Traduzione del Nuovo Mondo (TNM): chi l’ha tradotta realmente?

traduzione del nuovo mondoPer diversi anni, la letteratura pubblicata dalla Watchtower Bible and Tract Society ha citato la traduzione della Bibbia di Johannes Greber, un ex sacerdote cattolico tedesco, per avvallare l’interpretazione di alcuni versetti della Sacra Scrittura nella sua Traduzione del Nuovo Mondo. La traduzione di Greber è stata utilizzata soprattutto per sostenere la traduzione della Watchtower di Gv 1:1: «E il Verbo era un dio». Ad esempio, nell’opuscolo The Word: Who is He? According to John (La Parola: Chi è? Secondo Giovanni), pubblicato nel 1962 (e riprodotto integralmente nella Torre di Guardia italiana del 1963), si dice a pagina 5:

«Simile è l’interpretazione resa da un ex prete cattolico: “In principio era il Verbo, e il Verbo era con Dio, e il Verbo era un dio“»[1]

Nel libro Aid to Bible Understanding (“Ausiliario per comprendere la Bibbia”), pubblicato nel 1971, si utilizza la traduzione di Greber come referenza a Gv 1:1 nella Traduzione del Nuovo Mondo. In quest’opera si legge:

«Una traduzione dell’ex prete cattolico Johannes Greber (ed. 1937) rende la seconda apparizione della parola “dio” nella frase “un dio”»[2]

Aid to Bible Understanding utilizza anche l’interpretazione di Greber come punto di riferimento per la traduzione della Watchtower di Mt 27:52 utilizzata per eliminare il riferimento alla risurrezione di alcuni morti sopraggiunta al momento della morte di Gesù: «La traduzione di Johannes Greber (ed. 1937) di questi versetti è la seguente: “Ed i sepolcri si aprirono, e parecchi corpi di quelli che erano sepolti furono risuscitati. In questo atteggiamento uscirono dai sepolcri, e furono visti da parecchi che passavano in questo luogo, sulla strada di ritorno verso la città”»[3]

I riferimenti alla traduzione di Greber appaiono parecchie volte nelle pubblicazioni della Torre di Guardia, almeno fino al 1976, dopo di che hanno smesso di utilizzarla come fonte di riferimento.[4] Infine essi l’hanno ripudiata nel 1984.

greberChi era realmente Johannes Greber?

Johannes Greber era un prete cattolico nella Germania degli anni ‘20. Nel 1923, egli venne invitato da uno dei suoi parrocchiani ad un incontro di preghiera. Greber racconta ciò che gli accadde in quell’occasione: «La preghiera era appena finita quando un ragazzo cadde in avanti crollando così improvvisamente da farmi sobbalzare […]. Dopo alcuni secondi, la parte superiore del suo corpo venne proiettata in verticale in una serie di soprassalti come se fosse tenuto da una mano invisibile, e rimase seduto con gli occhi chiusi».

Il ragazzo che Greber descrive era un medium e la riunione era una seduta spiritica. Attraverso il ragazzo, lo spirito rispose a parecchie domande di Greber, compreso il motivo per cui il cristianesimo non esercita più un’influenza sulle persone della sua epoca:

«Gli insegnamenti di Cristo non si trovano oramai più nella loro purezza originale e nella loro chiarezza nei documenti che sono giunti fino a voi. In quello che voi chiamate “Nuovo Testamento”, numerosi paragrafi e interi capitoli sono stati omessi. Ciò che avete adesso sono delle copie mutilate […]. Anche l’ultima lettera dell’Apostolo Paolo, inviata a tutte le comunità cristiane, è stata distrutta. In questa egli spiegava minuziosamente certi passi nei suoi primi scritti che hanno dato luogo ad incomprensioni. Le sue spiegazioni erano in contrasto con numerose dottrine erronee che si sono infiltrate successivamente nella fede cristiana»

In sostanza, i documenti antichi di cui disponiamo sarebbero fittizi. Vorrei capire allora come fa la gente ad ottenere la salvezza se la Scrittura non è chiara per come dovrebbe essere? Se fossero vere (dubito) le cose che lo spirito disse a Greber, tuttavia quel poco di materiale che abbiamo, fittizio o non fittizio che sia, è sufficiente per conoscere quello che ci basta conoscere. Nonostante questa “non purezza” gli uomini possono comunque ottenere la salvezza, occorrerebbero altri libri? Non credo. Il materiale di cui disponiamo è gà sufficiente per quello che a noi uomini serve conoscere. La Potenza di Dio non si limita sulla “lettera” perché «la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica». La salvezza e la purezza di un messaggio non dipendono da quello che si trova scritto su un documento antico, ma in ciò che vi è scolpito nel cuore! (Pr 3:3)

Casualmente una presunta «ultima lettera dell’Apostolo Paolo» sarebbe andata distrutta, mentre i documenti “inutili” come i testi apocrifi sono rimasti intatti. Qualora fosse vero che sia esistita questa «terza lettera», come è stato per i rotoli di Qumran, le scoperte di Ebla, El Amarna, la Stele di Mesha e altre scoperte simili, potrà accadere un giorno anche su questa «terza lettera», essere scoperta. Ma poiché Satana è un bugiardo, è bene non credervi. Più tardi, lo spirito che parlava attraverso il ragazzo si è identificato, precisando anche la natura della sua missione:

«Avete ragione di chiedermi chi io sia, perché è vostro primo dovere provare gli spiriti che vi parlano e assicurarvi che siano mandati da Dio […]. Vi giuro davanti a Dio che sono uno dei Suoi spiriti buoni, certamente uno dei Suoi spiriti più elevati, ma non rivelate ad alcuno il mio nome […]. Fin dai tempi del primo uomo, il mondo degli spiriti ha comunicato con l’umanità. Questo è vero sia per gli spiriti benevoli che per quelli cattivi […]. Il mondo degli spiriti, che è materialmente separato da voi, ha diversi modi di comunicare con voi attraverso i mezzi percettibili dai vostri sensi […]. Quando la Bibbia dice “Dio parlava”, non era Dio che parlava, perché, è una regola, che Dio parla solamente per la mediazione dei suoi spiriti messaggeri»

Ricordo al lettore che molto spesso Satana si serve della menzogna mescolata a mezze verità; in tal modo si rende agli uomini credibile ed influente. E’ vero, la Scrittura dice di «provare gli spiriti per sapere se sono da Dio» (1Gv 4:1), però questo “spirito” ha estratto il testo biblico fuori dal suo contesto in quanto il passo si riferisce non a “entità” immateriali, ma agli spiriti delle persone molte dei quali caratterizzano l’essere «falsi profeti». Bisogna stare attenti agli spiriti di queste «persone» non a “entità spirituali”. Inoltre viene negato che a Parlare fosse Dio, quando è la Scrittura stessa a confermare più volte che direttamente Dio parlava (e parla ancora oggi) agli uomini. Non vi sono spiriti mediatici se non Cristo, Dio uomo, il mediatore tra gli uomini e Dio. Inoltre la Scrittura vieta persino l’evocazione degli spiriti e dei defunti: di per sé si può capire che Greber non conosceva a fondo le Scritture, altrimenti sarebbe stato guardingo e si sarebbe subito astenuto non appena la situazione si sarebbe resa palese. Ma, come dice espressamente lo stesso Greber, egli è stato come “sedotto” dalle parole influenti di questo spirito. Quest’ultimo invitò allora Greber ad informarsi ulteriormente sul mondo della comunicazione spiritica. Greber rispose a questo invito:

«Ciò che soprattutto mi conquistò – direi irresistibilmente – fu la logica convincente e il ragionamento tagliente di ciò che avevo appena ascoltato per la prima volta nella mia vita. Solo la verità poteva esercitare una così grande influenza su di me, un’influenza dalla quale non avevo il potere di sottrarmi anche se avessi voluto […]. Alla fine, decisi di seguire le istruzioni che avevo ricevuto (dallo spirito), anche se tuttavia ciò significava per me il dover affrontare il più grande sacrificio personale, ossia la perdita del mio incarico e di conseguenza del mio sostentamento» (il grassetto è mio)

«Solo la verità poteva esercitare una così grande influenza su di me, un’influenza dalla quale non avevo il potere di sottrarmi anche se avessi voluto». Qui viene espressamente negato il libero arbitrio, concetto che la Bibbia esprime e che Dio non ha mai negato.

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Greber cercò conferma della validità dell’esperienza di questa seduta recandosi ad altre sedute e da altri medium, dove sentì proclamare le stesse “verità”. Più tardi, egli rinunciò al suo stato di sacerdote cattolico e nel 1932 scrisse un libro intitolato Comunicazione con il mondo spirituale di Dio. Sue leggi e suoi scopi, in cui espose il suo pellegrinaggio nello spiritismo, e descrisse le verità e i principî della sua nuova comprensione del cristianesimo, rivelatagli attraverso le sue comunicazioni con gli spiriti.

Nel 1933, egli scrisse una traduzione del Nuovo Testamento, avvalendosi dei messaggi ricevuti dal mondo degli spiriti. Fu questo il libro che la Società Watchtower utilizzò per diversi anni per convalidare la sua traduzione di alcuni versetti della Traduzione del Nuovo Mondo. Ecco cosa si legge nella pagina introduttiva dell’opuscolo pubblicitario della Johannes Greber Foundation:

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«Man mano che si andava avanti nello studio sono, infatti, emerse molte contraddizioni fra ciò che c’è negli antichi rotoli ed il Nuovo Testamento che noi conosciamo, ed esse sono state l’oggetto della sua costante preghiera per ricevere la guida, preghiere a cui è stata date risposta, e le contraddizioni gli sono state chiarite mediante il mondo spirituale di Dio.

A volte la risposta corretta gli veniva provveduta per mezzo di grandi lettere illuminate e parole che passavano davanti al suoi occhi [come accade nel film Il Codice Da Vinci, quando Robert Langdon (Tom Hanks) cerca di decifrare degli anagrammi]. Altre volte la risposta corretta gli veniva data durante adunanze di preghiera. Sua moglie, che era una medium del mondo spirituale di Dio, era spesso lo strumento usato per trasmettere la corretta risposta da parte dei Messaggeri di Dio al Pastore Greber» (il grassetto e la parentesi quadra sono miei)

In sostanza, la moglie era una medium usata come strumento per «trasmettere la corretta risposta da parte dei Messaggeri di Dio al Pastore Greber». E la potente opera ispiratrice e rivelatrice dello Spirito Santo, lo Pneuma, il Paraclito… dov’è?

La Watchtower sapeva chi era Johannes Greber?

Una spiegazione possibile dell’utilizzazione da parte della Società Watchtower della traduzione di Johannes Greber è l’ignoranza a riguardo delle fonti e delle convinzioni di Greber. Tuttavia, è chiaro – come confermato da loro stessi – che essi sapevano che egli era uno spiritista:

«Comunicazione con il mondo spirituale di Dio. Sue leggi e suoi scopi […]. Conformemente alla sua origine cattolica romana, la copertina della traduzione di Greber è ornata da una croce dorata. Nella prefazione della sua opera precedentemente menzionata, l’ex prete Greber scrive: «Il libro maggiormente spiritualistico più importante è la Bibbia». Spinto da questa impressione, Greber si sforza di fare in modo che la sua traduzione del Nuovo Testamento sia in chiave di una lettura molto spiritualistica […]. La traduzione di Greber di questi versetti (1Gv 4:1-3) suona così: «Miei cari amici, non credete ad ogni spirito, ma provate gli spiriti, per apprendere se vengono di Dio. Poiché molti falsi spiriti sono emersi dall’abisso […] e parlano per l’intercessione di medium umani». E’ evidente che gli spiriti in cui l’ex-prete Greber credeva l’hanno aiutato nella sua traduzione» (il grassetto è mio)[5]

Da notare che questo articolo è apparso sei anni prima del primo ricorso a Greber sulla Torre di Guardia, e che in quel momento la Società era al corrente sia della natura della sua traduzione del Nuovo Testamento che dell’esistenza del suo libro. Visto il rigido controllo che esiste su tutto ciò che viene pubblicato dall’organizzazione, si potrebbe al massimo comprendere una citazione di Greber, fatta per errore, ma la Watchtower lo ha citato in otto occasioni. La Watchtower continuò ad utilizzare Greber come punto di riferimento per quasi altri vent’anni citandolo nella loro maggiore opera di divulgazione, Aid to Bible Understanding.

Un’altra possibilità per ciò riguarda l’utilizzazione della traduzione di Greber da parte della Società Watchtower, è che la Società non considerasse troppo pericoloso lo spiritismo. Ciò non corrisponde al vero. La Società Watchtower condanna energicamente qualunque tipo di spiritismo considerandolo come un mezzo di comunicazione con i demoni. Ad esempio, nel libro Perspicacia nell’uso delle Scritture, essa afferma:

«Ne consegue logicamente che qualsiasi presunta comunicazione con i defunti, se non è una menzogna calcolata, deve venire da una fonte malvagia, in opposizione a Geova Dio. La Bibbia indica chiaramente che spiriti malvagi, demoni, sono questa fonte malvagia»[6]

“Non è appropriato citare uno spiritista”

Perché la WTS ha smesso di citare Greber? La risposta viene data in una “Domanda dai lettori” pubblicata nella Torre di Guardia del 1° aprile 1983, p.31 (ed. inglese):

«Perché, in anni recenti, La Torre di Guardia non ha più fatto uso della traduzione dell’ex sacerdote cattolico, Johannes Greber?

Tale traduzione è stata usata occasionalmente a sostegno della nostra traduzione di Mt 27:52-53 e di Gv 1:1. Ma com’è indicato nella prefazione all’edizione del 1980 di The New Testament di Johannes Greber, egli nel tradurre si era avvalso dell’aiuto del “mondo spirituale di Dio” per ottenere dei chiarimenti intorno a dei passi difficili da tradurre. In essa veniva detto: “Sua moglie, una medium del mondo spirituale di Dio, fu spesso lo strumento per la trasmissione delle risposte corrette da parte di messaggeri di Dio al Pastore Greber”. La Torre di Guardia ha ritenuto non appropriato fare uso di una traduzione che ha tali stretti rapporti con lo spiritismo» (il grassetto è mio)[7]

La WTS nasconde qualcosa

Nel 1980 la WTS ha inviato la seguente lettera alla fondazione Johannes Greber:

Documento originale, clicca per ingrandire
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20 dicembre 1980

Alla JOHANNES GREBER MEMORIAL FOUNDATION

Egregi Signori,

Abbiamo ricevuto i due volumi, da Voi recentemente spediti: Il Nuovo Testamento tradotto da J. Greber ed il suo libro «Comunicazione col Mondo degli Spiriti di Dio».

Vi siamo grati per la spedizione di detti volumi. Già da alcuni anni conoscevamo la traduzione di J. Greber ed occasionalmente l’abbiamo citata. Tuttavia era difficile procurarsene delle copie. Avendo noi, nel nostro Quartier Generale, quattro biblioteche che vengono consultate dal nostro personale come pure dagli autori dei nostri libri e riviste, gradiremmo sapere se è possibile ricevere altre copie del Nuovo Testamento.

Vi preghiamo di indirizzare ogni comunicazione al Dipartimento Scrittura, Desk EG.

Distinti saluti
La Società Torre di Guardia

Scansione della busta indirizzata alla Fondazione:
Scansione originale della busta indirizzata alla Fondazione:

Non c’è alcun dubbio quindi che la Watchtower fosse a conoscenza dell’indirizzo di questa fondazione e di come fosse possibile procurarsi copie del “Nuovo Testamento” di Greber. Esistono comunque più di 20 lettere nelle quali il Corpo Direttivo nega di sapere in che modo si può ottenere il NT di Greber!

Nella seguente lettera si può notare come la Società risponde alla loro sorella nella fede Helen McAllister che chiedeva come fare ad ottenere una copia del “Nuovo testamento” di Greber.

Documento originale, clicca per ingrandire
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EI: ESZ 21 settembre 1981

Cara sorella McAllister,

Abbiamo ricevuto la tua lettera del 20 agosto 1981, ed è ora nostra premura risponderti.

Ci chiedi informazioni sul come ottenere una copia del Nuovo Testamento, di Johannes Greber. L’unico indirizzo che abbiamo è quello indicato nella traduzione stessa, che è un’edizione del 1937. In esso è indicato l’editore, John Felsberg, Incorporated, 80 Fourth Avenue, New York. Nell’elenco telefonico di New York non abbiamo trovato alcun indirizzo aggiornato, cosicché sarà necessario che per ottenerlo tu ti rechi dalla tua libreria e faccia ricerche relative alla traduzione.

Speriamo che i nostri suggerimenti ti siano utili. Approfittiamo di questa occasione per mandarti sia un’espressione del nostro caloroso amore cristiano che i nostri migliori auguri.

Tuoi fratelli nel servizio di Geova
Watchtower Bible and Tract Society of New York, inc.

Come abbiamo visto il Corpo Direttivo conosceva invece perfettamente il recapito dell’editrice dei libri di Greber; alla “sorella” McAllister invece comunica di non conoscerlo, dicendo perfino di aver consultato invano l’elenco telefonico! Che menzogna!

Non si è trattato certo di una svista o di una dimenticanza. Ecco un’altra lettera scritta qualche tempo dopo in cui si nega nuovamente di conoscere come ci si può procurare questo testo:

Documento originale, clicca per ingrandire
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10 dicembre 1981

Caro amico,

Siamo in possesso della sua recente lettera e cogliamo l’occasione per rispondere alla sua richiesta, riguardo alla quale vorrebbe avere una nostra risposta.

In riferimento all’indagine concernente la pubblicazione del Nuovo Testamento, di Johannes Greber, dobbiamo informarla che noi non stampiamo né abbiamo scorte di questo libro. In merito alle sue critiche, circa il titolo della nostra copia di biblioteca di questo libro, stampato in data 1937, il nome degli editori è dato quale John Felsberg, Inc., 80 Fourth Avenue, New York. Questa è veramente l’unica informazione che noi possediamo, e siamo in grado di suggerirle soltanto che potrebbe probabilmente ricevere qualche aiuto facendo delle ricerche presso negozi di libri usati.

I nostri migliori saluti.

Sinceramente vostri
Watchtower Bible and Tract Society of New York, inc.

Questa è una delle oltre 20 lettere in cui la Watchtower nega di sapere in che modo si può ottenere il Nuovo Testamento di Johannes Greber. La WTS invece lo sapeva, solo che non lo voleva dire. Come si chiama questo modo di rispondere in cui si nega di essere al corrente di informazioni di cui si è invece perfettamente a conoscenza?

Altro particolare interessante che rivela come la Watchtower cerchi di nascondere e minimizzare l’accaduto: (cito da www.infotdgeova.it/dottrine/occulto.php):

«[…] nel tentativo di minimizzare il tutto, il Geovismo mediante il suo “Ministero della Verità” di orwelliana memoria si diede da fare per cancellare le tracce del misfatto. Nel 1986, infatti, pubblicò un nuovo Indice delle Pubblicazioni dal 1930 al 1985. In esso è contenuta l’espressione: “Questo Indice include tutti i precedenti indici”. Ma non è vero. Difatti a pagina 372, sotto l’esponente Greber, Johannes, troviamo un riferimento all’articolo contenuto nella «Domande dai lettori» di La Torre di Guardia (inglese) dei 1° aprile 1983, pag. 31, ed un riferimento a Giovanni 1:1 in La Torre di Guardia del 1° marzo 1963, pag. 138. Le altre sei volte in cui Greber era citato sono state semplicemente cancellate!

Vi è un buon motivo per agire così. Difatti se un testimone di Geova venisse a contatto con una persona al corrente del fatto che La Torre di Guardia ha fatto uso di medium spiritici, e si decidesse a fare delle ricerche, in tutto egli troverebbe soltanto due riferimenti in tale Indice. Quindi, il Testimone ne concluderebbe che gli scrittori della Società hanno usato Greber come fonte solo una volta, poi si sarebbero accorti del loro errore. Tutto ciò apparirebbe del tutto innocente»

Note:
[1] Una nota in calce indica la fonte: The New Testament. A New Translation and Explanation (“Il Nuovo Testamento. Una nuova traduzione e spiegazione”), di J. Greber.

[2] Cfr. Aid to Bible Understanding, 1971, pag. 1169.

[3] Ibid., pag. 1134. Si veda anche www.infotdgeova.it/bibbia/tombe.php.

[4] La Torre di Guardia del 1° marzo 1963, pag. 138, par. 5; 15 aprile 1976, pag. 255, 266; 15 ottobre 1976, pag. 615; Accertatevi di ogni cosa, (edizione del 1965), pag. 478; Aid lo Bíble Understanding 1969, 1971, pagg. 1134 e 1169.

[5] L’articolo originale: pag.487, pag.488.

[6] “Perspicacia”, vol. 2, p. 1033.

[7] Cliccare qui per visualizzare la pagina originale.

Articolo tratto dal sito infotdgeova.it, rivisitato.

23 Risposte a “Traduzione del Nuovo Mondo (TNM): chi l’ha tradotta realmente?”

  1. Ciao Daniele, grazie, l’articolo è interessante. Quel poco che vedo fuori delle attività di Testimoni di Gegova che i loro metodi sono basati sulla manipolatione psicologica. Perciò non mi sorprende questa non trasparenza…

    Piuttosto mi preoccupa tra i nostri movimenti la tendenza del “Vangelo della prosperità”. Non so se hai scritto già un articolo in merito.
    Grazie

  2. Salve.
    Mi sono imbattuto per caso nel tuo sito (mi permetti di darti del tu, da cristiano a cristiano? Ne sarò grato) e trovo davvero interessanti le argomentazioni esposte e la caratura culturale palpabile.
    Ho letto con interesse questo articolo. Mi ha aiutato a vedere le cose da un’altra prospettiva.
    Sono un testimone di Geova di quelli che ora vengono definiti “consapevoli”, dunque sto finalmente uscendo dal muro di condizionamento psicologico a cui sono stato sottoposto da 50 anni circa. Dico questo non “sputando nel piatto in cui ho mangiato”, sia chiaro.
    Comunque, interessato come sono all’argomento trattato sopra, volevo chiedere come mai, visto che si afferma che gli ebrei continuavano anche dopo la venuta di Gesù ad osservare l’ ebraismo mentre i pagani non erano costretti a farlo, in una occasione l’apostolo Pietro, ebreo, ebbe una visione in cui un angelo lo invitava a mangiare cibi considerati impuri dalla legge mosaica. L’angelo invito Pietro a smettere di considerare impuro ciò che Dio aveva reso puro. E’ vero, si trattava di una visione. Ma il senso era chiaro. Io capisco che anche gli ebrei avrebbero dovuto mettere da parte i precetti della precedente legge mosaica. Anche l’apostolo Paolo, ebreo, fece più volte intendere a chiare linee che per lui era indifferente mangiare cibo un tempo proibito. Diceva anzi ai cristiani che nessuno avrebbe dovuto giudicare un altro per via di ciò che mangiava. Se è giusto che quelli dell’apostolo Paolo erano insegnamenti per i pagani, comunque sembra chiaro che anch’egli si ritenesse destinatario di tali indicazioni. Lo stesso Paolo diceva chiaramente che ormai non c’era più alcuna dicotomia tra giudeo e greco, tra ebreo e barbaro. Dunque sembrerebbe che anche coloro che appartenevano al mondo ebraico sarebbero pian piano, entro un ragionevole tempo, migrati verso il cristianesimo epurato delle leggi e dei precetti dell’antico patto. Mi piacerebbe conoscere il tuo parere a riguardo e grazie per avermi dato udienza.

    1. Sarei stato lieto di esprimerle il mio parere in merito alla discussione sollevata da lei, qualora l’argomento fosse stato attinente al tema dell’articolo.
      Shalom

  3. Ciao Daniele, io non sono ex tdg ma non li frequento più per mia scelta, nessuno mi ha fatto un torto, ho solo indagato di più sulle loro dottrine e fonti, il tuo articolo ne è un esempio che già lessi come fonte di ricerca personale nello stesso sito di cui fai riferimento, documenti che come le lettere a Greber, furono fatte recapitare dalle talpe che si trovano nel quartier generale dei TdG, quindi autentiche, io mi rimprovero solo che non mi sono informato prima, perdendo tempo utile per me ed inutile in questa organizzazione pseudo religiosa a causa delle loro false dottrine e dei loro raggiri per farti accettare i loro intendimenti ( parola elegante per nascondere il vero significato d’essi ovvero “interpretazione” dei loro pensieri sulla bibbia).
    Mi complimento sia dell’articolo che delle risposte ben curate ed intelligenti che hai dato a tutti.

    1. Ciao, grazie per il tuo intervento.
      C’è un tempo per ogni cosa; il tempo perso può essere servito per farti raggiungere il livello di maturazione che hai adesso. Perciò ringraziamo Dio anche per i nostri tempi persi, che non sono quelli Suoi.

      Daniele

  4. I TdG semplicemente “non riescono a vedere” senza gli occhiali rosa che ha messo loro l’organizzazione. Per 30 anni ho riso quando dicevano che a noi TdG fanno il “lavaggio del cervello”.

    Solo oggi, uscito dalla setta, capisco perchè i TdG si ostinino con tanta convinzione a sparare fesserie che si possono sconfessare banalmente. Hanno perso il senso della ragione in nome della lealtà ad un’organizzazione che tutto fa tranne che il loro bene. Ma purtroppo è quasi impossibile accorgersene e non bastano certo 2 articoli o un libro fatto bene per fargli capire l’inganno che c’è dietro.

    1. Sicuramente 2 articoli e un libro ben fatto non portano a grandi risultati, tuttavia possono essere un trampolino di lancio per indurre i lettori alla riflessione. Per costruire una casa occorre iniziare dal primo mattone.
      Visto che lei ne è uscito, anziché commentare su un blog, faccia qualcosa per aiutare coloro che sono intrappolati in questa organizzazione. Lei ha esperienza, e anche lei, un tempo “aveva perso il senso della ragione”. Per cui li aiuti a ritrovare questo senso.

      Cordialmente,
      Daniele

  5. Io non comprendo che male fanno i cosiddetti apostati. …. possibile che TUTTI quelli usciti ora dicono solo bugie?
    Infondo il libro crisi di coscienza cosa ha detto di bugia?
    La sua testimonianza che é simile agli altri.possibile che NON ha valore visto che aveva anche cariche alte e stava nel.cuore.della.società ?

    1. E’ naturale comportarsi così contro i disassociati. Finché resti lì dentro sei santo, una volta fuori sei solo un bugiardo. Penso che una volta fuori dalla congregazione, chi viene additato come bugiardo comprende che bugiardi si è continuando ad aderire a questa organizzazione.

  6. Hai mai lettoil libro “Truth in Translation” di Jason David Bedhun?… libro molto interessante, che mette a confronto le traduzioni più diffuse , dicendo in più punti che la nostra è quella più accurata e libera da preconcetti teologici, seppur facendo qualche piccola critica. Che la società WT abbia commesso degli sbagli , non è assolutamente nuovo. Ce ne sono molti altri. Non è un problema. Perlomeno ha avuto ed ha, tutt’ora, l’umiltà di ammettere le revisioni e i nuovi intendimenti a motivo dello studio continuo della parola di Dio.Non come altre organizzazioni che vivono di assiomi irremovibili, costi quel che costi…parlate di torti?… bah, io ci vivo da 15 anni, so chi ha ricevuto screzi , conosco benissimo l’organizzazione, fidati. Dico solo una cosa: accertatevi realmente.

    1. No, non l’ho mai letto. Anche perché non mi serve indagare su testi che parlano dell’autenticità di traduzioni quando in prima persona ho la possibilità e le capacità di attingere direttamente ai testi originali che da me sono in grado di tradurre. A me non interessa, scusando il termine, “perdere tempo” a studiare il pensiero di una determinata confessione religiosa riguado le traduzioni della Bibbia, perché chi è in grado di attingere ai testi originali le traduzioni poco le considera, ma direttamente i testi originali.
      Ho già studiato questo argomento non attraverso dei libri come quello che tu mi hai citato sopra, ma direttamente confrontando le varie traduzioni con il testo originale. A mio avviso, anche se il mio pensiero può essere discordante con il Bedhun, ho constatato che finora la traduzione più fedele (anche se non impeccabile) è la Vecchia Diodati. Non lo dico perché “ho letto il libro di Tizio o di Caio”, non è ho di bisogno. Ma sono un addetto ai lavori, per cui non mi serve farmi macellare un cervello da altri studiosi che dicono tutti cose discordanti fra loro. La verità è che ogni confessione religiosa cerca di tirare acqua al proprio mulino, quindi dire che la Traduzione del Nuovo Mondo, revisionata o meno, sia la più accurata, beh, per esperienza e competenza diretta devo smentirti.
      Naturalmente tu parli da lettore di libri in inglese e italano, non da conoscitore dell’ebraico e greco biblico. Poi, se tu fossi stato un traduttore della Bibbia allora avremmo anche potuto parlare la stessa lingua in termini di “competenza”. Ma fino a prova contraria, per mia esperienza, devo smentire sia te che il Bedhun, anceh senza aver letto il suo libro dato che le premesse da te esposte mi hanno lasciato intendere il suo pensiero soggettivo più che oggettivo.
      Shalom

      1. Se non ti interessa parlare di questa traduzione o studiarla, ecc ecc, qual’è lo scopo di questo articolo?.. è vero che non ho competenze di Ebraico o Greco, ma ci sono tanti altri Biblisti o ebraisti che non la pensano come te, e quello che tu pensi di loro (che hanno pareri soggettivi) lo direbbero di te. Con alcuni di loro ci ho parlato. Non è che se uno conosce le lingue ha la verità. Ho notato per esperienza personale che ,come in tutti i campi e le materie, gli esperti stessi hanno pareri discordanti. Sai , delle volte mi è bastato confrontare determinate traduzioni, stessa versione, stessa denominazione, stessa casa editrice, a distanza di 10-20 anni l’una dall’altra, per notare quanto siano inaffidabili, esempio una Paoline del 70 e una del 2000. In quella del 70 trovo Yhawè ovunque. In quella del 2000 nemmeno nelle note o nella prefazione. Tanto per fare un esempio.

        1. Aver dedicato qualche articolo ai TdG in generale, non significa che sia la mia attività quotidiana. Parlare di traduzioni, anzitutto, è il mio settore di competenza, quindi che sia la TNM o altra versione , rientra comunque fra i miei “interessi tecnici linguistici” non di studio biblico dottrinale però. Per studiare la dottrina mi avvalgo dei testi originali, non delle traduzioni, ma per studiare l’affidabilità delle varie versioni tradotte, mi occorre necessariamente consultare le traduzioni e confrontarle con il testo originale. O no?

          Lo scopo di questo articolo è semplice: rispondere gentilmente a quanti mi hanno chiesto un parere sulla TNM. Ecco, questo è lo scopo. Qual è il mio crimine?

  7. Che bello non essere più testimone di Geova!!mi sono liberata di un peso ,grazie di cuore per avermi disassociata ,forse l unica cosa utile che avete fatto…ma non vi odio sja chiaro ,piuttosto mi fate pena,non fate altro che ripetere a pappagallo quello che vi dice la società …mai una volta che ragionate di testa propria…un ultimacosa non vi affannate a rispondermi ero solo di passaggio qui,non leggerei cmq i vostri commenti ,non ne vale la pena,siete talmente prevedibili nelle vostre risposte mi fate proprio ridere.toglietevi il prosciutto dagli occhi.

    1. Cara Roberta, grazie per il tuo passaggio. Qualunque peso ti sia tolto di dosso, ne sono contento.
      Non so se hai letto l’articolo, ma in questa sede si intende mettere in evidenza l’origine storica della traduzione utilizzata dai TdG.
      Ti chiedo solo una cortesia: la prossima volta evita di commentare se non vuoi repliche a ciò che dici. Con questo atteggiamento sembri voler imporre la tua parola su quella degli altri. Non è corretto.
      Per questa volta lascio passare il tuo commento, ma non riaccadrà qualora si ripeterà questo atteggiamento.
      Se non odi i TdG, dimostralo con gentilezza e cortesia, due virtù che, purtroppo, sembrano mancarti.
      Anzi, più che provare “pena”, dovresti compatire chi è ancora dentro il baratro “geovista” dal quale non riescono ad uscire, piuttosto, anziché evitare il confronto, dovresti affrontare la situazione e aiutare chi si trova in difficoltà.
      Se questo tuo attuale atteggiamento è da “ex” TdG, figuriamoci quando lo eri. Quindi, sbollenta il pentolino e compatisci chi è in difficoltà.
      Non è bello dire né sentirsi dire “mi fate pena”.

      Buona serata

  8. Daniele, l’intera trattazione è tratta da un sito di ex tdG rancorosi che odiano i tdG. Per cui l’intera tesi è estremamente di parte e volta ad uno scopo. Denigrare i tdG. Meglio se ti informi anche attraverso esperti indipendenti.
    Shalom
    Luca

    1. Nonostante vi sia rancore, ed è ammissibile che ci sia (e non vuol dire che ci sia per forza), i documenti parlano da soli.
      Quando una persona testimonia di un male subito “svuota il sacco”… e parlare male di qualcuno o qualcosa, in queste circostanza fa uscire fuori la verità che viene nascosta.
      Forse non ti sarà capitato ancora nulla, e spero che non ti accadrà ancora nulla; ma appena subirai un torto, aprirai gli occhi.

      1. documenti tutti da verificare. E’ molto facile falsificare la carta intestata della WTS.

        E comunque, informati meglio. Può servirti per avere una visione scevra da condizionamenti degli apostati.

        http://tdgonline.altervista.org/fuoriusciti-dei-testimoni-di-geova-tra-fenomenologia-e-statistica-cosa-dicono-gli-esperti/

        http://testimonidigeova.freeforumzone.com/discussione.aspx?idd=9664832

        http://tdgonline.altervista.org/la-watch-tower-societa-per-azioni/

        In merito alla TNM, chiedi al Professor Jason BeDuhn.
        Saluti

        1. I documenti parlano da soli e non aggiungo altro. E’ molto facile difendere la propria organizzazione; anche i criminali dicono di essere innocenti con le prove che dimostrano il contrario di quello che dicono.

          1. Documenti che tu hai visto in originale, in mano tua? E’ altresì molto facile attaccare gli altri. Hai visionato si o no i documenti di cui ti ho messo i link? Quando vuoi bere acqua, la prendi dalla fonte o dalla foce?

          2. Adesso si passa ai documenti originali, in mano mia. E’ naturale. E tu hai mai avuto i manoscritti originali, in mano tua, scritti direttamente dal calamo dei rispettivi autori biblici, per appoggiare le tue tesi “geoviste”?
            Voglio precisare ai lettori che con il termine “geovista” non si vuole offendere una persona, un’associazione o un credo/dottrina. Lo stessa terminologia viene utilizzata per indicare le due tradizioni ebraiche “yahwista” ed “elohista” come per la famosa “ipotesi documentale”. Quindi, con “geovista” mi rifaccio al medesimo uso terminologico. Nessuno si offenda, oppure ignori il blog.
            Grazie

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