L’uomo il “creatore”

In un modo o in un altro non siamo liberi di credere in ciò a cui vogliamo credere.
In un modo o in un altro non siamo liberi di credere in ciò a cui vogliamo credere.

L’uomo non è Dio, ma è sì il creatore… delle religioni, Dio non lo ha creato nessuno.

Le varie religioni sono solo l’espressione umana per ricercare il Divino, a modo porprio con i propri colori, sfumatre, usi e costumi, un Divino esistente prima ancora di queste religioni. Se si escludesse questa possibilità a un Dio onnipotente, allora tutto il resto di cose che si potrebbero aggiungere per screditarLo sono solo giustificazioni accusatorie e scusanti insensate, o per rifiuto categorico di non voler credere o per altre motivazioni strettamente collegate al rancore, risentimento, rabbia repressa, torti subiti dalla chiesa, ecc.
Se si hanno dei risentimenti verso Dio o verso Gesù, io, ovviamente, non posso far nulla se non pregare o “intercedere” per il mio prossimo, ma se si sostene davvero di conoscere la Bibbia, bisogna sapere che la porta si apre dall’interno; Dio si autoinvita se non sei tu ad invitarlo nella tua.
Se si hanno risentimenti verso i cristiani o i credenti in generale è bene che essi vengano lasciati in pace, lasciandoli vivere nelle proprie convinzioni, così come voi, i senza-dio, volete essere lasciati in pace dai credenti, a meno che non vogliate avere voi l’iniziativa di far guerra ad un qualcosa che per voi non esiste.
Se per voi Dio o Gesù non sono mai esistiti allora che senso ha prendersela con dei fantasmi? Perchè si tende a dare la colpa a Dio sulle disgrazie umane se Dio stesso viene considerato come un fantasma inesistente? Che senso ha dare la colpa ai fantastmi se questi ultimi non vengono considerati come esseri esistenti? Se il senza-dio si reputa una persona “razionale”, quale razionalità si può riscontrare nel pensiero di una persona che se la prende con il nulla?

Dio è talmente onnipotente da eistere anche quando ci fossero tutti i presupposti umani per non esistere; ribadisco, presupposti umani. Dio non si lascia scorgere dalla scienza umana, perchè lui la scavalca di gran lunga (per chi ci crede) perchè il Divino è La Scienza.

Tutte le culture della storia antica testimoniano più o meno le stesse storie, avvenimenti e visioni, e mi chiedo come mai le testimonianze di queste culture antiche, quando parlano di “dei” non devono essere prese in considerazione; mentre, quando parlano di mezzi meccanici volanti o simili, lì diventano subito attendibili. Questo non lo capisco proprio. Ciò significa che va ritenuto “verità” ciò che è più comodo per distruggere la “fede” (in senso universale) ed è da ritenere falso ciò che può avvalorare la fede delle persone?
Sicuramente, volenti o nolenti, siamo comunque condizionati da due “forze” molto improtanti:

  1. Da un lato c’è qualcuno di nome “X” che spinge la gente a credere in un libro definito da loro stessi “Sacro”, inducendo la gente ad avere Fede in qualcosa di invisibile dal punto di vista materiale (“la fede è certezza di cose che si sperano, realtà di cose che non si vedono” – “beato chi avrà creduto senza aver visto”);
  2. Dall’altro lato c’è qualcun altro di nome “Y” che spinge la gente di nome “Z” (gente comune) e gli stessi “X” a NON credere in quel libro (o quei libri) creduto come Sacro dagli “X”, allontanando questi ultimi a NON avere fede in qualcosa di invisibile e ad avvicinarla alla propria categoria “Y” (credi SOLO a ciò che vedi, altrimenti sei un deficiente);
  3. Poi ci sono gli atei “estrmisti” che azzardano col dire “ciò che non vedi non esiste”. Bene, la maggior parte di questi credono agli UFO senza averne mai visto uno, quindi posso avvalermi della facoltà di “rinfacciargli” quanto segue: “Non hai mai visto un UFO? Bene! Come fai a credere ad una cosa che non hai mai visto? Cic redi solo perchè qualcuno sistiene di averne visto uno, oppure hai avuto un’esperienza diretta? Ad ogni modo, non ti credo, perchè non solo non hai mai visto un ufo, ma neanche io ne ho visto uno!”… quindi, non bisogna dare nulla per scontato, perchè una cosa MAI vista da un singolo individuo o da un gruppo di persone insieme non significa che non esiste;
  4. L’opera compiuta da X si chiama “evangelizzazione” (avvicinamento, “predicate il Vangelo a ogni creatura”);
  5. L’opera compiuta da Y si chiama “apostasia” (allontanamento).

Diciamo che in qualche modo nessuno sembra essere libero di poter credere a ciò in cui vuole credere… perchè chi non crede è spinto dai credenti a credere in qualcosa; chi crede, invece, è spinto dai non credenti a non credere in ciò che crede. Quindi, entrambi le “fazioni” fanno lo stesso gioco, ma opposto alla controparte. Nessuno è libero di credere a ciò che gli pare e piace perchè ci sarà sempre il paladino di giustizia di turno pronto a dire “vero, falso”, “credi, non credere”.
Persino l’astrofisica ormai scomparsa, Margherita Hack, diceva “non credere in Dio è pur sempre una atto di fede”, quindi io aggiungerei che l’uomo, volente o nolente, manifesta comunque un certo tipo di fede perchè “crede” in un determinato modo a “qualcosa”. L’ateismo è una religione a tutti gli effetti!

Bisognerebbe anche dire che Dio non ha l’esclusivo bisogno di un libro per rivelarsi agli uomini, perchè appunto la Bibbia stessa insegna (che è fuori dagli schemi più di quanto si possa credere) che “la fede viene dall’udire” e dall’ascoltare, soprattutto… e personalmente non leggo da nessuna parte che la salvezza debba dipendere da una “lettura”. La “lettura” aiuta il proprio lettore a ricevere incoraggiamento e ad esercitare la propria fede; diciamo che il Nuovo Testamento è una porzione di Bibbia che andrebbe considerata come delle “istruzioni per l’uso” per la fede.
Libro “sacro” (separato da) significa “Libro fuori dagli schemi” e non ci vedo nulla di male nel definirlo “Sacro”, cosa che a molti, come agli “esperti” Mauro Biglino e l’allegra famiglia De Angelis, sembra infastidire.
Nemmeno la Bibbia dice di se stessa “sono un libro “sacro”, e su questo non ci piove! La Bibbia trasmette dei messaggi negativi e positivi e sempre la Bibbia dice di “esaminare ogni cosa, ritenere [prendere in considerazione] il bene ed astenersi [escludere] da ogni sorta di mali”.

Bene, a prescindere da che sia sacra o meno la Bibbia, io faccio “miei” tutti gli insegnamenti postivi che possono arricchire la mia vita etica, morale e “spirituale” in bene e in positivo. L’Antico Testamento parla di massacri e tanto sangue… benissimo… NESSUNO mi obbliga a credere a tali testi come “canonici” perchè qualcuno ha deciso per noi, in passato, quali debbano essere ispirati o no da un dio… sarebbe degno di un Dio d’amore l’insegnamento che riscontriamo nel Nuovo Testamento, amore ovunque.

L’Antico Testamento è un testamento che dovrebbe appartenere solo agli ebrei, in quanto non avendo riconosciuto il Cristo come il Messia, automaticamente un cristiano non dovrebbe nemmeno considerare l’Antico Testamento, come gli ebrei non considerano il Nuovo. Tuttavia, il credente è disposto ad accogliere comunque l’integralità della Bibbia così come la posssediamo in casa nostra, purchè segua insegnamenti degni di un Dio misericordioso: “amatevi gli uni gli altri” – “ama il tuo prossimo come te stesso” – “ama i tuoi nemici e prega per loro” – “perdona, ama, ama, perdona, perdona, ama, ama, perdona” ecc. ecc. ecc.

Ma, fermi tutti! Dimentichiamo per un attimo che la Bibbia sia la Bibbia… leggiamo i messaggi di amore espressi nel Nuovo Testamento e… cosa possiamo pensare? Dato che non è un libro sacro, ciò che troviamo scritto, positivo o negativo, non deve essere preso in considerazione?
Ebbene amici, amare il prossimo è una cosa che deve scaturire da noi a prescindere, non per forza occorre gente come Adam Kadmon o pagliacci simili, ad esortare al rispetto e all’amore, perchè prima di tutto ciò che dice lui oggi lo diceva la Bibbia già 2000 anni fa e ciò che dice la Bibbia dovrebbe essere un sentimento spontaneo, sentimento che, purtroppo, molti credenti e non credenti non sanno nemmeno cosa significhi.

Leggere la Bibbia fa bene, sacra o non sacra che sia, l’importante è che poi non si faccia guerra perchè la Bibbia, per quanto possa essere condannata dai senza-dio, esorta a mettere in pratica quella cosa che molti di questi non sanno nemmeno cosa sia: l’AMORE INCONDIZIONATO.

2 Risposte a “L’uomo il “creatore””

  1. amore incondizionato. l’uomo dovrebbe essere più amorevole di Yawhe? il Suo amore non è incondizionato, è geloso, possessivo, vendicativo. l’Antico Testamento, lo dici tu stesso, è per gli Ebrei può darsi che Yawhé sia quello di Biglino. nel Vangelo Cristo parla del Padre o di Yawhé?
    non sono un esperto gradirei una risposta da chi senz’altro ne sa più di me.grazie.

    1. Gentilissimo Aldo Mariani, antroporfizzare Yahwéh equivale a farlo diventare più uomo di noi uomini. Studi il significato del termine “antropopatia”, magari andando a leggere in un dizionario, o se vuole farsi un’idea può sempre leggere questo mio articolo in merito a questo aspetto di Yahwéh: clicchi qui.
      Per capire meglio “l’amore incondizionato” di Yahwéh bisogna prima capire il significato del termine “geloso” attribuito a Yahwéh, e la invito ulteriormente a leggere in questo altro mio articolo. Non sto qui a riscrivere perché ho già trattato queste argomentazioni in altre pagine: clicchi qui per approfondire.
      Yahwéh non è di Biglino, ma è Biglino ad esserselo fatto a sua immagine.
      Nel Vangelo Cristo parla senz’altro del Padre celeste. Yahwéh non è affatto il Padre. Il Padre dell’Antico Testamento (che oltretutto è lo stesso del Nuovo) è Elyon. Ci sarebbe tanto di cui parlare, ma per il momento qui mi fermo.

      Grazie per la sua attenzione, alla prossima =)

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