Nibiru e i Figli delle Stelle | NUOVO LIBRO

Carissimi amici, dopo il successo riscontrato dal libro La Bibbia non è un mito, ho il piacere di presentarvi il nuovissimo lavoro firmato La Nuova Apologetica inerente la fantomatica teoria dei cosiddetti “Antichi Astronauti” i cui padri fondatori sono stati Zecharia Sitchin ed Erich Von Däniken.

Anche se La Bibbia non è un mito non fa parte di una collana, con il nuovo lavoro si propone una sua continuazione ancora più esauastiva e dettagliata di alcuni argomenti che ho pensato meritassero delle ulteriori disamine. Quanti hanno già letto La Bibbia non è un mito, avranno un quadro più chiaro; tuttavia, non è indispensabile averlo letto perché Nibiru… è già di per sé molto esaustivo. Averli entrambi, però, non fa male.

Secondo i due studiosi (il primo ormai scomparso), le antiche tavolette cuneiformi Mesopotamiche ci testimonierebbero dell’esistenza di presunti extraterrestri provenienti dall’altrettanto presunto pianeta “Nibiru”, conosciuto anche come Pianeta X. Una volta sbarcati sul nostro pianeta, questi extraterresti – meglio conosciuti con il nome di Anunna (o Anunnaki) – avrebbero mescolato il loro DNA nel codice genetico di un ominide (Homo Herectus) facendolo diventare Homo Sapiens.

Le analisi condotte nei primi due capitoli di questo lavoro trattano in modo molto dettagliato alcuni reperti famosi nel campo Assiro-Sumerologico, vale a dire il Sigillo Cilindrico VA-243 (vedi foto a sinistra) ed altri reperti sulla simbologia Mesopotamica in àmbito astronomico (quindi astrologico e religioso). Nei primi due capitoli si sfateranno i miti sugli Antichi Astronauti, in quanto gli antichi popoli della Mesopotamia non ci hanno parlato di questi presunti déi/extraterrestri, ma semplicemente di corpi celesti a cui loro attribuivano poteri ed influenze divine. Sono stati i romanzi di Sitchin e Von Däniken in primo luogo ad aver trasformato il pensiero mistico religioso antico, in pensiero moderno materialista.

La stesura di questi primi due capitoli (di 7 in totale) mi è stata possibile grazie agli studi del Dott. Michael Heiser, studioso americano ed esperto di Ebraico Biblico e Lingue Semitiche. Heiser è stato anche l’Editore Accademico del famoso software di studio biblico Logos Bible Software. Lo ringrazio di vero cuore per aver condiviso il suo lavoro ai tanti assetati di verità!

Nel terzo capitolo del lavoro amplio ulteriormente le analisi del termine Elohìm che già avevo discusso nel mio precedente lavoro La Bibbia non è un mito; questa volta ho aggiunto delle considerazioni molto più esplicite ed esaustive che completano per via definitiva quanto si è detto nel lavoro precedente.

Nel quarto capitolo, dedicato ai Nefilìm, spiego con dovizia di particolari la vera e sconcertante identità dei cosiddetti “giganti” di cui si parla nella Genesi e nel libro dei Numeri, nonché la minuziosa spiegazione del reale significato del termine ebraico di cui sopra. Questo apprfondimento è una rielaborazione di un mio vecchio studio che in questa sede ho smentito perché non fa più parte del mio pensiero (l’ho spiegato nell’introduzione al capitolo). La ricerca della verità e il metteremi in discussione, mi ha indotto a mutare dei pensieri e preconcetti che oggi reputo errati. Parlo anche della reale origine dei giganti nella storia Biblica e della loro prima ufficiale comparsa. Parte di questa spiegazione è stata già affrontata nella mia ultima conferenza di Torino il 20 Gennaio scorso (clicca qui per vederla gratuitamente), ma in questo libro si andrà ancor più nei dettagli per una disamina decisamente più completa ed esaustiva.

Nel quinto capitolo parlo della famosa Torre di Babele (la tipica Ziggurat Mesopotamica, torre a gradoni) e delle speculazioni che hanno fatto di essa una presunta “rampa di lancio” per razzi spaziali che gli uomini dell’antichità si erano fabbricati (con mattoni e zappe!) per raggiungere il cielo e sfidare gli “déi”. Si andrà in estrema profondità nei meandri delle antiche lingue Mesopotamiche (Accadico e Sumerico in particolare) e si condurrà un’inchiesta anche sulla terminologia ebraica biblica affine.

Nel sesto capitolo parlo apertamente dei Bené-haElohìm (Figli di Dio) di Genesi 6 e svelo la loro identità storica; parlerò anche delle Banòt ha’Adàm (figlie di Adamo) e dei Gibborìm, Anshé hashém (potenti, uomini famosi). Sarà per il lettore la scoperta di un qualcosa di sensazionale. Non ci sono libri che smascherano apertamente queste teorie. Naturalmente non mi sono risparmiato di citare anche il fenomeno del momento Mauro Biglino, essendo questo libro, come già detto, la continuazione de La Bibbia non è un mito. Infine, chiuderò il capitolo spiegando se la Bibbia parla realmente di “angeli caduti” o “angeli incarnati” e nel suo complesso se gli antichi astronauti sono realmente esistiti oppure no.

Nel settimo ed ultimo capitolo parlerò in modo dettagliato del patriarca biblico Enoch e dello pseudoepigrafo omonimo Libro di Enoch, sevelando le incongruenze che vi sono fra questo testo apocrifo e la canonica Genesi. Ho cercato di dimostrare che la letteratura giudaica enochica prodotta nel I sec. d.C. è solo speculazione letteraria ai fini di perpetrare una storia biblica – secondo me – totalmente falsata. Ma non mancano i pregi: questo pseudoepigrafo ci aiuterà a comprendere di più la letteratura e il liguaggio ebraico delle Scritture.

Il libro si chiude con due appendici, uno accademico con le citazioni di alcuni lessici autorevoli e della mia ricerca condotta insieme all’ormai (prematuramente) scomparso David Adamovich (esperto nei Rotoli del Mar Morto), e l’altro fotografico, dove delle immagini accompagneranno il lettore alla comprensione delle spiegazioni suggerite nei vari capitoli del libro.

Infine, ringrazio l’amico e fratello di fede Dott. Angelo Barbagiovanni (Medico Chirurgo), che ha creduto nel mio lavoro fin da subito onorandomi nella stesura della prefazione e di alcune note di approfondimento di carattere medico-scientifico.

Perciò, gli Antichi Astronauti sono realmente esistiti? La risposta da me suggerita è “no” e nel mio nuovo libro spiego perché la penso in questo modo senza alcuna pretesa di avere ragione o detenere la verità in pugno. Il tutto in poco più di 200 pagine fruibili a qualunque tipo di lettore, di qualunque età.

Un libro che non può mancare nella tua libreria, utile per confrontarsi con i cosiddetti “ufomani” o comunque con i sostenitori della speudo-scienza e della paleoastronautica di Zecharia Sitchin, Erich Von Däniken e Mauro Biglino (e chi come loro).

Il libro è disponibile su Amazon anche in formato eBook Kindle: clicca qui!

7 Risposte a “Nibiru e i Figli delle Stelle | NUOVO LIBRO”

  1. non so se è stato accettato il messaggio di prima, non lo leggo qui nell’elenco.
    Gentile Daniele, apprezzo molto davvero la sua professinalità, passione per la ricerca, curiosità e preparazione al tempo stesso.
    Ho avuto un interessante a mio avviso scambio con Biglino probabilmente sotto psudonimo su una sua pagina FB, e vorrei tanto sottoporgliela(testo masoretico, scriptio continua e dintorni…) Ho modo di raggiungerla via mail poichè il copia incolla qui renderebbe lungo e fuori luogo il testo.
    Grazie di vero cuore per tutto.
    Giacomo

    1. Salve Giacomo, i commenti prima di essere resi pubblici vengono monitorati e, se non ritenuti opportuni vengono cestinati (nei casi di offese e utilizzo di linguaggio scurrile). Se vuole scrivermi per email può farlo attraverso la sezione contatti del blog.

      Grazie a lei

      Daniele

  2. Salve, ho trovato alcuni articoli interessanti, ottimo lavoro e svolto con passione, resto un po’ perplesso su alcuni commenti nell’articoli nibiru ed i figli delle stelle, precisando che non e’ mia intenzione favorire o sfavorire il sitchin non si puo’ dire che le ziggurat siano state costruite con mattoni e zappe, prima perche’ e’ ben risaputo nella teoria degli antichi astronauti che utilizzavano una tecnologia sconosciuta in grado attraverso il suono di modificare la materia equilibrando le vibrazioni emesse,questo poi collega al vasto argomento delle piramidi in tutto il mondo ,predisposte in maniera strategica nell intero pianeta terra chissa come. Questo ripeto non per favorire una teoria piuttosto che un altra, la mia verita’ e’ mia, ognu deve ricercare la propria, magari poi un giorno ci ritroveremo tutti nella stessa verita’.

    1. Salve Kevin, benvenuto nel blog e grazie per il suo intervento.

      I testi mesopotamici (e non la teoria degli antichi astrinauti) parlano di zappe, mattoni e bitume. E tutto ciò che riguarda gli Anunnaki va inteso in relazione ai pianeti che gli antichi consideravano divinità e su di essi vi costruivano le proprie storie. E’ risaputo non quello che dicono i testi mesopotamici, ma quello che Sitchin fa dire ad essi, speciamente non sapendoli neanche leggere!

      La ringrazio per la sua garbatezza, e le consiglio di approfondire di più sui testi accademici piuttosto che sui romanzi di Sitchin.

      Cordialmente,
      Daniele

  3. Arriverà il giorno (il mio compleanno) che potrò permettermi l’eccesso di comprare entrambi questi tuoi due prodotti + una Bibbia nuova, visto che quella che è in mio possesso al momento manca di tutti i testi deuterocanonici. Complimenti per le tue ricerche, le trovo tutte estremamente interessanti! Prego Dio perchè nel tempo, se è ciò che è meglio per la mia persona, possa donare anche a me tanta conoscenza. Nel frattempo gioisco per chi questo percorso lo sta già affrontando, è un dono questo, quindi complimenti e che Dio ti benedica oggi e ogni giorno!

    1. Cara Margherita, benvenuta nel Blog.
      Ti ringrazio per i complimenti e per l’apprezzamento verso il mio lavoro.
      Sono sicuro che le tue preghiere verranno esaudite, poiché Dio è generoso con quanti gli chiedono le cose più nobili, come la conoscenza, ma soprattutto la sapienza rivelata.
      Con lo sguardo rivolto verso Cristo, prego anche io per lei.
      Dio la benedica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.