I “progressi” della genetica: la scelta di chi deve vivere e morire…

Immaginate un soldato armato fino al collo che cammina tra i banchi della classe di una scuola materna, quest’ultimo seguito da un medico. Con voce roca, il soldato chiede alle maestre che i diciotto bimbi di 5 anni si mettano in fila indiana. I bambini, spaventati, fanno quello che viene loro ordinato. Partendo dal primo, il medico visita ogni bambino per riscontrare se hanno o meno difetti genetici. Coloro che hanno l’asma vengono rimossi dalla linea; quelli con problemi di vista anche; la bimba con la scoliosi viene anch’essa messa da parte; anche il bimbo affetto dalla sindrome di Down viene letteralmente strappato via dal gruppo. Dopo che i controlli sono finiti, solo cinque dei diciotto bambini superano l’esame con esito positivo. A questo punto i bambini “sani” vengono ufficialmente giudicati dal soldato come bambini idonei per continuare a vivere normalmente. Gli altri tredici, invece, vengono fatti uscire fuori dalla classe, ricevono un colpo di pistola ciascuno alla testa e poi vengono gettati nel cassonetto dell’immondizia. Tutto questo suona come la trama di un film drammatico, o come uno dei delitti efferati di Hitler e i suoi seguaci…

Tuttavia, il lettore deve considerare se la nostra attuale società “civile” sia superiore o meno a tale brutalità raccapricciante.

vitroNel suo articolo Prendere il miglior embrione dal Mazzo[1], Emily Singer descrive nuovi metodi di prova che possono essere utilizzati su embrioni che si creano durante la fecondazione in vitro. In poche parole, la fecondazione in vitro è quel processo mediante il quale le ovaie di una donna vengono fecondate in laboratorio e il personale medico controlla se gli embrioni godono di ottima salute genetica. Alcuni degli embrioni più promettenti vengono impiantati nel grembo di coloro che saranno le madri dei nascituri. Altri embrioni giudicati semplicemente “sani” vengono a loro volta congelati per un futuro impianto, mentre i rimanenti embrioni “diversamente sani” vengono scartati, smaltiti. In sostanza, gettati nella spazzatura.

Con tali metodi di screening genetico, i medici cosa tentano di individuare? Perché vengono eliminati alcuni embrioni? Singer spiega:

Tali embrioni hanno meno probabilità di portare delle gravidanze al successo – essi o non riescono a impiantarsi e abortiscono, o se l’impianto va a buon fine, possono produrre bambini con disabilità, come la sindrome di Down.

Si noti che la Singer implica che una gravidanza non riuscita includerebbe quello da cui nasce un bambino con la sindrome di Down. Da notare anche la sua sottile, ma falsa, differenziazione tra un embrione e un bambino. La verità della questione è che l’embrione è un bambino! Tattiche semantiche come questa non possono cambiare questa verità! Un embrione non produce un bambino, ma cresce semplicemente nella maturità, proprio come un bambino non produce un adolescente, ma si sviluppa per diventarlo. In realtà, quindi, queste proiezioni genetiche sono poco più di un esame di un medico per vedere se i bambini “meritano” di vivere e quali non sono “normali” abbastanza per avere una possibilità di vivere, perché potrebbero essere affetti o dalla sindrome di Down o semplicemente “difettosi” in qualche altro modo. Tutta questa “bontà” eviterebbe a molti genitori una vita di sofferenza e sacrifici. Io direi, piuttosto, che i figli devono essere accettati anche con le loro gravi patologie, perché se la tua vita non vuoi che sia per come non ti aspetti allora sei un egoista e sarà meglio per te non avere figli. Vuoi che la tua vita  sia perfetta e che proceda liscia come l’olio… senza rogne e senza impedimenti. Questo è essere vigliacchi, codardi, egoisti e insensibili.

Abbiamo forse dimenticato le parole del saggio?:

Sei cose odia Yahwéh, anzi sette gli sono in abominio: gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spargono sangue innocente… (Pr 6:16 -17).

Proprio perché abbiamo acquisito la capacità di individuare bambini “normali” ai loro primi stadi, questo tipo di progresso scientifico non ci dà il diritto di sterminare tutti gli altri che potrebbero avere “meno di una possibilità” di sopravvivenza, o potrebbero sopravvivere, o che potrebbero andare in contro alla sindrome di Down. Chi ci ha dato la prerogativa di giocare a fare Dio in un modo così feroce? Hitler e la sua gente hanno provato a giocare a fare Dio e sono stati condannati per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Ma la nostra società è diventata così insensibile al valore della vita umana che coloro che spesso distruggono migliaia di bambini nelle fasi embrionali definiscono questi casi scientifici come protocolli da archiviare e a cui non dare alcuna importanza.

Come l’antico Profeta avverte:

Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro! Guai a quelli che si ritengono saggi e si credono intelligenti! (Is 5:20-21).

Che Dio ci dia la saggezza e il coraggio di metterci contro l’olocausto brutale che viene portato avanti in nome della scienza!

Nota

[1] Emily Singer, Picking the Best Embryo from the Bunch, Technology Review: www.technologyreview.com/printer_friendly_article.aspx?id=18027.

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