La Bibbia e i Fantasmi

I fantasmi sono stati rappresentati in molte culture e religioni in tutto il mondo. Anche la Bibbia, come libro sacro della fede giudeo-cristiana, menziona i fantasmi in alcune passaggi. Tuttavia, cosa dice esattamente la Bibbia su questi fenomeni? O meglio, un fantasma, biblicamente parlando, è davvero un’entità spirituale o è qualcos’altro?

Cosa significa la parola “fantasma”?

Anzitutto, cerchiamo di capire qual è il significato di questa parola. La parola “fantasma” deriva dal greco φάντασμα (phantasma). Il significato originale è “apparizione” o “visione”, ed è spesso utilizzata per descrivere un’entità spirituale o immateriale. Nel contesto biblico, la parola “fantasma” è usata per descrivere l’apparizione di un’entità, non l’entità in sé. Non necessariamente la parola “fantasma” deve indicare uno spirito, ma in primo luogo il fenomeno dell’apparizione di qualcuno dal nulla. Per esempio, l’angelo del Signore che si mostrò a Balaam, lo fece per mezzo del fenomeno chiamato phantasma, appunto, cioè il fenomeno dell’apparizione dal nulla di qualcuno. Il fantasma non è l’entità spirituale, ma il fenomeno che rende visibile dal nulla qualcosa di materiale o immateriale.

La fede cristiana, la Bibbia e i Fantasmi

La fede cristiana insegna che, una volta che una persona muore, la sua anima va in cielo o all’inferno. Questo avviene dalla risurrezione di Cristo in poi; mentre, prima di Cristo le anime dei defunti andavano nel soggiorno dei morti, riposando in attesa del giudizio. Non c’è spazio per i fantasmi (odiernamente intesi) nella dottrina biblica, poiché la Scrittura insegna che una volta che una persona muore, la sua vita spirituale è completa.

Passaggi biblici che menzionano i fantasmi

Ci sono alcuni passaggi della Bibbia che possono essere interpretati come riferimenti ai fantasmi. Per esempio, in 1 Samuele 28, il re Saul incontra una medium per chiedere consiglio dallo spirito del defunto profeta Samuele. Tuttavia, questo passaggio non deve essere interpretato come un riferimento ai fantasmi, poiché la Bibbia condanna esplicitamente la pratica della divinazione e mediumistica.

In Luca 24:37-39, i discepoli incontrano Gesù risorto (quindi non uno spirito, ma un corpo fisico) e inizialmente credono che fosse «uno spirito». Tuttavia, la parola usata è pneuma, non phantasma. Gesù si presenta loro e li tocca per dimostrare che è un essere vivente in carne ed ossa e non uno pneuma.

In Matteo 14:26 (cfr. Marco 6:49) si legge che i discepoli, quando videro “apparire” Gesù dal nulla mentre camminava sulle acque del mare di Galilea (o lago di Tiberiade, che dir si voglia), si spaventarono e dissero: «È un fantasma!». Qui effettivamente la parola greca è phantasma, il che non denota il suo essere “uno spirito” (pneuma), ma semplicemente il fenomeno che lo ha fatto apparire dal nulla, destando terrore ai testimoni dell’evento. I discepoli non hanno avuto “paura di Gesù”, ma dell’apparizione inaspettata. Nessuno si sarebbe aspettato che Gesù potesse apparire dal nulla proprio in quel momento, e sulle acque per giunta. Perciò si intenda quanto segue:

«E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: “È un’apparizione!” E dalla paura gridarono»

Tradurre e non traslitterare

Traslitterare la parola greca phantasma nell’italiano “fantasma” è fuori luogo quanto traslitterare le parole aggelos (angelo) ed ekklesìa (chiesa), che significano rispettivamente «messaggero» e «assemblea». Le parole, a meno che non siano nomi propri di persone, luoghi, città e cose, non vanno traslitterate ma semplicemente tradotte per quello che significano.

In italiano, la parola “fantasma” ha solo queste accezioni: “entità spirituale, spirito, demone”; ma in greco significa tutt’altro: fenomeno che rende visibile qualcosa o qualcuno dal nulla. Che sia uno spirito o una persona fisica non ha importanza. Questo fenomeno si verificava anche quando Gesù appariva ai suoi discepoli a porte chiuse (Giovanni 20:19,26). Il fenomeno (phantasma) e l’entità (pneuma) sono due cose distinte e non vanno considerati sinonimi. 

Conclusione su Bibbia e i Fantasmi

La Bibbia non insegna l’esistenza dei fantasmi nel senso di entità spirituali separate dalla vita e dalla morte, ma testimonia che il fenomeno dell’apparizione in sé è reale. Mentre alcuni passaggi possono essere interpretati, in base alla cultura odierna, come riferimenti ai fantasmi del mondo paranormale, è importante considerare il contesto e l’insegnamento generale della Bibbia. La fede cristiana insegna che una volta che una persona muore, la sua vita spirituale è completa e non c’è spazio per i fantasmi.

Con tutto questo in mente, alla domanda “credi nei fantasmi?” cosa risponderesti?

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