L’inganno di Mauro Biglino sul “pasticcio dell’Eden”.

Mauro Biglino confonde le idee della gente. Il vero pasticcio lo commette lui.
Mauro Biglino confonde le idee della gente. Il vero pasticcio lo commette lui.

La questione al nostro dilemma è il seguente: Eva ha mangiato il frutto dell’Albero della Vita o il frutto dell’Albero della Conoscenza del Bene e del Male?

Sebbene non è mia intenzione fare propaganda diretta sul lavoro di Mauro Biglino, prima di proseguire con la lettura di questo articolo si consiglia la visione dei due brevissimi video prodotti dallo studioso in questione riguardo ad un presunto “pasticcio” commesso dai redattori della Bibbia.


Dopo aver visionato i suddetti video, vi offro la soluzione al dilemma posto da Mauro Biglino, inducendo i suoi ascoltatori e devoti fan a ricavare dalle Scritture una discrepanza che in realtà non esiste! Secondo il critico Biglino, il Libro della Genesi conterrebbe un “pasticcio” che non farebbe altro che mettere confusione sulla vera identità dei due alberi proibiti che Dio piantò nel Giardino dell’Eden. Secondo Biglino, Eva avrebbe mangiato il frutto dell’Albero della Vita piuttosto che il frutto dell’Albero della Conoscenza. Per rispondere a questa critica voglio prima sottoporre alla vostra attenzione i passaggi chiave del “nostro” (in realtà di Biglino) presunto dilemma. Ciò di cui ci interessa parlare, dunque, riguarda l’Albero della Vita e l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male. Vediamo più da vicino cos’ha da dirci la Bibbia senza ricorrere necessariamente a una traduzione letterale dell’ebraico:

«Yahwéh Elohìm fece spuntare dal suolo ogni sorta d’alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l’Albero della Vita in mezzo al giardino e l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male» Gn 2:9

Nel passaggio seguente, Elohìm permette all’Adàm di nutrirsi del frutto di ogni albero del Giardino…  «[…] ma dell’Albero della Conoscenza del Bene e del Male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai» (Gn 2:17).

La storia prosegue e arriva il momento in cui Eva ha un colloquio privato con il famoso Nachash, cioè “colui che svela i segreti”. Eva sembra essere senza la compagnia del marito, altrimenti sarebbe stata subito invitata da lui ad allontanarsi da questo misterioso animale parlante che suscitava una certa influenza sulla donna. Approfittando dell’ingenuità e mentre il “serpente” cercava di stuzzicare la grande curiosità, o meglio “l’appetito” di Eva, la donna gli risponde: «[…] ma del frutto dell’Albero che è in mezzo al Giardino Elohìm ha detto: “Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete!”» (Gn 3:3)

Il Serpente continua imperterrito ad istigare Eva per tastare questo frutto, probabilmente aveva molta fretta perché da lontano vedeva arrivare suo marito. Sfruttando gli ultimi istanti che gli rimanevano, il “serpente” disse alla donna che se avesse mangiato di quel frutto i suoi occhi si sarebbero aperti e che sarebbe diventata come Elohìm; perciò Eva si lasciò convincere e veniamo a sapere che… «[…] la donna osservò che l’Albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l’Albero era desiderabile per acquisire Conoscenza […]» (Gn 3:6)

Adesso, una volta letti con attenzione questi passaggi, scopriamo che all’uomo non era permesso di nutrirsi del frutto dell’Albero della Conoscenza, frutto verso la quale Eva fu istigata a tastarne il sapore. Detto questo, ci è lecito porci almeno due domande:

  • Perché il serpente ha istigato Eva a mangiare il frutto dell’Albero della Conoscenza piuttosto che il frutto dell’Albero della Vita?
  • Cosa aveva di più l’Albero della Conoscenza rispetto all’Albero della Vita?

Risponderemo a queste domande tra poco. In merito all’Albero della Vita leggiamo più avanti che se l’uomo avesse mangiato il frutto di quest’Albero avrebbe ottenuto l’immortalità (si legga l’articolo: L’Adam che perse l’immortalità); infatti, lo scrittore biblico fa una precisazione che riguarda proprio Dio:

«E Yahwéh Elohìm disse: “Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla Conoscenza del Bene e del Male. Facciamo attenzione che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’Albero della Vita, ne mangi e viva per sempre» Gn 3:22

Alla luce di questa prima esposizione, ecco cosa dice Mauro Biglino in un suo libro oltre che nei video sopra riportati:

Versetto 2,9: l’Albero della Vita viene piantato nel mezzo del giardino mentre l’Albero della conoscenza non risulta avere una collocazione precisa. Annotiamo che il primo albero è solo “della vita” e non anche “della morte”, mentre il secondo prevede un’unione inscindibile tra Bene e Male. Vita e Morte non sono quindi collegati perché l’uno esiste in assenza dell’altro mentre gli altri due elementi, Bene e Male, risultano essere inscindibili.

Versetto 2,17: Yahwéh proibisce espressamente ed esclusivamente il consumo dei frutti dell’Albero della conoscenza del Bene e del Male. Visto che la proibizione non riguarda l’Albero della Vita – piantato nel mezzo – possiamo arguire che per l’Elohìm era più grave e pericoloso che gli [adàm] sperimentassero conoscenza piuttosto che la vita lunga o eterna?

Versetti 3,1-2: Eva viene tentata dal serpente e gli risponde che la proibizione è riferita all’albero che si trova [betòch hagan], “nel mezzo del giardino”, ma noi sappiamo dal versetto 2,9 che si tratta dell’Albero della Vita e non di quello della Conoscenza.

Versetto 3,6: Eva mangia il frutto dell’albero che sta “nel mezzo del giardino” e ne offre al suo compagno: i due mangiano quindi dell’Albero della Vita!

Chi ha determinato la confusione? L’Elohìm, nel momento della proibizione? Il serpente, nel momento in cui tenta Eva? Eva stessa, che ha confuso gli alberi? Il redattore della prima stesura?

Non lo sappiamo: il pasticcio testuale è evidente, ma noi abbandoniamo qui il tema perché le ipotesi di spiegazione possono essere varie […][1].

Ebbene, dopo anni di dubbi sono giunto alla reale soluzione di questo falso dilemma. Biglino ha continuato il suo scritto esponendo diverse ipotesi sull’esistenza di questo “pasticcio”, sostenendo che potrebbe essere per motivazioni legate ad un errore di trasmissione dei copisti, oppure che l’albero presente al centro del giardino fosse in realtà uno solo e che poi venne “sdoppiato”, etc. etc.
Posso dire fin da subito che il vero “pasticcio” non l’hanno commesso né i copisti, né Eva, né il serpente, né i Masoreti, né a maggior ragione Dio, ma Biglino in primis perché nonostante io sia convinto che egli conosca la soluzione a questo dilemma, la nasconde deliberatamente per le stesse motivazioni che un tempo spingevano me a rinnegare l’infallibilità della Bibbia: il semplice rifiuto spontaneo di considerare la Bibbia come Libro Sacro infallibile. E si tratta proprio di questo!
La Bibbia, la Parola di Dio, non sbaglia mai ed è realmente infallibile; il mio lavoro serve a dimostrarlo con la massima genuinità e onestà.
In verità, la Bibbia non suggerisce in nessun modo che l’Albero della Conoscenza non fosse «in mezzo» al Giardino. Quindi, asserire con estrema certezza che l’Albero della Conoscenza non era «in mezzo» al Giardino è alquanto presuntuoso e disonesto. Quando in Genesi 2:9 leggiamo «l’Albero della Vita in mezzo al Giardino e l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male», in realtà la parola ebraica «in mezzo» [betòch hagan] si riferisce ad entrambi gli alberi e non all’Albero della Vita solamente perché viene menzionato prima della parola «in mezzo». Per cui, «in mezzo» al Giardino c’erano tutti e due gli alberi, insieme.
Tuttavia, perché sia Dio che il Serpente si preoccupavano di più dell’Albero della Conoscenza piuttosto che dell’Albero della Vita? Evidentemente il Serpente non era interessato all’Albero della Vita perché permettere all’uomo di «vivere per sempre» non era una grande preoccupazione per lui, piuttosto preferiva che «acquisisse conoscenza» o «consapevolezza» di un qualcosa di negativo e positivo che sicuramente avrebbe destato il dispiacere di Dio, almeno in quella circostanza. Come sappiamo, il Diavolo è un grande istigatore e provocatore, per cui quest’ultimo cercò di provocare Dio stesso servendosi della Sua Immagine riassunta nell’Adàm, l’uomo, letteralmente «il terrestre» o «il mescolato» [LU.LU] secondo i Sumeri.
Adesso, a noi non interessa sapere cosa Dio non voleva che l’uomo «conoscesse» (argomento trattato in un mio lavoro), per cui, il Serpente non fece altro che istigare Eva su questo punto debole: convincerla a trasgredire il comandamento di Dio, mangiare «il frutto dell’Albero della Conoscenza del Bene e del Male», proprio come specificato in Genesi 2:7 e 2:17.
Siccome sostengo la dottrina dell’infallibilità della Bibbia, se Dio ha espressamente ordinato all’uomo di non dover avere niente a che fare con l’Albero della Conoscenza, vuol dire che Genesi 3:3 si riferisce proprio all’Albero della Conoscenza – momentaneamente più importante dell’Albero della Vita – anche se non è espressamente scritto. Sicuramente Dio avrà riferito alla coppia di non «stendere la loro mano» verso il frutto dei due alberi, dimostrando tuttavia maggiore enfasi, interesse e preoccupazione proprio verso l’Albero della Conoscenza dato che l’Albero della Vita viene considerato solo l’ultimo giorno in cui Adamo ed Eva dovettero “fare i bagagli” e andarsene via da lì.
Probabilmente, dato che Eva parlava a tu per tu con questo Serpente (che non era un serpente – vedi Dio è la Scienza), la donna avrà indicato con la mano che il frutto di quel preciso Albero tra i due lì presenti, considerato più importante, di cui non se ne rivela l’identità e che si trovava «in mezzo» al Giardino, non doveva essere “mangiato”.
Per il serpente l’Albero della Vita non era di “vitale” importanza, ma lo diventò dopo per Dio perché nel momento in cui Elohìm invitò la coppia a lasciare il Giardino, Egli dice: «Facciamo attenzione che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’Albero della Vita, ne mangi e viva per sempre» Genesi 3:22

Visto e considerato che Dio non può sbagliare né si contraddice, l’Albero della Conoscenza fu l’oggetto incriminato, e se Eva non lo menziona esplicitamente in Genesi 3:3 significa che lo dava per scontato. Non avrebbe avuto alcun senso collocare un corpo di guardia rappresentato dai Cherubini, all’ingresso dell’Eden, per sorvegliare la via che conduceva all’Albero della Vita se a quest’ora Adamo ed Eva avessero mangiato realmente da questo Albero. Ormai il danno era fatto: più che altro avremmo trovato scritto che i Cherubini avrebbero dovuto sbarrare la via che portasse presso l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male, allora solo lì avremmo potuto chiaramente una contraddizione, confusione o “pasticcio”.
Purtroppo la Bibbia non sempre offre informazioni precise e dettagliate; tuttavia, con un pizzico di lucidità, assenza di pregiudizio e predisposizione a lasciarsi guidare dai suggerimenti del buon senso, la soluzione al problema si materializza sotto ai nostri occhi e abbiamo così l’ennesima prova che la Bibbia, quindi Dio, non si contraddice mai!

Nota

[1] Mauro Biglino, Il Dio alieno della Bibbia – dalla traduzione letterale dagli antichi codici ebraici (Torino: uno Editori): pp.317-318.

57 Risposte a “L’inganno di Mauro Biglino sul “pasticcio dell’Eden”.”

  1. come fate a essere così stupidi?
    le Bibbie ve le rigirate come volete per dire qualunque cosa e il contrario di tutto.
    Siete più pericolosi dei terroristi.

  2. Salve Daniele, bell’ articolo, un’analisi abbastanza lucida secondo me, soprattutto la parte in cui non escludi che entrambi gli “alberi” fossero in realtà collocati al centro del giardino, anche se non conosco l’ebraico e quindi non posso confermare o negare.

    Non sono proprio d’accordo in toto sull’ infallibilità del testo, però (ne del dio che ci presenta, ma questa è un’altra storia). Un testo è un testo, è scritto da uomini che possono sbagliare anche in buona fede. Non dimenticare poi che le vicende narrate sono state tramandate oralmente per diverso tempo prima di venir “fissate” con la scrittura; qualche dettaglio può essere stato perso o modificato.

    Certo è che comunque gli elementi della storia in questione sono abbastanza “vaghi” e possiamo solo fare ipotesi; il fatto che il testo possa essere inesatto è una di queste, ma non l’unica.

    Per quanto riguarda lo specifico della vicenda, dubito che si parli propriamente di “alberi e frutta”… si può anche pensare che, qualunque cosa fossero, l’effetto potesse non essere irreversibile, e cioè, banalmente, finchè ho accesso all’ “albero della vita” la mia vita è piu lunga o rimango in salute, una volta che l’accesso è interdetto (dai cherubini) l’effetto svanisce o diminuisce.
    Si può anche pensare che entrambi gli “alberi” avessero effetti complementari, visto che parliamo di “conoscenza” e “lunga vita”. E non è detto che il significato originario fosse lo stesso che diamo noi oggi a questi termini.

    Saluti!

    1. Gentile Walsh, per questo esiste la dottrina dell’infallibilità della Scrittura, in quanto ispirata da Dio.
      L’ispirazione divina delle Scritture la paragono ad uno scrittore che ha bene in mente il pensiero che intende trasmettere nel suo scritto, ma a causa della sua calligrafia alcune parole possono essere confuse da chi non conosce bene la calligrafia dell’autore.
      La Bibbia va decifrata sorpattutto conoscendo il pensiero dell’uomo antico, perché è secondo i criteri del pensiero antico e non moderno che la Scrittura è stata concepita. E sempre con quel criterio Dio ha ispirato tali autori a scrivere determinate cose.

      Gli scritti antichi o la Scrittura biblica vanno considerati alla luce del pensiero antico.

      Saluti

  3. La situazione, a mio parare, è abbastanza semplice. Appare chiaro il perchè l’albero della conoscenza sia di fondamentale, e comunque, maggiore importanza rispetto a quello della vita.
    In qualsiasi caso, in presenza di un essere creatore, un essere umano “pensante” è molto più pericoloso e difficile da gestire e governare.
    Un essere intelligente è ribelle. Il principio della imposizione della ignoranza è proprio di qualsiasi regime. Questo principio non stona con la teoria del paleo-contatto.
    La bibbia non ha nulla di preciso, di veritiero, attesa la sua continua trasformazione “interessata”…non molto difformemente da come quel dio avrebbe voluto per l’uomo.

    1. Gentile utente, benvenuto nel blog.

      Se la Bibbia non ha nulla di preciso né di veritiero, allora anche la teoria del paleo-contatto non ha nulla di preciso né di veritiero, se si fa emergere dalla stessa Bibbia di cui se ne intende rivendicare l’inaffidabilità.
      La sua continua trasformazione avviene anche nel mondo del paleo-contatto, perciò lasci la Bibbia a chi di Bibbia si intende.

      Shalom

  4. Ragionando terra terra, uno non potrebbe ipotizzare che l’Albero della Vita (presunto albero che dona l’immortalità) è meno importante perché l’Alberto della Conoscenza ti porterà tutte le conoscenze, compresa quella che ti può garantire l’immortalità?

    1. Salve, Gabri.
      Diciamo che l’albero della vita non era meno importante. Al di là dell’albero, non è il tipo di albero il problema, ma la disobbedienza in sé. Se al posto dell’albero della conoscenza ci fosse stato un albero di carrubbe, il discorso non sarebbe mutato, perché la “conoscenza del bene e del male” non l’ha conferito l’albero ma l’atto del disobbedire. Gli alberi sono simboli non realmente delle piante, perché altrimenti bisogna fare un ragionamento credo sensato, ovvero: perché i due alberi speciali devono essere allegorici, mentre gli altri alberi che li circondano devono essere alberi letterali?
      Io penso piuttosto che tutti gli alberi siano simboli, mentre, se si vuole, ci si può anche vedere uno sfondo realistico, dato che la tradizione rabbinica, nel Talmud, insegna che ogni passo della Scrittura non manca mai del suo senso letterale, al di là delle interpretazioni che si possono suggerire.

      Il suo ragionamento terra terra è molto sensato, e perciò personalmente ho ipotizzato altre teorie personali, fra le quali la seguente: “l’albero” in realtà poteva essere uno solo… se non mangiavi da esso continuavi a vivere, se mangiavi da esso diventavi mortale. Ma siccome in questa sede non intendo esporre troppo perché l’articolo è una critica costruttiva alle teorie di Biglino, per il momento non aggiungo altro.

      Cordialmente,
      Daniele

  5. Grazie per il benvenuto.

    Ad ulteriore sostegno delle tue affermazioni posto Genesi 2:9 tratto dalla vulgata Stuttgartensia:

    “2:9 produxitque Dominus Deus de humo omne lignum pulchrum visu et ad vescendum suave lignum etiam vitae in medio paradisi lignumque scientiae boni et mali”

    Il costrutto latino, grazie alla congiunzione “etiam” rende abbastanza bene l’omologo ebraico facendo chiaramente capire che, sia l’albero della vita che quello del bene e del male , sono nel mezzo del giardino.

    Ritengo opportuno citare anche la bibbia TICL:

    “Fece spuntare dal suolo alberi di ogni specie: erano belli a vedersi e i loro frutti squisiti. Nel mezzo del giardino piantò due alberi: uno per dare la vita e l’altro per infondere la conoscenza di tutto”

    Per chi non lo conoscesse il progetto TICL è un lavoro di traduzione interconfessionale
    che, abbandonando lo stretto letteralismo,cerca di rendere il testo ebraico e greco con parole e forme tipiche della lingua corrente.In particolare, cerca di comunicare al lettore di oggi, seguendo il metodo delle equivalenze dinamiche, proprio quel che il testo diceva agli antichi lettori.

    Saluti
    j74

  6. Complimenti per l’articolo :

    “Quando in Genesi 2:9 leggiamo «l’Albero della Vita in mezzo al Giardino e l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male», in realtà la parola ebraica «in mezzo» [betòch hagan] si riferisce ad entrambi gli alberi e non all’Albero della Vita solamente perché viene menzionato prima della parola «in mezzo». Per cui, «in mezzo» al Giardino c’erano tutti e due gli alberi, insieme.”

    A supporto di quanto da te sostenuto mi sembra utile citare la Nuova Diodati che infatti traduce:

    “E l’Eterno DIO fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e i cui frutti erano buoni da mangiare; in mezzo al giardino vi erano anche l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male.”

    Rendendo meglio, rispetto alla CEI, il costrutto della lingua ebraica da te citato.Infatti il temine בְּת֣וֹךְ (bə·ṯō·wḵ) si traduce come “also in the midst” ossia anche nel mezzo.

    Scusami se mi sono permesso di darti del tu.

    Saluti
    j74

    1. Caro j74, benvenuto nel blog.
      Ti ringrazio per la precisazione.
      Molto spesso i sedicenti traduttori cercano di minare le Scritture invocando le lingue bibliche con a braccetto le referenze professionali, quando poi le nostre traduzioni, da sole, sono già sufficientemente chiare.

      Cordialmente,
      Daniele

  7. Dio non sbaglia mai!
    DovEVA andare così!
    La VERA VIA perla VITA E-TERNA la si RAGGI-UNGE CONOSCENDO la VERITA’ sull’esistenza del MALE e del BENE.

  8. Pochi giorni fa ho assistito ad una conferenza di Mauro Biglino, preceduta da un lungo intervento del biologo molecolare Pietro Buffa. Non parlo di Biglino, non mi ha assolutamente convinto, magari posso anche motivare il perché, ma adesso volevo farle una domanda su quanto invece sostenuto da Buffa. Nel suo libro “i geni modificati di adamo” si appoggia nella prima parte al Biglino-pensiero per demolire la creazione così come descritta nella Genesi e poi con esempi scientifici (devo dire molto convincenti) demolisce anche la teoria dell’evoluzione soprattutto per quanto riguarda l’uomo, lasciando aperta la porta della manipolazione genetica che sarebbe servita al decisivo passaggio da scimmia a uomo. A parte che rimane aperto l’interrogativo più importante sull’origine della vita, ma volevo chiederle se tutto questo va in netta contraddizione su quanto scritto sulla Bibbia oppure se c’è spazio anche per questa ipotesi. Grazie

    1. Non si può demolire una cosa quando non è scritta per come viene raccontata. Quindi non c’è niente da demolire.
      Ok per la teoria dell’evoluzione che è ormai stata esclusa da qualche decennio, ma la Bibbia non parla di manipolazione genetica o di presunto DNA divino; questa visione è condizionata da un’errata interpretazione dei miti mesopotamici e se il Buffa trae conclusione come quelle che trae nel suo libro (stando a ciò che ho potuto sentirgli dire in qualche video su Youtube), lui parla solo dal punto di vista medico-scientifico, gettando ipotesi su un testo di cui ne sconosce le lingue originali e per di più affidandosi in questo al suo fratello di loggia Biglino. Tuttavia la Bibbia non parla di questo genere di argomentazioni in quanto sono assenti gli elementi linguistici che ne darebbero il pieno sostegno che Biglino sostiene ci siano.
      Può esserci spazio per qualunque ipotesi, anche la più assurda, ma il testo parla da sè ed è in grado di smentire da solo ogni baggianata.

      Saluti

      1. e’ ovvio che la bibbia non parla di manipolazione genetica e i dna perche’ queste parole non esistono in ebraico,ma le menziona con altre parole che lette ai gioeni nostri non si fa fatica a capire cosa vogliano dire,quando dice che indusse sull’adam un sonno profondissimo e’ chiaro che si riferisce alla anestesia totale,poi dice che prese una costola,ma dove si trova la costola? sul fianco e sil fianco ci sono le cellule staminali che come sappiamo servono per clonare come abbiamo gia’ visto con la pecora dolly,e subito dopo richiusero la carne,questo cosa vuol dire? semplicemente che hanno addormentato l’adam,hanno aperto sul fianco,preso le cellule staminali e dopo hanno richiuso la ferita,questo e’ chiarissimo,non si interpreta nulla e’ tutto alla luce del sole e sopratutto non c’e’ niente di sacro o di mistico,questa e’ scienza,questi signori gia’ a quel tempo avevano la stessa nostra tecnologia di ora,forse anche superiore a noi.

        1. Gentile Marcello, il testo non parla di “cellule staminali”, perché nell’ebraico biblico non esiste nemmeno questo termine.
          Si parla semplicemente di “parte laterale” perché la Bibbia in Genesi, almeno nel testo originale, non menzione mai il termine “costola”.
          Ad ogni modo la rimando alla lettura di questo mio articolo appena pubblicato: http://danielesalamone.altervista.org/geni-manipolati-adamo-pietro-buffa/

          Le consiglio solamente di non cadere vittima della pseudo-scienza.

          Cordialmente,
          Daniele Salamone

      2. infine vorrei porre un quesito a lei,secondo la bibbia dio e’ il creatore del cielo e della terra,degli uomini degli animali delle piante e cosi’ via,allora per primo crea adamo poi vede che adamo e’ solo e cre gli animali,poi si accorge che gli animali non bastano e allora crea eva la donna.
        a questo punto facendo 4 conti sulla terra oltre agli animali ci sono 2 persone,adamo e eva,ok?
        dal rapporto tra adamo ed eva nascono caino e abele,a questo punto siamo in 4?
        ad un cert punto caino uccide abele,quindi siamo 3?
        dio adirato con lui lo scaccia dal paradiso terrestre ,
        allora caino gli dice:
        SIGNORE SE TU ADESSO MI CACCI SARO’ COSTRETTO A VAGARE RAMINGO E CHIUNQUE MI INCONTRERA’ MI UCCIDERA’
        domanda: ma se al mondo c’erano solo loro 3 chi lo doveva uccidere?

        1. La Bibbia dice che i primi animali vengono creati fuori dal giardino (Genesi 1); una volta dentro il giardino, il creatore biblico crea appositamente per Adamo altri animali (Genesi 2), quelli ai quali viene assegnato un nome.
          Il Testo dice anche che Adamo ed Eva ebbero “figli e figlie”, e il Libro dei Giubilei, canonico per i Copti Ortodossi ma non per i Cattolici-Protestanti, afferma che Caino sposò una delle sue sorelle (di nome Awan) e che, quasi sicuramente, il “chiunque” è riferito ai suoi stessi fratelli e sorelle che avrebbero potuto mostrare vendetta nei confronti di Abele. Per evitare che ciò accadesse, Dio scaccia via Caino anche per questo motivo, imponendo su di lui un “segno” affinché nessuno (cioè i suoi stessi fratelli e sorelle) uccidesse.
          C’è da premettere che il termine “chiunque” (vedi Giudici 11:31) nel gergo biblico può essere riferito sia a uomini che animali (vedi articolo correlato), quindi il “chiunque” espresso da Caino potrebbe riferirsi anche agli animali selvatici che probabilmente col tempo sarebbero potuti diventare aggressivi, quindi predatori carnivori.
          Se il Libro dei Giubilei sia ispirato o meno da Dio non lo so, ma quanto meno il suo valore storico cronachistico non è da scartare.

          Saluti

  9. Buon giorno…
    Ho trovato questo forum solo oggi e ho letto tutto.
    Bel lavoro di riflessione.
    Aggiungo qualcosa io, Daniele Salamone.
    Il serpente, (il più astuto delle creature) chiede ad Eva cosa avesse detto Dio riguardo al cibarsi…..
    Eva risponde che dell’albero della conoscenza posto in mezzo al giardino non si doveva cibare e non lo doveva nemmeno toccare.
    Ma Dio non ha mai vietato il tocco del frutto ma Eva mente al serpente, il quale, induce la donna a sentire la necessità di cibarsi del frutto in questione.
    Semplicemente il serpente mostra un angolazione diversa di vedere la cosa e suggerisce di provare a mangiare, poiché di fronte alla menzogna della donna risponde con la verità dicendo che non sarebbe morta ma che si sarebbero aperti gli occhi e avrebbe visto come Dio.
    La donna che sapeva di aver mentito si è convinta che la bugia raccontata fosse utile e probabilmente se non è vero che non poteva toccare, allora non sarebbe stato vero che se lo avesse mangiato sarebbe morta.
    Infatti lo tocca e lo vede buono da mangiare e bello di aspetto quindi si convince a cibarsene.
    Addirittura la migliore convinzione sovviene appena ne fa mangiare anche ad Adamo.
    Il serpente non ha sedotto la donna, ha usato la risposta giusta all’affermazione sbagliata della donna.
    Ovviamente il serpente non è Satana, ma è una sorta di prova per l’uomo o per la donna, la quale cade subito nel tranello.
    Ovviamente, quando la spiritualità di Adamo e di Eva si impasta con il bene e il male, Dio si preoccupa del fatto che non mangino il frutto della vita.
    La Bibbia è piena di questi “pasticci” come hai intitolato tu, basta pensare ad Abramo quando gli viene ordinato di sacrificare il proprio figlio a Dio.
    Abramo obbedisce a Dio, ma nello stesso tempo disobbedisce, poiché Dio odiava chi sacrificava i figli a Baal o a Molech…. Anche questo pasticcio è da interpretare.
    Io ho solo scritto una spiegazione narrativa con un pizzico di interpretazione.
    Purtroppo la Bibbia si legge con i numeri, c’è un motivo se esiste la numerologia, e pure la pronunzia o la vocalizzazione ha uno schema numerico, ma questo argomento non voglio parlare.
    Concludo dicendo che mentre Adamo e Eva erano nel giardino, ish e ishà erano gia stati creati, quindi non erano soli ma differenti in un contesto diverso per cui mangiando il frutto sono diventati come la gente che popolava il mondo.
    Una delle preoccupazioni maggiori di Caino è stata proprio quella del segno che Dio pone su di lui, e se qualcuno lo avesse riconosciuto….
    Mauro Biglino non dice nulla di vero ne nulla di falso, semplicemente non ha la chiave della fede, e quindi la Bibbia diventa Topolino.
    Spero di aver dato spunto di riflessione anche se ho scritto 1 anno dopo….
    Abbraccio a tutti.

    1. Gentile Luca Cirri, garzie per il suo intervento e benvenuto nel Blog.
      Non sono io a chiamarli “pasticci” ma è stato Biglino a definirlo in questo modo in un suo vecchio video oggetto della mia analisi in questo articolo. Oltretutto la invito a dare un’occhiata a quest’altro mio articolo che potrebbe interessarle: http://danielesalamone.altervista.org/e-disse-elohim-si-guarda-ma-non-si-tocca/

      Abrahamo non ha commesso nessun pasticcio, perché un conto è sacrificare un uomo di propria spontanea volontà (allora si che Abrahamo avrebbe sbagliato), un conto è quando è Dio a ordinare di fare una cosa. Un ordine di Dio non andrebbe né contestato né contraddetto. Molti uomini delle Scritture per aver fatto una cosa contraria al volere di Dio hanno fatto una brutta fine… Abrahamo ha obbedito e perciò è stato premiato (benedetto) grandemente.
      Le faccio un esempio: un soldato non è autorizzato ad uccidere un uomo se non gli viene impartito l’ordine dagli ufficiali comandanti. Se il soldato uccide di propria iniziativa allora dal punto di vista penale è reo di omicidio e quindi va in galera; ma se il soldato riceve un ordine dall’ufficiale comandante, allora è esente da reato perché è stata un’autorità superiore ad impartire l’ordine di aprire il fuoco.
      Se un poliziotto è il primo ad aprire il fuoco, viene sottoposto a processo; mentre se ad aprire il fuoco è per primo il malvivente, allora il poliziotto è autorizzato ad aprire il fuoco per legittima difesa personale, anche a costo di uccidere. Non c’è niente da interpretare, ma occore usare un pò di logica.
      Quando Dio comanda, allora bisogna obbedire, anche quando l’ordine ricevuto sembra essere assurdo (l’ordine deve arrivare DAVVERO da Dio però).

      Ish e Ishah è letteralmente “uomo e uoma” o “marito e moglie”. Adam è un sostantivo che vuole significare “terrestre”, “umano”, “essere umano”. E prima di lui non c’era nessuno perché la stessa Bibbia dice che Adamo fu “il primo uomo” (1Corinzi 14:45,47). Bisogna “saper leggere” il linguaggio del redattore biblico di Genesi così come bisogna “saper leggere” il linguaggio letterario espresso da Dante.
      Caino ebbe paura di essere ucciso dai suoi stessi fratelli che nel frattempo erano nati. Legga qui: http://danielesalamone.altervista.org/la-terra-di-nod-e-la-moglie-di-caino/

      Certamente gli spunti di riflessione non mancano mai, anche a distanza di tempo. Se Mauro Biglino non dice nulla di vero né nulla di falso, lo lasci dire agli addetti ai lavori che sanno leggere il linguaggio letterario biblico e magari non sono speculatori come questo bizzarro personaggio.

      Un abbraccio anche a lei.
      Daniele

      1. Carissimo, grazie della risposta…
        Purtroppo, dico purtroppo so leggere l’ebraico biblico, anche se ho fatto un commento sulla stesura testuale italiana.
        Ci sono due racconti della creazione dell’uomo.
        Uno è il racconto dell’uomo creato come creatura che popola la terra, l’altro è il racconto un po’ più dettagliato di un uomo creato in un contesto diverso, ovvero nel giardino dell’eden, da solo e con tutta la divinità presente nello stesso contesto. (Non essendo giusto che stia da solo gli viene fatto la compagna)
        Inutile citare i vangeli, che sono stati tramandati oralmente da gente che nemmeno ha visto di persona Gesù, e scritti in greco 70 anni dopo.
        L’imperatore Costantino adorava il Sol Invictus, ovvero il culto del sole.
        Gesù è stato introdotto come parallelo al Dio Horus dell’antico Egitto, basta che fai una verifica e ti accorgi che il 25 dicembre è la data scelta per la nascita di un Dio, il sole si ferma per 3 giorni e poi rinasce… Ma non è questo il punto della situazione, dobbiamo parlare di Vecchio Testamento, non di Nuovo….
        Se tu leggi la Bibbia usando un codice non di Leningrado, per esempio il targum aramaico, ti accorgi che le traduzioni sono molto diverse, raccontano il solito episodio ma con termini diversi.
        Tornando al tema, c’è un motivo se un uomo si chiama ish e l’altro Adam…
        Cabalisticamente hanno un significato diverso, poiché ish significa creatura maschile mentre Adam è un nome proprio.
        Infatti ish, maschio e femmina li creò!
        Adam viene fatto scendere in un sonno profondo e dal suo fianco viene preso una parte per creare Eva.
        Il concetto che voglio far capire è che l’uomo creato con soffio di alito di Dio ovvero lo spirito RUACH è Adam, mentre l’uomo creato come specie maschio e femmina ISH è neshamà ….
        SIA NELLA CREAZIONE (BERIAH) CHE POI NELLA FORMAZIONE (YETZIRAH) c’è solo ADAM e non ISH, quindi l’Eden è un contesto diverso di un uomo con doti spirituali che vengono messe alla prova e poi vengono cacciati per tornare ad essere ISH.
        Infatti se leggi bene la genesi ti accorgi che Adamo crea un figlio a sua immagine e somiglianza, proprio come viene detto da Dio stesso.
        Caino non ha paura dei suoi fratelli, ma del mondo popolato da ISH, poiché proviene da un altro ceppo, quello diciamo più evoluto.
        Nell’esegesi Caino e Abele sono la stessa persona che combatte tra bene e male.
        Caino sceglie il male, caccia suo fratello, ovvero la parte di lui che deve essere spirituale, allora Dio lo caccia e lo disperde tra la gente HIS.
        Adam lavorerà con sudore e Eva partorirà con dolore, tutte cose che prima della conoscenza acquisita non erano contemplate, poiché contesto spirituale e non carnale.
        Nei Vangeli gnostici si può leggere il racconto di Gesù che ride quando i suoi discepoli pregano recitando Shemà…
        Dice che loro pregano il Dio sbagliato, il Dio creatore dell’uomo e non il creatore del mondo, che sarebbe il Padre di Gesù.
        Quindi anche nei Vangeli trapela la notizia di due possibili creazioni.
        Il pasticcio di cui parla Biglino, non è un vero pasticcio.
        Il pasticcio è che i codici di traduzione sono almeno 4, e non vengono mai messi a confronto, mentre noi ci spacchiamo le meningi a decifrare un solo codice che è quello di Leningrado.
        Se tu leggi il Contro Apione di Giuseppe di Flavio, trovi scritto che gli Ebrei non sono mai stati schiavi in Egitto, e nei geroglifici non compare nemmeno traccia di loro.
        Tutto è un pasticcio, perché i poteri forti hanno voluto tenere nascosta la verità per poter usare la religione come arma di seduzione con il fine di governare.
        La vera chiave di lettura è la fede, perché se si legge con i fatti, tutto è vero e tutto è falso, proprio come dico di Biglino.
        Quindi Elohim, se non si ha fede, non significa nulla, non è traducibile, nessuno sa cosa vuole dire, si sa solo che indica coloro che ci hanno creati.
        Ti invito ad una riflessione.
        Dove sta scritto nella Bibbia (anche nei vangeli) la storia dell’angelo caduto?
        Perché la parola Satàn che è un aggettivo viene poi trasformata in principe delle tenebre?
        Come noi possiamo capire il racconto della creazione basandoci sugli indizi del libro della Genesi senza magari conoscere il libro della creazione per l’eccellenza ovvero il Sefer Yetzirà ?
        Il racconto dell’Arca di Noè sta a significare il salvataggio della specie animale e umana, oppure tende a far capire il concetto di esistenza tra specie diverse con amore?
        Il libro di Giobbe comunica che nessun uomo loda Dio se non sta bene, infatti Satàn ha ragione e Giobbe perde la prova, anche se poi perdonato.
        Quindi dove sta scritto che Satàn è il diavolo, visto che è Dio stesso che stende la mano contro Giobbe? (Dobbiamo pensare che Satàn rinfreschi la memoria a Dio perché non si è accorto che Giobbe lo ama solo perché è ricco, avendo poi ragione sul fatto che se lo puniva non lo avrebbe amato? Quindi Dio è fallibile?
        Scusa se sono stato lungo e sintetico, ma l’argomento merita attenzione quindi mi lascio trasportare facilmente.
        Per ora mi fermo qui.
        Grazie ancora.

        1. Carissimo Luca, rispetto il tuo punto di vista, ma non lo condivido. Molte cose da te espresse non hanno fondamento biblico, ma extra-biblico. Dal tuo intervento emerge tantissima tradizionalità ebraica, e quasi mi fa pensare al Talmud e a tutti gli altri testi extra biblici che nulla hanno a che vedere con le Sacre Scritture. Gesù denunciava la tradizione ebraica che “annulla le Scritture”. Ma comunque sì, qui non si parla di NT ma di AT.
          L’argomento da te trattato merita senz’altro maggiori disamine, ma non in questa sede. Cortesemente atteniamoci al tema proposto nell’articolo. Dalla collocazione dei due alberi (tema principale) si è arrivati a parlare di Satàn e Giobbe: per cortesia, non divaghiamo. Effettivamente hai scritto molti concetti, ma avresti fatto melgio a concentrarti solo su uno: l’argomento del post; il resto le considero cose in più certamente discutibili che tuttavia dirottano dal tema proposto.
          Non mi impegno a commentare punto per punto quello che hai detto perché non voglio dare agio ad un botta e risposta che in questa sede è fuori luogo.
          Se ti va, puoi aprire discussioni interessanti come quella che proponi in un forum che ho da poco fondato: http://www.ilbiblista.forumfree.it

          1. Ok
            mi sono divagato troppo.
            Mi limiterò da qui in avanti a parlare sul tema del post.
            Dico che il racconto della Genesi è tratto dal racconto del Sutra Del Loto. Presto scriverò nel dettaglio l’origine di questo racconto che poi si trova nella genesi biblica.
            Per ora ti ringrazio..
            P.S. il talmud non c’entra con quello che ho detto.
            Saluti.

        2. Salve Luca. Potresti indicarmi dove posso leggere di più circa ciò che hai scritto, ovvero sul rapporto tra l’interpretazione della Torah ed i testi Cabalistici? hai scritto qualcosa a riguardo?
          Saluti, Francesco

  10. Vorrei rispondere ai: detrattori, denigratori, maldicenti diffamatori, calunniatori, offensivi, ingiuriosi, e oltraggioso, nei confronti di Mauro Biglino.
    Approfitto di questo,
    per dare questo commento…

    MA PERCHÈ NON FATE COME LUIII!!! ANDATE NELLE ASSEMBLEE, FATEVI INVITAREEE!!! PRENDETE LAVAGNE CARTE E PENNE CONVINCETE TUTTI DEL CONTRARIO; PARLATENE NELLE: RIUNIONI, INCONTRI, RADUNI, SEDUTE, ADUNANZE, CONGRESSI, COMIZI, CONVEGNI E SIMPOSI.
    E! Secondo la mia conoscenza della democrazia, TROVATEVI, ANZI! CONQUISTATEVI DELLE MAGGIORANZE CON LE VOSTRE PAROLE, CON I VOSTRI ARGOMENTI!!! SOLO COSÌ POTRESTE ESSERE CREDIBILI, E ! SE NON SAPETE PARLARE IN PUBBLICO, MANDATE QUALCUNO CHE LO SAPPIA FARE PER VOI, ALTRMENTI STATEVENE ZITTI.
    E NON VENITEMI A DIRE CHE CI SONO LE MESSE, EUCARESTIE, CELEBRAZIONI, RITI E FUNZIONI RELIGIOSE, OPPURE LE SOLITE BANALITÀ, TIPO: SE CI SONO TUTTI QUESTI ALIENI DOVE SONO, LE DISTANTE DELL’UNIVERSO SONO TANTE ANCHE PER LORO, GLI ALIENI NON ESISTONO E VIA DICENDO.

    Per esempio: ma lo sapevate che a ZEITUN alle porte del Cairo ci sono state delle apparizioni mariane meno conosciute, anche per quattro ore anche a mezzo milioni di persone, quasi tutti musulmani, la prima apparizione il 2 Aprile del 1968, ma poi ripetute tra il 1968 e il 1970.
    Meditate gente meditate, ma sopratutto informatevi.

    Saluti

    1. Per dire la VERITA’ non necessariamente si deve essere “credibili”. Con una grande credibilità si possono dire un sacco di menzogne. Mentre chi dice la verità passa inosservato semplicemente perché non è credibile.
      Bisogna credere a ciò che è giusto credere o a ciò che piace credere?

      Chi ha da dire la verità la dica pure, sta al pubblico decidere se credere o meno. E poi, il pubblico di Biglino non crederebbe alla vera verità nemmeno se gliela metti su un piatto, tanto ormai Biglino ha lobotomizzato le menti inducendole a credere come dice lui. Questa è la tipica capacità di persuasione e convinzione dei massoni attivi.
      Se nessuno si mobilita per “convincere” la gente a pensarla diversamente da Biglino facendo conferenze e congressi, vuol dire che chi non si mobilita è perché non intende “convincere” a pensarla diversamente. Chi vuole la verità può cercarla da sé, oppure preferire di credere a chi si vuole.

      Cortesemente, la prossima volta scriva in minuscolo, non è necessario scrivere maiuscolo anche perché qui dentro nessuno è cieco. Se vuole essere capito non necessariamente deve scrivere a caratteri cubitali, basta scrivere in minuscolo e soprattutto chiaro e leggibile.
      La prossima volta che vedo maiuscoli cestinerò il commento.
      Ad ogni modo, se è in grado di commentare alla luce dell’argomento di cui si parla nell’articolo accetto ben volentieri una conversazione costruttiva, mentre se intende prendre le difese di Mauro Biglino senza nemmeno considerare l’articolo allora si risparmi di perdere tempo a scrivere commenti perché tanto verrà cestinato.
      O si parla e si discute l’articolo oppure si taccia, grazie.

  11. Questi giorni sto leggendo i libri di mauro biglino e ho gia’ visto un paio dei suoi video dove spiega semplicemente quello che bisogna fare per leggere la bibbia (a suo dire) senza ulteriori spiegazioni ,teologiche ,spirituali ,ecc. ecc. L’impressione è che con questa tecnica di lettura cambia totalmente tutto e dire che sono semplici coincidenze è segno di non essere onesti al 100%. Mi vengono in mente per esempio le torri gemelle in america, dove in mondo visione ci hanno fatto vedere l’attentato alle torri ma poi in un 2°momento con la giusta capacità logica il quadro della situazione è completamente diverso e di altra natura. I punti di vista fanno la differenza.

    1. Buongiorno Daniele, benvenuto nel Blog.
      Bisogna differire il punto di vista mentale dal punto di vista ottico.
      Per quanto riguarda le torri gemelle, da diversi documentari sembra emergere che si è trattato di un autoattentato alla nazione da parte di Bush. Non so cosa c’entri però un metodo di lettura con le torri gemelle. Tornando a Biglino, aggiungo che il suo metodo è focalizzato sulla menzogna, vale a dire sul “fare finta che” se, applicato a tutta l’intera Bibbia emergono incongruenze colossali, molte anche ridicole. Biglino ammette di approcciare la lettura delle Scritture da “ignorante”, e per sua stessa ammissione, quindi, getta ipotesi e teorie che non hanno dei fondamenti solidi su cui aggrapparsi. Inoltre, su Consulenza Ebraica Biglino viene spesso deriso per le sue strambe interpretazoni: da una parte lui dice che “gli ebrei hanno sempre saputo che…”, mentre poi leggi che gli stessi ebrei negano. Ma in fondo, a chi piace “fare finta”, focalizza il prprio metodo sulla menzogna.

  12. Gentile salamone non ho ancora letto i libri di baglino ,che acquisterò a breve ,voglio farlo perché dopo l intervento dello stesso a radio 24 mi sono incuriosito.premetto che sono ateo e ho sempre avuto sin da ragazzo malgrado l ora di religione e l essermi sposato in chiesa più per quieto vivere ,una sensazione di qualcosa che non mi torna i libri sacri hanno sempre bisogno di interpretazioni e di letture siperiori…..ben lontano dalla possibilità di essere intesi dalla maggior parte delle persone ….e io sono uomo semplice assetato di sapere e verità ….e di risposte leggendoli se ne trovano poche …..anzi direi niente …..salvo qualche regola su come vivere in modo retto ..anche se credo che nel 2015 un uomo non abbia bisogno di tavole su cui vengono scolpiti comandamenti col fuoco per capire di non uccidere ,rispettare gli altri ,ecc.e qualche storia fantastica mischiata a racconti di vita di popoli o sette o gruppi vari. La fede è una grande cosa che accompagna molti uomini e’maestra di vita e ispirazione ….ma i libri sono libri scritti da uomini per gli uomini nulla più galileo indica la strada ……..se oggi raccontassi io di arbusti che bruciano e voci che provengono dall alto o di mari che si aprono sarei rinchiuso immediatamente ……da sempre credo per mia convinzione che a noi siano arrivati libri tradotti e modificati d’altronde basta sedersi in cerchio e giocare al telefono senza fili per vedere come spesso una parola alla fine del trasferimento arrivi diversa,perciò la parola infallibile a mio modesto parere è un po’ pretenziosa.

    1. Gentile Alessandro, fa bene a leggere i libri di Biglino perché sia nel negativo che nel positivo aiutano a ragionare “diversmente”. Rispettando la sua posizione di ateo non mi resta che augurarle a prescindere il meglio della vita: nel gergo religioso le direi “benedizioni abbondanti”.
      E’ vero, non è necessario leggere sulla pietra che “non si deve uccidere”, eppure, nonostante sia scritto, oggi si continua ancora ad uccidere. Magari la Bibbia può essere un veicolo per ricordare alle genti che “non si deve uccidere”. In fondo i consigli che suggerisce non sono sbagliati, sta poi a noi uomini rispettarli come doveri etici e morali, al di là del testo biblico ispirato oppure no.
      Come consiglio spesso nei miei libri e nei miei vari articoli, per leggere un libro come quelli di Biglino, sarebbe necessario avere ALMENO una minima base di lingua ebraica perché leggendo le sue spiegazioni si cade solamente in “tranello”.
      Biglino è un carismatico molto in gamba, sa parlare bene, si sa esprimere, in sostanza: sa come convincere la gente a credere in lui nonostante dica in maniera fuggiasca “io non ho la verita”. Nonostante Biglino dica questo, il 99% delle persone che lo seguono lo vedono come il Messia portatore di verità… e guai a chi glielo tocca.
      Comunque, le auguro in bocca al lupo per la sua lettura… e se ci tiene davvero a ricercare la verità non consideri Biglino ciò che non è: un portatore di verità.

      Cordialmente,
      Daniele

      1. Daniele mi spieghi come mai il tuo Dio cioè l’elhoim yahveh consegna a Mosè i dieci comandamenti fra i quali non uccidere e poi comanda carneficine come il più efferato comandante, a un certo punto adirittura fulmina 250 dei suoi perché avevan dei dubbi? Io questo Dio non lo voglio tienitelo tu.

        1. Caro Eros, benvenuto nel Blog.
          Io penso che una spiegazione convincente non ti sarà utile, perché è un questione di accettazione che dal tono del tuo intervento è sicuramente inesistente. Anche se ti dassi la spiegazione più convincente, non accettersti comunque Yahweh come Dio. Ti sei mai chiesto come fanno i musulmani ad adorare quel dio così terroristico? La loro è una devozione in termini di “timore” o “terrore” nei confronti di Allah? Credono in lui perché lo amano davvero oppure perché hanno paura di fare una brutta fine? La seconda opzione, a mio avviso, è quella che penserebbero in molti.
          Ma, andiamo per ordine.
          Il comandamento sul non uccidere, letteralmente «non commettere omicidio» (il comandamento è specifico, in quanto non sarebbe stato concesso nemmeno offrire gli animali in olocausto), indica l’omicidio volontario, cioè quell’omicidio dettato dalla diretta iniziativa dell’omicida. Ti faccio un esempio per essere più chiaro: se un soldato cammina per strada e uccide diversa gente con il suo fucile d’assalto, commette reato di omicidio. Se, invece, il soldato (militare, carabiniere, poliziotto, etc.) riceve un ordine dai suoi superiori (ufficiali) di uccidere qualcuno (naturalmente un avversario), allora non commette reato di omicidio, perché ha ricevuto l’ordine. Quindi, se un uomo uccide senza ricevere un ordine direttamente da un’autorità, viene considerato trasgressore della Legge, mentre, se uccide per diretto comando del Superiore, allora non è reo di omicidio, perché autorizzato.
          Le conquiste degli Israeliti erano tutte autorizzate da Yahweh, perciò non trsagredivano la legge. Ma quando un israelita si avvaleva della facoltà di uccidere un altro uomo di propria iniziativa, allora era un trasgressore.
          Anche la pena capitale era un’altra pratica autorizzata se motivata, secondo determiante circostanze spiegate sempre nella Legge mosaica. Ovviamente, se era Dio a dare un ordine, qualunque esso fosse, non bisognava contestarlo, quindi, il “peccato”, in questo caso, non è uccidere se lo ordina Dio, ma contestare Dio dicendo: “la tua legge dice di non uccidere, perciò non uccido”.
          Il peccato più grave è disobbedire a Dio, poi, qualunque cosa lui diceva di fare andava fatta.
          Quindi, non accettare Yahweh come Dio equivale a negare il suo essere Dio. Dio è Dio, perciò non va contestato, anche se il nostro metro di giudizio umano non può capire né arrivare alla mente di Dio.
          Se Yahweh non ti piace, ok, libero di non gradirlo.
          Lo accetti? Bene, libero di farlo.

          Oggi gli scettici e i critici della Bibbia si lamentano di storie antiche quanto la Bibbia, quando poi oggi il dio islamico viene completamente trascurato e ignorato. CI si lamenta di persone morte millenni fa, quando non si fa mai caso a quello che sta avvenendo oggi, e perché? Perché non si ha il coraggio di lamentarsi, si è vigliacchi, parandosi le spalle su storie antiche.

          Piuttosto che criticare e lamentarvi della Bibbia, lamentatevi delle cose atroci che avvengono oggi, perché così facendo non si fa che fomentare odio dove non serve.

          I Dieci Comandamenti sono stati sanciti da Dio PER l’uomo, non per Dio stesso.

  13. difatti è quello il punto…l’Albero ..è quello della Conoscenza che da Potenza..conoscere il Tutto,..è essere il Tutto..questa conoscenza venne tenuta nascosta agli “Umani”in quanto non appartenenti alla Famiglia divina,,Padre/Madre,Fratello /Sorella…in quel tempo …le unioni erano in “famiglia”vedi Iside e Osiride erano Fratello/sorella nel grembo Materno…e così via…anche Abramo aveva come moglia una “sorellastra”stessa Madre ma non Padre…e quando si presento al cospetto del Faraone la invitò a dichiararsi come “Sorella,ma non come “Moglie”..anticamante ,i stessi figi coprivano il ruolo di Amanti e padri dei figli partoriti dalla divinità Madre.lo hiero-gamos,.ma se uno non si “divinizzava”al loro pari restava “semi.dio”un “Eroe”,.un umano.soggetto alla Leggi dell’IO Egoico (cosciente).

    1. Il mito di Iside e Osiride non ha nulla a che vedere con le Scritture. Queste sono storie antiche che non riscontrano alcuna prova storica. Sono solo favole nate durante il cristianesimo primitivo per annullare l’esistenza e la validità storica di Gesù che oltre tutto se ne conferma la reale esistenza storica persino nel Talmud? L’ha mai letto il Talmud?
      Nelle sue parole noto molta filosofia, la Bibbia è ben lungi da tutto questo.

      1. Salve. Sig. Daniele, Lei scrive “Sono solo favole nate durante il cristianesimo primitivo per annullare l’esistenza e la validità storica di Gesù; di quali favole parla? si riferisce al mito di iside e Osiride? A me pare di ricordare che fosse un mito ben più antico; antecedente la nascita di Gesù: testimone Greco più antico fu proprio Erodoto che visse circa 500 anni prima di Gesù. Come è possibile che tale mito possa essere una invenzione del periodo posteriore alla morte di Gesù considerando che il cristianesimo primitivo è databile al primo secolo dopo Cristo. Potrebbe chiarire meglio questo passaggio. Grazie.

        1. Gentile Niko, se in data successiva alla resurrezione di Cristo sono state messe in bocca a personaggi più antichi di Gesù uomo parole non vere, purtroppo io non posso farci nulla.
          Detto questo, può spiegarmi quale attinenza può avere il suo intervento in questo articolo? Cortesemente, rimanga in tema, altrimenti mi scriva per email oppure cerca l’articolo che più si addice alle domande che mi pone =)

          Grazie a lei

  14. Pace.
    Nella Bibbia quello che compare molte volte è l’errore nel comunicare cio che Dio ci dice.
    Adamo riceve da Dio il semplice messaggio di NON MANGIARE del frutto dell Albero della Conoscenza del Bene e del Male. Ma lui, errando in buona fede, pensa di rafforzare l’invito di Dio comunicando a Eva di NON TOCCARE e poi di non mangiare ……..
    Il serpente (il dubbio) s’insinua proprio lì, facendosi vedere da Eva attorcigliato all’Albero, quindi toccandolo pienamente, quasi abbracciandolo, …… senza moire per di più.
    Eva (naturalmente incuriosita) cade nel tranello pre parato dal serpente e giustificato con l’eccesso di Adamo (non toccare) e quindi, tanto vale, prima tocca quindi coglie il frutto per mangiarlo per PRIMA ed essendo una sola carne …… il pasticcio qui sì è fatto, è compiuto, …. Adamo mangia anche lui e si aprono i loro occhi innocenti alla cupigia e al cedimento della tentazione (lavoro di Satana) che scaturisce nel peccato….. originale. Peccato davvero.

  15. Gentile Daniele Salamone, intanto grazie per le tue analisi e per il tuo desiderio di conoscere la verità.
    Permettimi di aggiungere qualche mio pensiero. Io non sono uno studioso di Ebraico Biblico e nemmeno di Ebraico tout court. Sono un uomo di fede, almeno ci provo.
    Non ho il talento delle lingue, ma credo che milioni di uomini, di studiosi che hanno speso la loro vita a tradurre questo Libro straordinario, devono pur aver capito qualcosa dalle traduzioni fatte, o no?
    Io credo che dalle traduzioni non ci sia quasi più nulla da “carpire” a livello grossolano, mentre ad un livello più squisitamente sottile non finiremo mai di scoprire cose nuove.
    Poi, ovviamente, c’è tutta la parte che riguarda le manomissioni fatte da uomini guidati da uomini potenti che avevano solo il desiderio di “deviare” la gente verso dottrine più temporali che sacre. Ma questo è un discorso lungo che io risolvo in due parole, dicendo che tante cose non sono state comprese da quei corruttori proprio perché la Bibbia la può intendere solo colui che la legge con un cuore spezzato e uno spirito contrito.
    Quale uomo, o quale componente della navicella spaziale del Capitano Kirk, avrebbe mai potuto pensare una frase del genere, così profonda e così piena di prescienza?
    “Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell’eternità, sebbene l’uomo non possa comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta”, [Ecclesiaste 3:11]
    Ho posto alcune domande al Sig Biglino e, pur rispondendomi molto cortesemente, non ha mai saputo rispondere alle mie domande. Uno studioso che non sa rispondere alle domande non è un vero studioso. Il vero studioso non sa rispondere solo alle teorie che non ha ancora formulato, ma le teorie che ha già formulato devono contenere tutte le domande e tutte le risposte, altrimenti si tratta del vano, del nulla (Popper docet).
    Io sono un Docente Universitario e un Direttore D’orchestra e sulla mia materia puo farmi tutte le domande che vuoi. Non saprò rispondere solo su domande riguardanti la Fisica o l’Ornitologia, ma sulla mia materia io spendo la mia vita, quindi ho TUTTE le risposte.

    Un’ultima considerazione riguardante la tua frase: “Quando la gente inizierà a capire che l’unico luogo in cui Dio non c’è, sono proprio le religioni”.
    Perdonami ma qui non sono d’accordo affatto.
    Premetto che non appartengo alle religioni di massa, alle religioni di nicchia, alle religioni mordi e fuggi, alle religioni nobili, povere, filantropiche ecc. Io appartengo alla Chiesa di Gesù Cristo, v’è solo UNA Chiesa con questa denominazione e ti posso assicurare che ho incontrato Cristo “faccia a faccia” e lo incontro giornalmente attraverso le Alleanze e le Ordinanze che Lui ci ha donato.
    Le Sacre Scritture aiutano a capire il profondo messaggio di Cristo, ma ci dice anche che non solo dobbiamo scrutare e investigare le Scritture ma ESSERE le Scritture: Agire.
    Un pezzo di carbone ardente non potrà resistere lontano dagli altri pezzi di carbone ardenti. Con questo non dico che qualsiasi fondo di brace porti a Dio, ma dico che bisogna avere un cuore puro per riconoscere che esiste la buona base di brace con la quale puoi avvicinarti a Dio.
    Io porto testimonianza di questo e siccome ho ricevuto una eccellente istruzione, non ho letto solo 2 libri, nella mia vita professionale ho l’occasione di incontrare persone di strada, uomini coltissimi, uomini politici, capi di Stato, diplomatici ecc. ecc. non credo che qualcuno possa immaginare che io sia un visionario.
    Mi premeva semplicemente comunicarti che Dio, il Cristo e lo Spirito Santo hanno tracciato una strada che non è una strada solitaria o solipsistica ma una strada “ecclesiale” collettiva. E’ vero, Dio non è presente nelle religioni, Dio è presente nel cuore degli uomini che abbracciano la Sua unica Chiesa.
    Cordiali saluti.

    1. Gentile Nicolas, grazie per il suo bellissimo intervento.
      Leggendo le tue parole mi è venuto in mente il passo di Matteo 11:25 – “In quel tempo Gesù prese a dire: Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli“. Sono pienamente d’accordo con quanto hai detto. Purtroppo non è una novità che uno “studioso” o “ricercatore indipendente” come Biglino non sappia rispondere. Credo che il problema non stia tanto nel non saper rispondere, ma nel non voler rispondere.
      Se Biglino dovesse dare una risposta VERA a tutte le domande che gli vengono poste, sicuramente si sentirebbe in enorme difficoltà. Quando vuole evitare determinate argomentazioni dice che (1) l’agomento non gli interessa, (2) non sa rispondere, (3) o semplicemente che non è un argomento di cui si occupa. Invece, come penso anche io, uno studioso e ricercatore “famoso”, per evitare gaffe, dovrebbe sforzarsi il più possibile nel dare delle risposte, specialmente quando ci si presenta al pubblico come “studioso delle religioni” e poi di queste religioni non ci capisce niente nemmeno lui stesso.
      Biglino ti sa spiegare egregiamente le argomentazioni di cui parla, ma sostanzialmente non sa nemmeno lui cosa ti racconta perché per CONOSCERE una religione devi viverla quotidianamente, ma se il tuo grado di “conoscenza” si sofferma solo sui libri che leggi e le ricerche che fai su internet, allora si è molto limitatli. Ti faccio un esempio: una persona laureata in lingua inglese con alle spalle dottorati e master in lingua inglese non sarà MAI un madrelingua se non vive direttamente la gente, i luoghi e le usanze dei paesi anglosassoni. La CONOSCENZA non si ferma solo su ciò che si studia, ma soprattutto su ciò che si VIVE.
      Biglino è una persona, come dice lui “cuoriosa”, che si tiene semplicemente informato su varie cose. Le sue ricerche sono dettate da intenzioni speculative e molta gente ci marcia su perché odiano la Fede, la detestano, e quindi ogni occasione è utile per schernire, insutlare, offendere.

      Riguardo alle religioni anche io sono pienamente d’accordo con te. Se per te Dio non è una religione, allora abbiamo un medesimo pensiero. Per me le “religioni” non sono le denominazioni, ma come dice la Scrittura, “La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo”. Giacomo 1:27

      Gesù non ha mai fondato il Cristianesimo nè ha mai voluto fondarlo. Il Cristianesimo lo ha fondato Paolo. Le intenzioni di Cristo erano quelle di edificare la Sua Chiesa Sposa, ovvero la Chiesa di Gesù Cristo, LA SUA CHIESA… non quella degli uomini.
      Vedo che la pensiamo allo stesso modo, magari quella mai citazione sarà stata fraintesa, o magari troppo striminzita per essere capita per come volevo fosse capita. Ma credo che adesso ci siamo capiti. =)

      Un abbraccio,
      Daniele

    2. voi leggete le bibbie che sono state addolcite nei secoli da persone senza scrupoli che hanno fatto di una storia umana di colonizzazione e sottomissione un libro sacro macchè sacro allora perchè non mezionate anche il libro scomparso dal veccio testamento che si chiama LE GUERRE DI YAWEH

      1. Buon pomeriggio Valeri, non so se per “voi” intende un riferimento cortese verso la mia persona, o verso una pluralità che non mi riguarda. Io lavoro da solo. Quindi sarei un TU e non un VOI…
        Detto questo, leggo la Bibbia dai testi originali… dolce o salata che sia, la Bibbia dice quelle cose lì. Chi addolcisce o inasprisce avrà i suoi motivi per farlo, per cui, visto e considerato che questo blog è un diario personale pubblico, preferirei che lei si rivolgesse a me personalmente, e non al voi generico perché non sono un voi, ma sono un indidivuo singolare.
        Se il libro scomparso non è ancora stato trovato è perché la gente è talmente cieca da non notare che già l’Antico Testamento è già il libro delle guerre di YHWH. Non si fa altro che parlare di conquiste… cosa si aspetta? Che esistano altri libri che ne parlino ulteriormente?
        E poi, non diciamo che è “scomparso”, magari è semplicemente non ancora scoperto… come avvenuto con i rotoli di Qumran.
        A suo tempo, ciò che deve essere scoperto si scoprirà…
        piantiamola di cospirare sempre…

  16. solo 2 cose tra molte:
    “La Bibbia, la Parola di Dio, non sbaglia mai ed è realmente infallibile”….
    ..non a caso non hai aggiunto “razionalità”..chi crede fa il tifo, non analizza..e se da una parte è inevitabile avere dei condizionamenti, dall’altra la cieca certezza sull’impossibilità che ci possa essere scritto qualcosa di diverso da quello insegnato a catechismo rende molto bene il grado di “libertà” di pensiero dell’autore…

    ” tuttavia, con un pizzico di lucidità, assenza di pregiudizio e predisposizione a lasciarsi guidare dai suggerimenti del buon senso, la soluzione al problema si materializza sotto ai nostri occhi e abbiamo così l’ennesima prova che la Bibbia, quindi Dio, non si contraddice mai!”..un elogio all’ossimoro che è un capolavoro assoluto, e su cui non vale la pena dire nulla visto il grado di integralismo del “libero” autore….chapeau

    1. Salve, non vorrei entrare troppo nel merito del suo commento perché per quanto mi riguarda non ho mai frequentato il catechismo, non so nemmeno cosa insegnano lì dentro, e non frequento, quindi non appartengo, a nessun movimento religioso. Come se credere in Dio debba dipendere necessariamente all’appartenere a una qualche istituzione religiosa. Quando la gente inizierà a capire che l’unico luogo in cui Dio non c’è, sono proprio le religioni. Ma è normale che gli scettici e gli atei pretendano di saperne di più su Dio rispetto ai credenti che vi sono più vicini. Le mie conclusioni e asserzioni sulla Bibbia sono dettate da una ricerca personale e indipendente. Avere un pensiero “spiritualista” nei confronti della Bibbia non è prerigativa delle religioni giudaico-cristiane. Chi cerca trova, e chi vuol vedere vede. Se si parte dal presupposto e pregiudizio di catalogare una persona che non si conosce come una che ha ricevuto insegnamenti al catechismo, è il pregiudizio in sé che ha quella persona a incatenarla nei propri pensieri per nulla “liberi”, ma condizionati da, appunto, il pregiudizio.

      Uso molta razionalità nelle mie ricerche, ma come chiunque altro essere umano non sono perfetto, e non pretndendo di essere perfetto né di possedere la “verità”, almeno mi ritengo di essere un ricercatore di verità onesto. Ciò adesso non significa che la fede sia una cosa inferiore dalla ragione, anzi, la “ragione” ce l’hanno a la applicano tutti, chi più chi meno, ma evidentemente chi si sente di avere la padronanza di questa “ragione” è mancante di qualcos altro, di più forte.

      Se per lei la Bibbia non parla di Dio, ci può anche stare… ma almeno, Egli è capace di servirsi della Bibbia stessa per parlare agli uomini.

      Anche chi crede in Biglino fa il tifo e non analizza… almeno, quelli che analizzano sono in pochissimi, e io, credo di essere uno dei pochi che prima faceva il tifo per lui alla cieca, ma quando ho iniziato ad analizzare con la mia testa, mi sono ricreduto.
      Saluti.

      1. No si preoccupi Salomone, ci siamo passati tutti, avere fede e razionalizzare la spiritualità per trovare gli appigli logici sugli specchi della ragione è un esercizio che tutti gli onesti e sinceri ricercatori di verità hanno compiuto per non sprofondare nell’abisso orrido della brutale verità! Alla fine in molti ci siamo precipitati in quell’abisso e la cosa durissima è stabilizzare la nostra coscienza cercando un livello di comprensione della realtà più elevato. In realtà solo diventando spugne che si cibano di verità si riesce ad avere una “visione d’insieme della realtà” . La spiritualità esiste ma io ormai la chiamo in un’altro modo … coscienza! Siamo veramente coscienti di ciò che ci circonda? Personalmente ho vissuto esperienze ben oltre la border line in cui ho scoperto che Tutto è Coscienza e la Coscienza altro non è che un’Energia Pensante! La materia, se fermassimo gli elettroni che vibrano attorno al nucleo, perderebbe quasi tutto il suo volume (spazio) la terra diventerebbe grande come un pallone da calcio (pur conservandone il peso), ma se riuscissimo a fermare il moto vibrante delle dei protoni e neutroni e delle particelle sub atomiche che li compongono la materia sparirebbe anche come peso, trasformata in calore e luce. Calore e Luce che si disperderebbero nel Cosmo ritornando a far parte dell’energia base (matrice) dell’Universo. Una Energia pensante infinita ed eterna che manifesta se stessa nella molteplicità di infinite forme e livelli di coscienza in continua evoluzione il cui scopo è costituire le sinapsi-pensiero dell’energia creatrice. Un nostro semplice atto visualizzativo può creare la nostra realtà, lo posso testimoniare come certo, noi ci tiriamo addosso ciò che desideriamo nell’intimo. Mi ascolti Salomone, lei è già troppo evoluto e non ha più bisogno della “piuma di Dumbo” della fede … lei può volare da solo. Ci provi!

    2. grazie fefefe, ha fatto una sintesi perfetta di ciò che penso. Grazie mille. Alla faccia del libero pensatore “La Bibbia è infallibile!” certo … anche un mio amico mussulmano mi dice lo stesso del Corano e un indù lo stesso dei Veda … un comunista dice che il capitale di Marx è infallibile e un fascista di mia conoscenza sa tutta la mistica della patria a memoria perché infallibile. Siamo in presenza di quella forma di idiosincrasia tipica dell’essere umano che risvegliatosi ad un certo livello di coscienza vuole ora trovare sulla roccia della fede un appoggio stabile su cui fissare le proprie certezze in questa vita che è piena di incertezze sul domani. Le bestie vivono meglio sotto un certo aspetto sono più sincere dell’essere umano poiché non hanno bisogno di inventarsi bellissime bugie per evitare di affrontare e convivere con le bruttissime verità che ci circondano. Il vero santo è l’eroe che prende atto che la brutale realtà è maestra di vita e la ragione è lo strumento che Dio ci ha dato per comprendere la Dura Realtà e piegarla alla nostra necessità di trovare una via di fuga verso una nuova realtà, più stabile, serena e longeva e questo avviene solo tramite la profonda comprensione della nostra vita (chi siamo?) e quindi dirigere la nostra stessa vita verso la vita eterna! Le religioni e le ideologie sono solo un inutile ostacolo a tutto ciò. C’è più contatto con Dio risolvendo un problema di geometria e meditandone le connessioni mistiche o una equazione di terzo grado applicandola per la soluzione di un problema sociale che non leggendo qualsivoglia libro sacro! Questa è la brutale verità! Ma dubito che Mosè o San Paolo fossero degli acuti matematici ! Il primo la cui vita sembra la copia carbone del mito di Dionisio e il secondo che esordì la sua predicazione facendo un bel falò dei libri zoroastriani ad Efeso dove i suoi primi seguaci menarono le mani sugli gnostici! http://www.utopia.it/rogo_libri.htm

      1. Gentilissimo Antonio, visto che le bestie si trovano in uno status migliore degli uomini in termini di sincerità, allora le consiglio di cambiare specie vivente di appartenenza, così come è facilmente possibile diventare un transessuale. Può coniare lei stesso un termine che possa identificare l’uomo che vuole transitare ad animale, o bestia. Transbestiale? Faccia lei. Almeno nessuno potrà dirle di essere inferiore a noi esseri umani perché, che le piaccia o no, anche lei lo è (almeno fino allo stato attuale!).

        Detto questo, cosa intende lei per “bibbia infallibile”?
        Le spiego brevemente il mio concetto: io sono papà di un bimbo di quasi 7 anni, e in qualità di padre, per mio figlio sono un eroe infallibile. Per lui sono il “papà migliore e infallibile del mondo”. Nella sua semplicità mio figlio non si rende conto che esistono tanti altri papà-eroi infallibili per i propri figli, per cui questo, nella realtà dei fatti, non preclude che non possano esistere altri padri “migliori” di me.
        Tuttavia, un bambino crescendo si renderà conto che nonostante il proprio padre sia l’eroe numero 1 del mondo, per tanti altri bambini-ragazzi ci sono altrettanti padri-eroi.

        Stesso discorso vale per la Scrittura. Per “bibbia infallibile” non intendo che la Bibbia è “il libro migliore del mondo”, ma è un libro che nei suoi contenuti detiene una grande infallibilità-coerenza sia storica-cronologica che di insegnamento etico.
        E’ normale che ogni persona consideri il proprio testo sacro o il proprio ideale politico come infallibile, peché essendo “figli” di quel pensiero (padre) allora il medesimo pensiero (padre) risulta infallibile. Ma risulterà infallibile solo ai VERI osservatori di quell’ideale.

        Se per “libero pensatore” lei intende che la gente deve pensarla al suo stesso modo, sta già annullando quello che è il “libero pensiero” in sè, in quanto io stesso mi reputo libero pensatore perché scelgo liberamente di pensare e credere a modo mio.
        Provi lei, piuttosto, ad esercitare il libero pensiero senza imporre il suo agli altri. Il suo intervento in questo articolo, oltre tutto, è fuori luogo perché non ha nulla a che vedere con l’argomento trattato. Se intende discutere sulle considerazioni di Biglino allora va bene, ma se è venuto qui per dirmi che il mio pensiero è sbagliato allora è gentilmente invitato a togliere il disturbo. Un libero pensatore è tale quando viene lasciato libero di pensarla come vuole.
        Non sto qui a smentire il suo pensiero, per carità, anche se posso NON condividerlo posso benissimo RISPETTARLO. E lo rispetto.
        Per cui, senza aggiungere null’altro per non rischiare di diventare al quanto prolisso, la saluto augurandole il meglio della vita.
        Cordialmente,

        Daniele

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