Mauro Biglino e KAVOD: l’aereo “pesante” di Yahweh

In questo articolo ” Mauro Biglino e KAVOD ” si discute l’approccio dello scrittore torinese Mauro Biglino nell’interpretazione dei testi sacri, in particolare l’uso del termine ebraico “kavod” tradotto come “gloria” o “onore”. Biglino sostiene che questa parola originariamente si riferisse a un “oggetto volante” pilotato da Yahweh, ma questa interpretazione viene criticata perché arbitraria e non supportata dalle fonti linguistiche. Inoltre, l’articolo evidenzia che Biglino spesso utilizza un metodo di ricerca che consiste nel cambiare il significato dei termini a proprio favore, e che questo metodo va contro la “letteralità” dell’approccio che egli afferma di seguire.


Facciamo finta che… Biglino abbia ragione

Mauro Biglino commette un grave errore nell’approccio alla Bibbia, poiché non proietta la coscienza moderno-materialista del suo pubblico verso il pensiero mistico-religioso degli antichi, trasformando così il “simbolo” in “segno”. Questo è un errore fatale che rende infondata la sua ricerca fin dall’inizio.

Biglino analizza il termine ebraico “kavod”. Significa “gloria” o “onore” e i redattori dell’Antico Testamento lo usano per rappresentare l’immanenza divina. Biglino dice spesso «facciamo finta che quando nella Bibbia c’è scritta una cosa, voglia dire proprio quella cosa». Ma questo va contro il suo metodo di ricerca. Egli infatti rifiuta i significati convenzionali e “da dizionario” cercando invece alcuni significati nella radice ebraica “kvd” e in altre lingue.

Biglino ha stabilito di propria iniziativa, e ha inculcato nella mente dei suoi “fan”, che l’Antico Testamento dev’essere interpretato in chiave letterale, mentre il Nuovo Testamento deve essere interpretato in chiave simbolica. Questo perché sarebbe stato scritto in un codice segreto comprensibile solo a coloro a cui era destinato.

Inoltre, dal punto di vista grammaticale, Biglino commette un errore grossolano poiché utilizza il termine “gloria” nella forma costruita “kevod” anziché nella forma assoluta “kavod”, dimostrando di non conoscere l’ebraico come dovrebbe o, peggio ancora, di travisarlo intenzionalmente, giocando sull’ignoranza del proprio pubblico che fatica a capire “la Bibbia che ha in casa”. Figuriamoci se è in grado di capire una lingua antica come l’ebraico biblico.

Oltre a ciò gran parte dei suoi sostenitori lo difendono accanitamente senza possedere le dovute conoscenze linguistico-bibliche. Essi difendono teorie basate su una lingua che non sanno nemmeno leggere.

Mauro Biglino e KAVOD

Biglino ci informa che nell’antiche lingue semitiche la radice consonantica “kvd” rimanda ai concetti di «pesante», «potente» e «forte» e che sarebbe stata usata in principio con questo significato anche dai redattori biblici, per poi assumere successivamente il significato di “gloria” o “onore”.

In realtà, questa radice ha sia nelle lingue semitiche che in quelle proto-semitiche significati come “fegato”, “onore” e “pesante”. A seconda della vocalizzazione applicata nell’ebraico, la radice “kvd” (o “kbd”) assume diversi significati, come ad esempio:

  • Kavòd = onore, glori
  • Kavèd = pesante, fegato (viscerale)
  • Kibèd = per dare onore a…
  • Bkavòd = in onore, in rispetto
  • Kavùd = onorevole, distinto
  • Kavàd = a pesare su…
  • KOVED = di massa, il peso

Mauro Biglino e KAVOD: i riferimenti Sumero-Accadici

In accadico la radice KBD/KBT, da cui si ottiene Kabatu, significa: essere pesante, estinguere (il fuoco), aggravare, esagerare, essere importante, rispettato, essere onorato; oppure Kabattu che significa fegato, interiora, umore, mente, intenzione.

In sintesi, la scelta di Biglino di interpretare la radice “kvd” come “pesante” è arbitraria e non supportata dalle fonti linguistiche. Non è accettabile pensare che il significato di una parola ebraica debba essere ricercato in antiche lingue come l’Accadico o il Sumero, piuttosto che nel contesto in cui essa è utilizzata (cioè il contesto biblico e la lingua ebraica).

Biglino sostiene che i redattori biblici abbiano usato il termine “kevod” con il significato di “pesante” per descrivere il peso di un presunto “oggetto volante” pilotato da Dio, ma questa interpretazione è illogica e non supportata dal testo stesso. Inoltre, nel Pentateuco il termine “kavod” è utilizzato chiaramente con il significato di “gloria” e “onore” in numerosi passi, e non con quello di “oggetto volante pesante”:

«ONORA [kabéd] padre tuo e madre tua […]» Esodo 20:12a

«E farai indumento sacro verso Aaronne fratello tuo in GLORIA [kavòd] e in splendore» Esodo 28:2

«Tuttavia, (quant’è vero che) vivere io, sarà piena (di) GLORIA [kevòd] di Yahwéh tutta (la) Terra» Numeri 14:21

«Ora corri verso posto tuo [casa tua]. Te lo dissi ONORANTE molto [labèd akabedèka] (io) te. Ecco! Trattenuto [impedito] Yahwéh di ONORARE [kavòd] te» Numeri 24:11

«Voce di Yahwéh facente partorire (le) cerve [daino] e spoglia (le) foreste. E in Tempio Suo ogni cosa dice: “GLORIA!”» Salmo 29:9

«C’è forse cambiante nazione Elohìm (propri) in questi non (essenti) Elohìm? E popolo mio scambiante GLORIA [kevòd] propria in (ciò che) non beneficio [giovare a nulla]» Geremia 2:11

Come si può vedere chiaramente, sostituendo i termini “gloria” e “onore” con il lemma “pesante”, il significato di questi versetti non viene più restituito. Quindi, Biglino non solo sceglie arbitrariamente il significato del termine “kavod”, ma lo applica anche solo dove gli conviene.

Sembra che il ricercatore in questione e coloro che lo hanno preceduto vogliano arbitrariamente assegnare al termine “kavod” il significato di “kobed”!

Ebraico biblico “fai da te”

Quando ho iniziato a studiare l’ebraico, mi è stato insegnato che quando più termini contengono la stessa radice e le vocali sono diverse, questi devono essere considerati termini diversi con significati diversi. È lo stesso tra “kavod” e “kobed”!

Quando lo studioso torinese incontra difficoltà nell’interpretazione, utilizza il “metodo dei dizionari rotanti” (slittamento o travisamento semantico), cambiando il significato di un termine a proprio favore (re)interpretando così la Scrittura in chiave ufologica.

Tuttavia, come egli stesso afferma, le sue teorie sarebbero “letterali” al punto che non c’è bisogno di interpretare il testo, al contrario la sua è una vera e propria interpretazione che non ha nulla a che fare con la “letteralità” del proprio approccio di ricerca.

Se Biglino applicasse in modo corretto l’approccio letterale come dovrebbe, senza mai interpretare, l’attendibilità delle sue teorie svanirebbe completamente come un piatto di biscotti al cioccolato preso d’assalto da un gruppo di bambini affamati.

Conclusione

Anche l’egittologo e scrittore britannico Alan F. Alford nel suo libro Il Mistero della Genesi delle Antiche Civiltà apre una minuscola parentesi sul tema trattato. In una nota a piè di pagina scrive in merito alla «Gloria di Dio»:

Il termine ebraico tradotto in “gloria” è kabod. Proviene dalla radice KBD che significa “essere pesante”. Si riferisce senza dubbio al veicolo volante di Yahweh. Vedi G. Sassoon, The Glory of the Lord, in «Ancient Skies», 17, 1 (1990)

In questa piccola nota esplicativa notiamo le stesse considerazioni che Mauro Biglino ripropone anni dopo, quindi nessuna novità eclatante. Credo sia troppo semplice asserire che la radice KBD (o KVD) voglia riferirsi al fantomatico UFO di Yahweh sebbene, come spiegato, ogni riferimento a Dio sul termine KBD non indica mai da nessuna parte “una massa pesante”: koved.

Basta ridare una veloce lettura ai passi biblici sopra riportati e il lettore si renderà certo conto che la Bibbia non parla mai da nessuna parte di aeromobili risalenti al III° millennio a.C. se non 200.000 anni addietro.

In questa breve esposizione vi ho presentato il “metodo Biglino” che ho riscontrato nelle mie ricerche, non contro una persona che io stimo e ammiro qual è Mauro Biglino o Alan Alford (fotocopie di Sitchin e Von Daniken, etc.), ma nei confronti di teorie speculative che tentano in ogni modo di annullare DIO.

Parte delle informazioni sono state tratte da: Luce Originaria: Biglino sbaglia. KAVOD

52 Risposte a “Mauro Biglino e KAVOD: l’aereo “pesante” di Yahweh”

  1. Il punto della qustione è che anche leggendo la bibbia senza interpretarla letteralmente ci sono delle cose che non tornano e ci sono molte incoerenze. Si vede che da come è stata tradotta manca qualcosa. Inoltre Biglino è un traduttore che ha lavorato su una 15ina di edizioni della bibbia SanPaolo, conosce molto bene quello di cui parla, semplicemente può errare nella costruzione di immagini basate su quello che siamo in grado di tradurre oggi non sapendo minimamente quale fosse l’intento originale degli scrittori. Come altri testi antichi, la bibbia è di difficile comprensione e Biglino ha assolutamente ragione su una cosa, le interpretazioni possibili sono diverse e sicuramente sono diverse anche le immagini costruibili sulla base di queste interpretazioni.

  2. Il contesto fa la differenza nella traduzione… È talmente chiaro qundo si parla di “gloria” che si fa riferimeto a una nave spaziale… Vedi Ezechiele, vedi mose, josue… Moltissimo profeti quando parlarlo di gloria si devono nascondere dietro pietre, non guardare la gloria dio direttamete, non deve esserci nesuno sotto e davanti alla gloria di dio, e dio da anche giorno, ora e posizione per vedere la gloria. In oltre si può entrare nella gloria e andare in cielo essere portati sia sottacqua che nello spazio per poi scendere e trovasi in un altra città .. In può la gloria è molto runorsa, forte vento come una tenesta, luce abagliate e ti uccide se non stai a digita distanza o se ti trovi sotto qundo passa … Ma di che parliamo, il contesto è talmete chiaro… Dio stesso sta dentro la gloria…

    1. Salve,
      sì il contesto fa eccome la differenza. Per esempio, lei come spiega il fatto che mentre da un lato la GLORIA di Dio RIEMPIE TUTTA LA TERRA, e dall’altro lato è in grado di entrare dentro un tabernacolo nel deserto? Il tabernacolo era una piccola tenda.
      Secondo me lei non sa nemmeno cosa significa “contesto”, e da quello che dice non sa nemmeno dove sta di casa.

  3. …..io da profano vorrei fare una considerazione….non ricordo in quale parte della Bibbia ho letto” la gloria del signore riempiva tutto il tempio,tantoche’ Mose’ non pote’ entrare…” i teologi dicono che si tratta della luce del sole…ma se Mose’ non pote’ entrare forse e’ un oggetto fisico??? da un’altra parte ho letto…” signore fammi vedere il tuo Kavod! e il signore rispose” nessun uomo puo’ vedere il mio Kavod e vivere,io ti proteggero’ con la mia mano!! io TRADURREI NESSUN UOMO PUO? SOPRAVVIVERE ALL’Enel CANGNERGIA RADIANTE DEL SISTEMA PROPULSIVO DI UN UFO!.NEL Cangiu’ il libro sacro tibetano scritto su tavole d’oro si dice che I COSTRUTTORI ATTERRARONO SU PERLE VOLANTI! nel periodo del Ramayana induista si dice che la gente si spostava da una citta’ all’altra a bordo di CARRI VOLANTI! errori di traduzione? forse…o forse no!altre religioni parlano di probabili alieni che ci hanni insegnato la matematica e l’agricoltura….quello che dice Biglino e’ MINESTRA RISCALDATA DI PALEOASTRONAUTICA..E? arrivato PRIMA Peter Colosimo con il libro OMBRE SULLE STELLE ,poi VON DANIKEN,poi SITCHIN e ULTIMO BIGLINO…….MINESTRA RISCALDATA RIVENDUTA, ….

    1. Salve,
      al tempo di Mosè il tempio non esisteva ancora. C’era il Tabernacolo nel deserto. Una tenda, insomma.
      Ciò che era dentro il tabernacolo non era un “oggetto fisico” alla maniera delle astronavi, perché è logico che un’astronave gigantesca non è in grado di entrare in una tenda di pochi metri quadrati.
      Quello che il testo chiama “gloria del Signore” è semplicemente il fumo degli incensi al quale venuta attribuito lo status di “presenza della divinità”. E poiché i fumi degli incensi riempivano la tenda, tali fumi erano talmente densi che non si poteva entrare. Questo accadeva, più tardi, anche nel Tempio di Gerusalemme.
      Sistema propulsivo o meno, è del tutto illogico anche solo supporre che dentro una tenda riuscisse a trovare spazio un’astronave.
      Dai, su… se da un lato si additano i credenti solo perché credono in un “libro fantasy”, non si possono smentire le sciocchezze teologiche dei credenti con sciocchezze ancora più grandi come gli UFO.
      In sostanza, tutti i testi antichi parlano in maniera concreta di presunti oggetti volanti, ma perché era il modo di esprimersi degli antichi autori, non perché vedessero davvero “carri volanti”.
      E’ vero, Mosè chiese: “Signore, fammi vere il tuo KAVOD”. Ma il Signore in realtà rispose: “Nessun uomo può vedere il MIO VOLTO”. Kavod e Volto sono sinonimi a quanto pare, e dubito fortemente che Dio abbia paragonato la sua faccia alla carrozzeria della sua DeLorean volante.

      Quanta interpretazione c’è nella frase “SISTEMA PROPULSIVO DI UN UFO”? Questa non è mia una lettura letterale, ma più fantasiosa dei libri di Giulio Verne.
      Vede, non è questione di errori di traduzione, ma di MANCATA INCOMPRENSIONE DI TESTI ANTICHI DI MIGLIAIA DI ANNI, pretendendo che si esprimano con il nostro linguaggio.
      L’ultima cosa che ha detto sulla MINESTRA RISCALDATA… sono d’accordo.

  4. credo che l’incipit del suo articolo sia profondamente sbagliato anche se a suo modo accattivante, forse una scelta pensata. dire che Blignino sbagli madornalmente il suo approccio verso i vari testi biblici presenta un grossolano errore di fondo, infatti, anche se lo seguo da poco, mi son accorto, come chiunque che abbia seguito in minima parte i suoi studi, che Blignino non abbia solo un approccio univoco ai testi che compongono il vecchio testamento.. è vero che in parte vede la bibbia come un testo “fantascentifico” che parla di extraterresti e dischi volanti, idea che nemmeno io condivido ad esser sicero, ma d’altro canto Blignino parla anche della brutalità di Yahweh del suo essere un genocida.. quindi trovo scorretto parlare per assoluti.. alcuni approcci di Blignino lei li può metter in dubbio, però altri sono estremamente fondati, quindi credo che voler screditar una ricerca nella sua totalità, sia quantomeno scorretto.
    Saluti

      1. Ciao Daniele. Credo che Biglino sia invece un uomo intellettualmente onesto (qualità ormai molto rara) nel proporre una chiave di lettura alternativa e differente da quella teologica di un testo da sempre molto controverso quale la bibbia. Egli premette sempre che non ha interesse nel parlare di concetti metafisici, di cui non si occupa, e addirittura esorta le persone a mantenere la propria fede, se le aiuta a vivere più serenamente. Approccio encomiabile, secondo me. I suoi ragionamenti sono molto logici e ben supportati da una ampia conoscenza dell’ebraico antico, quindi mi sembra giusto e corretto dargli la libertà di esprimere il suo punto di vista. Tra l’altro, quello cha hai scritto in questo articolo non corrisponde alla verità, in quanto è Biglino stesso che premette la polisemia dell’ebraico antico e quindi non “impone” nessuna sua traduzione ma lascia che il lettore capisca il contesto e applichi il significato che ritiene più sensato. Quel che per me è ormai certezza, è che nella traduzione della bibbia sono state commessi tremendi errori di traduzione dalle antiche versioni e clamorose forzature da parte dei teologi che io ritengo, a più livelli, scandalose!!!

        1. Gentile Lu, ti do il benvenuto nel blog.
          Mauro Biglino è naturalmente liberissimo di esprimersi e proporre le proprie idee, ma esponendosi in pubblico deve accettare il contraddittorio, come faccio anche io quando ricevo un contraddittorio alle mie tesi.
          Devo dirti purtroppo che Biglino non ha un’ampia conoscenza dell’ebraico. Quello che sa lo ha imparato da un rabbino di cui non vuole fare il nome, e questo “alone di mistero” è immotivato. Concordo nel dire che i ragionamenti di Biglino sono logici, ma secondo la sua di logica, non secondo la logica biblica.
          Un traduttore che consiglia di non tradurre le parole ha certamente una motivazione. Se sostiene di essere un traduttore, ma poi dice che quella parola lì è intraducibile, quella parola là nessuno sa qual è il suo significato, ecc., quindi non va tradotto nulla, allora cosa fa di lui un traduttore? Un titolo accademico di ebraico biblico che non possiede? O l’essere stato un semplice correttore delle Edizioni San Paolo?
          Concorso sulle forzature dei teologi, non c’è nulla da dire a riguardo. Ma definire Biglino “traduttore” è ancora più scandaloso. Lui proprio disconosce ogni criterio sulla traduzione, ignora ogni aspetto, facendo dell’ebraico quello che gli pare lui. Biglino sembra “sapiente di ebraico” solo a chi l’ebraico non lo conosce; ma chi lo conosce si trappa i capelli.

  5. Daniele, quando, e ormai non manca molto, crollerà tutta questa messa in scena, e tutti i parassiti dovranno cercarsi un lavoro e le menti guadagneranno un po’ di libertà e rispetto, tu cosa farai ? Pensi di ammettere o semplicemente sparisci?

    1. Gent.mo sig. Sciarretta, a differenza sua, io purtroppo non sono un profeta, per cui non posso prevedere quello che accadrà quando accadrà. Potrei riformularle le stesse domande io a lei. Per cui, si preoccupi più del suo presente perché il domani non ci appartiene.

      Detto questo, la invito a sfogare i suo spirito di antagonismo altrove, perché se ha qualcosa da ridire nei miei riguardi può farlo benissimo in privato; mentre se vuole commentare l’articolo e discutere sull’argomento di quest’ultimo, sarò ben lieto di dedicarle del tempo. Ma finché si ostinerà a lanciare sfide profetiche non ha avrà più un grammo della mia attenzione.

      Si dedichi a cose più edificanti anziché fare il leone da dietro una tastiera. Complimenti al suo coraggio da gallina.

      Shalom

  6. Salve Daniele,
    personalmente considero queste critiche/revisioni verso il Vecchio Testamento molto interessanti, ma non per questo le valuto veritiere. Quando lessi per la prima volta la bibbia (se non erro a 17 anni), rimasi colpito dalla dissomiglianza con quello che mi veniva raccontato su Dio in contesti “cristiani” (chiesa, messa, catechismo, ecc…).

    (La prego di non rispondermi con la frase “gli hanno raccontato male”, perché il 95% delle persone hanno ricevuto lo stesso racconto).

    Quindi, dicevo, il vecchio testamento è stata una rivelazione, proprio perché non mi aspettavo quel tipo di narrazione, storie, simboli, ecc. Al tempo stesso sono sempre stato consapevole che non avevo a disposizione gli strumenti per comprendere appieno la Bibbia (almeno così mi avevano spiegato).

    Ed ecco che arriviamo al punto “centrale” della mia riflessione: come è possibile che un libro sacro che ha l’obiettivo di arrivare a chiunque non può essere letto da “tutti”? Perché la parola di Dio deve essere spiegata dall’uomo? Ho tanti amici e colleghi che sono credenti e non hanno mai letto la Bibbia, perché in effetti non capirebbero nulla leggendolo come un normale libro. Questo succede con il libro più importante della storia dell’uomo occidentale. Non è strano?

    Tutte le volte che leggo la Bibbia ho sempre la stessa impressione di leggere una storia diversa da quella raccontata. Provo la stessa sensazione quando leggo un contratto di una compagnia telefonica e ti rendi conto che non sei in grado di capire tutto (è voluto) e per cui alla fine ti fidi dell’operatore che a voce ti spiega cosa ti offrono. Ti devi fidare, credere!

    1. Gentile Fabio, grazie per il suo interessante e gradito intervento.

      La Scrittura è alla portata di tutti, ma tutti coloro che sono come bambini quanto a malizia, perché è ai piccoli che i msiteri vengono rivelati, mentre agli intelletuali viene lasciata la loro capacità limitata intellettuale. Proprio perché riscontra sempre impressioni diverse, la Bibbia non è un libro qualunque. Perché da cultore di religioni semitiche lo stesso personalmente non accade se leggo il Corano. Quando la Parola di Dio è vivente, Essa ti parla continuamente. Ma quando la parola è morta, allora si ha a che fare solo con un libro.

      Ha mai sentito il detto «i ballerini vengono visti come pazzi dai sordi che non odono la musica»? Ebbene, «i credenti vengono visto come pazzi da coloro che non odono la voce di Dio».

      Cordialmente,
      Daniele

  7. http://www.ancient-hebrew.org/vocabulary_definitions_glory.html

    In Exodus 16:7 we read “and in the morning you shall see the glory of the LORD” (RSV). What is the “glory” of YHWH? First we must recognize that the “glory” is something that will be seen. Secondly, the word “glory” is an abstract word. If we look at how this word is paralleled with other words in poetical passages of the Bible, we can discover the original concrete meaning of this word. In Psalm 3:3 the kavod of Elohiym (God) is paralleled with his “shield” and in Job 29:20, Job’s kavod is paralleled with his “bow.” In Psalm 24:8 we read “who is this king of the kavod, YHWH is strong and mighty, YHWH is mighty in battle.” The original concrete meaning of kavod is battle armaments. The meaning “armament” fits with the literal meaning of the root of kavod, which is “heavy,” and armaments are the heavy weapons and defenses of battle. In the Exodus 16:7, Israel will “see” the “armament” of YHWH, the one who has done battle for them with the Egyptians.

    1. Gentile Beppe, grazie per aver condiviso la spiegazione del Benner. Ma la prego di menzionare personalità di livello accademico, perché il Benner è un autodidatta tanto quanto lo sono io. Ma solo con qualche anno in più di me. Faccia ricerche sensate e si ponga le domande giuste.

  8. Salve Daniele Salamone, volevo dei chiarimenti riguardo a Ezechiele, dove dice di essere risucchiato da una turbina…ho provato a trovare qualcosa su consulenza ebraica, ma non ho trovato una spiegazione a questa mia domanda. Se lei sa qualcosa o se può linkarmi la discussione riguardo a questo argomento, le sarei molto grato. Buona giornata:)

    1. Salve Davide, benvenuto nel blog. Spero si troverà bene.
      Spesse volte anche io mi sono ritrovato a chiedere assistenza su CE, e non sempre ho ricevuto una risposta (anche se molto ambigua e mai chiara) dopo interminabili commenti totalmente fuori dall’argomento richiesto.
      CE a parte, per quello che mi è dato di sapere e capire attraveso i miei personali studi, le visioni di Ezechiele vanno prese con le pinze perché ricche di significato allegorico scaturito dallo stesso genere di letteratura che adopera: la letteratura profetica e, per certi versi, anche un po’ apocalittica (rivelatrice).
      Ciò che il testo biblico definisce “turbìna” o più è più precisamente tùrbine, è in realtà uno dei tanti modi di dire che indica il “vortice”, o più semplicemente “uragano”.
      Ciò che il Libro di Ezechiele chiama “tùrbine” (non turbìne), in riferimento agli ofanìm (ruote) è usato come sinonimo dei seguenti idiomi ebraici (biblici):

      1. se’aràh: indica una tempesta o vento di tempesta;
      2. sa’àr: tùrbine, spazzare via o roteare via;
      3. galgàl: tùrbine, e può indicare anche una ruota di carro o la città di Ghilgal;
      4. sufàh: tùrbine, per estensione essere consumato. Può significare anche uragano.

      In sostanza, Ezechiele non è stato risucchiato da una presunta turbìna di un presunto oggetto volante meccanico non identificato, ma ha visto semplicemente una manifestazione della Gloria (Kavod) di Dio sotto forma di tempesta, lampi e tuoni. Il turbinìo che ha visto altro non era che un uragano o tromba d’aria. Infatti, il nome stesso della località Ghilgal di cui ho detto sopra, indica una località dove erano propense le manifestazioni di tempeste impetuose, compresi uragani e tifoni (non so se geograficamente parlando avviene anche oggi).
      Tuttavia, per avere una maggiore disamina sul significato di Kavod, Ruach in relazione alle visioni di Ezechiele (e anche Elia), le consiglio di prendere visione del video della mia ultima conferenza tenuta lo scorso venerdì a Torino. Ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=TYfP_Gj3Pfs&index=3&list=PLJDi48rWCqMiPu68pEH3bRsfGhuxlmp6v

      Per qualunque cosa non esiti a contattarmi e cercherò, nei limiti del mio sapere, di poterle dare il supporto che richeide.
      Cordialmente,
      Daniele

  9. Ciao Daniele,
    vorrei una spiegazione; leggendo la bibbia mi sono accorto che il capitolo 19 del 2 libro dei re è tale e uguale a isaia capitolo 37 ,potresti darmi gentilmente una spiegazione?

    1. Caro Massimo, benvenuto nel Blog.
      Rispondo al tuo quesito in questo articolo: http://danielesalamone.altervista.org/2re-19-isaia-37-identici-mai/

      D’ora in avanti, ti chiedo la cortesia di controllare attraverso il motore di ricerca del blog se l’argomento che cerchi sia stato già trattato o meno. Per il futuro, se non trovi una risposta ti invito a scrivermi direttamente per email (sezione contatti) esponendo il tuo quesito. In tal modo si evita di andare fuori argomento, come in questo caso, perché nell’articolo qui presente si parla di tutt’altro argomento.

      Ti ringrazio in anticipo per la collaborazione,
      Daniele

  10. Tutte le scritture
    dai scritti cuneiformi ai geroglifici
    non vengono mai interpretati
    essendo la scrittura gia´un codice
    specialmente la scrittura ebraica senza vocali e spazi tra le parole
    quindi cambiare il significato e l espressione della Bibbia e´una grande
    fesseria vergonosa (DIO ESISTE E NELLA MIA COSCIENZA DICE CHE SIETE DEI POVERI IPOCRITI SCRIBI CHE FANNO CONFUSIONE PER I PROPRI INTERESSI

    1. Caro utente, benvenuto nel Blog.
      Mi sa che a parlare è solamente la sua coscienza.
      Studi l’ebraico e le lignue antiche in generale, e capirà cosa significa tradurre e interpretare.
      Non è necessario scrivere in maiuscolo, perché il dio che le ha parlato è il suo io.
      Si rilassi e viva sereno, senza mettere nella bocca di Dio parole che non gli appartengono. Tuttavia, anziché intervenire per attaccare, è in grado di spiegare o suggerire argomentazioni valide inerenti all’articolo qui proposto? Se non è in grado di farlo, ignori il blog e ci farà una figura migliore.
      Cordialmente,
      Daniele

  11. A me personalmente che colpisce sono l’incredibile numero di coincidenze e stranezze che si può trovare nella Bibbia e scusatemi , avremo anche abiti occidentali ma un dio guerriero responsabile della morte di milioni di persone ( e di animali ) che riesce ad uccidere 200 persone in un colpo solo con un fuoco, (laser?) (numeri 16 34) proveniente dal suo kavod o kaved o come cavolo si chiama. Che dice a Noè di sacrificargli un bel pò di bestie una volta finito il diluvio ..(!!!).Non è assolutamente il dio che mi hanno lasciato intendere da quando ero piccolo. (curiosi gli olocausti perchè erano chiesti da tutti gli dei dell antichità…). Porca vacca io sarò anche ignorante in ebraico ma non certo di buon senso…Nella Bibbia ogni cinque pagine c’è qualcosa che mi fa strabuzzare gli occhi…Dai Cristo, finiamola dopo duemila anni di prenderci per il culo.! E non venite a raccontarmi che una volta l’accento era sulla seconda sillaba piuttosto che sulla terza e che cambia tutto il significato.Non è questione di termini. E’ questione che la Bibbia fa acqua da tutte le parti…!!! Troppe cose strane, dai ah!!

    1. Caro Alberto, benvenuto nel Blog.
      Purtroppo, chi ti ha spiegato la Bibbia quando eri piccolo non ha saputo farlo. Ed è naturale che oggi riscontri certe “coincidenze”.
      Ti è stato insegnato solo in parte.
      Dovresti dirmi però dov’è scritto che sia stasto Dio a chiedere a Noè di sacrificare gli animali; a me risulta che sia stano Noè a farlo di propria spontanea volontà. In ogni caso, in altre parti è Dio a richiedere i sacrifici, questo sì, ma almeno abbi l’accortezza di non aggiungere cose che non stanno scritte.
      Visto che ti chiudi a riccio sul “non venirti a raccontare nulla” senza voler dare la possibilità al tuo interlocutore di spiegarti le cose, preferisco non aggiungere altro, per rispetto del tuo volere sul non “venirti a raccontare nulla”.
      Non sarai mancante di buon senso, ma di chiusura ne hai da vendere =)

      Cordialmente,
      Daniele

  12. Un Dio buono e misericordioso, vuole che la Sua parola giunga al più umile dei suoi figli e quindi sarà uno scritto ricco di contenuti e umile di comprensione.”L’ignoranza del pubblico, a stento riesce a capire la Bibbia che ha in casa.” L’autore di questa frase si deve vergognare! Biglino sbaglierà a tradurre ma quel Dio, descritto nella Bibbia, è un Dio sanguinario e iroso. Tenetevelo stretto!

    1. Cara Fiorella, con quella frase, personalmente, non ci trovo nulla di vergognoso, anzi, il suo attacco lo considero un assist a mio favore, ma che le va contro. Se per lei “ignoranza” è un termine esclusivamente usato per insultare gli altri, allora chi si deve vergognare, appunto, è chi non capisce le cose che legge “ignorando” il significato più ampio delle parole. Biglino parla sempre di “polisemia”, è letteralmente fissato con questa cosa, bene! Consideri la polisemia e cerchi di capire gli ampi significati che può assumere un termine come “ignoranza”.
      Tuttavia, le dò ragione in ciò che ha detto:

      “Un Dio buono e misericordioso, vuole che la Sua parola giunga al più umile dei suoi figli e quindi sarà uno scritto ricco di contenuti e umile di comprensione”

      Evidentemente, non tutto il suo pubblico è abbastanza “umile” da capire determinate cose. Perché ci si ostina a credere senza documentarsi. In particolar modo un seguace di Biglino che, sicuramente, non è “un suo figlio” (di Dio). Quando uno come Biglino “sbaglia a tradurre”, significa sbagliare tutto l’approccio verso le Scritture. Non riconoscere i propri errori nelle traduzioni senza mai accettare la correzione, è di gran lunga più “vergognoso” della mia frase che a suo dire sembra essere poco rispettosa, specialmente quando ti si vengono poste ai piedi tutte le prove degli errori che commetti. Questa è mancanza di umiltà allo stato puro, secondo me… o almeno, “facciamo finta che” sia così.
      Si dovrebbe vergognare invece chi non riconosce i propri errori, trasmettendoli a persone non competenti (alias, ignoranti), facendoli abboccare come pesci.
      Si vergogni piuttosto chi non capisce l’ironia della mia citazione “la Bibbia che ha in casa”, scritta fra virgolette perchè è tipicamente detta da Biglino. Ormai tutti parlano come parla lui, si esprimono come si esprime lui, fanno le battute per come le fa lui, leggono la Bibbia per come la legge lui… (dichiarandosi tutti “liberi pensatori” senza sapere cosa significhi esserlo davvero) e dovrei vergognarmi io che ho parlato da uomo libero che non fa il pappagallo? Ma si rende conto di quello che dice?

      Chiudo dicendo: se ha intenzione di replicare con degli interventi da “buonsita”, non perda tempo e “ignori” questo blog. Se, invece, intende replicare commentando l’articolo in modo tecnico (ebraico, filologia, semantica, grammatica), allora sarò ben lieto di accogliere il suo contributo. Ma se deve “ignorare” l’argomento del post facendo la buonista parlando d’altro, le dico subito che ci sono tanti altri posti dove sfogarsi, non certo il mio blog è la sede adatta per questo. Gli antistress può acquistarli al supermercato.
      Se non ha le competenze per replicare in modo tecnico sulla radice KVD, taccia, perché distrae i lettori.

      Le ho concesso la pubblicazione del suo intervento in modo che nessuno possa dire falsamente “Daniele Salamone cancella i commenti”, ma non riaccadrà più!

      Cordialmente,
      Daniele

  13. puo’ darsi che biglino racconti un sacco di fesserie,ma lui lo fa da circa sei anni,mentre voi cristiani lo fate da secoli per avere un potere sulle persone umili che hanno la bibbia in casa ma non la leggono

    1. Se Biglino ha iniziato da soli 6 anni, penso sia doveroso non perdere altro tempo, meglio fermarlo prima di far trascorrere altri 1984 anni e non sentirvi dire dai credenti del futuro le stesse cose che sta dicendo lei adesso.
      “La Bibbia in casa” è una tipica frase di Bigilno; lei ripeta pure a pappagallo le parole di Biglino, io cerco di imitare un’altra persona, Cristo.

      Dire che la Bibbia non la legge nessuno è una menzogna, perché essere ignoranti su un testo che non si legge è giustificabile. Piuttosto, reputerei più grave leggere la Bibbia e non capirla.

      Saluti.

  14. Riporto alcuni brani in cui si parla del KVD tradotto con “Gloria di Dio”:
    Esodo 33:18,21 : 18 (Mosè) gli disse: «Mostrami la tua (KVD) Gloria!». 20 Soggiunse (il Signore): «Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo». 21 Aggiunse il Signore: «Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: 22 quando passerà la mia Gloria (KVD), io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. 23 Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere».

    Dunque questo KVD si può osservare solo da dietro, altrimenti si muore.

    2Cronache 7,1-3 : 1 Appena Salomone ebbe finito di pregare, cadde dal cielo il fuoco, che consumò l’olocausto e le altre vittime, mentre la gloria del Signore (KVD) riempiva il tempio. 2 I sacerdoti non potevano entrare nel tempio, perché la gloria del Signore (KVD) lo riempiva.

    Il KVD riempie uno spazio, fisicamente, perché impedisce ai sacerdoti di entrare.

    Ezechiele 10,4 : 4 La gloria del Signore (KVD) si alzò sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile fu pieno dello splendore della gloria del Signore (KVD).

    Il KVD si muove sottoforma di nube e avvolge il tempio.

    Ecco, se io ora vedessi una nube che si muove, entra ed esce da un luogo, impedisce ad altri di occupare il suo spazio ed in più uccide, io non la chiamerei “Gloria del Signore”.
    Agli occhi di un uomo dei primi secoli a.C. potrà sembrare un evento divino;
    agli occhi di un uomo istruito del XXI secolo può venire in mente che si tratti di un marchingegno volante mimetizzato da una nube tutt’intorno, magari mosso da una forza elettromagnetica che può uccidere chi si trova nel raggio d’azione.
    Io, con la mia intelligenza e le mie conoscenze da uomo istruito, propendo per la seconda ipotesi.

    1. Gentile Alessandro, mi permetto di accompagnarla tenendola per mano ad una miglior comprensione del testo in sé:

      In Esodo Mosé chiede di vedere la KVD, verissimo, ma faccia attenzione alla risposta di Yhwh: «non potrai vedere il mio volto». Cosa c’entra, dunque, il volto con la KVD? A me sembra chiaro che Yhwh si sia riferito proprio alla KVD parlando di «volto». Se, dunque, associamo il volto di Dio con la sua KVD, non c’è nessun elemento che implichi ad una interpretazione antropomorfa e materialistica, anzi, mi sembra molto chiaro il riferimento ad una sorta di immagine che l’uomo non può osservare senza gravi conseguenze legate alla morte. L’essenza della divinità, in sostanza, non può essere vista ad occhio nudo. Inoltre, guardare una cosa di spalle è un tipico linguaggio letterario biblico che vuole significare «gurdare in modo velato», «vedere parzialmente», e non letteralmente guardare qualcosa «da dietro». Quindi, Mosè ebbe l’opportunità (ed anche il privilegio) di vedere «parzialmente» ciò che per «intero» un uomo non è in grado di vedere. La mia non è un’interpretazione soggettiva, ma un approccio oggettivo del linguaggio letterario (e non letterale) del testo biblico.

      Anche il passo del secondo libro delle Cronache va riconsiderato in modo letterario e non letterale. L’opinione comune dei cosiddetti “ufomani” associano la KVD ad una cosa materiale, quindi un oggetto volante perché male interpretato come «di massa pesante»; significato che secondo quella vocalizzazione non gli appartiene. Anzitutto il «fuoco» che cade dal cielo è un riferimento ai fulmini. Il discorso sul riempimento va anche riconsiderato perché a me pare molto forzato interpretare che un KVD di grandi dimensioni possa riempire l’interno del tempio. Il problema non è il riempimento in sé, ma come ci è entrato! Dunque, la Gloria non ha nulla a che vedere con un qualcosa di materiale e pesante, ma un qualcosa legato al “volto di Dio” di cui si è detto sopra. Sarebbe più plausibile ed onesto affermare che la Gloria che riempie il tempio o «casa di Yehwàh» non fosse altro che “luce”. Anche in Esodo si dice che la KVD riempiva «la tenda di convegno» o il «tabernacolo». Quindi, come fa un oggetto volante a riempire una tenda se non addirittura il «santo dei santi» (piccola area adibita per conservare l’arca dell’alleanza)?

      Sebbene anche io mi ritengo una persona che ha un’intelligenza e una certa istruzione, ho un’opinione ben diversa dalla sua. Non so quale sia il suo gradi d’istruzione e non mi interessa saperlo, tuttavia la invito a riconsiderare il linguaggio letterario e non letterale. Se qualcuno mi dice di «fare finta che…» ecc. ecc., e mi dice anche di leggere «alla lettera» quello ce c’è scritto, allora se il testo mi dice che quella era una nuvola, per me è una nuvola. Se poi si vuola andare oltre e parlare di mimetismo, beh, si è liberissimi di farlo, ma non è ciò chei il testo dice.
      Le sue sono ipotesi legate ad una sconoscenza letteraia ebraica.
      Cordalmente,

      Daniele

      1. ma la smetta, lei non sà manco di cosa parla, si esprime come un prete, parla come il papa, dice cose stupide e senza senso, ci spieghi bene cosa intendeva l’Elohim quando dice :
        «Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo
        Tu starai sopra la rupe,quando passerà la mia Gloria (KVD), io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato, Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere.
        dia una risposta sensata, altrimenti chiuda questo ridicolo blog

        1. Sig. Savarese, nonostante a suo giudizio io mi esprima come un prete o parlo come il papa, almeno posso vantarmi di non parlare come lei.
          Se il mio blog non è di suo gradimento è sufficiente ignorarlo, perché fino a prova contraria il sito è seguito e apprezzato da migliaia di persone. Le mosche possono benissimo ronzare altrove, non qui. Perciò impari prima ad essere più educato con la gente che nemmeno conosce, così magari riesce a stimoarle a intrattenere una serena conversazione con Lei. Ma al momento è impossibile, perché perdere tempo con chi fa pardere tempo non è il mio forte.

          Le do una possibilità prima di ignorare e cestinare Suoi eventuali interventi in questo blog: è in grado Lei piuttosto a dare una risposta sensata al verso citato? Però deve rispondermi con il testo ebraico alla mano e con una doverosa e copiosa conoscenza della letteratura ebraica, della semitica e dell’etimologia ebraica biblica. Se il suo profilo non soddisfa i requisiti che le ho indicato, allora ignori il blog e non mi faccia perdere altro tempo perché io lavoro e ho una famiglia.

          Ci metta la faccia quando parla con chi la faccia gliela mette. Altrimenti troll è e troll rimane.

          Fiducioso della Sua sensatezza e ricchezza di discernimento nell’andare a sfogare altrove i suoi brufoli intellettuali, le porgo cordiali saluti.

          Daniele Salamone

  15. Per che parte pende la campana del Sig.Salomone è palese.

    In sostanza traducendo in soldoni la sua analisi il sig. Salomone dice che:

    Supponiamo di avere un testo che dice:

    Il tennista x ha vinto la coppa Davis quindi dopo la partita tutti hanno festeggiato e hanno mangiato coppa, infatti uno degli sponsor è un produttore di coppa. La coppa è piaciuta molto con il pane caldo.

    In base a quanto asserito dal Sig Salomone siccome in tutte le altre parti del testo ‘coppa ‘ ha il significato di salume allora la ‘COPPA DEVIS’ è un salume.
    C’è da notare poi che in merito al commento di Luca del 30.07.15 che comincia con ‘analisi ineccepibile ‘ a cui Salomone risponde , il Sig. Salomone prende solo ciò che gli interessa di questo commento tralasciando accuratamente la seconda parte che è la parte più importante e interessante del commento del Sig Luca e al quale Salomone evita accuratamente di rispondere. In definitiva Salomone mon è diverso da tutti quelli che cercando di dimostrare a tutti i costi una sua tesi estrapola secondo il suo tornaconto.

    1. Buonasera Sig. Marco, anzitutto la esorto a porre maggiore attenzione quando legge perchè sia nel dominio di questo blog, sia nell’intestazione (a caratteri CUBITALI) sia in altre parti, il mio cognome è scritto SalAmone e non SalOmone. Ha commesso lo stesso errore 8 volte in un breve commento. Devo dubitare della sua attenzione quando legge, perché se confonde un cognome qundo è scritto in modo diverso in caratteri cubitali, non oso immaginare a quanta confusione può incappare nella sua lettura delle Scritture.

      Le rispondo:

      1. In merito al commento di Luca del 30.07.15 circa la parte che avrei ignorato, non ho nulla da aggiungere se non il segnalarle l’articolo nella quale se ne discute l’argomento. Cioè, quella parte oltre il complimento dell'”ineccepibile”. Quindi, se non ho direttamente commentato le considerazioni di Luca, non l’ho fatto per portare avanti i miei tornaconti e/o per “scappare via” da una chissà quale palese vergogna, ma perché quello da lui puntualizzato non è tema del presente articolo. Infatti l’ho gentilmente invitato ad attenersi all’argomento. Quale crimine ho commesso? Se le interessa saperlo, ho argomentato qui il discorso aperto da Luca: http://danielesalamone.altervista.org/2162-2/, quindi qualora il commentatore Luca volesse riproporre il suo punto di vista è invitato a farlo NON in questa sede ma in articolo appropriato. Ci tengo all’ordine e quindi essendo unico proprietario, amministratore e moderatore di questo blog ci tengo che gli utenti non vadano off topic destando confusione. Questo discorso è rivolto a tutti naturalmente, compreso lei;

      2. Il suo esempio sulla “coppa” è bislacco, in quanto lei si serve della “polisemia” in modo del tutto inappropriato. Lei prende come esempio la parola “coppa”, senza mai mutarla di vocalizzazione, proprio quello che accade invece con la radice KVD che è soggetta a mutazione vocalica a seconda del contesto in cui si trova. Quindi se Kavod o Kevod è differente da Kobed, un motivo c’è mentre il suo discorso non regge perché dimostra di non sapere nemmeno di cosa lei sta parlando.
      Parlando della lingua ebraica biblica ponendo degli esempi con parole italiane – come COPPA – la rende solo sconclusionato perché, omettendo le vocali otteniamo CPP che per un italiano non significa niente. Il significato a queste consonanti lo conferisce l’uso delle vocali associate: CoPPa, CePPo, CaPPa, CoPPia, etc. Queste parole non hanno niente in comune dal punto di vista etimologico nonostante condividano le stesse consonanti. Stesso discorso vale con Pezza, Pazza, Pizza, Pozzo, Pezzo, Puzza, etc.;

      3. “Ciò che il Sig. SalAmone asserisce” lo asseriscono anche gli ebrei madrelingua;

      4. Studi un pò di semitica e solo allora potremmo iniziare a parlare la stessa lingua;

      5. Le consiglio di farsi una passeggiata su Consulenza Ebraica o su Forum Biblico. Li ha modo di parlare con ebrei madrelingua che sicuramente ne sanno più di me;

      6. Mi saluti il suo simpatico tennista quando mangerete il vostro pane caldo.

      Cordialmente,
      Daniele

      1. Sig. Slmn
        (metto solo le consonanti perché visto che lei è saggio e ha la pretesa di essere certo di come venivano vocalizzati i suoni all’epoca in cui sono stati pronunciati, epoca in cui la lingua ebraica non esisteva ancora, allora certamente riconoscerà il suo nome)

        Prima di tutto facciamo sapere che prima di riposndere al mio commento lo ha cancellato 2 volte….FORSE HO TOCCATO SUL VIVO? SEMPRE LA STESSA STRATEGIA : CANCELLIAMO CHI DA FASTIDIO. Anche quest’ultimo commento lo sta cancellando…..libero pensatore ….ridicolo.

        La scuola Masoretica è solo una delle scuole, se se ne fosse affermata un’altra oggi avremmo una differente vocalizzazione e lei oggi si troverebbe a fare dei panegirici probabilmente su altri significati delle stesse parole su cui lei oggi TUONA CON VOCE LEGISLATORIA.

        L’unica cosa che si potrebbe imparare da lei è l’arroganza…e infatti non si è smentito e la prova è nella sua risposta.

        Lei si nasconde dietro dei rigiri di parole…..è lunica cosa in cui è forse bravo…per lei è tutto certo …..indiscutibile……le persone come lei si che sono molto pericolose.

        Se non ho vocalizzato la parola KVD c’e un motivo …. e infatti come previsto lei si è trincerato subito dietro la vocalizzazione .

        Grazie….. nella sua inutilità è stato utile.

        Marco

        1. Gentile Marco, non ricordo cosa dicevano i commenti che le ho rimosso; ad ogni modo, non ricordandomi cosa ci fosse scritto so comuqnue il motivo perché l’ho fatto. I commenti imbecilli li cancello perché non portano alcuna utilità. Quindi, se ho reso pubblico questo suo commento non è perché voglio avere la faccia lavata d’innanzi ai miei lettori, ma perché non avrei potuto risponderle. Quindi, siccome non ha toccato niente di particolare ma solo giri di parole imbecilli, questo genere di commenti non li rendo pubblici. Purtroppo ho dovuto fare uno strappo alla regola in questo suo commento, ma non si ripeterà.

          Nella sua inutilità continua ad essere inutile.
          Daniele

  16. Scusami Daniele Salamone sono uno dei tanti ignoranti in materia che ha trovato interessante il lavoro di biglino e penso che continuerò a sostenerlo…comunque kavod a parte, ho provato a leggere alcuni passi della Bibbia che ho in casa ed effettivamente mi rendo conto senza nemmeno dover seguire le conferenze del suddetto biglino, che questo yhwh è un essere guerrafondaio che non si fa scrupolo pur di conseguire i suoi obbiettivi..penso che la bibbia sia effettivamente uno dei libri più immorali mai scritti dall’umanità (ispirata da dio)

    1. “la bibbia che ho in casa”… la frase tipica che dice Biglino e che i suoi ammiratori ripetono a pappagallo. In questo articolo non si parla della faccenda guerrafondaia di Yhwh, per cui se vuole rimanere in tema, cioé il Kavod o Koved, bene. Sono lieto di discutere insieme a lei di questo tema. Se le sue intenzioni sono “kavod a parte” (CHE è IL TEMA DELL’ARTICOLO) allora è gentilmente invitato ad ignorare l’articolo. Ci sono altri articoli in cui può dare il suo parere sullo Yahwé guerriero, ma non è questa la sede adatta.

      Cordialmente

  17. se biglino sbaglia…mi spieghi perché nell esodo c è scritto che la gloria di Dio di giorno fa fumo e la sera si vede il fuoco…che passa è da la manna agli schiavi….che non può essere vista davanti…che fa rumore che si alza e si abbassa…e questo non lo dice biglino,c è scritto nella Bibbia…ora io non so cosa sia sta beata gloria…ma si capisce perfettamente che non si parla di qualcosa di spirituale…se non capisci questo caro mio,ti consiglio di strappare la Bibbia e leggere Pinocchio…e non parliamo poi di Ezechiele…..ciao genio!!!!!

    1. Da quello che si evince, chi è mancante di genialità è proprio lei.
      Leggendo la Bibbia, da NESSUNA parte si legge che è la Gloria di Dio a generare una colonna di NUVOLA (e non fumo, forse non ha nemmeno letto quei passi) il giorno una colonna di fuoco la notte (Esodo 13:21). E’ scritto nella Bibbia, non sono io a dirlo.
      Da NESSUNA parte si legge che è la Gloria di Dio ad offrire la manna, perché essa cade dal cielo, non dalla Gloria (Esodo 16:4). E’ scritto nella Bibbia, non è mia invenzione.
      Se la Gloria di Dio fa rumore e si muove, sicuramente non è una giustificazione plausibile per affermare che sia un oggetto volante. Si vada a studiare bene l’ebraico, ma ciononostante nemmeno le servirebbe perché persino d’innanzi all’evidenza grammaticale lei dimostra di non voler accettare quello che la stessa Bibbia dice. Anzi, non mi aspetteri proprio che la presenza di Dio, in quei contesti, fosse silenziosa. La Bibbia stessa dice – e non io – che la voce di Yahwéh faceva tremare le montagne. Se sa leggere vada a vadere cosa c’è scritto nel Salmo 29, e vediamo se è la Goria di Dio o la sua VOCE a far tremare i deserti, spezzare gli alberi.
      Si studi figure retoriche, e poi ne possiamo parlare.
      Se le infastidisce il mio lavoro “geniale” ignori questo blog, ci fa più figura =)

  18. E se mi permetti un ultima “difesa” a Biglino … Perché per coloro che hanno pareri opposti a lui , biglino ” tenta ossessivamente ” di demolire la figura di Dio ? Quando Dio non c’è nella bibbia . E lui stesso , ad ogni conferenza , fa ossessivamente notare ai suoi ascoltatori che non c’è nessuna intenzione di mettere in dubbio la figura di dio , ma solo quella di analizzare letteralmente ( seppur con le incongruenze che tu stesso ragionevolmente fai notare ) la bibbia . L’uomo e ( soprattutto i potenti) temono che la religione venga smontata , perché innanzitutto hanno paura della morte ( e chi non ce la , tanto arriva lo stesso ) , ma se le masse capissero che non c’è nulla dopo allora diverrebbe complicato per i sistemi di potere contenerle in quanto 6 miliardi di persone si concentrerebbero sulla ricerca ossessiva del benessere materiale in questa vita , generando il caos e la fine dei potenti .

    1. Hai detto bene… i potenti temono che la religione venga smontata perché i religiosi in primis (gente di cui non faccio parte) sono consapevoli che nella religione Dio non c’è. Proprio perché Dio non è una religione, la Bibbia non è un libro di religione ma in tal modo è stato trasformato.
      Per comprendere appieno la Bibbia bisogna “spogliarsi” degli abiti occidentali e “vestirsi” degli abiti mediorientali. E’ normale, poi, riscontrare delle contraddizioni (a mio avviso presunte) quando un testo antico di 2800/3500 anni viene letto con un approccio culturale occidentale anziché orientale, per di più moderno.
      Biglino parla ad un pubblico di cui la maggior parte (almeno il 90%) è completamente ignorante in materia linguistica biblica. E’ facile parlare a gente “ignorante”. In fin dei conti il danno puù grande non lo causano i “potenti” ma proprio quella parte di popolo (i fan) che permettono ad un uomo di diventare “potente”. Se esistono i “potenti” è perché è il popolo a permettere la loro esistenza. Anche i “potenti” sono uomini comuni mortali… nulla di più, nulla di meno.
      Prima di far capire alla massa che dopo la morte non c’è nulla, bisogna prima dimostrare scientificamente che tale “nulla” non c’è davvero. La credenza della vita dopo la morte è un atto di fede; anche il rifiuto che possa esserci è comunque un atto di fede. Ma ci tengo a precisare, comunque, che le sue disamine non hanno niente a che vedere con il tema del post, per cui se intende discutere sul kavod bene, altrimenti la invito a non continuare la discussione per evitare di non andare ulteriorimente fuori argomento.
      Il blog è ricco di articoli, sicuramente troverà altri spunti per poter argomentare le sue affermazioni che, ovviamente, dovranno comunque mantenere il filo del discorso, senza andare fuori tema.
      grazie e benvenuto ancora nel blog =)

  19. Analisi ineccepibile ….. Ma lasciami comunque dire che Dio non c’è lo stesso in questi testi . E per fortuna quell’individuo non è Dio , dovremmo chiederci perché la teologia per 2 millenni ci ha presentato il Dio benevolo quando nelle scritture traspare l’immagine di un’individuo iroso senza alcun freno morale

    1. Salve Luca. “Facciamo finta che” nella Bibbia non si parli di Dio. Si concentri comunque sul tema dell’articolo. La ringrazio per aver giudicato il mio scritto come “ineccepibile”, per cui deve ammettere, difese a parte, che Biglino racconta un mucchio di fesserie per quanto riguarda la storia del kavod/Koved. Tenendo conto del tema che si sta discutendo in questo articolo, dio o non dio, come può giustificare Biglino per le sue palesi menzogne a tal proposito?

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