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Chi scrive per TPI Magazine?
Studiosi, ricercatori indipendenti, docenti o semplici appassionati. Lavoriamo a stretto contatto con professionisti e amatori di livello avanzato per produrre articoli che rappresentino un giornalismo allettante, coinvolgente, comprensibile e, soprattutto, attendibile.
È tutto serio?
Credo che una buona rivista di scienze bibliche dovrebbe rendere l’apprendimento divertente e allo stesso tempo essere in grado di espandere gli orizzonti ed aprire la mente dei lettori.
TPI Magazine ha un particolare orientamento religioso?
Anzitutto, TPI Magazine non è una setta! Sebbene la maggior parte dello staff è di confessione cristiana, fa comunque appello a persone di tutte le estrazioni religiose o di nessuna di esse allo stesso tempo. I lettori – e scrittori – includono cristiani ed ebrei di diversa denominazione, uomini e donne di profonda fede. Ciò a cui tengo molto è il rispetto delle differenze razziali e di pensiero, non intendo discriminare nessuno né essere discriminato. Però denuncio volentieri ciò che è palesemente falso o sbagliato. Inoltre, do voce a chi possiede professionalità e competenze da vendere. I miei collaboratori hanno la professionalità di non trasmettere nei rispettivi articoli le proprie convinzioni religiose, in quanto ci occupiamo di informazione e giornalismo, non di proselitismo.
A chi è rivolto TPI Magazine?
Gli articoli si proiettano su svariati contesti, dai più semplici gruppi di studio biblico alle aule universitarie, dagli studi individuali alla ricerca internazionale. Scriviamo principalmente per i giovani italiani desiderosi di attingere conoscenza da una fonte attendibile, dispensatrice di una corretta informazione biblica e del mondo ebraico. Dove i media nazionali tacciono, noi urliamo. Il fascino dello studio biblico tende ad attirare un pubblico maturo e “adulto” e intellettualmente onesto, tuttavia i nostri editoriali cercano di far emergere le nostre migliori caratteristiche, qualità, doni, talenti, carismi e competenze nelle mani dell’entusiasta nuova generazione di membri della community di TPI Magazine.