Tavola e Bibbia: cibo e animali nel cristianesimo

Cari lettori, vi invito a considerare alcune riflessioni riguardo alle convinzioni alimentari (Tavola e Bibbia) e alla loro interpretazione religiosa. L’idea di molti che mangiare carne sia sbagliato è una convinzione personale che non dev’essere imposta agli altri come un dogma religioso. Inoltre, se consideriamo sbagliato cibarci di carne, allora diviene implicito che anche Gesù, il Figlio di Dio, abbia sbagliato quando mangiava la pasqua prima di morire e un pesce arrostito dopo essere risorto.

Convinzioni personali e dottrine: il rischio delle ideologie su Tavola e Bibbia

Inoltre, le abitudini o le convinzioni alimentari rimangono questioni personali e non dovrebbero essere trasformate in dottrine ideologiche da imporre agli altri. Sebbene nell’Eden non si mangiava carne, l’introduzione di una dieta a base di carne è stata conseguenza del peccato umano che ha portato Dio a dover permettere dopo il Diluvio. Pertanto, chi si serve della Bibbia a supporto della dieta vegana o vegetariana dimostra di non aver ben chiaro qual è il vero problema che circonda l’uomo in seno al suo rapporto con gli animali.

Il rapporto uomo-animale: problemi di alimentazione o di relazione?

La Scrittura insegna che ciò che rende impuro l’uomo non è ciò che entra dalla sua bocca (cibo), ma ciò che esce (parole). Pertanto, il “problema” dell’alimentazione è marginale. Ammazzare un animale per mangiarlo non è un atto che ci rende impuri, poiché la Bibbia insegna che Dio ha creato gli animali per servire l’uomo, non il contrario. Tuttavia, rispettare e proteggere gli animali come creature di Dio è un dovere biblico.

Il rispetto per gli animali: un dovere biblico ma senza eccessi

Non lasciamoci sedurre dall’eccesso di zelo verso l’amore degli animali, che può diventare un atto di idolatria. Gli animali non sono più importanti delle persone, chiunque esse siano, pertanto non vanno amati più o come le persone. La Bibbia insegna che Dio provvede agli animali senza che questi ultimi si preoccupino del loro avvenire, a maggior ragione il Padre provvede per l’uomo che è creato a Sua immagine.

Pertanto, l’invito è di non scambiare il “culto dell’animale” con il profondo rispetto per l’animale. Gli antichi popoli pagani adoravano gli animali perché nutrivano per loro più rispetto delle persone. Lasciamoci guidare dal principio del “a maggior ragione”, poiché la Bibbia insegna che l’uomo vale molto di più degli animali e Dio ha provveduto per la sua creazione.

La libertà di scelta e il valore della persona

Infine, rispettiamo le scelte alimentari degli altri e non giudichiamoli sulla base delle nostre convinzioni personali. Siamo liberi di seguire la dieta che più preferiamo, ma siamo anche chiamati a stare attenti a come trattiamo le persone e gli animali.

4 Risposte a “Tavola e Bibbia: cibo e animali nel cristianesimo”

  1. Trovo molto interessante come tratti ogni concetto, in maniera molto semplice ed esaustiva! Ti stimo come uomo, studioso e come discepolo! Ti sto seguendo da un po’ di tempo e trovo che mi sto aprendo e comprendendo molte più cose grazie a ciò che sto leggendo in questi tuoi articoli. Leggere in preghiera, aiuta a crescere interiormente, con la pace di Cristo! Molto bello! Grazieeee

    1. Lo studio della Scrittura è di per sé un atto di adorazione, perché si impara a conoscere sempre di più il Padre.
      Sono davvero felice che l’opera che il Signore mi ha affidato porti frutto, e la tua testimonianza è preziosa.
      Shalom, Monica.

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