Pesce o Balena: quale creatura acquatica ha inghiottito il Profeta Giona?

04_independence_day_blurayIl Libro di Gona rivela che «Yahwéh fece venire un gran pesce per inghiottire Giona: Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti» (2:1). Circa 800 anni dopo, Gesù allude a questo incredibile evento (Matt. 12:39-41). Secondo alcune traduzioni di Matteo 12:40, Gesù citò Giona dicendo di lui di essere stato «tre giorni e tre notti nel ventre del pesce […]». Tuttavia, dal momento che le Balene e i Pesci sono diverse creature, gli scettici “ignoranti” di zoologia accusano Gesù e i redattori della Bibbia di aver commesso un errore. Il critico della Bibbia Dennis McKinsey (che ho citato più volte nelle mie ultime pubblicazioni edtoriali), ha per lungo tempo affermato che Matteo 12:40 è «probabilmente il più famoso errore scientifico pronunciato da Gesù»[1]. «A quanto pare Gesù non aveva letto l’Antico Testamento molto da vicino […] poiché chiunque abbia un minimo di conoscenza biologica sà che una Balena non è un Pesce e un Pesce non è una Balena» (Ibid., pp.142-143).

Tale critica su Gesù e sui redattori della Bibbia incarna l’impotenza sugli attacchi degli scettici al di sopra di Dio e della Sua Parola. McKinsey basa la sua critica esclusivamente su una traduzione inglese della Bibbia – precisamente la versione di Re Giacomo – fatta quasi 1.600 anni dopo che Gesù pronuncò queste parole. Lo scettico nel suo libro dimostra una totale mancanza di preoccupazione sul confronto tra le varie traduzioni in merito a questo passaggio. McKinsey non si è mai chiesto quale fosse il termine che Gesù utilizzò in origine né quale termine registrò Matteo nel suo manoscritto. Egli non fa altro che suggerire una critica superficiale e scialba che potrebbe suonare sensibile solo in superficie, ma con solo un pò di indagine tale dilemma può essere esplicato in modo estremamente semplice e razionale.

Adesso, al di là dell’evento straordinario che ci viene narrato nel Libro di Giona – dove ognuno può credere o meno quanto alla fiaba di Pinocchio – il nostro interesse è quello di sapere a quale creatura si riferisce la Scrittura. Quindi, qual’è stata la parola greca che si traduce con «balena» o «pesce» nelle varie traduzioni bibliche? Dopo aver gettato un breve sguardo su vari autorevoli dizionari di greco, ho scoperto che la parola greca [ketos] usata dall’Evangelista viene definita in generale come una «grande creatura marina»[2], «mostro marino»[3] o «grande pesce»[4].

Gesù ha quindi indicato che Giona fu inghiottito da una «grande creatura marina», che non era necessariamente una Balena, ma nulla esclude che lo fosse.

Quasi 300 anni prima di Gesù, Giona fu inghiottito da un [ketos] (Matt. 12:40); la traduzione Septuaginta usa la stessa parola greca [ketos] per tradurre il termine ebraico «pesce» [dag] in Giona 2:1 (1:17 a seconda della versione biblica) e 2:10. Il fatto è che, come ha concluso l’ebraista e grecista Jack Lewis, sia [dag] che [ketos] «designano creature marine di specie non definite»[5]. In nessun modo Gesù – il Creatore di tutte le cose (Giov. 1:3) – avrebbe potuto commettere un errore su quale tipo di animale Yahwéh «fece venire» per inghiottire Giona. L’animale in questione è stata una «grande creatura marina» e non necessariamente un «grande pesce» secondo la nostra moderna e più limitata definizione della parola. Potrebbe essere stato benissimo un tipo di pesce (uno Squalo gigante per esempio, il Megalodon), o un mammifero marino (ad es. la Balena), oppure una creatura estinta, un grande anfibio o rettile acquatico (ad es. il Tannin, Gen. 1:21). Non possiamo essere sicuri! Chiaramente possiamo asserire che sia l’ebraico che il greco mancano di precisione per identificare in maniera specifica l’identità della creatura che ha inghiottito Giona.

Infine, una verità fondamentale che molti – soprattutto i critici della Bibbia – perdono in una discussione su Dio, sulla denominazione usata dai redattori della Bibbia e sulla nostra moderna classificazione degli animali è che Dio non ha mai classificato gli animali secondo il nostro moderno sistema di classificazione biologico. Fin dalla Creazione, Elohìm distinse gli animali in semplici “gruppi naturali”; ovvero, la Bibbia anziché specificare “pesci” (che escluderebbero i mammiferi acquatici) e “uccelli” (che escluderebbero i pipistrelli), generalizza con «creature acqutiche» e «volatili svolazzanti» nel quinto giorno della Creazione (Gen. 1:20-23) e di «animali rettiliani, selvatici e bestiame della terra» nel sesto giorno (Gen. 1:24-25). Nello stesso modo in cui nella frase ebraica di Genesi «volatili svolazzanti» possiamo logicamente includere anche i Pipistrelli che non sono uccelli (perché anche loro sono dei «volatili svolazzanti», Lev. 11:13-19), sia il passo di Giona che il passo di Matteo alludono ad una «grande creatura marina» non meglio identificata che può appartenere ad una qualunque specie, anche a noi oggi sconosciuta. Se fosse stata una Balena, un Serpente marino, una Tartaruga gigante o un Dinosauro… può essere, dato che come creature acquatiche “nuotano” (o hanno nuotato) come tutti i pesci.

Accusare Gesù o i redattori biblici di aver catalogato erroneamente un animale basato sulla classificazione degli animali del XVIII° secolo di Carolus Linnaeus, o su un qualsiasi altro metodo moderno di classificazione, è sia illogico che ingiusto.

NOTE

[1] Dennis McKinsey, The Encylopedia of the Biblical Errancy (Amherst, NY: Prometheus, 1995), p.142.

[2] Barclay M. Newman Jr., A Concise Greek-English Dictionary of the New Testament (London: United Bible Societies, 1971), p.100.

[3] Frederick William Danker, William Arndt& FW Gingrich, Greek-English Lexicon of the New Testament (Chicago, IL: University of Chicago Press, 2000), p.544.

[4] W.E. Vine, An Expository Dictionary of New Testament Words (Old Tappan, NJ: Revell, 1952), p.209.

[5] Jack P. Lewis, The Gospel According to Matthew (Austin, TX: Sweet, 1976), cap.2 – p.178.

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