Si è sempre saputo che sarebbero dovuti morire 6 milioni di ebrei

Carissimi amici, volevo condividere con voi una serie di importantissimi documenti che hanno segnato la storia degli Ebrei.

Sembra che il conteggio ufficiale dei 6 milioni di Ebrei sterminati dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) fosse stato già “annunciato” in modo diffuso da alcune grandi testate giornalistiche nordamericane, a partire dagli anni ’15 del secolo scorso. Gli Ebrei in Europa erano attorno ai 6 milioni nei primi del ‘900, ma ciò non spiega il fatto che gli americani abbiano diffuso la notizia dell’olocausto decenni prima che avvenisse. Come facevano a sapere queste informazioni? Tutto era già diabolicamente programmato?

Come mai nel 1919, 6 milioni di ebrei hanno potuto avere liberamente accesso alla notizia del proprio sterminio senza allarmarsi? Come mai nel 1936 (anno di ascesa al potere di Hitler), quando la Seconda Guerra Mondiale non era ancora scoppiata, circolava già l’urgente invito rivolto agli Ebrei di partire per la Palestina così per sfuggire all’olocausto? Se la lista dei titoli di stampa seguenti fosse autentica, forse porci molte domande!

Dieci fra testate giornalistiche e quotidiani per lo più amercani, tra il 1915 e 1938 hanno ripetutamente parlato di 6 milioni di Ebrei che avrebbero dovuto patire grandi sofferneze fino a sfociale alla morte. Tutto questo molto tempo prima che scoppiasse la Seconda Guerra Mondiale.

>>> il 28 dicembre 2014 viene segnalato che il link indicato come fonte, ovvero il video su Youtube, non è piu’ visibile nel nostro Paese.

>> il 3 agosto 2015, un lettore suggerisce: «il video di cui parlate è inaccessibile dall’Europa per motivi ignoti, vi comunico che esso può essere visto in streaming e/o scaricato usando il plug-in “Hola” (per Chrome, Firefox, Android), che abbatte qualsivoglia impedimento di tipo censorio»

Nel seguito una sintesi degli articoli che ho tradotto nel web, soprattutto di quotidiani americani,  presentati in questo video (inaccessibile) e che spaziano dal 1915 al 1938. Si noti la ripetizione di 6 MLIONI di Ebrei, che devono venire massacrati e morire di stenti. Davvero rosprendente leggere queste notizie cosi in anticipo rispetto all’olocausto storico associato a Hitler.

Articoli di giornale

6 giugno 1915: The Sun”, NewYork

Dalla distruzione del tempio di Gerusalemme gli Ebrei non conoscono pagina piu’ oscura nella loro storia, di quella che il  governo russo sta scrivendo oggi. 6 MILIONI di Ebrei, metà degli Ebrei in tutto il mondo, sono perseguitati, umiliati, torturati, ridotti alla fame. Migliaia sono stati fatti fuori. Centinaia di migliaia di Ebrei, vecchi, donne e bambini, sono portati di città in città, senza pietà, deportati dal governo, attaccati da truppe del loro paese, oltraggiati e saccheggiati.

18 ottobre 1918, New York Times, pag. 12

Fondo di 1 milione di dollari per ricostruire l'”ebraicità”.
 6 MILIONI di anime avranno bisogno di aiuto per recuperare la vita normale, quando la guerra sarà finita. 6 MILIONI di Ebrei hanno bisogno di aiuto.

8 settembre 1919, New York Times, pag. 6

Ebrei ucraini vogliono fermare i pogroms. 127.000 Ebrei sono stai uccisi e 6 MILIONI sono in pericolo. Ci presentiamo ora al mondo con uno slogan determinato: «Quei pogroms devono essere fermati», ha detto il Presidente nel suo messaggio annuale. «Si tratta solo di mettere questi fatti davanti agli occhi del mondo civilizzato, non dobbiamo permettere che il mondo si assopisca. Il fatto che la popolazione di 6 MILIONI di anime in Ucraina e Polonia abbia ricevuto notizia sia nelle azioni che dal mondo, che verrà completamente sterminata […] questo fatto è davanti al mondo come massimo tema del tempo presente.

12 novembre 1919, New York Times, pag. 7

Felix Warburg, Presidente del Comitato Congiunto di Distribuzione dei Fondi Americani per gli Ebrei che hanno sofferto in guerra (Joint Distribution Commitee of American Funds for Jewish War Sufferers), è tornato molti giorni fa da un viaggio in Europa, ha reso ieri noto alcune delle sue scoperte: «I colpi degli eserciti contendenti hanno rotto la schiena all’ebraicità europea» – ha detto-  «ed hanno tragicamente ridotto ad una inimmaginabile povertà, malattia e fame, circa 6 MILIONI di anime, o la metà degli Ebrei che popolano la terra.

23 febbraio 1920, Costituzione di Atlanta, frontespizio e pag. 3

«50.000 dollari raccolti in città per salvare gli Ebrei che soffrono». Agli Ebrei di Atlanta viene richiesto di darsi da fare per l’occasione e contribuire al fondo di emergenza, per poter salvare la vita a 6 MILIONI di persone. Parla il Rabbino Marx, che ha fatto un’eloquente supplica perché ci fossero risposte generose alla richiesta dei rappresentanti del fondo di soccorso ebreo. Ha disegnato un grafico della morte e fame di 6 MILIONI di Ebrei che vivono nell’Europa dell’Est e in Palestina e che hanno parlato della persecuzione a cui sono stai sottoposti, non solo negli ultimi 4 anni, per per quasi un secolo. «In migliaia e migliaia della nostra gente muore di fame e di pestilenza».

7 maggio 1920 , New York Times, pag. 11

L’aiuto di guerra per gli Ebrei, riceve 100.000 dollari in dono. Il fondo per gli Ebrei che hanno sofferto in guerra, nell’Europa Centrale e dell’Est, dove 6 MILIONI hanno dovuto affrontare orribili condizioni di fame, malattia e morte, si è arricchito ieri di un contributo di 100.000 dollari da parte di Nathan Strauss.

20 luglio 1921, New York Times, pag. 2

«Chiede all’America di salvare 6 MILIONI in Russia». 
6 MILIONI di Ebrei in Russia stanno per essere sterminati in un massacro. Mentre la fame si sta diffondendo, il movimento di controrivoluzione sta conquistando terreno e il controllo sovietico sta svanendo. Quest’affermazione nasce da documenti ufficiali, presentati al governo di Berlino, che mostra che molti progroms si stanno infuriando in tutte le parti della Russia ed Ucraina. NOTA BENE: 12 anni prima che Hitler appaia sulla scena con i campi di concentramento

29 dicembre 1931, Montreal Gazette, pag. 6

«6 MILIONI di Ebrei temono di morire di fame». Cattive condizioni nell’Europa sud orientale, riportate dal Rabbino Wise
. 6 MILIONI di Ebrei nelll’Europa Orientale rischiano di morire di fame e, ancor peggio, nel corso nel prossimo inverno, se non si raccoglieranno ulteriori fondi da parte del Comitato Congiunto di Distribuzione di fondi Americani per gli Ebrei che hanno sofferto in guerra, per raggiungere un budget stimato di 2,5 milioni di dollari.

31 maggio 1936, New York Times, pag. 14 (Qui non si parla di 6 milioni di Ebrei, ma si accenna all’olocausto)

«Gli Americani fanno appello per un “rifugio ebreo”»
. La petizione, nell’esprimere l’opinione di una leadership cristiana illuminata, negli Stati Uniti, favorendo una maggiore immigrazione ebrea in Palestina, sottolinea le sofferenze intollerabili di milioni di Ebrei, «nell’Olocausto europeo» (prima ancora che scoppiasse la seconda guerra mondiale!). Ma ancora: «E’ nel potere della Gran Bretagna quello di aprire i cancelli della Palestina e lasciar entrare gli Ebrei vittimizzati e perseguitati dall’olocausto europeo (più di 3 anni prima che scoppiasse la Seconda Guerra Mondiale!)

23 febbraio 1938, New York Times, pag. 23

«Fotografata la tragedia ebrea»: uUn’immagine deprimente di 6 MILIONI di Ebrei nell’Europa Centrale, privati di protezione e di opportunità economiche, che stanno lentamente morendo di stenti, in cui tutte le speranze se ne sono andate, è stata presentata agli insegnanti da Jakob Tarshis, noto ai suoi ascoltatori radio come il lampionaio
. Mr. Tarshis rappresenta il Comitato Congiunto di Distribuzione di fondi Americani per gli Ebrei
. La tragedia ebrea è cominciata quando Hitler è salito al potere nel 1933.

Conclusione

Dal link fra parentesi (6-milioni-di-ebrei-prima-di-hitler) potete caricare l’archivio .zip con le varie immagini/scansioni dei numeri originali sopra riportati. I testi sono tutti in inglese. Mentre, di seguito è possibile vedere un video che parla di queste notizie, che non è ancora stato censurato. Per mantenere viva la notizia, si consiglia di copiare questo video sul proprio PC.

6 Risposte a “Si è sempre saputo che sarebbero dovuti morire 6 milioni di ebrei”

  1. Buongiorno, dove posso trovare copia dei titoli dei giornali che Lei cita sopra e sotto al video da Lei pubblicato di Mauro Biglino l’8.7.2018? Grazie

    1. Salve, alla fine dell’articolo trova il link con un file zip scaricabile. Al suo interno ci sono le scansioni dei giornali. Le scansioni le ho trovate online, ma non ricordo i nomi specifici dei siti.

  2. Biglino, così come altri ne danno la notizia.
    Notizia mooolto interessante.
    Tuttaiva il fatto che si sia parlato di sei milioni di ebrei non implica automaticamente che fosse stato tutto pianificato.
    Ci vuole ben altro per dimostrare il complottone.

    1. E che c’entra Biglino con il post? Cioè, perché crede valga la pena citare Biglino in questo articolo, dato che non è nemmeno un accademico né ha voci in capitlo? “Chi è Biglino” per conferirgli così tanto merito di citazione? Inoltre, chi sono “gli altri” che ne danno notizia?

  3. Questo fatto è stato evidenziato già da tanti anni, ed in innumervoli occasioni (incontri pubblici registrati e quindi verificabili su YouTube), da Mauro Biglino.
    Al di là del fatto che è proprio una delle pochissime informazioni veicolate da Biglino rispetto alle quali io personalmente nutro delle perplessità e le cui conseguenze trovo assai poco convincenti (per motivi e ragionamenti vari che qui è lungo descrivere), fa specie che lei spacci come una sua “scoperta” proprio questa cosa.
    Ho letto peraltro molte delle cose che lei scrive contro Biglino, le trovo molto poco convincenti, spesso si subodora chiaramente la malafede e/o la scarsa logica che sottende il suo ragionamento.
    Cordialità.

    1. Caro Lorenzo, da dove evince che questa notizia io l’abbia fatta mia?
      Lo sanno “cani e porci” che questa notizia circola nel web da anni, ed essendo una notizia da non poter né dover trascurare (specialmente per chi ama Israele come me), non vedo perché una notizia del genere debba mancare anche nel mio blog. Più se ne parla, meglio è. Oppure il merito è tutto di Biglino? E poi, cosa c’entra menzionare Biglino in un commento di questo articolo che nemmeno riguarda né le sue ricerche né le sue affermazioni? Se Biglino ha riportato questa notizia del genere nei suoi libri o nelle sue conferenze, non è certo l’unico ad averlo fatto, perciò mi spieghi perché menzionare proprio Biglino quando ci sono centinaia di altri siti web che ne hanno parlato prima di lui.
      Aggiungo, cosa c’entrano le cose che scrivo “contro” Biglino con questo articolo? Così lei non palesa affatto la mia presunta mala fede, perché dovrebbe commentare proprio negli articoli da cui si evince la mia scarsa logica di ragionamento, mentre in realtà invoca Biglino senza che questo articolo si sia preoccupato di farlo. In questo modo lei palesa, piuttosto, il suo desiderio di venire contro le mie affermazioni, ma quali poi?

      In questa sede non mi interessa proprio parlare di tale personaggio, che stimo e rispetto nonostante non condivido le cose che afferma. Anzi, la rimando alla mia “intervista”, per imparare un po’ a conoscere me piuttosto che basarsi su un suo pregiudizio che, parlando francamente, non può fregarmene di meno: http://danielesalamone.altervista.org/le-faq-dellautore/

      Se intende commentare, criticare o giudicare le cose che scrivo, abbia la correttezza di commentare direttamente negli articoli dove tratterei cose che lei trova poco convincenti. Lei così non palesa affatto la mia malafede, ma dimostra di essere l’ennesima persona che si para dietro a un computer e a volto coperto, senza affrontare con le dovute competenze le discussioni che lei giudica di scarsa logica e poco convincenti.
      A me non interessa convincere la gente, a me interessa dire ciò che ho da dire. Se la gente mi crede, bene, se non mi crede, va bene uguale. Anzi, non mi piace proprio l’approccio diretto per convincere la gente; si può essere molto convincenti e dire un mucchio di fesserie, e si può anche passar per persone inattendibili, ma dire tante cose giuste.

      Quindi, mi spieghi lei cosa intende risolvere con un intervento di questo tipo.
      Abbia il coraggio e soprattutto le competenze di affrontare le argomentazioni a viso scoperto in apposito articolo. Solo allora approverò i suoi commenti. Ma fino a prova contraria, ogni provocazione sarà cestinata senza esitazioni.

      Cordialmente,
      Daniele

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