Medicina e fede: una coesistenza possibile?

La medicina e la fede sono spesso viste come due cose separate e incompatibili. Da una parte c’è la scienza che ci aiuta a curare il corpo, dall’altra c’è la fede che ci aiuta a curare l’anima. Ma è davvero così? Possono davvero la medicina e la fede coesistere e, addirittura, collaborare? La risposta è sì.


La fede e la medicina possono coesistere pacificamente. Mentre la fede ci aiuta a prenderci cura della nostra anima, la medicina ci aiuta a prenderci cura del nostro corpo, il tempio dello Spirito Santo. Non c’è bisogno di demonizzare la medicina, poiché ci sono numerosi esempi biblici in cui la medicina è presentata in modo positivo.

  • Nella parabola del buon samaritano, il protagonista si prende cura del malcapitato curandogli e fasciandogli le ferite (Luca 10:25-37).
  • Gesù stesso, durante la sua vita terrena, guarì molti malati e, in alcuni casi, utilizzò rimedi medici per farlo (Marco 7:33; Giovanni 9:6).
  • L’apostolo Paolo consigliava a Timoteo di non bere solo acqua, ma di assumere anche un po’ di vino per regolarizzare le funzionalità del suo stomaco compromesse da «frequenti indisposizioni» (1 Timoteo 5:23).
  • Rachele, moglie di Giacobbe, utilizzò una mandragola per guarire dalla sterilità, fatto che coincide con Dio che la rese effettivamente feconda (Genesi 30:14-24). Chi ha guarito Rachele, la mandragola o Dio? Dio per mezzo di una mandragola.

La medicina non dev’essere idolatrata o diventare l’unica fonte di speranza per la guarigione. La fede e la preghiera sono importanti per prenderci cura della nostra anima, mentre la medicina ci aiuta a prenderci cura del nostro corpo. Tuttavia, la fede non deve demonizzare la medicina, ma vederla come un dono di Dio che ci permette di curare le malattie e i problemi fisici.
L’atteggiamento da evitare è quello idolatrico nei confronti della medicina, ovvero quando si ripone la propria fiducia nei farmaci piuttosto che in Dio. Bisogna sempre ricordare che la medicina è un dono di Dio e dev’essere utilizzata in modo appropriato, ma non deve mai essere idolatrata o diventare l’unica fonte di speranza per la guarigione.

La medicina e la preghiera: una sinergia possibile

La medicina e la preghiera possono sembrare due cose completamente diverse, ma in realtà possono essere utilizzate insieme per ottenere dei risultati straordinari. La preghiera, infatti, può aiutare a mantenere un atteggiamento positivo durante il trattamento medico, aumentare la motivazione a seguire le raccomandazioni mediche e aiutare a ridurre lo stress e l’ansia legati alla malattia. Tutto ciò può contribuire a migliorare la qualità della vita del paziente.
E’ importante sapere che la preghiera è anche il modo principale per chiedere a Dio stesso di guarirci, ma a volte la sola preghiera non basta. Occorre seguire anche dei protocolli biblici come l’unzione con olio, una pratica di guarigione menzionata nelle Sacre Scritture:

«C’è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani dell’assemblea ed essi preghino per lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore: la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati» (Giacomo 5:14-15)

La Scrittura ci insegna che alcune malattie possono avere origine dai peccati commessi, quindi una malattia può essere il risultato di un peccato non rettificato o espiato. Gesù, durante la sua vita terrena, spesso guariva e perdonava i peccati contemporaneamente, dimostrando che una malattia non necessariamente deve avere origine da fattori naturali o genetici per essere tale, ma anche da fattori spirituali e demoniaci. In questi casi, la preghiera può essere una potente arma contro la malattia causata da uno “spirito di infermità”.
Molti medici e infermieri, credenti o meno, hanno sperimentato l’efficacia delle preghiere nei loro pazienti e ne hanno testimoniato la validità. Non dobbiamo dimenticare che la fede e la medicina non si escludono a vicenda, ma possono completarsi. La fede ci dà speranza e forza per superare le difficoltà e guarire le malattie spirituali, mentre la medicina ci dà gli strumenti per curare il corpo.

La medicina e la fede: una scelta personale

La medicina e la fede sono due aspetti complementari della vita umana, che possono coesistere e collaborare insieme per il bene del nostro benessere fisico e spirituale. Tuttavia, la scelta di utilizzare entrambe dipende dalle fede e dalle convinzioni personali di ognuno.
C’è chi sceglie di affidarsi solo alla medicina, chi invece sceglie di affidarsi solo alla preghiera, e chi addirittura a nessuna delle due perché rassegnato o scettico. C’è anche chi sceglie di utilizzare entrambe le opzioni per ottenere i migliori risultati possibili. In quest’ultima opzione vedo l’uomo e Dio che collaborano insieme per il bene dell’uomo che Dio ama.
La medicina, infatti, è una scienza che non esisterebbe (vedi Fede e Scienza) se non fosse per Dio che ha donato all’uomo un cervello e un’intelligenza. Attraverso questa intelligenza l’uomo ha trovato non pochi rimedi curativi che devono avere comunque lo scopo ultimo di glorificare Dio piuttosto che la sapienza e l’orgoglio umani (Giovanni 9: 1-5; 11:4).
Inoltre, è importante sottolineare che la fede non sostituisce la medicina né viceversa, ma possono completarsi a vicenda, dandoci speranza e forza per superare le difficoltà e guarire completamente tanto nel corpo quanto nell’anima.

In conclusione, la medicina e la fede non vanno in conflitto, ma possono coesistere e collaborare insieme per il bene del nostro benessere fisico e spirituale. Si è liberi di utilizzare entrambe o solo una delle due opzioni, l’importante è rispettare le scelte altrui, anche se non le condividiamo, e dare comunque gloria a Dio a prescindere che la guarigione arrivi o meno.

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