTO I MIEI COMMENTI:
    Eppure, la stessa Bibbia che racconta di un Dio che prende vite fisiche di bambini innocenti, informa il lettore che questo mondo fisico non è tutto quello che c’è nell’esistenza. In realtà, la Bibbia spiega che ogni persona ha un’anima che vivrà per sempre [olàm], molto tempo dopo che la vita fisica sulla Terra sia finita (Matteo 25:46).
    MATTEO 25:46 PARLA SOLO DEI DUE DESTINI RISERVATI AL GENERE UMANO, OVVERO DISTRUZIONE E VITA ETERNA.NON PARLA DI ‘’UN ANIMA CHE VIVRA’ PER SEMPRE’, PER COME LA INTENDI TU. SE POI PARLIAMO DI ANIMA COME DI VITA INTELLIGENTE, CI SIAMO.
    La Bibbia sottolinea costantemente il fatto che l’anima immortale di ogni individuo ha molto più valore della vita fisica su questa Terra. Gesù disse infatti:«Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua? O che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?» Mt 16:26
    SONO D’ACCORDO,ANCHE SE LA BIBBIA INTENDE ANIMA COME VITA, E LO SI VEDE IN PIU’ PUNTI. FA RIFLETTERE CHE ALCUNE TRADUZIONI TRADUCANO ‘’VITA’’, COME SE FOSSERO APPUNTO SINONIMI.
    La soluzione biblica al presunto problema del caso che stiamo trattando è che ogni persona ha un’anima immortale il cui valore è inestimabile.
    NON SONO D’ACCORDO. QUESTO E’ QUELLO IN CUI CREDE PROBABILMENTE LA MAGGIORANZA.
    L’anima umana può morire?
    Ezec. 18:4: “Ecco, tutte le anime appartengono a me. Come l’anima del padre così l’anima del figlio appartengono a me. L’anima* che pecca, essa stessa morirà”. (*Qui l’ebraico ha “nèfesh”. Di, Ma, Ri, Sa, Ti e VR hanno “anima”. Vedi anche 18:20 in Na e PIB. Altre traduzioni hanno “chi” o “persona”).
    Matt. 10:28: “Non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima [o “vita”]; temete piuttosto colui che può distruggere sia l’anima* che il corpo nella Geenna”. (*Il greco ha l’accusativo di psychè. Quasi tutte le versioni traducono “anima”).
    Atti 3:23: “In realtà, ogni anima [greco, psychè] che non ascolterà quel Profeta sarà completamente distrutta di fra il popolo”
    Cosa dice la Bibbia che ci aiuta a capire cos’è l’anima?
    Gen. 2:7: “Geova Dio formava l’uomo dalla polvere del suolo e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima vivente”. (Si noti che non viene detto che all’uomo fu data un’anima, ma che egli divenne un’anima, una persona vivente). (Il termine ebraico qui tradotto “anima” è nèfesh. Di, Na, PIB e VR concordano con questa versione. CEI, Con, Ga e Mar traducono “essere”; Ri ha “persona”).
    1 Cor. 15:45: “Così è anche scritto: ‘Il primo uomo Adamo divenne anima vivente’. L’ultimo Adamo divenne spirito vivificante”. (Perciò le Scritture Greche Cristiane concordano con le Scritture Ebraiche sul significato di anima). (La parola greca qui tradotta “anima” è l’accusativo di psychè. Anche Con, Di, Mar, Na, PIB, Ri e VR traducono “anima”. CEI e Ga hanno “essere”).
    1 Piet. 3:20: “Ai giorni di Noè . . . alcune persone, cioè otto anime, furono salvate attraverso l’acqua”. (La parola greca qui tradotta “anime” è psychài, plurale di psychè. Anche Con, Di, Ri e VR traducono “anime”. CEI, Na, Mar e PIB hanno “persone”. Ga ha “vite”).
    Gen. 9:5: “Oltre a ciò, richiederò il sangue delle vostre anime [o “vite”; ebraico, da nèfesh]”. (Qui è detto che l’anima ha sangue).
    Gios. 11:11: “Colpivano tutte le anime [ebraico, nèfesh] che erano in essa col taglio della spada”. (Si noti che l’anima può essere raggiunta dalla spada, per cui queste anime non potevano essere spiriti. Vedi anche Di).
    IO PERSONALMENTE AVREI UNA SPIEGAZIONE CHE UN PO SI AVVICINA ALLA TUA: PARTENDO DAL PRESUPPOSTO CHE NON POSSIAMO PRETENDERE DI COMPRENDERE TUTTE LE AZIONI E I MODI DI AGIRE DI DIO NEL PASSATO, POTREMMO FARCI UNA VAGA IDEA IN VIRTU’ DELLA SUA PERSONALITA’ ED ARMONIZZANDO LE SCRITTURE. IN PRIMIS, ANCHE SE DAL PUNTO DI VISTA UMANO DETERMINATE DECISONI SIANO EFFETTIVAMENTE CRUDELI, PER DIO IN QUEL MOMENTO SONO STATE LE PIU’ GIUSTE IN ASSOLUTO. DIO AGISCE SEMPRE CON UN MOTIVO BEN PRECISO, CHE A VOLTE NON CI E’ CHIARO. STA DI FATTO , PERO’, CHE EGLI CI RISERVA UNA VITA ETERNA IN FUTURO, DI CONSEGUENZA, ANCHE SE EGLI HA DOVUTO CAUSARE UNA MORTE PREMATURA A QUALCHE ‘’POVERA ANIMA’’ PER QUALCHE MOTIVO, POTRA’ RIDARGLIELA IN DOPO, COME EGLI CI PROMETTE. D’ALTRONDE ANCHE ABRAAMO NON CAPIVA PERCHE’ MAI DIO GLI CHIEDESSE DI SACRIFICARE SUO FIGLIO DOPO CHE LO HA FELICEMENTE CONCEPITO IN TARDA ETA’ .. PROBABILMENTE CREDEVA CHE DIO POTESSE RIPORTARGLIELO IN VITA? CHISSA’…IN OGNI CASO IL DISCORSO E’ MOLTO AMPIO.. IL FATTO CHE DIO GLI POTESSE DARE VITA IN CIELO (COME DICI TU) O SULLA TERRA IN FUTURO (COME DICO IO) COMUNQUE NON SPIEGA IL MOTIVO DI AVER UCCISO DONNE E BAMBINI…
    PER LA CRONACA, CITARE SCRITTURE CHE PARLANO DELLA SPERANZA CELESTE, PER ME E’ RELATIVO, IN QUANTO LA BIBBIA PARLA DI UN GRUPPO DI 144.000 CHE AVREBBERO AVUTO VITA SPIRITUALE IN CIELO DOPO LA LORO MORTE, TRA I QUALI C’ERA PAOLO CHE TU CITI…
    NELL’ATTESA DI UNA TUA INTERESSANTE RISPOSTA, TI ABBRACCIO

    1. Gentile Raffio, ho letto con attenzione tutte le tue risposte alle affermazioni che più hanno attirato la tua attenzione. Credo che da parte mia non debba esserci un botta e risposta dottrinale, perché già l’articolo di per sé, credo, esponga abbastanza chiaramente il mio pensiero. Quindi, siccome non intendo essere prolisso, reputo sia inutile ripetermi. Non è mia intenzione far guerra dottrinale e teologica, perché non credo sia di testimonianza battibeccare – serenamente o animatamente – con i miei fratelli cristiani in pubblico.
      Finché si discutono le strambe teorie fantasmagoriche di chi sappiamo, allora va bene, perché non vanno combattuti gli amici, ma i nemici.
      Ad ogni modo, ti ringrazio per aver condiviso il tuo pensiero, che rispetto con il cuore.

      Shalom

  3. Il fatto è questo, che dio è santo quando le cose belle accadono e non esiste quando capitano quelle brutte; un po’ come la faccenda delle femministe e le quote rosa.
    dio è stato inventato dall’uomo, e l’uomo è talvolta stupido e stronzo

  4. Ciao Daniele,
    grazie per il tuo articolo.
    Perché Dio permette che una persona innocente che stava guarendo venga uccisa dalla malasanità?
    Capisco quando dici che una persona morendo può essere tolta dal male (dipende dai casi), ma in questo caso la persona stava guarendo e aveva davanti a lei una vita piena di gioia meritata dopo tanti sacrifici, se solo la negligenza dei medici non l’avesse uccisa.

    E’ troppo ingiusto. Grazie

    1. Ciao Danilo.
      Perché Dio permette questo? Perché Dio permette quello?
      A questo punto mi verrebbe di porre a te una domanda: perché Dio ci ha lasciati liberi di agire e di poter mettere in subbuglio la Sua stessa volontà?
      Sei sicura, comunque, che il futuro di questa persona sarebbe stata rose e fiori? Guarire da una malattina non è una garanzia di “immunità” al mondo che ci circonda.
      La colpa non è di Dio, ma della negligenza dei medici, appunto. Se Dio permette determinate cose avrà le sue motivazioni che alla nostra mente umana non è dato discernere anche se la Scrittura accenna qualcosa da come si può evincere dall’articolo.
      Prendi l’esempio di Giobbe, che nonostante abbia perso TUTTO, mai ha osato lamentarsi nei confronti di Dio. Bisogna prima di tutto accettare che Dio è sovrano su ogni cosa, e qualunque cosa faccia, buona o cattiva che sia secondo il nostro umano metro di misura e giudizio, non dovrebbe essere critinata né contestata.
      La domanda che mi hai posto, prova a chiederla direttamente a Dio. Solo Dio può darti la risposta a questa domanda, quindi non cercare rifugio nel conforto delle parole umane.

      Dio non è ingiusto, è la malasanità ad esserlo… ma ci sarà una sera dei conti prima o poi.
      Grazie

  5. Si dovrebbero fare delle precisazioni a questo articolo, del resto, tutti gli articoli di credenti religiosi, in base a chi, anch’esso religioso, li legge, necessita di precisazioni. La religione “vera” è tale per chi crede in quella religione. Altri credono in tutt’altra “verità” e hanno uguale potere affermativo.
    Innanzi tutto ci sarebbe da chiarire che gli ebrei della Bibbia, cioè di quelli che hanno vissuto nel periodo della stesura degli stessi libri biblici, dal millecinquecento circa al quattrocento a.C., non hanno mai creduto che una parte invisibile dell’uomo sopravvivesse alla morte del corpo. L’Encyclopaedia Judaica dichiara: «Solo in epoca post-biblica una credenza salda e ben definita nell’immortalità dell’anima si affermò e divenne una delle pietre angolari della fede ebraica e di quella cristiana». Inoltre dice: «Nel periodo biblico la persona era considerata tutt’uno. Quindi l’anima non era nettamente distinta dal corpo».
    Con questo semplice riferimento, crolla tutta l’argomentazione del sig. Salamone circa l’immortalità dell’anima. Inoltre anche questa dottrina, dell’immortalità dell’anima, ha parecchie sfaccettature e che sia giusta una piuttosto che un’altra è, e resta del tutto opinabile. Ma, il punto in questione resta un altro. Perché dovrei credere che la bibbia sia ispirata da Dio e non il corano? Perché non dovrei pensare che sia ispirato di più il libro di Mormon o i Veda che la bibbia o il corano? Solo perché sono un occidentale tumefatto dalle ubbie del cristianesimo, devo assecondare le idee vaneggianti di un libro che ha causato più morti per fanatismo che cose buone?
    Libero pensatore? La riterrei più un pensatore a comparto stagno…

  6. Ho letto la eccellente esposizione alla domanda del per Dio permette che vengano uccisi bambini innocenti e io aggiungerei non solo loro! Tutto chiaro quello che lei dice. In sostanza nella Bibbia troviamo tutte le risposte alle nostre angoscioso domande. Però ricordo Paolo VI dire: Dio hai taciuto alla mia supplica (caso Onorevole Moro) e ancora Pio XII doveri Dio quando tutto questo accadeva (Olocausto degli Ebrei e non!) Questi due Sommi Pontefici non hanno trovato risposte nella Bibbia?

    1. Salve Walter, grazie per il tuo commmento.
      La Bibbia NON risponde a TUTTE le domande, bisogna vedere quali domande gli si pongono però. Se i due poontefici non hanno trovato una risposta alle loro domande vorrà dire che, o si pongono le domande sbagliate o semplicemente che non gli è dato da sapere la risposta a certe domande. La tua citazione “Dio ha taciuto alla mia supplica” mi fa ricordare Gesù quando diceva “Elì Elì lamà sabachtanì” – “Dio mio Dio mio perchè mi hai abbandonato?”. Quello che ti chiedo io a te è, Gesù ha ricevuto una risposta a questa domanda? Se molte cose la Bibbia non le rivela è perchè in Essa stanno scritte le cose che il credente necessita di sapere. A volte alla Bibbia vengono poste domande assurde, ridicole, idiote, inutili… etc… mentre la Bibbia vuole impegnarsi a far capire all’umanità qual’è la condizione del mondo e come sarebbe se l’uomo non si affidasse a Dio. Quindi, in sostanza, la Bibbia non è un almanacco in cui possiamo trovare OGNI risposta scritta in dettaglio; la Bibbia si concentra su un aspetto importante: ricever il perdono e la salvezza. Tutti gli altri insegnamenti servono solo per regolare la condotta del credente.

  7. Spiegazione fantastica, questo articolo dovrebbe leggerlo ogni ateo e capire quante forze e quanto tempo sta perdendo nel contrasto con il nostro Dio.

    1. Ritengo illuminante e saggia l’analisi di Salamone, credo fermamente che il la Bibbia sia un testo Sacro è la mia guida ogni giorno della mia vita!
      Credo in Dio Padre Eterno e in Suo Figlio Gesù Cristo e nello Spirito Santo.
      E so’ con certezza che tutti gli uomini saranno salvati nel Regno di Dio mediante l’obbedienza alle leggi e alle ordinanze del Vangelo.

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