KavodCustom.com e le armi da fuoco di Yahweh

Quest’oggi ho sentito l’esigenza di voler chiarire per voi lettori una questione tanto importante quanto banale. Leggere i libri di Mauro Biglino aiutano sicuramente a riflettere – questo bisogna riconoscerlo – ma soprattutto stimolano il lettore sincero a diventare come una sorta di “piccolo ricercatore”. Questi “piccoli ricercatori”, sinceri con sé stessi e con il mondo che li circonda, molto spesso si ritrovano a contrastare le stesse ipotesi di Biglino che prima elogiavano, in quanto ad una ricerca spassionatamente onesta, notano che molte cose dette dallo studioso torinese non tornano e quindi vanno rivalutate e approfondite.

04_independence_day_blurayDa ricercatore indipendente quale sono, ho ricevuto l’input per documentarmi nuovamente sulla questione «Kavod», già argomentata in un articolo precedente (leggi articolo correlato), ma qui voglio ritornarci per chiarire un’altra questione assai interessante. A pagina 65 del libro La Bibbia non parla di Dio, Mauro Biglino dedica un breve paragrafo alla gloria “volante” di Dio. Di seguito, riporto un’estratto delle sue affermazioni, per poi giungere all’esposizione delle prove alle quali sono giunto.

«Proseguento nella sintetica elencazione di queste singolari caratteristiche, ricordiamo che quegli esseri viaggiavano su macchine volanti definite ruach, kavod, merkavah, alle quali sono state dedicate particolareggiate analisi nei miei libri precedenti. Evidenzio solo una curiosità: כבוד, kavod, viene normalmente tradotto con “Gloria di Dio, ma il racconto dell’Esodo rivela in tutta chiarezza che la cosiddetta “Gloria di Dio”:

  • poteva essere vista su richiesta perché Yahweh non l’aveva sempre con sé;
  • uccideva chi le stava di fronte;
  • uccideva chi si trovava nei pressi del suo percorso;
  • una volta passata poteva essere osservata dalla parte posteriore e paradossalmente se ne potevano evitare gli effetti mortali semplicemente nascondendosi dietro a normalissime rocche che, quindi, erano in grado di proteggere da ciò che Dio stesso non era in grado di controllare (Es 33).

Il professor Jeff A. Brenner (fondatore dell’Ancient Hebrew Research Center, nonché autore dell’Ancient Hebrew Lexicon of the Bible), scrivendo del kavod e mettendo in relazione il racconto dell’Esodo con i Salmi 3 e 24, e il capitolo 29 di Giobbe, lo descrive come una macchina pesante che fungeva da arma di attacco e da difesa.

A questo proposito invito i lettori a digitare su un qualunque motore di ricerca l’indirizzo kavodcustom.com: avranno una sorpresa. Anticipo che le lettere ebraiche con cui è scritto il logo כבוד non sono moderne ma sono proprio quelle anticotestamentarie».

Premetto col dire che i quattro punti sollevati da Biglino saranno oggetto di approfondite analisi in un mio prossimo lavoro editoriale, per cui qui mi fermo. Tuttavia, vorrei concentrarmi sull’osservazione finale che lo studioso fa a proposito del Kavod. Biglino invita il lettore a collegarsi al sito dell’azienda Kavod Custom promettendogli una «sorpresa»; ed effettivamente di vera e propria “sorpresa” si potrebbe parlare.

kavod customAccedendo al sito di questa azienda, si scopre che il portale appartiene a un’attivita commerciale di armi da fuoco: pistole, fucili d’assalto e tanto altro ancora. La «sopresa» è d’impatto perché non ci si aspetterebbe mai che un’azienda distributrice di armi da fuoco decida di chiamarsi proprio KAVOD con tanto di logo a caratteri ebraici (vedi immagine a sinistra). Sembra che Biglino abbia proprio ragione, dato che il termine, guarda caso, viene usato per marchiare delle armi da fuoco. Il lettore ingenuo viene subito indotto a pensare che effettivamente il «kavod di Yahweh» altro non era che un’arma antica, terrificante e pericolosa tanto da non potersi avvicinare ad essa: Biglino ha ragione!

Data la mia natura di grande curioso, senza esitare, inviai una mail all’azienda per capirci qualcosa di più, chiedendo spiegazioni sulla scelta di aver usato proprio questo termine per la tipologia di azienda che si vuole rappresentare. Nella mail ho spiegato che da un pò di tempo si avanza l’ipotesi che quel termine viene utilizzato nelle Scritture ebraiche per indicare un presunto oggetto volante pesante, nonché una pericolosa arma bellica utilizzata da Yahweh in persona. Gli scambi di email che ci sono state letteralmente in tempo reale, sono risultate per me davvero illuminanti e appaganti.

La vera identità del logo KavodCustom.com

Propongo di seguito la risposta ricevuta alla mia prima email:

«Kavod is an interesting word. It’s commonly used in some prayers and yet practitioners we talk to often cant speak directly to a definition. A loose translation would be represented by the term ‘honor’. We have been told (but cannot confirm) that it is used as a casual greeting between Israeli defense force members. That was the context through which we adopted the name.

The Hebrew script was an attempt to differentiate our brand in an already crowded market. It is not uncommon for other brands to utilize Greek or Latin depictions of commonly understood letters or entire words but there was a dearth of Hebrew on the American tactical market.

Our rifles are real, not air soft recreational replicas. Between our two brands (Kavod Custom and Vidalia Police Supply) we have rifles serving with law enforcement as duty weapons and members of the military as their personally owned arms (non-duty use). Hunters are a common market influence for us due to the number of specialty calibers we buid, and we were directly inspired by the needs of competition shooters for the core 3 Kavod models. The rest of our customers are either recreational target shooters or interested in home defense applications.

What else may we help answer?
Thank you,
C. P.»

Non riporto l’intera traduzione del testo, ma mi limito solo a spiegarne il contenuto sommario: il signor C.P. (abbrevierò per la privacy) dice che la parola Kavod è interessante e viene comunemente utilizzata in alcune preghiere. A questo punto, mi chiedo con quale sfacciataggine si possa invocare in preghiera un’arma da fuoco! Ma andiamo avanti. Mi viene detto che la traduzione del termine ebraico viene rappresentata da “onore”, esattamente come riportato nelle nostre traduzioni della Bibbia e proprio come rirportano i dizionari più autorevoli. Per sentito dire, il signor C.P. mi ha riferito che il termine viene usato anche come saluto informale tra i membri delle forze di difesa israeliane. Essendo solo una voce di corridoio, il signor C.P. non può confermarmi se tale informazione sia attendibile o meno.

Inoltre, mi spiega, che le motivazioni che hanno spinto il team dell’azienda ad usare il testo ebraico è per questioni di mercato, per renderlo differente e d’impatto dalla “massa”, o magari dalla concorrenza stessa. Dice anche che nel settore commerciale non è raro trovare marchi aziendali che utilizzino lettere e/o parole greche o latine. Nel mercato tattico americano, ad esempio, c’era carenza dell’uso della scrittura ebraica, e perciò ne hanno approfittato per essere i primi farlo.

Dopo queste informazioni, il signor C.P. mi descrive un pò l’azienda e la tipologia di clientela: cacciatori, forze dell’ordine e forze armate. Non entro nel merito.

Tuttavia, quando gli spiegai delle affermazioni di Mauro Biglino e del suo approccio da ufomane di interpretare il loro marchio aziendale, ecco la risposta che ricevo:

«I’ve seen some similarities to the ancient depictions of UFOs in books by Zecariah Sitchin and Erich von Däniken but I had missed the connection to the Hebrew translations; those authors works covered more middle eastern cultures. The Babylonian or Sumerian ‘shem’ seems familiar to the concept you’ve raised as I understand it, from my hazy memory of those books.  We were not intending to characterize our product with any claim of divinity. Aside from the possible perception of blasphemy, that would be a difficult claim to make with a straight face».

Adesso, credo valga la pena proporre la traduzione integrale:

«Ho visto alcune somiglianze con le antiche raffigurazioni di UFO nei libri di Zecharia Sitchin e Erich von Däniken, ma avevo perso il collegamento con le traduzioni in ebraico; i lavori di questi autori coprono di più le culture mediorientali. Se ho capito bene, dalla mia memoria confusa di quei libri, il babilonese o il sumerico “shem” sembra familiare con il concetto che hai sollevato. Non abbiamo avuto l’intenzione di caratterizzare il nostro prodotto con qualsiasi pretesa di divinità. A parte la possibile percezione di blasfemia, che sarebbe una pretesa difficile da fare con la faccia seria».

Con mia sorpresa, il signor C.P. è a conoscenza dei testi di Sitchin e di Von Däniken. Insomma, abbiamo parlato la stessa lingua. Ad ogni modo, egli è chiarissimo: il termine KAVOD per il loro marchio aziendale non è stato intenzionalmente utilizzato per trasmettere il significato della parola in sé, perché, appunto, non aveva nemmeno considerato alcun collegamento con le traduzioni. Ci si rifà semplicemente ad una “voce di corridoio”, ovvero al presunto saluto informale fra i membri delle forze speciali israeliane. Oltretutto, aggiunge che sarebbe davvero un atto blasfemo utilizzare la parola KAVOD legata al senso della divinità o comunque a quel che concerne l’aspetto biblico. Quindi, correggetemi se sbaglio, sembra chiaro che l’uso che quest’azienda fa del termine KAVOD, nulla ha a che fare con i concetti espressi da Biglino, o almeno su dove vuole andare a parare.

Infine, mi viene detto che l’azienda è americana e che non ha alcun legame diretto o indiretto con Israele. Uno dei fondatori è ebreo, altri due sono non praticanti, nonché discendenti da nonni ebrei.

Chiunque abbia voglia di consultare integralmente lo scambio di email avvenute fra me e l’addetto della Kavod Custom, può richiedermi il PDF iscrivendomi a danielesalamone3@virgilio.it.

In sostanza, i tentativi di Biglino di abbindolare i suoi lettori più ingenui avanzando ipotesi assurde e illogiche, prendendo persino come spunto il logo di un’azienda americana che nulla ha a che vedere con il mondo ebraico né biblico, sono del tutto palesati.

Biglino non ha ragione!

89 Risposte a “KavodCustom.com e le armi da fuoco di Yahweh”

  1. Dott. Salamone buonasera. Devo dirle che leggerla è un piacere. Lei ha un modo di esporre i suoi concetti che è a dir poco godibile ma questo già lo sa e davvero non le servono Lodi. La sua preparazione, al contrario della mia, è sicuramente molto accurata. Tuttavia nel suo articolo di fatto non contesta alcunché del Sig. Biglino. Mi spiego meglio: il kavod se letto senza distorsioni teologiche, nel contesto nel quale viene usato nei testi biblici, è lampante che sia qualcosa di grande e pericoloso per chi gli si trova davanti e, essendo jaweh un combattente, come si evince lungo il corso degli scritti del vecchio testamento, viene naturale considerarlo un armamento. Se poi una industria d’armamenti americana, creata guarda caso da ebrei, che sanno benissimo cosa si intenda per kavod, usa questo termine come nome aziendale ed usa proprio i caratteri biblici come logo, risulta difficile non credere che si rifacciano al significato originale del termine ben conosciuto dagli ebrei. È come se qualcuno venga sorpreso con la pistola fumante di fronte ad una vittima appena colpita da un arma da fuoco guarda caso proprio del calibro di quella impugnata dal soggetto in questione. Quindi il suo scambio di mail, alla luce dell’ovvietà dei fatti, altro non sembra che uno scambio concordato al fine di confutare ciò che agli occhi di chiunque risulta già lampante. Con rispetto, Paolo Candela.

    1. Buongiorno sig. Candela,
      premetto che non sono un dottore in nessuna disciplina, non sono (ancora) laureato. Non amo che mi si attribuiscano titoli che non mi appartengono, come fanno certuni.
      Mi fa piacere che la lettura del mio blog le sia di gradimento, ma in verità non ho bisogno di certe lusinghe vista la piega che ha preso il suo commento; dico solo che se il mio scambio di email le è sembrato qualcosa di preparato a tavolino, è solo una sua opinione fondata su “ovvietà” che forse vede solo lei.
      Quando mi occupo di smentite e confutazioni, e ho un’esperienza decennale in questo, non trovo davvero necessario smentire falsità per mezzo di altre falsità. Insomma, non è proprio mia indole confutare sciocchezze per mezzo di altre sciocchezze. Oltre che ricercatore indipendente sono anche un uomo di fede, per cui andrei contro i miei stessi ideali non solo religiosi ma anche etici e morali. Io stesso mi dimostrerei più idiota di chi confuto; questa attività la lascio fare invece alla gente con problemi neurologici seri.

      Può anche parlare di ovvietà e quant’altro, ma le cose non cambiano.
      Provi lei, piuttosto, a scambiare quattro parole con la suddetta azienda, e veda lei se c’è qualcosa di costruito o concordato. Faccia delle indagini, si informi in prima persona. E, tra l’altro, un’azienda come KAVOD CUSTOM che motivo avrebbe di celare qualcosa e non essere aperta con il suo pubblico, quando KAVOD (che si scrive nello stesso modo tanto nei testi biblici quanto nell’ebraico moderno) in tempi odierni è un saluto militaresco che non vuole alludere ad armi da fuoco divine bibliche. L’Israele odierno, tra l’altro, è nettamente diversa dall’Israele antico. Oggi la politica israeliana è fondata sulla legge umana, non sulla Torah; quindi che motivo avrebbero i soldati ebrei a usare “parole bibliche” quando KAVOD fa parte dell’uso corrente della loro lingua. La parola KAVOD non si trova solo nella Bibbia ebraica, ma può trovarla anche nei giornali, riviste e quotidiani odierni. Persino nei telegiornali si usa questa parola. L’ebraico di 3000 anni fa continua a parlarsi ancora oggi, anche se, ovviamente, il vocabolario è aggiornato.
      Quando parla di “ben conosciuto dagli ebrei”, non faccia di tutta l’erba un fascio. Deve specificare di quali ebrei parla, perché come nel cristianesimo, anche nell’ebraismo non c’è un pensiero unanime sulle questioni bibliche, visto che secondo lei l’azienda si riferisce a una “parola biblica”.
      Inoltre, quando Mosè chiese a Yahweh di vedere “il suo KAVOD”, perché Yahweh risponde: “No, non puoi vedere il mio VOLTO”. Cosa ci azzecca una presunta arma con la faccia di Yahweh?
      La cosa più ovvia qui, a mio avviso, è che lei parla di cose che non sa e che non sono alla sua portata.
      Quindi, prima di affrontare argomenti di cui in lei c’è una palese ignoranza e intenzionale disonestà intellettuale, le consiglio di studiare l’ebraico, perché piuttosto che rigirare l’articolo contro di me (la persona che riuscirà a prendermi in giro deve ancora nascere), piuttosto dovrebbe essere lei ad accettare l’evidenza espressa dal mio scambio di email con l’azienda.

      Con rispetto
      Salamone Daniele

    1. L’intenzione non è “convincere”, ma semplicemente INFORMARE. E il fatto che lei abbia letto l’articolo è quello che volevo. Quindi se l’ho convinta o meno, non mi riguarda. Sta all’onestà di ognuno prendere atto delle informazioni suggerite.

  2. A mio avviso lo scopo di questo articolo è un debole tentativo di de posizionamento dell’opera di Biglino che nel tuo caso è un tuo competitor indeposizionabile per il nome che si è fatto, quindi ti converrebbe pensare di parlare meno della tua opera che non definisci monumentale al contempo iniziando a lavorare sodo per realizzarla, è facile parlare ma fare è tutt’altro che facile!

    1. Lo scopo del suo commento è attaccare direttamente la mia persona, dimostrazione chiara della sua incapacità di argomentazione. Ma non si preoccupi, non è l’unico nelle sue condizioni.

  3. Gentile Signor Salamone,
    dopo aver studiato 5 anni latino e greco antico, ho deciso di cominciare due mesi lo studio di questa lingua affascinante, che è l’ebraico. Per fare ciò mi servo di una grammatica e di qualche estratto della Bibbia.
    Sono un curioso per natura e ho di recente visto su Youtube una conferenza tenuta da Biglino.
    Subito dopo ho letto il suo articolo sul termine Kavod, che ho trovato davvero interessante e pertinente.
    Per farla breve, volevo esprimerLe la mia stima, perché non ho gradito la grandissima parte dei commenti qui esposti dai lettori.
    Non tanto nel merito (alcuni, forse pochi, sono meritevoli di approfondimento), quanto nel metodo e nell’approccio, che ho trovato veramente sgarbato, offensivo e basato, a volte, su una superficialità e ignoranza a dir poco disarmante.
    Ho avuto l’impressione che si avesse a che fare con una masnada di invasati, pronti a linciare il “dissidente” di turno, invece che cercare di leggere e comprendere altre tesi.
    Si può dissentire sulle opinioni esposte, ma la discussione e la dialettica devono essere non solo nel merito del pensiero, ma anche e soprattutto all’insegna del rispetto, evitando pure battute davvero immature.
    Mi fermo qui, perché il mio è solo un ruolo di lettore davvero curioso e interessato.
    Ma tenevo a dirLe di continuare a scrivere su questo tema così delicato e immenso.
    Cordiali Saluti

    1. Gentile Sig. Michele,
      benvenuto nel blog e la ringrazio per questo intervento.
      Lei è uno dei pochi che evidentemente sa come parlare alle persone. Purtroppo il web è pieno di gente strana.
      Le auguro il meglio per i suoi studi di ebraico biblico, è una lingua affascinante.

      SHALOM

  4. Buon giorno.
    C’è un tal Jeff A. Benner, dell’Ancient Hebrew Research Center di Magnolia, Mississippi, che ha un urgente bisogno delle sue illuminanti spiegazioni. Nella sua monumentale opera sull’antico ebraico scrive infatti – suppongo sbagliando clamorosamente – che “il concreto significato originale di kavod è armamenti da battaglia” (The original concrete meaning of kavod is battle armaments). Potrà trovare facilmente questa definizione in rete, mi esimo dal fornirle io stesso il link alla pagina corrispondente per evitare che il mio commento possa eventualmente essere confinato nello spam.
    Cordialità.
    Gianni Delleani

    1. Gentile Gianni, buon pomeriggio.
      Il Benner, di cui conosco molto bene le opere e di cui ne dispongo anche alcune di esse, non ha realizzato nessuna “monumentale” opera.
      Certo, per un non addetto ai lavori (come lei) può sembrare così, ma per chi sta ai piani più alti ne riconosce sicuramente l’impegno, ma non il peso accademico. Certamente, il lavoro del Benner è stato per certi versi un gran bel lavoro per un autodidatta come lui, e oltre tutto non esiste nessun Ancient Hebrew Research Center in Magnolia. Magnolia, se mai, è dove vive il Benner, mentre l’Ancient Hebrew Research Center è solo il nome di un sito internet. Quindi non esiste nessuna sede fisica, nessun centro di ricerca pieno di cervelloni, studiosi, accademici e professori, ma è solo e niente più che un portale web di ricerca individuale – sottolineo non riconosciuto dal mondo accademico – tirato su da un amatore di livello sicuramente avanzato.
      Conosco molto bene la definizione che il Benner dà alla parola in questione, tant’è che l’ho persino citata in altra sede. Tuttavia, è importante confrontare più dizionari e lessici, specie di stampo accademico, per vedere se almeno nel mondo della ricerca ufficiale è consolidata l’idea che la radice di kavod possa ricondurre in un modo o nell’altro a un arma bellica o ad armamenti da battaglia.
      Che io sappia nessuno studioso riconosciuto, credente o non credente che sia, ha mai sostenuto una cosa simile. Ma se lei ne conosce qualcuno, mi farebbe piacere conoscerne il nome.

      Cordilmente.
      Daniele Salamone

      1. Salute a lei, Daniele, e grazie della risposta, lei è davvero gentile.
        Quindi le oltre 600 pagine dell’Ancient Hebrew Lexicon of the Bible non sono sufficienti a farlo definire un’opera monumentale? Buono a sapersi, darò una regolata al mio lessico personale in materia di editoria.
        Scherzi a parte, visto che lei è stato cortese e sollecito nel rispondermi, mi permetta di approfittare della sua gentilezza e di rubarle ancora pochi minuti per spiegarle che cosa penso di Biglino – spero che il mio pensiero non le sia del tutto indifferente.
        E’ vero, non sono un addetto ai lavori, tuttavia ho letto un po’, non tutto ma di tutto – di Biglino nulla, per la verità. Fra l’altro ho letto il Trattato dei tre impostori (l’edizione Einaudi del ’94) e ho letto Christopher Hitchens, ho letto Il mattino dei maghi di Pauwels & Bergier e ho letto qualcosa di Peter Kolosimo. Per restare a testi che in qualche modo hanno a che fare con gli argomenti bigliniani.
        Di Biglino ho ascoltato qualche monologo su YouTube: non m’incanta, non dice cose nuove né particolarmente interessanti per me, date le mie letture di cui sopra. A prescindere da quel che dice, però, mi pare che sia infinitamente più “avanti” di tutti i suoi detrattori, contestatori, smontatori, Per “avanti” non intendo dire che sia particolarmente progredito sulla strada della conoscenza e/o della verità: niente del genere. E’ avanti perché è partito per la tangente e nessuno ormai potrà più raggiungerlo. Mentre i suoi avversari perdono ancora il proprio tempo contestandogli le presunte doti di traduttore, l’interpretazione di una parola, di un costrutto, di una frase, oltretutto pestandosi vicendevolmente i piedi (“quello non è un accademico”, “sì ma neanche di quell’altro si sa che titoli abbia”), Biglino sta già occupandosi delle interrelazioni fra Bibbia, testi omerici, saghe nordiche, miti e leggende dell’Oriente vicino e del lontano. Biglino sta costruendo una nuova mitologia, un’epopea smisurata e onnicomprensiva, una Torre di Babele da far impallidire l’immagine di quella del Genesi. Dove arriverà? Che cosa otterrà? Probabilmente nulla, esattamente come Pauwels, Bergier, Kolosimo eccetera. Perché i sognatori volano alti dove li porta il vento della loro fantasia, ma poi svaniscono perché la loro sostanza è appunto quella dei sogni. Mentre gli accademici, quelli che passano la vita a contestare chiunque posi la punta del piede fuori della strada maestra, sopravvivranno ai secoli, perché hanno teste di granito che nulla al mondo riuscirà mai a scalfire.
        Buona serata.

        1. Studi l’ebraico, legga i libri di Biglino, e mi saprà dire con maggior cognizione di causa se lui è “avanti” oppure è solo il popolo che lo segue ad essere troppo “indietro”.
          I suoi detrattori non hanno bisogno di essere né avanti né dietro. Fatto sta che a parte tutta la sua disamina, dovrebbe convenire insieme a me che i proprietari di KavodCustom sono ancora più avanti di Biglino i quali, senza esserne detrattori, da soli hanno saputo spiegare il perché hanno utilizzato questa parola come nome della loro azienda. Le dico questo perché di solito quando non si sa argomentare il tema affrontato, si tenda a spaziare in altro.

          No, le oltre 600 pagine del lessico non le considero un’opera monumentale. E’ semplicemente un “mattone” da cui si rispecchia tanto impegno e lavoro, ma di certo “monumentale” sarebbe offensivo e irrispettoso verso quelle opere che MONUMENTALI lo sono davvero: la Bibbia, il Mahabarata, l’Odissea, e tutti gli altri testi a VOLUMI come il The Chicago Assyrian Dictionary Project – Oriental Institute o il Talmud (babilonese e gerosolimitano), solo per citarne un paio.

          Io stesso sto lavorando a un’opera ECNICLOPEDICA a più volumi, sono giunto al sesto volume nel quale ho toccato quasi le 3000 pagine. Mi mancano ancora 9 volumi a cui lavorare. Certo, è una “grande” opera editoriale, ma se dobbiamo tenere conto del numero di pagine, allora il Benner mi lustra le scarpe. EPPURE, questo mio lavoro non lo reputo MONUMENTALE.

          Saluti

          1. Francamente non capisco che cosa ci fosse di offensivo o di scorretto nel mio ultimo commento. Comunque, ammesso che qualcosa di sconveniente ci fosse, avrebbe ben potuto scrivermi qualcosa tipo “Delleani, è inutile che insista, di quello che ha da dire non m’importa nulla e considero chiuso il discorso”. Sarebbe stato scortese ma certo meno sgradevole del suo ostentato silenzio.
            Vero è che questo blog è suo e ha il pieno diritto di pubblicarci quel che più le aggrada, ma mi lasci dire che considero questo tipo di comportamento scorretto e maleducato. A quanto pare, si può sapere tutto (e meglio degli altri) sulla Bibbia e allo stesso tempo essere incapaci di stare al mondo. Sconsiglierò questo sito. Peccato.

          2. Mi dispiace di questo commento da parte sua, ma non sempre replico con celerità, dato che ho diversi canali e diversi social da seguire, tra commenti, email, famiglia, lavoro, e tanto altro.
            Quindi, proprio perché il blog è del sottoscritto, mi riservo di mettere al primo posto le cose di maggiore priorità, e certamente il suo vittimismo preferisco metterlo all’ultimo posto della mia lunga lista di cose da fare.
            Sconsigli pure il canale, non sarà certamente il primo né l’ultimo.
            Non ho nulla da conversare con lei dato che non affronta l’argomento a testa alta; se so stare o meno al mondo è un problema mio.
            Io ho sempre sconsigliato di dare retta a commentatori come lei, che non sanno argomentare ma vanno a toccare il pensatore piuttosto che i suoi pensieri; pertanto sarò io stesso ad ignorarla dato che nessuno l’ha invitata, a maggior ragione quando sembra di aver preteso di ricevere una celere risposta. Se sa stare al mondo buon per lei, ma i ricordi che il mondo non gira intorno al lei e se qualcuno non risponde subito alle sue attenzioni, vuol dire che ha da fare oppure non merita attenzioni.

            Se non vuol parlare a vuoto, eviti di replicare perché i suoi commenti verranno cestinati automaticamente ed eliminati.

            Shalom

  5. Non capisco il senso di questo suo articolo. Che cosa dovrebbe dimostrare? Mauro Biglino ha indicato come fatto curioso che una azienda di armi assuma il nome Kavod. E quindi? Il suo articolo dimostra che la scelta è stata casuale… che molte aziende prendono nomi latini e greci.
    Ripeto, e quindi ? Ha impiegato del tempo a scrivere qualcosa che no serve a nulla e non smentisce nulla. Biglino non ha amai detto o scritto che quella azienda ha scelto questo nome in onore del significato biblico della parola. Ergo… non so cosa voleva confutare

    1. Trovo che l’autore di questo blog, anche se dice il contrario, gradisca solamente i commenti di lode al suo lavoro e non dedichi il giusto tempo a rispondere a chi invece lo accusa di creare contenuti che non hanno ne capo ne coda.
      Ho letto sia il libro di Biglino sia questo articolo ed effettivamente non c’è niente da smentire…

      1. Mi dica, quanto capo e coda ha questo suo commento che non conferma né smentisce nulla?
        Bravo, ha letto il libro di Biglino, e ancora bravo che ha letto anche questo articolo.
        Se gradissi davvero solo i commenti di lode, non permetterei la diffusione di commenti per nulla utili come il suo. Secondo lei, perché dovrei perdere tempo nel rispondere a chi mi ACCUSA senza saper argomentare (e lei non sta argomentando nulla) piuttosto che dedicarlo a chi invece intende davvero costruire un piacevole dialogo?
        Se un commentatore esordisce ACCUSANDO, mi sembra più che ovvio non calcolarlo di striscio. Inoltre, l’ho anche specificato nella presentazione del blog che evito chi mi fa perdere tempo. Sono consapevole che il tempo che ho perso per risponderle non me lo restituirà mai nessuno, ma pazienza. Non è l’unico e neanche l’ultimo a pararsi dietro a un profilo fake senza neanche metterci il volto.

        Saluti

  6. Salve….mi consenta di non condividere quanto lei riporta nel suo articolo…forse come ricercatore ha tutta la mia stima ma la invito a frugare altrove…

    1. Salve, la invito anche io a frugare altrove, magari in un altro blog per persone senza volto, dato che il suo commento non risponde all’argomento del post né risolve un eventuale mio errore.
      Ma rispetto il suo non essere d’accordo, tuttavia la cosa non mi tocca.
      Saluti

  7. Salve, non ritengo che il sig Biglino abbia sbagliato ha solamente fatto notare che a quella parola sia associato il marchio di armi da fuoco, poi che venga pronunciata in alcune preghiere, è da vedere il contesto della preghiera in cui viene citata la parola Kavod e che significato le di da, bisognerebbe parlare con un rabbino e farsi spiegare cosa voglia significare questa parola nella preghiera

    1. Salve Luca,
      non è necessario parlare con il “rabbino”, perché sta già parlando un con morèh (insegnante) ebreo messianico, che insegna in una Yeshiva (scuola rabbinica). Le garantisco che il rabbino le dirà la stessa cosa, e le garantisco anche che in preghiera non si invocano “le armi da fuoco” o le bombe atomiche.
      Cordialmente,
      Daniele Salamone
      Capo del Dipartimento di Teologia
      Yeshivat Shuvu

    1. Beh… il problema è chi le vende o chi le compra? Le forze armate italiane devono usare armi per combattere, da qualcuno devono pur comprarle (o prodursele da sé).
      Ma veramente ora distogliamo lo sguardo dal tema dell’articolo per demonizzare i produttori di armi? Pensa piuttosto a chi le compre e a quale scopo…

  8. Ho letto con interesse e assolutamente privo di pregiudizi questo articolo. Trovo lodevole l’interesse dimostrato nel cercare prove riguardanti quanto detto da Biglino per verificarne la veridicità. Penso che Biglino abbia, per una volta, sbagliato a non documentarsi fino in fondo a un dettaglio che si sarebbe potuto benissimo risparmiare. Credo inoltre che attaccarsi a questa piccola “falla” che poco dimostra, per quanto concerne alla tesi di Biglino, sia inappropriato. Si tratta per l’appunto di un’azienda americana che vende armi, Biglino pensava di aver trovato una correlazione, OLTRE a tutte le prove evidenziate e trascritte nel libro, tra il termine KAVOD e un’azienda militare che usa lo stesso termine come “logo”, e semplicemente non era così. Questo non dimostra nulla. Il non aver considerato, da parte di Biglino, che il termine “KAVOD” (in questo caso specifico) potesse riferirsi a un’espressione colloquiale in contesto militare, non dimostra assolutamente nulla per quanto riguarda le teorie e prove avanzate da Biglino riguardanti sempre l’argomento “KAVOD”. Quindi si, ha sbagliato, ma questo non confuta in nessun modo l’inattendibilità delle altre prove.

  9. La tua teoria è Come quella di chiunque ,
    porti delle mail da parte di un azienda che sostiene la sua tesi,
    Ma Nulla che sia qualificabile come prova a sostegno della tua teoria

    Perché è ovvio che un azienda non si comprometta se fosse dentro in un progetto complottistico segreto ti pare ?!
    Ciò non significa che non ti abbiamo detto la verità, anzi ben venga !

    riassumendo
    stai criticando biglino con il “non ha ragione “ non avendo le prove assolute di ciò… il che rende in torto più te !

    Biglino è un cercatore di verità non uno che c’è L ha in mano, Produce come tutti i liberi pensatori delle teorie.

    Ti consiglio una buona meditazione con
    2 cc di socrate
    Ciao

    1. Non ci siamo. La mia non è una teoria. Sa cos’è una teoria? E’ una formulazione dimostrata da evidenze, prove. In questo articolo ho dato delle prove, non delle teorie. Le teorie sono di Biglino perché non dimostra nulla, ma espone solo assunti campati per aria perché anziché, da bravo ricercatore, chiedere informazioni all’azienda per documentarsi ha solo cercato di veicolare LE SUE teorie sul nulla, facendo dire ad un marchio aziendale quello che in realtà non dice.
      Biglino ha inteso dimostrare nel suo libro (SENZA PROVE e senza documentarsi) che l’azienda KavodCustom ha usato la parola Kavod proprio perché tale termine, secondo lui e secondo i dizionari non ufficiali che lui utilizza, ricondurrebbe ad un’arma di distruzione di massa quale sarebbe il kavod del Dio biblico. Ma il personale della suddetta azienda (non sono io ad essermelo inventato) ha negato tale associazione, quindi la “sorpresa” di cui parla Biglino nel suo libro è infondata e antibiblica. E’ con il personale di KavodCustom che, magari, dovrebbe parlare ed eventualmente prendersela. Io ho solo esposto una conversazione che ho avuto con loro per email, DIMOSTRANDO che l’azienda non usa “Kavod” secondo il senso che gli dà Biglino. KAVOD è stato utilizzato come nome aziendale in quanto saluto militare, non perché vendessero armi di nome kavod.

      Riassumendo: non avendo competenze in materia linguistica le consiglio di studiarsi l’ebraico.
      Anche io sono un ricercatore della verità ONESTO, e produco come tutti i liberi pensatori veri LE PROVE di quello che dice.
      Le consiglio una buona meditazione sull’autocritica.

      Shalom

  10. Biglino dice continuamente che lui traduce letteralmente, e che la verità non la conosce. Poi ognuno di noi può pensare ciò che vuole, non prende mai posizione. L’unico che in questo modo prende posizione per certezza dei fatti è Lei. Quindi non c’è peggior cosa di avere la presunzione di essere sicuri di quello che si sostiene su argomentazioni estremamente delicate come queste….

    1. In questo articolo riporto LE PROVE che sull’argomento riguardo al sito web in questione Biglino si sbaglia. Ho personalmente parlato con il personale di kavocustom.com e mi hanno negato ogni cosa possa riguardare il riferimento tra le armi da loro distribuite e il significato etimologico della parola kavod. Biglino, riguardo al significato di kavod, si affida al dizionario del Brenner, un testo realizzato da un autodidatta senza titoli di cui gli accademici seri forse ne ignorano l’esistenza.
      Biglino “dice” di tradurre letteralmente e come tante capre tutti (forse anche lei) gli credono. Lui non traduce affatto letteralmente. Tradurre letteralmente è una cosa, INTERPRETARE ciò che è tradotto letteralmente è un’altra cosa.
      Se nel testo ebraico c’è scritto “nuvola” io traduco letteralmente “nuvola”. Lei non farebbe lo stesso? E visto le letteralmente c’è scritto “nuvola”, lei interpreterebbe la parola “nuvola” diversamente da cosa significhi nuvolao attribuirebbe in maniera del tutto arbitraria e vergognosa il significato di “mezzo di trasporto volante”? Se facesse cosi allora la traduzione letterale se ne andrebbe a farsi friggere. Biglino fa proprio questo. Per sua stessa ammissione fa “il lavoro più stupido che esista”, e chi gli sta dietro lo è altrettanto. Biglino non sa nemmeno cosa vuol dire tradurre, perché ignora tutti i principi tecnici ed esegetici che stanno alla base di una traduzione. E’ talmente contraddittorio che dice che NESSUNO sa cosa significhi la parola elohim, però E’ SICURO (cioè è “certo dei fatti”) che almeno non significa Dio. Se io non conosco i significati di una parola, devo sconoscere anche cosa NON significa.
      Ancora nel 2020 c’è gente che si fa prendere in giro dalle ciance di questo criminale e truffatore? Apra gli occhi… tolga i prosciutti… insomma, non si prenda in giro da solo.
      Daniele

  11. Non conosco l’ebraico,però mi chiedo:essendo assodato che l’ebraico,come anche altre,è una lingua polisemica,non potreste avere ragione tutti e due,tu e Biglino?
    Non potrebbe essere che in qualche caso kavod significhi “gloria, onore”,e in qualche altro caso significhi “oggetto materiale,pesante”?
    I miei saluti.

    1. Il problema di fondo della proposta di Biglino è che KAVOD significherebbe per lui “oggetto pesante”, quando in realtà, di per sé, il significato della parola implica già il peso di un oggetto. Per cui è fuori luogo specificare “oggetto”. La sua definizione di “oggetto pesante” veicola i suoi ascoltatoti nell’associare a questa parola un “ogetto… VOLANTE… pesante”. E’ la cosa che “vola” che viene associata al significato di KAVOD e non al vero significato in sé di KAVOD. Il suo pubblico è ormai istruito a comprendere certe cose anche se non esplicitamente dette. Per cui tra le due parole “oggetto” e “pesante”, il follower di Biglino ci mette in mezzo il “volante”. E’ ormai diventato un fattore psicologico.

      La polisemia della parola “peso” ha diverse implicazioni; tuttavia mai si riferisce a “oggetti pesanti” CHE VOLANO, sebbene KAVOD possiede anche il significato di un qualcosa che ha un peso. Come il peso di un masso, ad esempio. Purtroppo lui ricava queste idee anche da uno studioso indipendente di ebraico, Jeff A. Benner, fondatore dell’Ancient Hebrew Research Center). Non è un centro di ricerca ufficiale, ma un semplice portale web dove lo studioso condivide le sue scoperte. Non è riconosciuto a livello accademico, sebbene negli USA abbia un seguito molto simile a quello che in Italia ha Biglino. Costui sostiene che KAVOD voglia riferirsi addirittura a un’arma di distruzione. Da qui il tentativo di Biglino di speculare sulla parola KAVOD usato dall’azienda di armi da fuoco KavodCustom.com. Sarebbe stato più onesto da parte sua qualora Biglino si fosse almeno preso la briga di scrivere una mail all’azienda e chiedere spiegazioni in merito, per evitare brutte figure. Questo mio articolo, infatti, è stato preso come oggetto di studio da alcuni professori proprio per smentire la favola di Biglino. Io, da perfetto nessuno, mi sono preso la briga di scrivere una mail all’azienda in questione, cosa che invece avrebbe dovuto fare lui prima di me… da “studioso esperto”. E invece no. Lui viaggia di fantasia, e quando si serve di fonti che possano aiutarlo a portare avanti le sue tesi, lui non si riserva di verificare se tali fonti siano davvero attendibili. I suoi libri sono pieni di informazioni ricavate da fonti da lui non verificate e, una volta verifiate (come ho fatto io stesso e anche altri) si rivelano un bluff. Tutto ciò che può aiutarlo lo usa, al di là che la cosa sia vera o falsa. Lo speculatore non ricerca la vera verità, ma vuole portare avanti “la sua verità”.

      Io e Biglino abbiano entrambi ragione quando affermiamo che “l’ebraico è una lingua polisemica”, come lo è anche l’italiano (vedi il classico esempio che lui fa con nelle sue conferenze con la parola “spirito”). Fin qui nulla in contrario. Ma della polisemia Biglino ne fa ciò che vuole, come se le regole polisemiche ebraiche funzionino alla stessa maniera delle regole della polisemia in italiano. Il suo stesso metodo della traduzione letterale, dopo tutto, si auto annulla dal momento che quando lui legge “nuvola” in realtà intende “l’oggetto volante sul quale quelli lì si spostavano veloci nell’aria”. L’approccio letterale prevede che se io leggo nuvola, quella è una nuvola e nient’altro di più. Tuttavia, può essere qualcosa di diverso da una semplice nuvola qualora ci servissimo dell’ermeneutica (interpretazione). Di conseguenza, l’altro suo ormai famoso metodo del “facciamo finta che” lo smentisce, perché se davvero facesse finta che “nuvola” si riferisse a ciò che è effettivamente scritto, cioè a una “nuvola”, allora dovrebbe evitare di dire di tradurre alla lettera, quando in realtà interpeta la parola nuvola affermando essere il mezzo di trasporto volante pesante di Yahweh. Dato che lui interpreta, sostenendo di tradurre alla lettera, mi fa pensare che lui non sappia nemmeno cosa significhi tradurre alla lettera. E lo sai perché? Perché non è un vero traduttore e disconosce totalmente i criteri e le regole della traduzione che non possono basarsi solo su questioni di ambito letterale, ma anche ermeneutico, soprattutto perché i testi che lui utilizza sono antichi di almeno 2500 anni. Lui è stato un semplice correttore di bozze freelance che ha passato diversi anni della sua vita a “controllare che l’ebraico e il greco fossero scritti giusti”.

      Biglino sembra avere una reale competenza della materia che tratta solo agli occhi dei suoi sostenitori. E questo perché detiene un carisma molto persuasivo che negli anni passati gli ha permesso di truffare poveri contadini guadagnandoci miliardi delle vecchie lire, anche attraverso la loro morte. E soprattutto riesce a persuadere molto bene tutto il seguito di suoi sostenitori che di ebraico non ha mai avuto niente a che fare, e che ha imparato a conoscere qualcosa di questa lingua così all’improvviso non attraverso corsi di ebraico biblico sistematici e seri, ma sulla base dei libri da lui scritti. Il suo pubblico usa i suoi libri come filtro, come unica fonte di conoscenza e informazioni. Così come un credente utilizza la Bibbia come fonte autirevole della sua fede, parimenti i seguaci di Biglino fanno altrettanto con i suoi libri.

      Saluti.

      1. Commento oscurato. L’amministrazione ha convenuto oscurare il commento di questo utente perché in un precedente intervento ha mostrato un linguaggio ed atteggiamento offensivi nei confronti del proprietario del Blog.
        Pertanto, ci avvaliamo della facoltà di oscurare qualunque commento senza alcun preavviso che possa risultare offensivo.

  12. >>> “onora il padre e la madre”. Se al posto di «onora» lei ci mette kavòd, lei cosa capisce? <<<

    La stessa metodologia di "confutazione" si può applicare ad altre frasi in cui, però, la traduzione "gloria" ben poco si addice… Come la mettiamo?

    Esodo 33: "quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato."

    Dunque cosa dobbiamo intendere per "gloria"? Una manifestazione immateriale oppure qualche cosa di tangibile ed addirittura "visibile" ?

    Ma c'è dell'altro, a mio parere. Nello stesso Esodo 33,11
    "Il Signore parlava a Mosè faccia a faccia, come parla un uomo al suo amico"

    Ma, poco più avanti, Esodo 33,20 che parla della famosa "gloria" che Mosè vorrebbe vedere:

    "E soggiunse: Non potrai vedermi in faccia [vedere cioè la parte anteriore dell’apparizione], poiché non può l’uomo vedermi e restare in vita."

    Ma se pochi versetti sopra Mosè parlava al Signore faccia faccia com'è che adesso non lo si può più fare?

    In parole povere: come si fa a pretendere che si possa credere a ciò che è stato tradotto (e non da Biglino), ovvero a scritture senza una reale spiegazione logica e, al tempo stesso, confutare Biglino, il tutto rimanendo seri?

    1. Evidentemente sia gloria (kavòd) che faccia (panìm) vengono usati come sinonimi. E ciò riguarda la presenza di Dio stessa che Mosè è costretto a “vedere” di spalle (un modo antico per dire “in modo velato”, “non palesemente”). Vedere Dio faccia a faccia non è una lettura letterale, perché altrimenti la Scrittura si contradirrebbe in modo palese. Evidentemente gli autori biblici non avrebbero lasciato una così palese contraddizione se non che vi fosse un significato molto più profondo.
      Lasci stare Biglino, non è un traduttore… ma un tuttologo del web.

      1. Ezechiele 10

        4 La gloria del Signore si alzò sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile fu pieno dello splendore della gloria del Signore.

        11 Muovendosi [le ruote], potevano andare nelle quattro direzioni senza voltarsi, perché si muovevano verso il lato dove era rivolta la testa, senza voltarsi durante il movimento.

        13 Io sentii che le ruote venivano chiamate «Turbine».

        18 La gloria del Signore uscì dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini.

        19 I cherubini spiegarono le ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; anche le ruote si alzarono con loro e si fermarono all’ingresso della porta orientale del tempio, mentre la gloria del Dio d’Israele era in alto su di loro.

        1. Questa visione ha tutta l’impressione di essere una manifestazione di una grande tempesta.
          Inoltre, la “nube” che riempie il cortile del tempio è l’incenso dei rituali.

      2. Infatti non è la Bibbia probabilmente a contraddirsi, ma l’interpretazione che ne è stata data.

  13. Egregio Daniele,premetto che sono una persona curiosa,e quando non capisco un argomento che mi interessa ,lo approfondisco.Oggi grazie a internet si puo’ confutare qualsiasi argomento.Dopo tale premessa, le volevo semplicemente dire che un produttore di armi,è figlio del demonio.L’unica possibilita’ di non bruciare per l’eternita’ all’inferno e’ quella di appoggiare la teoria di Biglino ,ammettendo che nella bibbia non si parla di dio e che l’inferno non esiste. Mentire sapendo di mentire non merita perdono e neanche il diritto di parola. Faccia un favore a lei stesso e al mondo TACCIA,fa piu’ bella figura.

    1. Non credo che il demonio sia un problema degli ebrei, in quanto nella loro cultura il diavolo contemplato dalla cristianità non esiste, e nemmeno l’inferno per come lo consocepisce la teologia tradizionale.
      Sta già facendo un favore a lei stesso a non mettre la faccia in certi commenti, perché si evita le brutte figure. Taccia lei, piuttosto, anziché imporsi su un blog come il difensore dell’indifendibile.

    1. Se sostiene che io non abbia degli argomenti, si legga gli oltre 350 articoli che ho scritto e i quasi 20 libri che ho pubbliacato.
      Se non sa di cosa parlare, si guardi la TV

  14. Una domanda per me importante. Ma Biglino conosce o no l’ebreo antico? E’ in grado e ha tradotto o no la Bibbia?

    1. Mauro Biglino ha cominciato a “tradurre” attraverso i suoi libri. Quando lavorava per le Ed. San Paolo (che non è la casa editrice del Vaticano) si occupava di correzione di bozze. Ha frequentato un breve corso di ebraico con un rabbino di Torino (che si dice vuole rimanere nell’anonimato…boh), per cui non avendo titoli specifici in lingue semitiche né lauree di questo tipo, da nessuna parte poteva essere assunto come traduttore ufficiale. Anche perché le San Paolo non hanno traduttori ufficiali, bensì collaboratori esterni, anche freelance.
      Biglino è in grado di tradurre… a modo suo.

      Shalom

      1. Salve Daniele, mi fido più di Biglino per un solo motivo : non l’ho mai sentito denigrare una persona.
        Soprattutto non l’ho mai sentito, e sarebbe facile nelle sue conferenze, suggerire al pubblico la mancanza di preparazione di un avversario.
        Lei, dall’alto della sua preparazione da “autodidatta” invece lascia intendere chiaramente che Biglino mente sulla sua carriera.
        Questo è falso e assai poco “cristiano”

        1. Lei non l’ha mai sentito denigrare nessuno. Mi fa piacere per lei. Io, invece, mi sono sentito denigrare personalmente… in pubblico, proprio da Biglino.
          Buon “paraocchi” a lei.

  15. COMMENTO RIMOSSO PER VIA DI UN LINGUAGGIO SCURRILE E VOLGARE.
    L’INDIRIZZO IP DELL’UTENTE E’ STATO SEGNALATO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI.
    LOCALITA’ DELL’UTENTE ANONIMO: “BORGARETTO”.

  16. COMMENTO RIMOSSO PER VIA DI UN LINGUAGGIO SCURRILE E VOLGARE.
    L’INDIRIZZO IP DELL’UTENTE E’ STATO SEGNALATO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI.
    L’UTENTE ANONIMO RISULTA ESSERE LO STESSO DI “BORGARETTO”.

  17. COMMENTO RIMOSSO PER VIA DI UN LINGUAGGIO SCURRILE E VOLGARE.
    L’INDIRIZZO IP DELL’UTENTE E’ STATO SEGNALATO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI.
    L’UTENTE ANONIMO RISULTA ESSERE LO STESSO DI “BORGARETTO”.

  18. Uso le tue stesse parole:
    “Infine, mi viene detto che l’azienda è americana e che non ha alcun legame diretto o indiretto con Israele. Uno dei fondatori è ebreo, altri due sono non praticanti, nonché discendenti da nonni ebrei.”
    I fondatori di questa ditta di armi SONO quindi EBREI e vivono in America!
    E allora? In America vivono gli ebrei piu´ “potenti” in assoluto…
    Questa ditta di armi ha quindi un legame piú che diretto con Israele!
    Tu stesso sei ebreo, no?
    Allora qual´é il vero motivo per cui dai/date addosso a Biglini??

    Ora che una lettura della bibbia -da parte di qualunque comune mortale che non appartenga alla vostra razza ne sia a conoscenza della vostra lingua- e quindi del vero significato della stessa é stato reso possibile, potrebbe far si che a qualcuno potrebbe venir di pensare o avere il sospetto che quella stirpe di “ebrei” giá da taaaanti secoli, e nonostante le peggiori ostilitá, stia in verita´ tuttora “lavorando” al raggiungimento del compimento dei loro “doveri” (cioé lo sterminio delle altre razze) per finalmente avere la Terra promessa?

    1. Gentile Cassandra, rispondo indicando due tue domande:

      1. “Tu stesso sei ebreo, no?” Sì, ho origini ebree.

      “Allora qual´é il vero motivo per cui dai/date addosso a Biglini?” A parte che si scrive “qual è” e non “qual’è”, il vero motivo per cui “andiamo” addosso a Mauro Biglino è una domanda un po’ equivoca. Perché per quanto riaguda me (e non posso fare altro che parlare per me e non per altri), non mi sogno mai di andare “addosso” alle persone, ma mi limito a criticarne (se e quando necessario) e commentarne i pensieri. Per cui, se “noi andiamo” addosso alle tesi di questo personaggio è perché da ebrei affermiamo che Biglino non conosce l’ebraico ed ogni sua affermazione in materia linguistica è sbagliata e volutamente adulterata. L’unica cosa in cui ha ragione è quando dice che “l’ebraico si scrive da destra verso sinistra”. Ebbene, par eevidente che sto criticando la persona di Biglino, ma quello che dice. Nessuno va “addosso” ad altre persone, piuttosto pare che qualcun altro (o altra) vada addosso a me.
      Anziché parlare delle “persone”, è in grado di affrontare l’argomento proposto nell’articolo? Perché se non ha le competenze per poter affrontare l’argomento della discussione, allora ha ragione quel proverbio che dice: “quando non si sanno attaccare i pensieri si attaccano i pensatori”.

      Buona giornata

      1. COMMENTO RIMOSSO PER VIA DI UN LINGUAGGIO SCURRILE E VOLGARE.
        L’INDIRIZZO IP DELL’UTENTE E’ STATO SEGNALATO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI.
        L’UTENTE ANONIMO RISULTA ESSERE LO STESSO DI “BORGARETTO”.

      2. Perdonami: contesti alla ragazza un errore grammaticale, conmettendone più di lei?

        Su Biglino non so chi abbia ragione, ma che non conosca l’Ebraico te lo sei sognato.
        E’ stato traduttore di mestiere per le Edizioni Paoline per molti anni…

        1. Non credo di essermi sognato qualcosa. Non sono un sognatore.
          Biglino traduttore di mestiere? Ci sono LE PROVE, documentate nel libro di Daniele Arrichiello (La prova del dio alieno), che il sig. Biglino è stato solo il correttore di bozze della San Paolo, e vi ha collaborato solo dopo aver preso qualche lezione di ebraico in comunità ebraica a Torino. Fra correttore di bozze e traduttore c’è un abisso.
          Si informi meglio.

          Tuttavia, anziché andare sul personale della faccenda, è in grado di affrontare la discussione oggetto di questo articolo? Se sì, sarò ben lieto di continuare la conversazione.

    2. COMMENTO RIMOSSO PER VIA DI UN LINGUAGGIO SCURRILE E VOLGARE.
      L’INDIRIZZO IP DELL’UTENTE E’ STATO SEGNALATO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI.
      LOCALITA’ DELL’UTENTE ANONIMO: “BORGARETTO”.

  19. Salve Daniele,
    condivido la curiosità letta su un commento precedente: ci sono altri punti che contesta sulle analisi di Biglino?

    1. Gentile Daniele, benvenuto nel Blog.
      Nel sito trova altri articoli dove discuto alcune delle teorie più famose del sig. Mauro Biglino. Nella sezione “categorie” trova un’area dedicata al personaggio.

  20. Buonasera a tutti,
    mi piace ascoltare più campane, e su una cosa sono certo: la verità è una qualcosa di soggettivo e non sta mai da una parte sola.
    So che fin dal liceo ti chiedo di tradurre i testi per come sono non lasciandosi andare a traduzioni ed intepretazioni personali, dal momento che è impossibile sapere quali fossero le intepretazioni di scrittori vissuti 3000 anni fa non avendo la certezza di un contesto, la certezza di un autore, la sensibilità degli uomini dell’epoca.
    Ciò che mi perplime, però, di quanto da lei scritto è il modo in cui ha confutato la tesi.
    La tesi è: Kavod non significa gloria, ma pesante o macchina da guerra, oppure lasciamolo solo scritto Kavod e leggiamo il testo come se kavod fosse un nome proprio di qualcosa.
    Nella sua confutazione non emerge che kavod significhi gloria, e neppure che non significhi pesante o arma da guerra. Da lei viene solo confutato il suggerimento di andare sul sito kavod custom. Peraltro lei stesso conferma che in epoca moderna (il che non vuol dire lo fosse anche in epoca antica NDR) il termine kavod è comunque usato all’interno di gruppi militari e quindi ha un’attinenza con la questione.
    Le domando, allora, potrebbe dimostrare che kavod significa gloria?
    La mia richiesta non vuole essere “una sfida”, ma non conoscendo l’ebraico antico e, oggettivamente, concordando che se lascio nel testo biblico la parola kavod senza tradurla, a tutto penserei fuorchè al termine gloria, mi piacerebbe avere un suo parere.

    Grazie e buona serata

    Alberto

    1. Gentile Alberto, eccola accontetato: http://danielesalamone.altervista.org/kavod-koved-mezzo-trasporto-pesante-yahweh/

      Le faccio giusto due domande, magari rispondendo nell’apposito articolo sopra indicato: «tutta la terra è ripiena della gloria di YHWH”. Se al posto di «gloria» ci mette kavòd, lei cosa capisce?
      Oppure: «onora il padre e la madre». Se al posto di «onora» lei ci mette kavòd, lei cosa capisce?

      Non legga solo i brani che i ciarlatani le propongono a sostegno delle loro tesi, ma legga tutte le occorrenze in cui la parola «gloria, onore» ricorre anche in lingua italiana.

      Cordialmente,
      Daniele

  21. Veramente proprio il fatto che, per loro, KAVOD non ha alcuna attinenza al divino e che, sempre secondo loro, “honor” è una “loose translation” ovvero, una traduzione poco accurata, o poco fedele, se vogliamo, e che non è ricollegata funzionalmente alla divinità, altrimenti l’uso sarebbe blasfemo, dimostra che nell’uso quotidiano la parola ha poco o nulla a che fare con la “gloria” divina, non è un attributo proprio della divinità, ma ha un significato concreto, umano e comune, e casualmente ricollegato alle forze armate/armi. Insomma, meno male che l’inglese è più conosciuto dell’ebraico. Saluti.

    1. Menomale che l’uso di KAVOD sia volutamente non inteso nel senso divino, ma come saluto, perché non c’è un’intenzionalità di arrecare a qualcosa si blasfemo. In quanto la parola KAVOD ha molteplici significati, addirittura anche FEGATO. Quindi il FEGATO è blasfemo?

      Chi interviene nei commenti, intervenga con competenza, grazie.

  22. dizionario antico ebraico redatto dal fondatore del centro studi sull’antico ebraico, dott. Jack Benner, pubblicato negli stati Uniti:
    IL CONCRETO E ORIGINALE SIGNIFICATO DI KAVOD E’: ARMAMENTO DA BATTAGLIA.

    1. La prego, non mi citi il Benner, che oltretutto si chiama Jeff. Inoltre, oltre ad informarsi meglio sul nome di questo studioso autodidatta, le consiglio anche di informarsi meglio su cosa sia il “Centro Studi sull’Ebraico Antico”, ovvero un sito web e non una sede legale ufficiale dotata di ufficio, segreteria, etc. Il Centro studi fondato dal Benner è semplicemente un sito web!

      Per cui, il signiicato originale che attribuisce il Benner alla parola KAVOD non ha alcun valore in campo accademico. Resta un autodidatta con molti anni di esperienza. Cerchi fonti più attendibili, magari dagli ebrei stessi. E poi potremmo parlare la stessa lingua.

      Shalom

      1. quindi le bibbie non le facciamo tradurre da benner e similari, ma dal produttore d’armi….
        beh per dare torto a biglino mi sembra un’ottima soluzione….
        kavod magari non vorrà dire armamento….
        ma a leggere l’esodo 33…. beh stride ancor di più gloria… o onore come dice il nostro bravo produttore di kavod
        quindi se la teoria per smontare biglino si basa sulle dichiarazioni di un produttore di armi… la vedo piuttosto deboluccia.
        io non so se biglino abbia ragione o no… ma in una cosa è riuscito meglio della chiesa…
        farmi leggere la bibbia
        e attualmentenon ho mai trovato inesattezze in tutti i suoi riferimenti… mentre se solo penso alle favolette della chiesa… mi avessero raccontato cappuccetto rosso… forse sarebbero stati più credibili..
        saluti a tutti io continuo con la mia lettura della bibbia!

        1. Gentile Gianfranco, benvenuto nel Blog e grazie per il suo intervento.

          In questa sede (cioè in questo articolo) non si intende smontare l’intera teoria di Mauro Biglino, ma si vuole solo precisare che i proprietari dell’azienda che il Nostro cita nel suo libro La Bibbia non parla di Dio, sono in totale disaccordo con quanto afferma lui in relazione alla scelta del termine kavod. Se poi si vuole negare l’evidenza fate pure. Inoltre non è la prima volta per Biglino citare delle fonti che poi sono le prime a smentirlo (come il famoso caso dello scenziato che ha parlato del “frumento anomalo”).
          Quello che si dice altrove nella Bibbia può essere sicuramente opinabile e discutibile, ma sempre alla luce della concretezza delle conoscenze linguistiche. Visto che lei ammette con tutta onestà di non sapere se Biglino abbia ragione o meno, allora si equipaggi della medesima onestà e lasciare il lavoro critico a chi invece “sa”, e nel frattempo lei continui a fare le sue dovute ricerche e verifiche. Si prepari e studi, perché specialmente se è alle prime le conviene prepararsi a dovere, perché chi difende cose che “non sa”, mostra solo una palese ignoranza e, inoltre, di difendere un personaggio che oltre tutto non è nemmeno considerato in campo accademico.

          Alla fine, da un lato mi fa piacere che Biglino abbia incentivato non poche persone a leggere la Bibbia, questo è lodevole; dall’altro lato, però, mi dispiace che le persone l’abbiano inziata a leggere secondo i filtri e canoni da lui “imposti” nella mente dei lettori. Se, tuttavia, alle persone avrebbe continuato a piacere quello che “la chiesa” racconta mentre adesso sta cominciando a rinunciarvi, evidentemente Biglino sta usando un’esca che piace ancora di più di quella che usa la chiesa. La Bibbia dice di essere “pescatori di uomini” per condurli ad una Via di Pace, mentre qualcuno usa la stessa forulazione ma con la sostituzione di una parola: “pescatori di polli”.

          Fino a prova contraria, il mondo intero è abitato da miliardi di persone, e non mi risulta che la Bibbia abbia cominciato ad essere letta solo con l’avvento di Biglino, ma già da 3000 anni prima che lui esistesse. Quindi non è vero che Biglino sia riuscito in ciò che la chiesa non è riuscita, perché la Storia può smentire benissimo le sue parole. Da ciò capisco che i limiti del suo sapere non riguardano solo se “Biglino ha ragione o no”, ma si allargano addirittura sul campo della storia. Le non sa molte cose, non solo se Biglino ha ragione o meno.
          Sebbene la chiesa (quella falsa) non sia stata in grado di mantenere molti dei propri adepti, evidentemente qui la gara è giocata da due sistemi errati che raccontano a modo loro quello che alla gente piace sentirsi raccontare. Se ritiene che i credenti (ed hanno tutto il diritto di esserlo) credono alla storia di cappuccetto rosso, per onestà dovrebbe anche dire che i non credenti (in Dio) credono alla storie fantastiche dei mostriciattoli dello spazio.

          Perciò le do ragione nel fatto che la Chiesa ha raccontato un pugno di frottole (e mi riferisco in modo assai particolare a quella cattolico-romana), tuttavia Biglino non è in grado di smontare la fede. Cioè quelle che vengono definite favole si cerca di smontarle con altre favole! Capisce, vero? Le favole non si smentiscono con altre favole, ma con la scienza; e quella proposta da Mauro Biglino e altri prima di lui è solo pseudo-scienza.

          Sa cosa significa “smontare”? Smontare significa far cessare un movimento di pensiero, fare sì che quel dato sistema o corrente di pensiero cessi di esistere per sempre e venga dimenticato, quindi nessuno ha “smontato” Biglino, perché sebbene un giorno lui non ci sarà più, continueranno ad esserci i suoi ammiratori che porteranno avanti le teorie che il Nostro ha scopiazzato da altri che le hanno formulate prima di lui. E “Biglino” continuerà a non essere smontato finché esisterà anche un solo ammiratore che porterà avanti il suo pensiero. Ma prima o poi potrà arrivare il “meteorite” che estinguerà come i dinosauri ogni fesseria di questo tipo. Parimenti può dirsi della chiesa, attenzione: nessuno può smontarla finché essa continuerà ad esistere. Bisogna solamente avere l’accortezza di considerare il fatto che un fenomeno nato circa 50 anni fa (mi riferisco alla paleoastronautica) non sarà mai in grado di demolire una realtà che esiste da millenni. Fra 2000 anni le teorie di Biglino & Co. (se esisteranno ancora) saranno sempre più indietro della fede, perché essa sarà sempre più avanti di millenni. Un po’ come la tecnologia dei fantomatici antichi astronauti che sarà sempre superiore di migliaia di anni da quella dell’uomo, nonosatnte quest’ultimo raggiunga progressi nei prossimi migliaia di anni.

          Insomma, non si può pretendere di doppiare una macchina di formula uno (Fede e Bibbia) collaudata e testata da ottimi meccanici (i veri credenti, non quelli falsi) con una 500 (fenomeno antichi astronauti) che è in grado di superare i 100km/h solo se taroccata e quando quest’ultima è stata già doppiata di 3500 giri/anni.

          Continui la sua lettura, ma la legga con onestà, senza filtri religiosi né dogmatici, compresi quelli imposti da Biglino,

          Cordalmente,
          Daniele Salamone

  23. Buon Giorno.
    Io non ho idea di dove risieda la verità in tutta questa discussione ma sono sicura che le due fazioni pro e contro Biglino continueranno a essere tali senza trovare punti di incontro.
    Sicuramente però l’essere contro Biglino statisticamente aumenta le probabilità di vendere libri .

    1. Buongiorno a lei e benvenuta nel blog.
      Non è necessario stimare statistiche, in quanto l’avvento del Biglino sta già producendo un’ampia dose di testi editoriali che lui stessi si premura di redigerne prefazioni e introduzioni. E le case editrici si arrichiscono.
      Dai, non diciamo che in Italia ci sia crisi, basta aprirsi una casa editrice e pubblicare i testi di Biglino per diventar ricchi.

      Se in questa discussione inerente KavodCustom non ha idea di dove risieda la verità, allora nemmeno gli stessi dipendenti della KavodCustom sono in grado di convincerla che Biglino è in torto.
      Apra gli occhi.

      Shalom

  24. Il termine kavod significa letteralmente “macchina da guerra”
    Può essere un caso che sia anche una marca di armi ma questo non cambia l’essenza della questione.
    La traduzione della bibbia della parola kavod con gloria è sbagliata di proposito o meno non conta e questo è un fatto.
    Inoltre Biglino dice di digitare kavodcustom.com e vedere che succede senza ulteriori commenti.
    Biglino non cerca di strumentalizzare, porta avanti una sua tesi e cerca di dimostrarla applicando un rigoroso metodo scientifico coaudiovato da altri scrittori studiosi e ricercatori di livello mondiale….ma cercare di screditarlo è diventata una moda ma alla fine mi sembra che non ci sia ancora riuscito nessuno!
    In bocca al lupo Daniele e buon divertimento.

    Ps si potrebbe anche discutere su come hai tradotto dall’inglese in alcuni casi ” interpretando” ma credo serva….

    1. Andrea del sordo, il suo cognome le rende giustizia, perché non c’è più sordo di chi non vuol sentire.
      Dove è scritto che Kavod significa letteralmente “macchina da guerra”? Quindi il passo che dice “onora tuo padre e tua madre” andrebbe letto “macchina da guerra tuo padre e tua madre”? Oppure quel passo che dice: “Tutta la terra gridi “GLORIA”!” va letto “tutta la terra gridi “macchina da guerra”!”.

      Anche se Biglino dice di collegarsi al sito in questione e “vedere cosa succede”, non succede niente. Nell’articolo si è spiegato che da parte dei proprietari dell’azienda di armi non c’è stata alcuna intenzione di attribuire al termine ebraico un attinenza alle armi, ma è semplicemente un saluto militare israeliano che, in primo luogo non significa “macchina da guerra”, in secondo luogo è un augurio.
      Nessuno qui sta screditando Biglino, ma si stanno commentando le cose che dice nel massimo rispetto della sua persona. Prima di prendere in causa le mie traduzioni dall’inglese – che sicuramente non potranno mai essere impeccabili non essendo un traduttore di inglese – si studi l’ebraico biblico anziché atteggiarsi a sapiente solo per aver letto quattro opuscoletti di Biglino.
      Il mio divertimento non sta nello smentire le teorie di Biglino, ma nel leggere come i suoi difensori lo “proteggano” su questioni di cui non sanno un bel niente!

      1. Quando parli della gloria di dio (kavod), non fai altro che copiare le testuali parole scritte nel libro di Mauro Biglino….i tuoi studi non sono così approfonditi come sembrano

        1. Gentile anonimo (chissà perché tutti che vi nascondete, a meno che siete sempre lo stesso poveraccio nascosto dietro al monitor), in questo articolo si è palesata la menzogna detta da Mauro Biglino in relazione all’azienda di armi da fuoco che usa il termine KAVOD come nome aziendale. Si rilegga meglio l’articolo, con più attenzione, magari sarà per lei la volta buona di smetterla di pendere dalle labbra del suo messia.

          Lei per caso ha letto i miei libri? Oppure, secondo lei, tutto dev’essere scritto in un articolo? Lei non sa nemmeno cosa significa essere studioso o ricercatore, altrimenti non avrebbe fatto un intervento così inutile e bislacco.

          Lo condivido giusto per farlo rimanere nella storia.

          Cordialmente,
          Daniele

          1. >> Lei per caso ha letto i miei libri?

            Le sue confutazioni su Biglino, discusse senza produrre ulteriori – e magari produttive – analisi sulla lettura, sicuramente stanno già producendo un’ampia dose di testi editoriali. E le case editrici si arrichiscono.
            Dai, non diciamo che in Italia ci sia crisi, basta aprirsi una casa editrice e pubblicare i suoi testi di per diventar ricchi.
            E sì, lo sappiamo, lei non è ricco.

          2. Ha ragione, sono molto ricco, anzi, ricchissimo. Ma le mie ricchezze non sono misurabili col denaro o con i numeri dei miei libri venduti, ma con cose che vanno ben al di là del mero materialismo che lei invoca.

            Cordialmente,

            Daniele Salamone

  25. Articolo interessante. Gli altri punti (che si accennano all’inizio dell’articolo, quando Biglini dimostra la sua tesi) sono già stati confutati da te?
    Sono molto curioso.

    Saluti

  26. Pur ammettendo che Biglino possa aver preso un abbaglio riguardo il logo, non penso che il suo intento sia stato quello di abbindolare gli ingenui, dato che ha ben altre argomentazioni e strumenti per “abbindolare”. Ritengo poi che chi voglia abbindolare veramente, non sia certo Biglino e che casomai lo siano coloro che continuano ad obbligare i traduttori a tradurre in maniera tale che gli “ingenui” possano ancora credere in un testo divino. In ogni modo questo non può di certo denigrare tutto quello che Biglino sta tentando di spiegare riguardo le traduzioni pilotate dei testi biblici, traduzioni che per tradizione devono necessariamente sostenerne la sacralità. Sfido chiunque, per quanto riguarda il termine kavod nelle citazioni di Biglino, a dare un significato, sempre letteralmente, che non sia quello di un oggetto per lo meno di natura volante. Se poi kavod debba essere tradotto come gloria …… siete certamente liberi di pensarlo. Un’ultima riflessione: se la Bibbia va interpretata, il termine kavod avrebbe avuto più senso che venisse tradotto letteralmente per poi essere interpretato come “gloria” allegoricamente. Ma siccome è fin troppo evidente che la gloria non ci incastra nulla in quel contesto, hanno pensato bene di appioparcela come il significato reale e fare in modo che gli “ingenui”, che persino loro avrebbero potuto nutrire dei dubbi, possano continuare la lettura (ammettendo che ci sia qualcuno che legga o abbia letto la Bibbia) con la gloria di Dio in testa.

    1. Fatto stà che non gli sarebbe costato nulla informarsi prima di pubblicare nei suoi libri la questione di KavodCustom.com
      Anzi, sarebbe suo dovere chiarire la questione, ma non lo fa, perché gli ingenui non si documentano, gli credono e basta.

      Rifletta.

  27. Sapesse gli spunti per abbindolare la gente che la bibbia parli di dio!!… è una cosa un tantino più grave, e tu parli di un logo, eheh

    😉

    Saluti

    1. Io non parlo di logo, ma dimostro che le affermazioni di Biglino su questo logo sono del tutto infondate.
      Mi ha palesato il suo intento denigratorio del mio lavoro, senza entrare MAI nel merito tecnico della questione. Perciò d’ora in avanti sarà letteralmente bannato da ogni commento.

      Cordialmente,
      Daniele

  28. Tutta la cultura occidentale (europea e americana) deriva da un certo tipo di politica dell’educazione. I romani fecero di tutto per sottomettere gli ebrei e sopprimere la loro assurda politica teocratica. Per tutto il medioevo essi cercarono di sostituire il paganesimo e la cultura ebraica con l’invenzione del cristianesimo (che sotto certi aspetti è anche peggiore). Essi riscossero un certo successo solo con il paganesimo (di cui però il cristianesimo subisce notevoli influssi, mentre con l’ebraismo si dovette scendere a compromessi, ma senza successo. Ancora oggi la questione degli ebrei e del loro dio e del loro ruolo nel mondo finanziario, non è stata risolta (ovviamente non era/è lo sterminio che avrebbe potuto/potrebbe risolverla) ed è ancora causa di conflitti e divergenze.

    1. Sì, concordo con quanto da te detto, ma mi viene spontaneo chiederti: cosa c’entra questo intervento con il tema dell’articolo?
      Cortesemente, attenersi al tema del post, altrimenti ti chiedo gentilmente di ignorare il blog.

      1. Ho letto quasi tutto. Giustamente, ogniuno ha la sua opinione, credenti e non. Mauro Biglino conosce perfettamente l’ebraico antico, è accreditato in tutto il mondo. Detto questo, per stare in tema, Merkava è uno dei sinonimi di Kavod. Ed è anche il nome del carro armato di punta dell’esercito israeliano, credo da almeno 40 anni. Coincidenza?

        1. Biglino accreditato in tutto il mondo? E da chi? E come fa a conoscere perfettamente l’ebraico antico se non sa nemmeno pronunciarlo bene?
          Merkavàh sinonimo di Kavod? A parte le domande sarcastiche, non si accetta la realtà? Il post lo legga tutto, non “quasi tutto”.
          Si rende conto che sta difendendo un personaggio senza conoscere l’ebraico? Se non sa argomentare il tema proposto nell’articolo, non si limiti a difendere il suo paladino, ma si limiti a non commentare proprio.

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