Le speculazioni di M. Biglino sulla Ruach: Spirito Santo o Oggetto Volante non Identificato?

Questo argomento è già stato oggetto delle nostre analisi nel lavoro precedente Apocalypto, ma in queste ultime considerazioni si vuole guidare il lettore ad indagare più nello specifico riguardo all’iconografia sumera per la rappresentazione pittografica del Soggetto in tema che stiamo trattando in questo articolo. Come già detto in Apocalypto, il termine greco [Pneuma] corrisponde all’ebraico [ruàch] che, a sua volta, deriverebbe dal suono sumero RU-A. Questo suono veniva raffigurato mediante due segni: un oggetto fluttuante, librante sopra una distesa di acqua. Le analisi dello studioso Mauro Biglino dimostrano una scarsa capacità di percezione visiva nel non saper distinguere le evidenti differenze che ci stanno tra il bassorilievo originale sumero inciso su pietra, da una semplice riproduzione moderna su carta o in computer grafica dello stesso. A primo impatto sembra proprio che la riproduzione della RU-A non sia proprio fedele all’originale perché presenta dei piccoli particolari che sembrano fare quella differenza che a noi interessa esaminare. Quest’analisi servirà a smascherare una volta e per sempre tutte le speculazioni che negli anni hanno rutoato intorno a queste false teorie che, anziché essere atte all’informazione fanno tutto l’opposto, diffondere disinformazione sfrenata giocando sull’ignoranza di quelle persone che, ingenuamente, credono come vere tutte quelle sciocchezze predicate da questi sedicenti “esperti”.

RU-A: oggetto volante o occhio onniveggente?
RU-A: oggetto volante o occhio onniveggente?

Nell’immagine in alto a sinistra si può osservare l’iconografia originale rappresentata dall’artista sumero. A destra, invece, si può osservare la grossolana riproduzione fatta ad arte che sembra non rappresentare nemmeno l’originale. Due sono le nostre ipotesi, delle quali una soltanto è quella corretta (o magari anche entrambi sono corrette): chi ha riprodotto il disegno a destra, o non ha le doti specifiche dell’arte del disegno oppure ha “storpiato” di proposito le forme dell’incisione a pro delle teorie Bigliniane, Sitchiniane, ecc.
La rappresentazione originale è dai tratti estremamente “minimal”, vale a dire che è realizzata con l’incisione di pochissimi tratti in quanto, l’oggetto fluttuante sopra la distesa di acqua (quest’ultima facilmente riconoscibile dal senso ondulatorio dei tratti), è rappresentato con due semplici ed essenziali forme geometriche: una mezza luna con le punte rivolte verso il basso e un cerchio perfettamente rotondo. Osservando con attenzione questo dettaglio notiamo subito che non sembra proprio trattarsi di un Res Inexplicata Volans[1], ma sembra più che altro una palpebra e un iride oculare, ovvero un occhio onniveggente vigile al di sopra di una superficie acquosa. Ma, che significato volevano dare i sumeri con la rappresentazione di questo ipotetico occhio onniveggente?

Ricordiamo che la famosa «[ruàch] di Elohìm che aleggiava sulla superficie delle acque» (Genesi 1:2) viene interpretata come un UFO stazionato sulla superficie delle acque. Se si trattasse davvero di un occhio come per “simboleggiare” la “veglia” del Trascendente possiamo arrivare a quella conclusione assai attendibile per il quale “l’occhio” o la “presenza” di Elohìm si trovata sulla superficie delle acque. Ma ritorneremo tra poco all’analisi del termine “occhio”. La riproduzione grafica della RU-A, quindi, non sembra proprio essere fedele all’originale in quanto, a differenza della prima, questa presenta dei dettagli in più: spigoli ben marcati e curve sinuose che nell’originale non esistono. La fraudolenta riproduzione sembra voler avvalorare la teoria della presenza ufologica all’interno delle Scritture perché tale oggetto viene presentato con delle evidenti ali ricurve spioventi verso il basso e con tanto di fusoliera che sembra rappresentare quasi la chiglia spigolosa di un’imbarcazione nonché l’opera viva di quest’ultima sospesa a pelo d’acqua. A questo punto è lecito chiedersi: siamo realmente sicuri che tale riproduzione sia fedele all’originale? Sarà carenza di percezione visiva del sottoscritto e anche del lettore quella di non riuscire a notare che i due RU-A siano identici? Ebbene, come fa uno studioso intelligente e tanto acclamato come Mauro Biglino a non notare questo dettaglio iconografico se poi egli stesso sostiene di essere il primo a lavorare sulla meticolosità chirurgica del testo ebraico cercando di essere il più fedele possibile nelle traduzioni? Come fanno i suoi sostenitori a non notare tali differenze? Ci si può avvalere della facoltà di essere attenti più in una cosa che ad un’altra?

La realtà è che le due rappresentazioni sono palesemente differenti e la riproduzione è solo la squallida raffigurazione di un pensiero che è oggetto di estrema convinzione di molte persone. Come si fa a non notare un’evidenza di questo tipo così chiara? “Fare finta che…” la rappresentazione sumera della RU-A sia in realtà un oggetto volante non identificato è al quanto disonesto dal punto di vista intellettuale, a meno che, chi vede in entrambe le figure una stessa ed identica immagine, ne possiamo solo compatire l’evidente patologia visiva-percettiva che può essere facilmente curata attraverso lo studio dell’argomento anche nei testi di educazione artistica che ogni studente di una scuola media possiede. Forse ci si focalizza a studiare “troppo” certi argomenti tralasciandone altri che, nella loro piccolezza dimostrano essere assai essenziali e cruciali per capire cose più grandi ma, sicuramente, lo studioso avventato dal non voler capire per propria volontà o a “fare finta” di non capire, continuerà a vedere l’essente nel non-essente. Sicuramente si tratta di un qualcosa di identificabile più che di un qualcosa di non identificato. Dicevo che la forma di questa RU-A sembra rappresentare proprio un occhio e sono convinto che di un occhio si tratta perché tutte le culture più antiche, a partire dai sumeri, rappresentano la figura di un occhio onniveggente come a simboleggiare un’entità suprema trascendentale (e non materiale) che tutto vede e tutto sa.

Riposto adesso una nota esplicativa estratta dal lavoro precedente Apocalypto in cui ho analizzato la nota trascrizione del Profeta Ezechiele in merito alle «visioni divine» ed in particolare degli [Ophanìm], le presunte “ruote” del presunto carro volante [Kerùv]:

Il Biglino attribuisce una traduzione alternativa (e inventata) al termine “occhio” come se volesse significare anche “luminescenza”. I dizionari etimologici di lingua ebraica non espongono questo doppio significato se non quello di “fonte” o di “vedere”. Giustifica questa traduzione sostenendo che il Profeta volesse alludere a parole sue ai “fari, luci stroboscopiche o oblò” del presunto oggetto meccanico volante:

  • Il Theological Wordbook of the Old Testament espone questa spiegazione: «Occasionalmente rappresenta l’intero processo del vedere e, per estensione, di comprensione e di obbedienza (Geremia 5:21). Tuttavia, nell’Antico Testamento viene utilizzato in questo modo figurativo l’orecchio. L’occhio è usato per esprimere la conoscenza, carattere, attitudine, inclinazione, opinione, passione e risposta. L’occhio è il barometro dei pensieri interiori dell’uomo»;
  • L’Etymological Dictionary of Biblical Hebrew di Matityahu Clark assegna questi significati: «apparire, assente, esporre sorgente d’acqua, fonte».

Dopo questa citazione credo sia il momento di fermarci dalla continuazione di queste analisi, ciò che si è esposto è sufficiente per dare al lettore l’input necessario sull’osservare più che al semplice “vedere”, input semplici atti ad aiutare a prendere coscienza di quegli accorgimenti razionali e visivo-percettivi senza la necessità impellente di effettuare traduzioni ambigue né esposizioni filosofiche snervanti. La semplicità e l’immediatezza nell’esprimere concetti concreti sono la sconfitta di coloro che si nascondono dietro a sapienziali terminologie e alle eccessive considerazioni affinché vi sia una lettura piacevole e scorrevole.

[1] “Oggetto volante non identificato” secondo il dizionario latino pubblicato dal Vaticano.

Copertina-intera-VOL.2-Copia-Copia1Argomento tratto dal saggio Il Mezzosangue – Vita, morte e miracoli di un Rivoluzionario.

ISBN: 9781326050511
Edizioni Stella di David
Pubblicato: 18 ottobre 2014
Pagine: 249
Prezzo: € 20,00

L’esortazione dell’Autore è quella che tutti possano intraprendere lo studio delle lingue bibliche affinché chiunque possa costatare coi propri occhi e con il proprio intelletto la veridicità del Testo biblico. E’ ben nota a tutti l’esistenza di Falsi Maestri le cui abilità seduttive sono straordinarie. Il Fascino di tutti questi Falsi Maestri sta nella capacità di Persuasione delle Coscienze. Oggi viviamo in quell’epoca in cui lo Spirito di Apostasia sta spargendo il suo “alito di morte”, Epoca in cui si condanna la Bibbia per aver condizionato l’umanità ad avere Fede, mentre chi condanna la Bibbia non si rende conto che a sua volta sta già condizionando la stessa umanità ad allontanarsi da quest’Ultima. Insomma, sembra che nessuno sia libero, a prescindere, di poter scegliere se credere o non credere in ciò che desidera.

28 Risposte a “Le speculazioni di M. Biglino sulla Ruach: Spirito Santo o Oggetto Volante non Identificato?”

  1. Un conto sono le cose dello spirito, della coscienza, dell’anima e dimensioni non visibili, un conto le cose materiali veicoli come dischi volanti etc.
    Ma speculare teorie pro o contro qualcuno non mi sembra costruttivo quando la verità è indimostrabile ma calcolabile in percentuale.
    Anche se c’è chi sa la verità, ci sono cose che non posso essere dimostrate facilmente. Ci sono interpretazioni, modelli, controesempi. Tutto si può dire e si può disfare e nessuno è perfetto. I dischi volanti di provenienza aliena possono esistere indipendentemente dal termine come viene interpretato dalle diverse correnti di pensiero. Forse, in tempi molto antichi prediluviani prima che l’impero di Atlantide sparisse dal pianeta. Forse era considerato normale e sapere la verità vuol dire essere imparziali, poi chi ci specula sopra è perchè in qualche modo deve sopravvivere in questo contesto, ma al contempo non vedo come si possa raggiungere un punto medio quando la lingua che cambia sempre la fanno vivere i parlatori. Che ci siano state reinterpretazioni di un solo simbolo, o ermetismi per nasconderne il vero significato non è in sè così importante, poichè il significato lo danno il contesto in qui questi simboli interagiscono con gli altri. Un solo simbolo in sè è polimorfico, tutte le possibili intersezioni semantiche con altre parole possono dare un significato più preciso, ma dipende se il simbolo può essere anche immagine omologa di ciò che graficamente rappresenta.

  2. Buongiorno. Vedo che molti difendono Biglino, come molti difendono Ciapanna, Fomenko , Sitchin ed altri “messia” (mi passi gentilmente il termine) che non hanno alcuna laurea nel campo che vanno a toccare, e quindi giudicare. La storia la si lasci agli storici, così come l’archeologia e la filologia. Perché credere a Biglino quando ci sono innumerevoli studiosi di ebraico antico, che hanno studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme? Volete sapere qualcosa di ebraico, delle Scritture? Rivolgetevi a seri studiosi di religione ebraica, a dei rabbini. Chi meglio di loro?
    Al giorno d’oggi ancora si vuol credere agli alieni, alla numerologia, agli anagrammi come uno scenario che vada oltre la “banalità” della vita umana. Quindi per forza deve esserci un complotto mondiale? I complotti vengono tutti scoperti e non vi è alcun complotto mondiale; altrimenti i vostri personaggi che tanto amate non potrebbero neppure pubblicare mezza pagina.
    Purtroppo c’è chi pensa di essere superiore, culturalmente parlando, agli accademici, non disponendo neppure di una laurea; figuriamoci di due o tre lauree e specializzazioni.
    Molto interessante il Suo blog D. Salamone. Se ne freghi di questi “scienziati” del web che difendono il Biglino, così come Fomenko e compagnia bella.

    1. Alla luce degli ultimi accadimenti e new, da seguace di Biglino smetterei immediatamente di seguirlo dopo aver appreso che circa 30 anni fa, periodo che coincide con l’inizio dei suoi studi biblici, è stato protagonista di scandalose truffe nei confornti di poveri contadini. A causa sua sono morte molte persone: uccise, suicidate, etc. I giornali parlano chiaro. Un motivo in più per evitare come la peste persone come lui, ch si è insaccato miliardi e, non contento, gioca con l’ignoranza della gente continuando ad insaccare soldi con i suoi sottospecie di libri.

  3. ciao,

    sono capitato qui per caso così come sono capitato per caso sull’articolo di M.B. sul Ruach, sono insegnante di arte e storia dell’arte, e ti posso assicurare che chi ha eseguito quell’incisione non aveva intenzione di rappresentare un occhio.
    Se vuoi le prove, vai in un asilo nido e chiedi a tutti i bambini di età media di 5 anni di rappresentare graficamente un occhio, e ti posso assicurare che nessun bambino lo rappresenterà così.

    saluti

    1. Gentile Anomimo, lo studio riportato in questo articolo è piuttosto datato e si tratta di una mia vecchia ipotesi, non di una conferma del reale significato del simbolo. Ad oggi il simbolo non lo considero più un occhio onniveggente. Invocare l’aiuto dei bambini di 5 anni tuttavia lo considero un tentativo di screditare quanto è stato scritto. Va bene, tanto questo pensiero non mi appartiene più per cui sorrido e vado avanti. Se, tuttavia, vuole studiare il significato di quel simbolo e la sua vera origine (che solo più tardi avevo scoperto grazie a persone che mi hanno aiutato nella ricerca), la invito a leggere il mio libro La Bibbia non è un mito.

      Saluti

    2. il problema riguarda anche la rappresentazione di “ruach” scolpita nella pietra , se si dicesse ad una qualsiasi persona di scolpire un occhio, non lo farebbe rappresentato in quel modo (una mezza luna con un cerchio) , dato che i tratti da scolpire sono gli stessi (2 semicerchi sovrapposti a modo mezza luna più un cerchio) la rappresentazione “istintiva” per scolpire un occhio molto probabilmente sarebbe i 2 semicerchi speculari con il cerchio al suo interno (tipo occhio di Horus) .
      Purtroppo non abbiamo dati a sufficienza per dire con sicurezza quale sia la verità e (purtroppo) il ragionamento di Daniele ha la stessa validità di quello di Biglino .

      1. Caro Giorgio, le consiglio di leggere tra i commenti l’intervento di Francesco Pastore, dove linka una sua analisi molto approfondita che asfalta di tutto punto l’interpretazione di Biglino (e anche la mia qualora fosse assolutamente sbagliata, ma ne sarei felice perché io almeno sono un ricercatore della verità che gioisce quando la trova, a differenza di Biglino che infonde solo dubbi). A Mauro Biglino è stata resa presente la sua fallacità con delle prove, ma lui se n’è fregato altamente perché non può ammettere di aver torto. Lui è “Biglino” (sempre sia lodato!). Si guardi l’articolo del ricercatore Francesco Pastore, che io appoggio in tutto, e non potrei fare diversamente. Capirà solo dopo averlo letto.

  4. “In primo luogo è bene ricordare che la Bibbia è la Parola di Dio infallibile. Quindi, ogni volta che troviamo qualcosa che sembra essere una contraddizione, bisogna cercare delle informazioni che aiutano a comprendere meglio ciò che la Parola di Dio vuole dire. Sappiamo altresì che è stato lo Spirito Santo ad ispirare gli scrittori biblici, per guidarci e per insegnare; così bisogna credere in Dio sapendo che Egli ha conservato la Sua Parola, senza errori, e confidando che Egli rivelerà le risposte alle nostre domande difficili.”

    cit. Daniele Salomone

    sei PATETICO! quesi sono i detrattori di Mauro Biglino, gente che crede in Babbo Natale e a priori rifiuta il contraddittorio.
    Dimmi una cosa, come fai a sapere che la Parola di Dio sia infallibile?

    1. Persone ignote come lei sono i seguaci di Mauro Biglino, gente che crede negli alieni e nei mostriciattoli con le antenne e a priori rifiuta il contraddittorio quando NON sa affrontare un argomento perché incompetente in materia.

      La Parola di Dio è infallibile perché l’ho constatato coi miei occhi; lei sostiene il contrario perché lei non usa la sua testa, ma quella di Biglino che funziona al posto di quella sua. Invece di disturbare la gente che studia, faccia scuola di buon senso e di sana educazione. Ci metta la faccia la prossima volta, perché i commenti prima di essere pubblici li leggo preventivamente. Il suo indirizzo IP è già registrato nel database, quindi qualora intenderà cambiare la sua identità vedrò comunque il medesimo indirizzo IP. Inoltre, al di là degli indirizzi IP, gli incompetenti sono riconoscibili anche quando stanno in silenzio.

      Difenda pure il suo dio in terra Biglino. Ognuno ha il diritto di credere alla propria fede.

  5. Mi scusi ma se lei é uno studente di lingue semitiche, non sarebbe meglio prima di pubblicare i suoi libri , terminare i suoi studi? Ma poi non sarebbe piú costruttivo proporre le proprie teorie invece di criticare le ipotesi di persone evidentemente piú erudite di lei? Etica e modestia non le interessano?

    1. Gentile utente, benvenuto nel Blog.

      Conosce il principio che c’è sempre da imparare?
      Gli stessi rabbini ebrei dedicano la loro vita al perenne studio delle Scritture, e gli stessi filologi dedicano la loro vita al perenne studio delle lingue. Quindi uno non può scrivere libri nonostante dedichi la propria vita allo studio perenne delle lingue? Vorrei capire quale sia il suo criterio di valutazione e autocritica.

      Che certe persone siano più erudite di me ci può stare, dato che una persona come Biglino, ad esempio, ha semplicemente 20 anni di esperienza in più di me. Ma ciò non lo rende più erudito di me perché migliore di me, ma perché ha avuto più tempo di me per studiare determinate cose. Ebbene Biglino, o chi come lui, può essere più erudito di me per diverse cose, ma in termini linguistici egli non ha alcuna erudizione, se non di pari o peggiore livello a quella mia, dato che lui studi specialistici in materia linguistica mai ne ha fatti mai. Anzi, non ha nemmeno una laurea, non ha mai studiato se non con un rabbino di Torino di cui non vuole rivelarne il nome (tipico di chi si inventa le cose). Eppure lui i libri li scrive. A lui è lecito? Oppure anche lui dovrebbe prima studiare e poi scrivere i suoi libri? Sa cosa è la coerenza di pensiero?

      Prima di pendersela con me, si riservi di ammonire Biglino, dato che lui stesso afferma che c’è sempre da imparare. Biglino non conosce le lingue semitiche, figuriamoci l’ebraico. Chi dice che Biglino conosce l’ebraico è il primo a non conoscere l’ebraico. Perciò, prima di difendere il suo maestro, prenda atto che quest’uomo, come me e come lei, ancora ha tanta strada da fare per essere definito “esperto”.

      Etica e modestia mi interessano eccome, come mi interessano l’educazione e il tatto, cosa che a lei purtroppo mancano. La prossima volta si presenti, almeno “faccia finta” di essere educato.

      Cordialmente,
      Daniele

  6. Be quello che dice Biglino sono solo fantasie che hanno lo stesso valore delle cazzate che dici tu. Solo che mentre lui lo dice che è una sua interpretazione personale, tu dici che verità Assoluta…maaaaaaa

    1. Salve, a parte che il genere di linguaggio che adotta non è gradito in questo blog, posso dirle che Biglino afferma che egli non interpreta affatto, ma legge alla lettera…. dice.
      Dove parlo di “assoluta verità”? Mi indichi il punto esatto dove lo dico, altrimenti è pregata di ignorare questo blog se è venuta qui solamente per abbaiare.

  7. Prova , caro amico Perchè non provi a spiegarci l’episodio di Mosè quando richiede di vedere la sua gloria?

    1. Lo farò molto volentieri, Samuel, direttamente in un video.
      Purtroppo un testo scritto può essere molto equivocabile se frainteso; perciò preferisco parlare di ciò che chiedi direttamente in un video esplicativo.
      Grazie per il suggerimento e buona giornata.

      Daniele

  8. Cartaginese o sumero che sia, non sono l’avvocato di M.B.,ma posso farti notare che anche tu sei dotato di scarse capacità interpretative. perchè se osservi, come dici di aver fatto, attentamente l’incisione noterai che non si tratta di una semplice luna capovolta con un cerchio sottostante ma l’incisore crea volutamente come un’ombra ai lati della sfera come se l’oggetto fosse visto dal basso. così come ha creato questo dettaglio, se fosse come dici tu, un occhio avrbbe potuto inserire anche la palpebra infeiore oltre quella superiore o più semplicemente poteva fare un puntino al centro dell’iride. detto ciò non sono un’esperta in nessun campo specifico sono solo un’osservatrice passata di qui per sbaglio, dimmi che è un fiore o una collina o che ne so io ma non mi dire che è un occhio perchè è poco credibile. ciao

    1. Occhio veggente o navicella spaziale…stiamo perdendo di vista il significato che ci vuole trasmettere nel contesto…Non è vero che,come dice Biglino,in alcune lingue africane la parola ruach è utilizzata per indicare ventilatore o comunque qualcosa che produce vento tramite delle pale ?…..decisamente lontano dal significato che vuole intendere il nostro amico…faccio fatica a immaginare un occhio che produce vento o comunque assimilabile a un qualcosa di meccanico che si muove librandosi nell’aria…

      1. Il simbolo che Biglino spaccia per “sumerico” è in realtà un simbolo punico. Il suo significato è “fischietta” e non ha niente a che vedere con un oggetto volante, ma è un contenitore per oli e profumi.

    1. mi devo scusare…ho confuso la pagina dell’altro articolo….complimenti per la serietà nonostante la diversa posizione di vedute…mi scuso ancora…

    2. non so lei con chi ce l’abbia, ma se non pubblico i commenti è per il semplice motivo che non sono in casa e controllare il blog. Come vede i commenti li pubblico e a quanto pare il buffone e patetico non sono io. L’insulto non credo sia utile per garantire un sereno colloquio, forse è l’unico modo per sentirvi “grandi” dietro a un monitor. Se il blog non è di suo interesse puà sempre navigare altrove. Distinti saluti.

    1. Grazie per aver postato il link del tuo articolo. Sembra molto chiarificatore e lo leggerò con estremo interesse.
      Personalmente non mi sono mai “fidato” di Biglino, infatti parte del mio lavoro consiste nel dimostrare biblicamente che il suo lavoro è completamente di carattere speculatorio.
      Se Biglino dice che quel simbolo è sumero mentre poi in realtà è cartaginese, come sembra che tu abbia ben spiegato nel tuo articolo, significa che lo studioso cerca di trarre informazioni da fonti esterne per far quadrare le sue affermazioni.
      Le mie smentite si basano prettamente sulle affermazioni che fa Biglino nei suoi libri, riferendomi solo alle sue dichiarazioni testuali. Se Biglino dice che il pittogramma RU-A è sumero… allora io “faccio solo finta che…” quel pittogramma sia sumero.

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