Sodomia nella Bibbia

La Sodomia nella Bibbia. La vicenda biblica di Sodoma e Gomorra (Genesi 19:5-8) narra di una situazione in cui gli abitanti delle due città avevano l’intenzione di avere rapporti sessuali con gli ospiti di Lot. È importante notare che il verbo “conoscere” nella Bibbia è spesso utilizzato come eufemismo per il rapporto sessuale, come ad esempio «Adamo conobbe Eva» o «Caino conobbe sua moglie». Questa è la terminologia usata in Genesi 19. Anche il Nuovo Testamento utilizza questi termini, come ad esempio quando si parla di Giuseppe e Maria che non si “conobbero” fino a quando lei non diede alla luce Gesù (Matteo 1:25).

In base a questo, gli abitanti di Sodoma e Gomorra erano seriamente intenzionati ad avere rapporti sessuali con gli ospiti di Lot. Tuttavia, questo desiderio non significa necessariamente che fossero omosessuali, soprattutto perché l’omosessualità ai tempi dei patriarchi non aveva lo stesso significato che ha assunto più tardi in epoca ellenistica. Infatti, l’omosessualità a partire dall’ellenismo andava ben oltre il semplice rapporto sessuale tra individui dello stesso sesso, comprendendo anche i sentimenti, cosa che ai tempi dei patriarchi non veniva contemplata.

Abusi sessuali nel Vicino Oriente antico

Nel Vicino Oriente antico, l’abuso sessuale di un uomo su un altro era principalmente un segno di dominio e potere, utilizzato per umiliare e svergognare il nemico. La violenza sessuale era spesso utilizzata come alternativa quando le trattative non riuscivano a raggiungere un accordo pacifico:

“Non mi vuoi concedere quel pezzo di terra o quel confine con le buone? Allora vedremo chi è che comanda!”

Invece di utilizzare armi, la sodomia era un modo alternativo per stabilire la propria autorità con la forza su un’altra persona o gruppo di persone. In casi minori, era solo il capo del gruppo a praticarla su un altro uomo, mentre in casi più gravi, era un intero villaggio a praticarla contro un nemico, dove tutti avrebbero abusato della vittima a turno. Quest’ultimo sembra essere proprio il caso di Sodoma e Gomorra.

Molti uomini nell’antichità abusavano sessualmente anche dei propri genitori, ma non per mero piacere fisico, bensì per acquisire potere sulla propria tribù. Un esempio biblico di questo è il caso di Cam che scopre la nudità di suo padre Noè.

Sodomia nella Bibbia: Levitico

Come spiega chiaramente il Levitico, “scoprire” o “vedere la nudità” di qualcuno significava avere un rapporto sessuale, in particolare incestuoso, cioè tra consanguinei stretti. È probabile che l’ambizioso Cam abbia approfittato dell’ubriachezza di suo padre Noè per tentare di prendere il suo posto come capo del clan, senza però riuscirci a causa della maledizione della sua discendenza.

Come dice la Scrittura, Cam aveva una moglie e se avesse voluto soddisfare solo il piacere fisico, avrebbe certamente soddisfatto questo desiderio con la moglie. Per cui, Cam non riuscì nell’impresa di dominare sul clan di suo padre poiché Noè era in una condizione in cui non poteva neanche opporre resistenza, era vecchio, ubriaco e vulnerabile. Insomma, Cam (o chi al suo posto) ha deciso di giocare sporco.

I “fornicatori” dai tempi dell’Ellenismo

In sintesi, nell’antichità c’erano uomini che abusavano sessualmente di altri uomini non per amore o attrazione romantica, ma per stabilire un potere politico e tribale. Questo tipo di comportamento si verifica anche nel regno animale, dove gli esemplari maschili cercano di “montarsi” a vicenda per stabilire il dominio sull’altro, senza alcun interesse per il piacere sessuale.

In quel periodo, oltre ai “dominatori sessuali” che utilizzavano la violenza per stabilire autorità sugli altri, esisteva un’altra categoria di individui, i fornicatori, che non avevano interesse a sottomettere qualcuno o dominare qualcosa per motivi politici o tribali, ma cercavano solo il divertimento e il piacere sessuale, condiviso in modo consensuale con persone che si lasciavano sodomizzare, chiamati «effeminati» dalla Bibbia (1Cor 6:9; 1Tim 1:10).

L’apostolo Paolo condannava i peccati di queste categorie di persone, soprattutto i fornicatori, suddividendoli in due sottocategorie: coloro che sodomizzavano per piacere (l’attivo), i sodomiti appunto, e coloro che amavano essere sodomizzati (il passivo), ovvero gli effeminati che si prostituivano.

La Sodomia nella Bibbia (I secolo d.C.)

La sodomia era molto diffusa nella Grecia del tempo di Gesù, e molti credenti di Corinto provenivano proprio da questi ambienti molto libertini. Anche se alcuni poeti e scrittori la lodavano, l’uso satirico della sodomia nella letteratura e nei teatri indica che la società comune spesso si opponeva a tale comportamento, soprattutto quando coinvolgeva bambini come oggetti di piacere. Inoltre, molti uomini si prostituivano per sbarcare il lunario.

I romani associarono questa pratica al mondo greco, ma anche alcuni pensatori greci come Platone si opposero alla sodomia, ritenendo che fosse innaturale. Platone non aveva alcun interesse nel difendere una religione, quindi non è solo la Bibbia ad opporsi a queste cose.

Nel mondo greco la sodomia era generalmente considerata una consuetudine giovanile, da abbandonare dopo il matrimonio.

Nel primo secolo il diritto romano fece una chiara distinzione riguardo ai ruoli accettabili e ai partner appropriati in tali unioni. La legge permetteva a un cittadino romano di essere il partner “attivo” a patto che l’altra persona non fosse un cittadino romano. Tuttavia, se il romano era sposato, allora qualsiasi pratica sessuale, compresa la sodomia tra uomini, al di fuori del letto matrimoniale era severamente proibita dalla legge augustea, la Lex Iulia.

Sodomia nella corte degli imperatori romani

Nonostante questi divieti, alcuni importanti romani continuarono a praticare la sodomia tra uomini. Ad esempio, l’imperatore romano Adriano all’inizio del II secolo d.C. condusse notoriamente un’appassionata relazione con un giovane di nome Antinoo, ma quando quest’ultimo morì tragicamente, lo sconvolto Adriano volle in qualche modo conferirli l’immortalità dichiarandolo un dio. Le relazioni lesbiche erano meno accettate di quelle maschili e raramente venivano perseguite pubblicamente.

In generale, nell’antichità la sodomia veniva vista come un comportamento legato all’esercizio del potere e alla soddisfazione di pulsioni sessuali, piuttosto che come una forma di amore o attrazione romantica tra persone dello stesso sesso. Solo successivamente le cose cambiarono.

La visione biblica dell’omosessualità

La visione biblica sull’omosessualità è stata sempre chiara: è considerata una forma di perversione sessuale e non è compatibile con la vita cristiana. L’apostolo Paolo, seguendo la Torah ebraica, condanna esplicitamente queste pratiche in varie lettere scritte ai primi cristiani. Egli sottolinea che questo tipo di comportamento va contro la natura e non è accettabile per coloro che seguono Gesù. Egli stesso accoglieva tutte le persone, indipendentemente dalle loro azioni, ma con l’intento di aiutarle a superare i loro peccati e vivere una vita migliore.

Tuttavia, questo non significa che Gesù accettasse o approvasse l’omosessualità, ma piuttosto che amava le persone che ne erano coinvolte e voleva aiutarle a superare questa difficoltà.

In sintesi, la posizione biblica sull’omosessualità è che essa è considerata un peccato e non è accettabile per i seguaci di Gesù, ma Dio ama e accoglie tutti gli individui, indipendentemente dalle loro azioni, e desidera aiutarli a superare i loro peccati e vivere una vita santa.

Conclusione

In conclusione, capiamo che la pratica della Sodomia nella Bibbia pre-ellenica non era motivata dall’amore o dal desiderio sessuale, ma dalla volontà di stabilire e mantenere il dominio politico e tribale sugli altri. La storia di Lot ci mostra come i sodomiti, umiliati e frustrati a causa di alcune circostanze politiche che li avevano precedentemente coinvolti (Genesi 14), hanno cercato di riprendere il controllo della città attraverso la violenza sessuale.

È importante sottolineare che questo tipo di comportamento non è in alcun modo giustificato o accettabile, e non dovrebbe essere tollerato o approvato in alcuna forma. La storia di Lot ci ricorda che come società, dobbiamo lavorare per creare un ambiente in cui le persone siano libere di essere sé stesse senza essere vittime di violenza, abuso o discriminazione.

Inoltre, questa riflessione ci deve portare a considerare come anche oggi certe forme di violenza sessuale sono motivate da un desiderio di potere e non da un desiderio sessuale e quindi non devono essere tollerate.

2 Risposte a “Sodomia nella Bibbia”

  1. Grazie Daniele,questo commento molto importante per lo studio della parola, appunto serve a correggere, ammaestrare, spesso siamo lontani dalla parola per non corretta interpretazione di essa.l’eterno ci Benedica.

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