De Angelis specula sulla Bibbia: «Il Gesù biblico non è mai esistito…».

Alessandro De Angelis, un travisatore della storia.
Alessandro De Angelis, un travisatore della storia.

Lo pseudo-ricercatore e “Antropologo” Alessandro De Angelis insieme al figlio Alessio, nel loro libro – La fine del Cristianesimo – Gesù e gli Apostoli non sono esistiti, LE PROVE (UNO Editori, 2012), pag.38 – sostiene che nessuno storico tra Giuseppe Flavio, Strabone di Amasia e Plinio il Vecchio «dimostra di conoscere, neppur vagamente, l’esistenza, nel I° secolo CE (d.C.), di qualche setta ebraica dal nome “Cristianesimo”, né tantomeno di alcuno dei suoi seguaci e neppure, incredibile a dirsi, del suo presunto fondatore Gesù […]».
Il De Angelis ha continuato dicendo che nel capitolo successivo del libro in cui è scritto questo estratto è in grado di offrirne pure le prove che, per il momento, non ne parleremo in questo articolo.
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Adesso, io dico, senza entrare nel merito di Strabone di Amasia e di Plinio il Vecchio, al contario di quanto dice il De Angelis, lo stirico Giuseppe Flavio è pronto a smentire ogni accusa. Quando lo storico Giuseppe Flavio identifica la figura di “Gesù detto il Cristo”, per il De Angelis non andrebbe confuso con il “Gesù detto il Cristo” di cui parlano le Scritture. Sarebbe da ritenere uno strano caso di omonimia, secondo lui. Gesù era un nome molto comune nella sua epoca, come Giuda, Giuseppe, Maria e tanti altri nomi. All’epoca di Cristo, coevi a lui, ed anche prima, c’erano altri uomini di nome Gesù e per citarne qualcuno si legga quanto segue:

– Il mago e falso profeta Bar-Gesù (Atti 13:6-11);
– Gesù il sommo sacerdote (o gran sacerdote) vissuto nell’epoca della costruzione del secondo Tempio (Antichità Giudaiche 11:90);
– Gesù figlio di Gamaliel (Antichità Giudaiche 20:213).

Ma vediamo cos’ha da dirci più nello specifico il Flavio in merito alla figura di Gesù storico (non quello inteso dal De Angelis) che sembra rappresentare proprio il Gesù biblico:

«Verso questo tempo visse Gesù, uomo saggio, ammesso che lo si possa chiamare uomo. Egli infatti compiva opere straordinarie, ammaestrava gli uomini che con piacere accolgono la verità, e convinse molti giudei e greci […]».

Poi aggiunge:

«Egli era IL Cristo. E dopo che Pilato, dietro accusa dei maggiori responsabili del nostro popolo lo condannò alla croce, non vennero meno coloro che fin dall’inizio lo amarono. Infatti apparve loro il terzo giorno, di nuovo vivo, avendo i divini profeti detto queste cose su di lui e moltissime altre meraviglie. E ancor fino al giorno d’oggi continua a esistere la tribù dei cristiani che da lui prende il nome».

Adesso, vorrei porre alla vostra attenzione quanto segue: ammettendo senza vergogna alcuna che il Flavio non nomina i seguaci di Cristo per nome ma ne cita comuque l’esistenza, come fa a dire il De Angelis che Giuseppe Flavio non «dimostra di conoscere, neppur vagamente, l’esistenza, nel I° secolo CE (d.C.), di qualche setta ebraica dal nome “Cristianesimo”, né tantomeno di alcuno dei suoi seguaci e neppure, incredibile a dirsi, del suo presunto fondatore Gesù […]»?

Cosa significa secondo voi la frase scritta dallo Storico «Egli era il Cristo […] E ancor fino al giorno d’oggi continua a esistere la tribù dei cristiani che da lui prende il nome»?

In primo luogo sarebbe giusto dire che Gesù non è venuto per fondare un movimento religioso o un movimento rivoluzionario guerrafondaio, ma è venuto per fondare un movimento sì rivoluzionario, ma spirituale, vale a dire «per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo» (1Timoteo 1:15).
Gli ebrei convertiti non si autodefinivano “cristiani” e ciò è testimoniato dagli Atti degli Apostoli, da cui si desume che il termine “cristiani” venne coniato solo qualche decennio DOPO i fatti di Gesù e probabilmente in senso dispregiativo.

«[…] essi parteciparono per un anno intero alle riunioni della Chiesa e istruirono un gran numero di persone; ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani».

Avete letto bene? I discepoli di Cristo «furono chiamati» Cristiani o si “autoproclamarono” Cristiani?

A voi le dovute analisi.
Alessandro De Angelis non smentisce la storia, ma se stesso.

(Per ulteriori approfondimenti si legga Il Mezzosangue – Vita, morte e miracoli di un Rivoluzionario).

Il Mezzosangue - vita, morte e miracoli di un Rivoluzionario
Il Mezzosangue – vita, morte e miracoli di un Rivoluzionario

11 Risposte a “De Angelis specula sulla Bibbia: «Il Gesù biblico non è mai esistito…».”

  1. Strabone era un geografo, Plinio il Vecchio un compilatore di curiosità pseudo-scientifiche. Non parlano di Gesù perché non avrebbero motivo di parlarne, dato l’argomento delle loro opere.

    1. E intanto ne hanno comunque parlato, sia con cattive che con buone intenzioni. Le consiglio di leggere, caro signor “anonimo” (perché nascondersi, poi), il testo “Cristianesimi nell’Antichità” del professor Giancarlo Rinaldi (docente all’Università l’Orientale di Napoli ed esperto in Storia del Cristianesimo), così, giusto per farsi un’idea del Cristianesimo delle origini e dei materiale storico-letterale-docmentale esistente su questo argomento.
      Le cambia qualcosa se la storia parla in maniera spropositata dei “cristiani” e meno di “Cristo”? La storiografia non riconosce l’impatto che ha avuto Cristo, ma quello avuto dai cristiani che, di conseguenza, hanno origine da un uomo, se sempre uomo lo si può chiamare, “detto il Cristo”.
      Fatto stà che, Alessandro De Angelis, autore preso in causa in questo articolo, ha mutato le proprie idee riconoscendo l’esistenza storica di Gesù. Forse non è aggiornato, quindi, si aggiorni.

      Cordialmente,
      Daniele

  2. Complimenti per l’articolo. C’è già abbastanza confusione oggi su questi vari sedicenti “storici” o “esperti” che sparano a zero teorie bislacche, senza prove, mischiando culture, tempi, lingue come se fosse tutto un unico calderone. Eppure scrivono libri, fanno interviste. Spero solo che la gente riesca a capire chi, tra questi, segue un valido metodo “scientifico” nella ricerca, e chi invece “le spara grosse” per vendere.

  3. Ciao Daniele, se mi permetti, se posso dire la mia, il noto Gesù (anche se non è il suo vero nome) per me, nn è altro che un mix di dèi a lui antecedenti. Basti solo informarsi di quale divinità credevano i romani prima di divenire cristiani, che già si scopre che tale divinità (Mitra) aveva molto in comune col gesù dei cristiani come ad esempio l’ultima cena e la nascita il 25 dicembre.
    In aiuto a quello che scrivo ti lascio qui una piccola lista:
    1)Dio Horus,Egitto 3000 a.c, nacque il 25 dicembre dalla vergine ISIS-MERi, la sua nascita fù accompagnata da una stella dell’est, che i re seguirono per trovare il neonato e portare dei doni al nuovo salvatore, all’età di 12 anni, era già un prodigo insegnante adolescente, all’età di 30 venne battezzato da una figura nota come Anup e da quel momento iniziò il suo ministero. Horus aveva 12 discepoli che viaggiavano con lui,compieva miracoli come sanare gli ammalati e camminare sulle acque. A Horus venivano attribuiti vari nomi simbolici, come “la verità”,”la luce”, “il FIGLIO DI DIO”, “l buon pastore” e “l’agnello di dio” ecc. Dopo essere stato tradito da Typhon venne crocifisso, sepolto e dopo 3 giorni riuscitò…

    2) Attis, divinità Frigia (1200a.c), nato il 25 dicembre da una vergine, crocifisso, sepolto in una tomba e dopo 3 giorni risorto…

    3) Mitra della Persia (1200 a.c.), nato il 25 Dicembre da una vergine, aveva 12 discepoli e compiva miracoli, dopo la sua morte venne sepolto per 3 giorni,dopodichè è risorto, veniva chiamato “la luce”, “la verità” e in tanti altri modi.
    E’ interessante il fatto che il giorno del culto fosse la Domenica

    4)Krishna dell’India (900 a.c.) , nato il 25 Dicembre da una vergine, Devaki, con una stella dell’est che annunciava la sua venuta, compì miracoli coi suoi discepoli, fu crocifisso e dopo la sua morte è risorto…

    5) Dionisio della Grecia (200 a.c.), nato da una vergine il 25 dicembre, era un insegnante viaggiatore che compiva miracoli come trasformare l’acqua in vino; veniva chiamato “re dei re”, “l’unigenito di dio”, “l’alfa e l’omega” e tanti altri… Fu crocifisso, dopodichè risorto….

    6) Gesù cristo…. c’è bisogno di scrivere?!?

    1. Ciao Sergio, certo, puoi dire ciò che vuoi, purché si rimanga in tema dell’articolo. Dunque, il famoso Gesù nato il 25 Dicembre è il Gesù cattolico, non il Gesù biblico.La Bibbia non stima una data specifica, anzi, quando Gesù nacque c’erano le pecore pascolanti e proprio in inverno, in quella zona geografica, le pecore non vengono fatte pascolare. E’ più plausibile un periodo primaverile, ma la questione del 25 Dicembre è solo un’invenzione che non trova riscontro nella Bibbia. La stesso culto mariano, ad esempio, è stato preso in prestito dal culto di Astarte, la cosiddetta “regina dei cieli”. E come viene chiamata la madonna? Quante regine dei cieli ci sono se anticamente era Astarte? I cattolici che non conoscono la storia della propria religione, quelli più semlpici, non sanno che il cattolicesimo è proprio intriso di quel mix di cui parli tu. Mitra, Horus, Zoroastro etc. e tutte quelle storielle che sembrano “simili” alla tradizione religiosa su Gesù non sono altro che una ricostruzione verso la quale la chiesa cattolica in primis ha attinto.
      Riguardo a Mitra sono state dette tantissime cose, ma la storia/archeologia ufficiale dice altre cose su Mitra che non hanno niente a che vedere con Cristo. Ad esempio, la nascita verginale è diventata una “fiaba” perché fin dall’epoca del Profeta Isaia (proprio come lui predisse) si credeva che il Salvatore per eccellenza sarebbe nato da una vergine. E perciò da allora nacquero tutte le “leggende metropolitane” sulla nascita verginale delle divinità alle quali si voleva assegnare il primato di “soter/salvatore”, etc. fino a quando il famoso Salvatore per eccellenza non è nato davvero a Betlehem: Gesù, cioé Yeshua.

      Tutte le attineze con il Cristo biblico possedute da Attis, Mitr, Krishna, Dionisio, (nascita verginale, miracoli, morte e resurrezione) sono state invece ricostruite solo dopo per far crollare la veridicità del Cristianesimo primitivo. In sostanza, sono stati usati i veri eventi che hanno caratterizato Cristo su altre divinità per cancellare il tanto fastidioso Cristianesimo, e perché? Perché il Cristianesimo puro, quello primitivo degli apostoli di Gesù ha condannato il paganesimo. E cosa potevano fare i pagani (romani, greci, indiani) per vendicarsi? Costruire la stessa storia di Gesù su altre divinità in modo da far crollare l’originalità a Gesù e a renderlo solo un “mito2” che già anticamente si conosceva. Ma anticamente un corno, perché la storia e archeologia ufficiale non dicono questo, ma tutt’altro. Le attineze delle divinità con Cristo sono solo speculazioni retrodatate per essere rese credibili, ma sono state costruite tutte dopo il I secolo a.C. da qualcuno che detestava Cristo. Non a caso nelle Scritture si legge quanto segue:

      “e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l’opera di Dio, che è fondata sulla fede”. 1Timoteo 1:4

      “Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, 4 e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole”
      . 2Timoteo 4:3-4

      “Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà”. 2Pietro 1:16

      E comunque, per concludere, per stessa ammissione di Alessandro De Angelis, con il quale ci ho parlato al telefono proprio ieri sera, il Gesù biblico è realmente esistito. Ha cambiato idea evidentemente perché le sue ricerche progrediscono. E’ già qualcosa che abbia ammesso che è esistito. Informati di più 😉

  4. In ogni caso ritengo che sia storicamente esistito un qualche personaggio che ha detto o fatto alcune delle cose attribuite dai vangeli a Gesù, ma credo altresì che i vangeli raccontino pure un po di fiabe edificanti e nascondano delle verità abbastanza importanti sul detto personaggio.

  5. Peccato che quella frase di Giuseppe Flavio, conosciuta dagli studiosi come Testimonium Flavianum, sia pure ritenuta dalla maggioranza di essi un falso del 4° secolo, ad opera di un qualche pio autore cristiano. Infatti il tono fortemente apologetico è poco credibile per un ebreo di famiglia sacerdotale come Giuseppe Flavio, pure passato ai Romani. Ma la prova filologica del falso sta nell’uso di una parola greca con una accezione mai trovata in alcuno scritto del tempo di Giuseppe Flavio, ma divenuta comune nel 4° secolo. Alcuni studiosi “credenti” si attestano sulla linea del Piave che comunque Giuseppe Flavio parlava di Gesù. anche se il falsificatore cristiano ha esagerato per troppo zelo, inficiando la credibilità del Testimonium. Tutto ciò entro una “gloriosa tradizione ” di falsi ad opera di autori cristiani, dalla famigerata Donazione di Costantino, al carteggio Seneca-San paolo, inventato di sana pianta, alla creazione dal nulla di un presunto filosofo convertito da Paolo nell’Areopago di Atene, lo Pseudo-Dionigi l’areopagita.

    1. Il fatto è che non ci sono prove concrete a dimostrare le presunte interpolazioni del Jopsephus. Cioè, come si fa a dichiarare che una citazione sia falsa se non è possibile confrontarla con un altro documento? E’ vero che esistono diverse copie del Testimonium, in diverse lingue, ma non può essere che, invece, il testo del Josephus che noi conosciamo sia quello autentico, mentre tutte le altre copie sono solo delle speculazioni che con il tempo hanno voluto cancellare la storicità di Cristo?
      Ad ogni modo, se Cristo sia esistito o meno credo sia irrilevante, anche perchè il Nuovo Testamento insegna dei principi morali ed etici molto importanti, ed è questo ciò a cui bisognerebbe destare la propria attenzione, se si è credente.

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