Mosaico antico rinvenuto nella sinagoga vicino al Mare di Galilea!

Tigre a caccia di stambecchi. Pannello di confine decorativo nel mosaico della sinagoga di Huqoq in Israele. Crediti: Jim Habermann

 

 

 

Ti immergerai nella bellezza senza tempo di questo mosaico antico mozzafiato, recentemente scoperto durante gli scavi condotti da un team di esperti archeologi guidati dal rinomato Prof. Jodi Magness dell’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill. La loro passione e specializzazione nell’archeologia di Israele e Giordania, con un focus sui periodi romano, bizantino e islamico, hanno portato alla scoperta di un tesoro straordinario.

Al centro di questo magnifico pannello, troverai un’enigmatica iscrizione ebraica, circondata da eleganti decorazioni floreali. I lati e la parte inferiore del mosaico sono adornati con bellissimi fiori e un’iscrizione aramaica che elenca i nomi di coloro che hanno contribuito alla costruzione della sinagoga o alla creazione del mosaico stesso. L’immagine è completata da una corona floreale, con maestosi leoni appoggiati alle zampe anteriori, inseguiti da possenti buoi. Un vero spettacolo per gli occhi!

Ma le meraviglie di questo mosaico antico non finiscono qui. Durante gli scavi, sono state rivelate sezioni aggiuntive, precedentemente scoperte nel 2012 e nel 2013. Queste sezioni ritraggono il Sansone delle Scritture e due coppie di volpi con torce legate alle code, come descritto in Giudici 15. E non dimentichiamo i guerrieri filistei, testimoni silenziosi di un’epoca antica e affascinante.

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Particolare di uno dei mosaici. Attestazione: Jim Habermann

Le raffigurazioni di personaggi biblici non si fermano qui. Gli scavi dello scorso anno hanno portato alla luce un mosaico antico che rappresenta figure chiave dei Giudici 4, tra cui Deborah, la profetessa biblica, e Barak, figlio di Abinoam, sotto una maestosa palma, entrambi pronti per la battaglia. E c’è di più! Yael, la coraggiosa moglie di Heber il Kenita, che sconfisse il comandante cananeo Sisera, è presente in un’altra affascinante rappresentazione. Queste sono le prime descrizioni conosciute delle eroine bibliche Deborah e Yael e, senza dubbio, ti cattureranno con la loro forza e coraggio.

L’importanza di questo progetto archeologico, guidato con maestria dal Prof. Magness dal 2011, è senza pari. Le scoperte lasciate in eredità sono reperti con un significato storico straordinario. Tra essi, spicca un’iscrizione in ebraico circondata da figure umane, animali e creature mitologiche. Potrai ammirare un adorabile putto, un bambino paffuto e alato, simbolo dell’amore divino (conosciuto come Eros nella mitologia greca e Cupido in quella romana).

Non è tutto: troverai anche rappresentazioni dell’incontro tra Alessandro Magno e Geddote, il Sommo Sacerdote – due delle spie inviate da Mosè per esplorare la terra di Canaan – che portano un bastone con un grappolo d’uva, come descritto in Numeri 13. Inoltre, sarai affascinato dalle raffigurazioni di animali identificati da un’iscrizione aramaica come i quattro animali che simboleggiano quattro regni (come in Daniele 7). In questo contesto storico, non mancherà l’opportunità di ammirare il sito biblico di Elim, un luogo in cui gli israeliti si accamparono durante il loro peregrinare nel deserto, circondati da 12 sorgenti e 70 palme, come descritto in Esodo 15.

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